Copa América
La Copa América (Coppa America) è il campionato continentale di calcio della CONMEBOL, la federazione che raggruppa le nazionali del Sud America.
Copa América | |
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Sport | |
Federazione | CONMEBOL |
Continente | America del sud |
Organizzatore | CONMEBOL |
Titolo | Campeón de América (Campione d'America) (de iure) Campeón de Sudamérica (Campione del Sudamerica) (de facto) |
Cadenza | Quadriennale |
Apertura | Giugno/luglio |
Partecipanti | 12 squadre |
Formula | Gironi all'italiana + Eliminazione diretta |
Sito Internet | CONMEBOL.com |
Storia | |
Fondazione | 1916 |
Detentore | ![]() |
Record vittorie | ![]() |
Ultima edizione | Copa América 2019 |
Prossima edizione | Copa América 2021 |
![]() Trofeo o riconoscimento | |
Si tratta del più longevo torneo calcistico per nazionali tuttora disputato che non sia organizzato all'interno di una rassegna polisportiva più ampia, poiché la sua prima edizione risale al 1916 in Argentina.[1] Nelle 46 edizioni disputate fino ad oggi, otto nazionali sono riuscite a vincere il trofeo. La squadra più titolata è quella dell'Uruguay (15), seguita da Argentina (14), Brasile (9), Cile (2), Paraguay (2), Perù (2), Bolivia (1), Colombia (1). Delle dieci storiche nazionali sudamericane solo Ecuador e Venezuela non hanno ancora vinto il titolo. All'Uruguay appartiene anche il record del maggior numero di partecipazioni alla fase finale del torneo (44). Il Brasile e l'Uruguay sono le uniche nazionali ad aver vinto la competizione in tutte le edizioni disputate da nazione organizzatrice (rispettivamente cinque volte il Brasile e sette l'Uruguay).
Nata come Campeonato Sudamericano de Football (in portoghese: Campeonato Sul-Americano de Football),[2][3][4][5] dall'edizione del 1975 ha adottato il nome attuale.
Storia
Trofeo
Cadenza
La cadenza del torneo è stata ripetutamente modificata nel corso del tempo.
Nelle prime edizioni si giocava anche una volta l'anno (nel 1959 si disputarono due edizioni, una regolare e una a carattere straordinario), mentre dalla Copa América 1987 a quella del 2001 si è giocato una volta ogni due anni, precisamente negli anni dispari, allo scopo di evitare la concomitanza con i campionati mondiali di calcio e con le Olimpiadi.
La pratica di un'edizione ogni due anni è stata tuttavia abbandonata per evitare di giocare sistematicamente ogni due edizioni nell'anno precedente ai mondiali di calcio. Infatti, con la trasformazione dei gironi di qualificazione dell'area sudamericana in un unico grande girone da 10 squadre (tale maxigirone fu introdotto nelle qualificazioni a Francia 1998), le nazionali tendevano, nelle edizioni svoltesi l'anno prima del mondiale, a convocare giocatori di secondo livello per permettere a quelli principali di riposare, abbassando così notevolmente il livello del gioco.
Così, a partire dall'edizione 2001, si decise per la cadenza triennale, mantenuta fino alla Copa América 2007.
Dopo quest'ultima edizione la cadenza triennale avrebbe fatto sì che si giocasse nello stesso anno del mondiale sudafricano del 2010. Di conseguenza, nella riunione di Asunción del 19 dicembre 2007, il Comitato esecutivo della CONMEBOL stabilì la cadenza quadriennale a partire dal 2011, stavolta in maniera regolare.[6] Il regolamento prevedeva comunque possibili edizioni straordinarie della Copa América, giocate a distanza di meno di quattro anni dall'ultima disputata (come l'edizione 2016), qualora ne facessero richiesta almeno 10 paesi.[7]
Nel 2019 è stato istituito un nuovo formato, per la cui introduzione è stata prevista un'edizione pilota già nel 2021, ospitata da due paesi. Da quell'edizione il torneo mantiene la cadenza quadriennale ma coinciderà coi campionati europei di calcio.[8]
Formula
Dopo l'abbandono del girone all'italiana (in uso dal 1916 fino all'edizione 1967), il torneo ha più volte mutato formula.
