Rubble pile
In astronomia, con rubble pile (in italiano, letteralmente, cumulo di detriti) si indica un modello di struttura interna per i corpi minori del Sistema solare. Secondo tale ipotesi, l'asteroide o la cometa non sarebbe un monolito, ma consisterebbe di un insieme di rocce, o ghiaccio e rocce, che si sono unite insieme sotto l'azione della gravità. Gli oggetti con struttura interna rubble pile avrebbero una bassa densità, perché ci sarebbero numerose cavità tra le varie rocce che li compongono.

Gli asteroidi Bennu e Ryugu hanno una densità che suggerisce che abbiano una struttura interna del tipo rubble pile.[1][2] Si pensa che anche molte comete e la maggior parte degli asteroid più piccoli siano insiemi di rocce del tipo rubble pile.
Pianeti minori
Le rubble pile si formano quando un asteroide, o una luna (che in origine poteva essere un monolite), si frantuma a causa di un impatto con un altro corpo. I frantumi che ne derivano si riassemblano per via della gravità e assumono la forma di una rubble pile. Questo processo può durare da molte ore a varie settimane.[3]
Quando un asteroide rubble-pile passa vicino a un oggetto molto più massivo, la sua forma viene alterata dalle forze mareali.[4]
Si pensa che gli asteroidi con bassa densità siano rubble pile, ad esempio 253 Mathilde. Un esempio di asteroide che non ha crateri di impatto ed è quasi certamente un'aggregato di frammenti è 25143 Itokawa.
Gli asteroidi più grandi (1 Cerere, 2 Pallas, 4 Vesta, 10 Hygiea e 704 Interamnia) non hanno porosità interna. Questo fatto è forse dovuto alla loro grandezza, che permette loro di resistere all'impatto con altri corpi senza rompersi.
Comete
Ci sono prove osservative che il nucleo delle comete possa essere un agglomerato di frammenti più piccoli anziché un unico corpo.[5][6][7][8][9] Tuttavia, osservazioni in situ effettuate della missione Rosetta indicano che la questione possa essere più complessa di così.
Lune
Si pensa che anche la luna Fobos, il più grande dei due satelliti naturali di Marte, sia una rubble pile tenuta insieme da una sottile crosta di regolite spesso circa 100 m. Analisi spettroscopiche della composizione di Fobos suggeriscono che Fobos sia un asteroide catturato dalla fascia principale.
Note
- ^ Steven R. Chesley, Davide Farnocchia e Michael C. Nolan, Orbit and Bulk Density of the OSIRIS-REx Target Asteroid (101955) Bennu, in Icarus, vol. 235, 2014-06, pp. 5–22, DOI:10.1016/j.icarus.2014.02.020. URL consultato il 23 aprile 2020.
- ^ (EN) Paul Rincon, Asteroid mission exploring a 'rubble pile', in BBC News, 19 marzo 2019. URL consultato il 23 aprile 2020.
- ^ (EN) Patrick Michel, Willy Benz e Paolo Tanga, Collisions and Gravitational Reaccumulation: Forming Asteroid Families and Satellites, in Science, vol. 294, n. 5547, 23 novembre 2001, pp. 1696–1700, DOI:10.1126/science.1065189. URL consultato il 23 aprile 2020.
- ^ (EN) Johndale C. Solem e Jack G. Hills, Shaping of Earth-Crossing Asteroids by Tidal Forces, in AJ, vol. 111, marzo 1996, pp. 1382, DOI:10.1086/117884. URL consultato il 23 aprile 2020.
- ^ (EN) Paul R. Weissman, Are cometary nuclei primordial rubble piles?, in Nature, vol. 320, n. 6059, 1986-03, pp. 242–244, DOI:10.1038/320242a0. URL consultato il 23 aprile 2020.
- ^ Tidal Disruption of Asteroids and Comets, su boulder.swri.edu. URL consultato il 23 aprile 2020.
- ^ Harold A. Weaver, Stardust at Comet Wild 2 (PDF), in Science, vol. 304, 18 giugno 2004.
- ^ Interior of the Cometary Nucleus, su www2.ess.ucla.edu.
- ^ (EN) E. Asphaug e W. Benz, Density of comet Shoemaker–Levy 9 deduced by modelling breakup of the parent 'rubble pile', in Nature, vol. 370, n. 6485, luglio 1994, pp. 120–124, DOI:10.1038/370120a0. URL consultato il 23 aprile 2020.
Collegamenti esterni
- (EN) Kevin J. Walsh, Rubble Pile Asteroids.