Il vangelo secondo Simone e Matteo

film del 1976 diretto da Giuliano Carnimeo

[[Categoria:Film italiani del 1976]]

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Paese di produzioneItalia
Anno
Durata98 min
Rapporto2,35:1
Generecommedia
RegiaGiuliano Carnimeo
SoggettoPierre-Louis Alberti, Gabriella Giustini, Ugo Tucci
SceneggiaturaPierre-Louis Alberti, Gabriella Giustini
ProduttoreUgo Tucci
Casa di produzioneP.A.C. - Produzioni Atlas Consorziate
Distribuzione in italianoP.A.C. - Produzioni Atlas Consorziate
FotografiaSebastiano Celeste
MontaggioAmedeo Giomini
MusicheGuido De Angelis, Maurizio De Angelis (accreditati con lo pseudonimo Juniper)
ScenografiaGiorgio Luppi
CostumiFranco Carretti
TruccoLamberto Biseo
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Il vangelo secondo Simone e Matteo è un film del 1976 diretto da Giuliano Carnimeo[1][2] ma accreditato come Arthur Pitt. È il quinto ed ultimo film della coppia Paul L. Smith e Michael Coby[1][2] (nata come imitazione della coppia Bud Spencer e Terence Hill) ed è il sequel di Simone e Matteo - Un gioco da ragazzi.

Il film è oggi in pubblico dominio ed è visibile su Youtube.

«Quand'ero piccolo caddi dal seggiolone e sognai la Madonna che mi disse: 'Simone o diventerai santo o diventerai scemo'.»
«Beh...»

In questo film, le celebri risse e scazzottate caratteristiche della coppia di personaggi de "il grosso" e del "bello" sono limitate per tutto il tempo che i due protagonisti s'immedesimano nel ruolo di sacerdoti ed indossano abiti ecclesiastici.

Trama

Simone e Matteo, ritrovatisi a Dakar a lavorare come portatori dopo le disavventure del prequel e senza denaro a sufficienza per pagare l'albergo e mangiare, decidono di impegnare una pistola al banco dei pegni ma una volta giunti di fronte al commesso questi si spaventa pensando ad una rapina e così, per sfuggire dalla polizia, i due si rifugiano in un monastero dove vengono scambiati dal priore per i due preti che stava attendendo dall'Europa.
Simone dapprima vorrebbe andarsene ma Matteo, dopo aver valutato il fatto di aver trovato un posto dove vitto ed alloggio sono gratis, lo convince ad immedesimarsi con lui nei compiti del sacerdozio che subito entrambi cercano di svolgere a modo loro.

Durante una visita in un bazar ed alla ricerca di qualche oggetto da portare alla missione, Simone vede una statua raffigurante una Madonna e dice a Matteo che è quella del suo sogno e che la vorrebbe per portarla nella chiesa, ma l'amico nega l'idea spiegando che non c'è abbastanza denaro per acquistarla ed il dialogo viene ascoltato da Mr. Robinson (un proprietario di piantagioni e trafficante) che dice ai due che le decorazioni che luccicano sulla statua non sono diamanti ma vetrini colorati e poi saluta e se ne va, prima che un gruppo di evasi irrompa nel bazar minacciando sia il negoziante che loro due, i quali, ben intenti a rispettare la veste ecclesiastica che indossano, evitano una rissa limitandosi a metter fuori gioco i malviventi con qualche pugno o sventolone.

Robinson intanto, ricordandosi della statua vista nel bazar e desideroso di spedire illegalmente dei diamanti in Europa, fa scrivere dai suoi scagnozzi una falsa lettera della Curia romana in cui viene ordinato ai due preti (Simone e Matteo) di partire per Amsterdam ed infine incarica il suo uomo fidato Morgan di partire a sua volta per i Paesi Bassi.

Nella missione invece, giungono i due veri preti che erano attesi dal priore ma che vengono invece ricevuti da Simone e Matteo i quali, intenzionati ad evitare la minaccia di essere scoperti, li indirizzano verso martirio nella giungla ed i due veri religiosi ringraziano Simone e Matteo per l'oppurtunità evangelica offertagli rivelandogli che la missione dove ora si trovano sarà presto convertita in lebbrosario.
Decisi ad andarsene al più presto, i due amici leggono con entusiasmo la falsa lettera fattagli recapitare da Robinson ed esultano alla vista dei due biglietti d'aereo e così, in procinto di partire, vengono raggiunti da Robinson che gli porge proprio la statua che piaceva a Simone e che gli chiede il favore di portarla con loro.
Giunti a destinazione e durante le procedure di sbarco, i due amici non si accorgono che dalla loro statua si stacca un diamante e che un funzionario se ne accorge e continuano a camminare fino a quando le autorità, ritenendoli dei contrabbandieri, fanno intervenire la polizia.