Dall'edizione 1975 (la prima disputata con tutte le 10 nazionali affiliate alla CONMEBOL) a quella del 1983 il torneo non fu organizzato da alcun Paese. Al contrario, le selezioni partecipanti (esclusa quella campione in carica) si affrontavano in 3 gironi da 3 squadre ciascuno in partite di andata e ritorno nei rispettivi Paesi. Le 3 nazionali che vincevano i gironi iniziali accedevano poi alle semifinali, dove entrava in gioco anche la squadra campione uscente. Le vincenti accedevano alla finale, mentre non si giocava la finale per il terzo posto. Anche semifinali e finale erano giocate in gare di andata e ritorno.
Le regole cambiarono in occasione dell'edizione 1987, allorché la CONMEBOL decise di riaffidare l'organizzazione del torneo ad un solo Paese (che in quel caso fu l'Argentina). Fu confermata la formula in uso dal 1975, con la sola differenza che le partite non erano più in doppia sfida, ma in gara unica. In questa edizione venne anche introdotta la finale per il terzo posto.
Due anni dopo, nell'edizione 1989 in Brasile, il regolamento subì ulteriori modifiche: le 10 squadre partecipanti, infatti, furono divise in 2 gironi all'italiana da 5 squadre ciascuno. Le prime due classificate accedevano al girone finale a 4, la cui vincente si aggiudicava il titolo.
Alla formula utilizzata per le ultime edizioni si giunse nell'edizione 1993 in Ecuador, contemporaneamente alla decisione di aprire il torneo anche a due squadre non affiliate alla CONMEBOL, portando così a 12 il numero delle squadre in lizza. Tale formula contempla un primo turno con tre gironi all'italiana da quattro squadre ciascuno. Le prime due classificate di ogni girone e le due migliori terze si qualificano ai quarti di finale.
Da qui in avanti, si hanno gare ad eliminazione diretta. In queste ultime, fino all'edizione 2007, se i tempi regolamentari si concludevano in parità, si andava direttamente ai tiri di rigore, senza disputare i tempi supplementari. Con l'edizione 2011, sono stati introdotti anche nella Coppa America i tempi supplementari.[9] Nonostante il successo della Copa América Centenario giocata a 16 squadre, la CONMEBOL ha mantenuto il limite a 12 per le successive edizioni.
Nel 2019 è stata deliberata l'introduzione di un nuovo formato, che entrerà in vigore nell'edizione del 2021. La formula prevede la partecipazione di 12 squadre divise in 2 gironi da 6 squadre ciascuno; ad ospitare il torneo possono anche essere due paesi, in ciascuno dei quali si disputano tutte le partite di un girone. In tal modo ogni squadra ha la garanzia di disputare almeno 5 partite, contro le 3 previste dal vecchio formato[8].
Paesi organizzatori
Dopo che l'organizzazione del torneo fu, durante l'epoca del Campeonato Sudamericano, decisa di volta in volta dalla CONMEBOL e dopo che nelle edizioni del 1975, 1979 e 1983 nessun Paese organizzò la Coppa America, nel 1984 il massimo organo calcistico sudamericano optò per un nuovo criterio di assegnazione: l'ordine alfabetico. Di volta in volta, il Paese avente diritto avrebbe dovuto confermare la propria volontà (e possibilità) di ospitare la rassegna: in caso contrario sarebbe subentrato il Paese successivo, in caso di rifiuto anche di quest'ultimo, quello ulteriormente successivo o un altro interessato.
Così dal 1987 al 2007 hanno organizzato il torneo nell'ordine l'Argentina (1987), il Brasile (1989), il Cile (1991), l'Ecuador (1993), l'Uruguay (1995), la Bolivia (1997), il Paraguay (1999), la Colombia (2001), il Perù (2004) ed il Venezuela (2007).
Come si nota, l'ordine alfabetico non è stato sempre rispettato. Già in vista dell'edizione 1989, la Bolivia chiese di essere rimandata a data da destinarsi, per insufficienza di strutture e risorse: le subentrò così il Brasile, mentre il Paese andino avrebbe ospitato la Coppa America soltanto 8 anni più tardi, nel 1997. Nel 1993, poi, la Colombia fu saltata per motivi di sicurezza, mentre l'organizzazione dell'edizione 1995 fu direttamente assegnata all'Uruguay, unico dei Paesi restanti in grado di ospitare la manifestazione.
