Assedi di Ueda
La seconda battaglia di Ueda (第二次上田合戦?, Dainiji-ueda-gassen) avvenne nel 1600 nelle provincia di Shinano.
| Assedio di Ōtsu parte del Periodo Sengoku | |||
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| Data | 1600 | ||
| Luogo | castello di Ueda, provincia di Shinano | ||
| Esito | assedio abbandonato, Sanada vittoriosi | ||
| Schieramenti | |||
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| Comandanti | |||
| Effettivi | |||
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Dopo la divisione del Giappone in due fazioni, una orientale guidata da Tokugawa Ieyasu, e una occidentale guidata da Ishida Mitsunari, e lo scoppio della guerra, Tokugawa Hidetada, al comando di oltre 30.000 uomini, si imbatté nel castello di Ueda mentre marciava lungo la Nakasendō Nakasendō da Edo per incontrarsi con le forze di suo padre[1]. Hidetada, che aveva ordine di ignorare Ueda non resistette alla tentazione di attaccarlo[2]. Tuttavia il castello, governato da Sanada Masayuki, non cadde rapidamente come si aspettava, e l'assedio venne abbantonato dopo quattro giorni, abbastanza a lungo perché Hidetata perdesse la possibilità di arrivare in tempo sul campo di Sekigahara, il luogo dello scontro finale.
Note
- ^ (EN) Stephen Turnbull, The Samurai Sourcebook, Cassell & Co., 1998, p. 250-251, ISBN 1854095234.
- ^ Francesco Dei, IL SOLE E IL CILIEGIO - L’epopea dei Tokugawa, il clan che trasformò il Giappone feudale in una nazione, Hobby & Work Publishing, 2011, p. 178, ISBN 8878519413.