Per Simone e Matteo, che della legge hanno sempre avuto paura, la vista dei poliziotti ed il grido "fermi" gli suona come come il "via" di una gara di corsa e così, inseguiti dai poliziotti e tenuti d'occhio dagli uomini di Robinson, non si accorgono di aver appoggiato la statua vicino ad una simile e nemmeno vedono che un altro religioso inavvertitamente raccoglie la loro e se ne va. Tantomeno riescono a prendere l'altra perché viene sequestrata dalla polizia che li raggiunge e li arresta.

L'ispettore Nelson però, non trova chiaro il motivo per cui sull'attuale statua posseduta da Simone e Matteo non ci siano diamanti ma vetrini ed è insospettito anche dalla falsa lettera della curia (quella inviata da Robinson) e così li mette in cella, ma un ministro gli telefona e questo lo preoccupa così tanto da fargli decidere di organizzare lui stesso l'evasione dei due. La stessa idea che ha avuto Morgan (l'inviato di Robinson e capo dei suoi scagnozzi) anch'esso deciso a recuperare i diamanti e così, una volta fuggiti ed ancora vestiti da preti, Simone e Matteo finiscono per entrare in una chiesa dove scorgono e riconoscono la statua giusta.
Vengono però subito raggiunti dalla banda di Morgan che, spianate le pistole, gli rivela che prima della partenza da Dakar, Robinson fece sostituire i vetrini che adornano la statua con due milioni di dollari di diamanti veri e così, offesisi per il raggiro, Simone e Matteo incominciano una scazzottata e che permette a Morgan di fuggire in barca portando la statua con sé, così lo inseguono con un'altra barca e vengono riconosciuti dalla polizia che si aggiunge nell'inseguimento.

Raggiunto il luogo d'incontro con Robinson, Morgan consegna la statua e da questa vengono staccati i diamanti per essere messi in un sacchetto mentre sia Simone e Matteo che la polizia sopraggiungono, così i primi irrompono nella stanza e prendono i diamanti mettendo fuorigioco i malfattori in una rissa ed i poliziotti, che si sono limitati a circondare lo stabile, subito dopo gli intimano di arrendersi costringendoli a fuggire da una finestra portando con sé il sacchetto dei diamanti.
Purtroppo però, Matteo resta impigliato in un chiodo che sporge da un muro e pensando di essere stato catturato lancia il sacchetto a Simone che, mancando la presa, lo lascia cadere ed osserva sconsolato il passaggio di un rullo compressore che ne schiaccia il contenuto riducendolo in polvere.

Simone e Matteo delusi ed abbattuti continuano a fuggire mentre discutono di nascondersi in Amazzonia[3].

Similitudini alla trama

Nel film americano Non siamo angeli uscito quasi quindici anni dopo ed interpretato da Robert de Niro e Sean Penn, i due attori statunitensi interpretano due evasi che per nascondersi in un monastero s'improvvisano religiosi e per buona parte del film hanno a che fare con una statua raffigurante una Madonna.
Lo stesso film, che in inglese è intitolato "We're No Angels", ha lo stesso titolo di un precedente film interpretato da questa coppia (Noi non siamo angeli).

Produzione

sulla cosa che non ce più.

Distribuzione

Distribuzione all'estero

In Francia il film uscì con il titolo di Trinità, nous voilà[4] (Trinità eccoci qua) per sfruttare la fama dei film Lo chiamavano Trinità... e di...continuavano a chiamarlo Trinità (interpretati da Bud Spencer e Terence Hill) pur non avendo alcun legame con essi.

Colonna sonora

Il brano On my way è stato scritto da Emma de Angelis, suonato da Juniper (Maurizio De Angelis e Guido De Angelis) e distribuito da Bixio Music Group LTD[5] anche nota come Cinevox Record.

Note

  1. ^ a b Paolo Mereghetti, Il Mereghetti - Dizionario dei film, B.C. Dalai Editore, 2010, ISBN 88-6073-626-9.
  2. ^ a b Roberto Chiti, Roberto Poppi e Enrico Lancia, Dizionario del cinema italiano: I film, Gremese, 1991, ISBN 88-7605-969-5.
  3. ^ Trama, su cinematografo.it. URL consultato il 28 giugno 2020.
  4. ^ cinematografo.it
  5. ^ (EN) Ascolta On my way, su idm.nyc. URL consultato il 28 giugno 2020.

Collegamenti esterni

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