Dopo l'edizione del 2007, il comitato esecutivo della CONMEBOL, nella citata riunione di Asunción del 19 dicembre 2007, ha fissato al 2011 la data dell'edizione successiva e ha deciso di riaprire un nuovo ciclo per l'organizzazione del torneo, anche in tal caso basato sull'ordine alfabetico, a partire dall'Argentina.[10] Anche stavolta l'ordine è stato sfasato: scartata la Bolivia, il Brasile avrebbe dovuto ospitare l'edizione 2015, ma poiché tale paese è impegnato nell'ospitare altri importanti eventi sportivi e non (Confederations Cup del 2013 seguita poi dalla GMG, Mondiali del 2014, Olimpiadi del 2016), ha chiesto e ottenuto col benestare della CONMEBOL uno scambio di edizioni col Cile, che ha visto quindi anticipata l'edizione casalinga dal 2019 al 2015. Inoltre, con il consenso di tutte le federazioni, nel 2016 si è svolta un'edizione speciale negli Stati Uniti, in occasione del centenario della competizione e della confederazione continentale, a 16 squadre. Nel 2024 invece il torneo si giocherà in Ecuador.
Nazionali partecipanti
Le nazionali che prendono parte alla Coppa America sono dodici.
Partecipanti fisse sono le selezioni dei dieci Paesi membri della Confederazione sudamericana: Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Ecuador, Paraguay, Perù, Uruguay e Venezuela.
A partire dall'edizione 1993, vengono invitate anche due rappresentative di Paesi non affiliati alla CONMEBOL. Trattasi, tradizionalmente, di squadre nord e centro americane, affiliate alla CONCACAF.
Di fatto, è stata ospite fissa della Coppa America sin dal 1993 è il Messico, che da allora ha partecipato a tutte le edizioni della manifestazione disputate fino al 2016. Altre nazionali di federazioni affiliate alla CONCACAF ad aver preso parte a più edizioni della Coppa America sono la Costa Rica (presente alle edizioni del 1997, del 2001, del 2004 e del 2011) e gli Stati Uniti (partecipanti alle edizioni del 1993, del 1995, del 2007 e 2016).
Nel 2001, a causa della defezione dell'Argentina e del Canada (quest'ultima, originariamente invitata con il Messico), partecipò anche l'Honduras, insieme alla Costa Rica e al Messico, portando così a 3 il numero delle partecipanti a quell'edizione esterne alla CONMEBOL.
Nell'edizione 1999 fu invitata, per la prima volta nella storia del torneo, una nazionale asiatica, il Giappone. La selezione nipponica avrebbe dovuto partecipare anche all'edizione del 2011, ma dovette rinunciare a seguito del terremoto del Tōhoku del marzo 2011, che costrinse la federazione giapponese a sospendere il campionato nazionale, riprendendolo proprio durante l'estate[11].
All'edizione 2015 ha debuttato la Giamaica, mentre in occasione della Copa América Centenario del 2016, disputata eccezionalmente con 16 squadre, hanno esordito anche Haiti e Panama.
All'edizione 2019 non vi sono state, per la prima volta dall'estensione del numero delle squadre partecipanti a 12, selezioni CONCACAF: Messico e USA, inizialmente invitate, hanno declinato in ragione della concomitanza del torneo con la CONCACAF Gold Cup 2019[12][13][14][15]. Il loro posto è stato, dunque, rimpiazzato da due squadre asiatiche: il Giappone e l'esordiente Qatar[16].
Edizioni e vincitori
1 Nell'edizione 1916 non era in palio la Coppa, che venne invece assegnata dall'edizione successiva
* Edizioni straordinarie del Campeonato Sudamericano, nelle quali non era in palio il trofeo, ma comunque organizzate e riconosciute ufficiali dalla CONMEBOL.
Statistiche generali
Classifica generale
Dati aggiornati alla Copa América 2015.
Pos. | Squadra | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1. | Argentina | 382 | 183 | 115 | 37 | 31 | 437 | 171 | +266 |
2. | Uruguay | 355 | 194 | 107 | 34 | 53 | 395 | 214 | +181 |
3. | Brasile | 328 | 175 | 98 | 34 | 43 | 398 | 198 | +200 |
4. | Paraguay | 224 | 165 | 62 | 38 | 65 | 252 | 290 | -38 |
5. | Cile | 209 | 171 | 60 | 29 | 82 | 265 | 299 | -34 |
6. | Perù | 186 | 144 | 52 | 33 | 59 | 209 | 230 | -21 |
7. | Colombia | 140 | 107 | 39 | 23 | 45 | 124 | 178 | -54 |
8. | Bolivia | 86 | 109 | 20 | 26 | 63 | 102 | 272 | -171 |
9. | Ecuador | 65 | 114 | 15 | 20 | 79 | 120 | 307 | -187 |
10. | Messico | 63 | 44 | 17 | 12 | 15 | 60 | 53 | +7 |
11. | Venezuela | 30 | 59 | 6 | 12 | 41 | 44 | 166 | -122 |
12. | Costa Rica | 14 | 14 | 4 | 2 | 8 | 14 | 25 | -11 |
13. | Honduras | 10 | 6 | 3 | 1 | 2 | 7 | 5 | +2 |
14. | Stati Uniti | 8 | 12 | 2 | 2 | 7 | 11 | 21 | -10 |
15. | Giappone | 1 | 3 | 0 | 1 | 2 | 3 | 8 | -5 |
16. | Giamaica | 0 | 3 | 0 | 0 | 3 | 0 | 3 | -3 |
I campioni
Vittorie | Nazionale | Anno/i |
---|---|---|
15 | Uruguay | 1916, 1917, 1920, 1923, 1924, 1926, 1935, 1942, 1956, 1959, 1967, 1983, 1987, 1995, 2011 |
14 | Argentina | 1921, 1925, 1927, 1929, 1937, 1941, 1945, 1946, 1947, 1955, 1957, 1959, 1991, 1993 |
9 | Brasile | 1919, 1922, 1949, 1989, 1997, 1999, 2004, 2007, 2019 |
2 | Paraguay | 1953, 1979 |
2 | Perù | 1939, 1975 |
2 | Cile | 2015, 2016 |
1 | Colombia | 2001 |
1 | Bolivia | 1963 |
I Paesi organizzatori
Numero edizioni |
Paese | Anno(i) |
---|---|---|
10 | Argentina | 1916, 1921, 1925, 1929, 1937, 1946, 1959, 1987, 2011, 2021 |
7 | Cile | 1920, 1926, 1941, 1945, 1955, 1991, 2015 |
7 | Uruguay | 1917, 1923, 1924*, 1942, 1956, 1967, 1995 |
6 | Perù | 1927, 1935, 1939, 1953*, 1957, 2004 |
5 | Brasile | 1919, 1922, 1949, 1989, 2019 |
4 | Ecuador | 1947, 1959, 1993, 2024 |
2 | Bolivia | 1963, 1997 |
2 | Colombia | 2001, 2021 |
1 | Paraguay | 1999 |
1 | Stati Uniti | 2016 |
1 | Venezuela | 2007 |
3 | Nessun Paese | 1975, 1979, 1983 |
* edizioni organizzate a spese del Paraguay, che non disponeva delle infrastrutture per ospitare l'evento in patria
I migliori marcatori per edizione
Mascotte
Dal 1987 ogni edizione della Copa, tranne quella del Centenario, ha una sua mascotte:
- 1987: Gardelito, versione infantile di Carlos Gardel[18][19]
- 1989: Tico, una specie di tordo[19]
- 1991: Guaso, un huaso stilizzato[19]
- 1993: Chiclito, una pannocchia di mais[19]
- 1995: Torito, un toro[19]
- 1997: Tatú, un armadillo[19]
- 1999: Taguà, un omonimo artiodattilo che beve il tereré[19]
- 2001: Ameriko, un extraterrestre[19]
- 2004: Chasqui, il messaggero degli Incas[19]
- 2007: Guaky, un'ara macao con ali gialle, rosse e blu, i colori della bandiera venezuelana[19]
- 2011: Tangolero, un nandù[19]
- 2015: Zincha, una volpe delle Ande in versione origami[19]
Note
- ^ Per la verità, già nel 1910 si disputò un primo torneo continentale sudamericano in Argentina, cui presero parte l'Argentina padrona di casa (I classificata alla fine), l'Uruguay (II classificato), e il Cile (III classificato). La manifestazione, denominata "Copa Centenario Revolución de Mayo", in Sudamerica è da molti indicata come vera prima edizione della Coppa America. Tuttavia la CONMEBOL non l'ha mai riconosciuta ufficialmente.
- ^ AFA 1918, p. 9.
- ^ AFA 1920, p. 15.
- ^ AFA 1921, p. 6.
- ^ FPF 1927, p. 1.
- ^ La Jornada, 19/12/07, «Se resolvió que la Copa América siga con la misma secuencia que se había iniciado en 1987, o sea, que comience de nuevo con Argentina y vaya rotando en todos los países, cada cuatro años» Archiviato il 19 febbraio 2008 in Internet Archive.
- ^ Conmebol.com, 14/02/07, «System and fixture for the 2010 Preliminary Competition are approved»
- ^ a b La Coppa America cambia pelle: nuovo formato dal 2020, Tropico del Calcio - La Gazzetta dello Sport, 14 marzo 2019.
- ^ (ES) Comunicados - Reglamento de la Copa América Argentina 2011, su CONMEBOL, 9 novembre 2010. URL consultato il 4 gennaio 2010.
- ^ Conmebol.com, 21/12/07, «Copa América: se inicia un nuevo ciclo y se mantiene el calendario rotativo»
- ^ Coppa America - Al posto del Giappone c'è il Costa Rica, su Eurosport, 18 maggio 2011. URL consultato il 12 luglio 2011.
- ^ (ES) Concacaf declinó invitación a Copa América, su ESPN. URL consultato il 22 aprile 2019.
- ^ (ES) Conmebol asegura que México y Estados Unidos declinaron ir a la Copa América, su Dale Mexico. URL consultato il 22 aprile 2019.
- ^ (ES) La razón que llevó a México y a Estados Unidos a decirle "no" a la Copa América 2019, su publimetro.cl. URL consultato il 22 aprile 2019.
- ^ (ES) México y Estados Unidos no quisieron jugar la Copa América, su AS. URL consultato il 22 aprile 2019.
- ^ (ES) Primera selección Invitada a la Copa América 2019, su Liga Deportiva. URL consultato il 22 aprile 2019.
- ^ "Campeonato Sudamericano de Fútbol" secondo l'ispanizzazione del nome, avvenuta più avanti (Cfr.); "Campeonato Sul-Americano de Futebol" in portoghese.
- ^ (ES) Gardelito, in El Gráfico. URL consultato il 6 luglio 2015.
- ^ a b c d e f g h i j k l (ES) Historia de las Mascotas de la Copa América, in Taringa. URL consultato il 6 luglio 2015.
Bibliografia
- (PT) AA.VV., A história em seus pés, Placar n. 1094, maggio 1994.
- (ES) AA.VV., Historia de la Selección Chilena 1910-1998, Santiago, Don Balón, 1998.
- (ES) AFA, Memoria correspondiente al ejercicio de 1917, Buenos Aires, 1918.
- (ES) AFA, Memoria correspondiente al ejercicio de 1919, Buenos Aires, 1920.
- (ES) AFA, Memoria correspondiente al ejercicio de 1920, Buenos Aires, 1921.
- (ES) AFA, Memoria correspondiente al ejercicio de 1922, Buenos Aires, 1923.
- (ES) AFA, Memoria correspondiente al ejercicio de 1927, Buenos Aires, 1928.
- (ES) AFA, Memoria correspondiente al ejercicio de 1929, Buenos Aires, 1930.
- (ES) FPF, X Campeonato Sud Americano de Football, 1927.
- Matteo Dotto, Coppa America, in AA.VV., Enciclopedia dello Sport - Calcio, Roma, Treccani, 2002.
- (PT) Antonio Carlos Napoleão, Roberto Assaf, Seleção brasileira: 1914-2006, 2ª ed., Rio de Janeiro, Mauad Editora Ltda, 2006, ISBN 85-7478-186-X.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Coppa America
Collegamenti esterni
- (EN) Archivio di tutte le edizioni a cura di Rec.Sport.Soccer Statistics Foundation;
- (EN) Storia e protagonisti della Copa América;
- (ES, EN) Sito ufficiale della CONMEBOL.
- Statistiche, schede e tabellini su TM.it, su transfermarkt.it. URL consultato il 12 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2011).