Lancia Appia derivate e speciali

autovettura

La Lancia Appia è una autovettura prodotta dalla Lancia dal 1953al 1963: le derivate cosiddette "Commerciali" (Furgoncino, Autolettiga e Camioncino) vennero prodotte dal 1954 al 1959, mentre gli autotelai speciali destinati ai migliori carrozzieri italiani per la realizzazione di versioni con allestimenti speciali (coupé di lusso, spyder-convertibili-giardinette-berline di lusso) vennero prodotti dal 1956 al 1963

Voce principale: Lancia Appia.

La dinastia Appia

l XXXV Salone dell'Automobile di Torino che si apre il 22 aprile 1953 viene esposta la capostipite di tutte le Appia, la berlina, che verrà successivamente definita come "prima serie".
Caratterizzata da una carrozzeria che ricalca, in scala ridotta, quella della sorella maggiore Aurelia e da una meccanica piuttosto sofisticata (cilindri a V stretto, due alberi a camme nel basamento, valvole in testa inclinate con sedi riportate, camere di scoppio emisferiche, testa in alluminio) la nuova "piccola" di Casa Lancia (1090 cmc, 38 HP, 120 Km/ora), viene presto affiancata dalle versioni cosiddette "commerciali" (Furgoncino ed Autolettiga nel'54, anche Camioncino dal'55).
Malgrado la moda di quegli anni, per la prima serie Appia la Casa non predispone alcun telaio per i carrozzieri. Le vendite della berlina Appia prima serie non decollano come si sperava per cui, anche per cercare di fronteggiare la concorrenza della Alfa Romeo Giulietta, il professor Fessia (entrato in servizio alla casa torinese nel'55) mette in cantiere la seconda serie Appia, che viene presentata al Salone di Ginevra nel marzo 1956.
La nuova berlina presenta modifiche di non poco conto, tanto all'estetica (nuova coda con pinne arrotondate) che alla meccanica (43,5HP 128 Km/h) ma soprattutto ha un grado di finitura molto migliore.
In concomitanza con l'uscita della seconda serie, le versioni commerciali vengono a loro volta aggiornate soprattutto meccanicamente anche se viene abbandonata la produzione della versione "autolettiga" (si costruiscono soltanto furgoncini e camioncini).
Subito dopo il lancio della seconda serie, la Lancia rende disponibili tredici pianali per i più quotati carrozzieri italiani, che realizzano altrettante "fuoriserie" tra le quali spicca per originalità il coupé di Zagato esposto al Salone di Torino (aprile'56)e subito denominato "cammello" per via delle "gobbe" che contraddistinguono la sua carrozzeria: è il capostipite di un gran numero di coupé sportivi che il celebre carrozziere milanese metterà in cantiere negli anni successivi.
Visto l'interesse mostrato dai carrozzieri, la Casa torinese mette a loro disposizione ulteriori pianali sui quali Pininfarina e Vignale preparano rispettivamente un bel coupé assai lussuoso ed una cabriolet, che saranno esposte al Salone di Ginevra del marzo '57 e che troviamo inserite nel listino Lancia qualche mese dopo.
Altra versione derivata dall'Appia e commercializzata dalla stessa Lancia é la "Lusso" di Vignale, una quattro posti uscita a fine '58 ma in pratica venduta per un solo anno (1960).
Al Salone di Ginevra del marzo '59, esce la terza serie dell'Appia, la cui differenza più appariscente sta nel "muso" della vettura, la cui mascherina abbandona la forma a scudetto in favore di una presa d'aria orizzontale somigliante a quella della Flaminia: tra le molte migliorie meccaniche, da citare l'aumento di potenza e prestazioni (48 HP, 132 Km/h).
Con l'avvento della terza serie, nasce un nuovo furgone leggero a guida avanzata, il "Jolly", che sancisce la sparizione delle Appia in versione Furgoncino e Camioncino, mentre tutte le altre versioni "derivate" vengono a loro volta aggiornate, anche se si tratta comunque di modifiche di lieve entità che interessano praticamente la sola parte meccanica.
Al Salone di Torino dell'autunno 1959 viene esposta, come "novità" Appia, la Giardinetta di Viotti (la station wagon dell'epoca), che sarà immessa sul mercato qualche mese dopo.
L'ultima nuova Appia esce nel 1961, quando Zagato presenta la versione "Sport" caratterizzata dal passo accorciato.
Poi, nel 1963, all'Appia succederà la Fulvia.

Le versioni "commerciali" (furgoncino, autolettiga, camioncino)

Da sempre all'avanguardia anche nel settore dei veicoli commerciali o industriali, la casa torinese, alla ripresa dell'attività nell'immediato dopoguerra (1945) prende a produrre un interessante furgoncino derivato dalla Ardea, cui fa seguito qualche tempo dopo la versione camioncino (e l'autolettiga). Nel 1953, quando esce l'Appia, il furgoncino Ardea continua la sua vita sino a fine anno, poi, al Salone di Torino dell'aprile '54, vedono la luce l'Appia furgoncino e la autolettiga mentre si preannuncia (appare già nelle pubblicità) il camioncino, che sarà posto in vendita l'anno successivo. Tecnicamente questi veicoli si distinguono dalle berlina per un irrobustimento generale, il depotenziamento del motore, la adozione del cambio a 5 rapporti e di pneumatici maggiorati.
La costruzione dell'autolettiga cessa al termine del 1955 mentre prosegue quella del furgoncino e del camioncino, che, in considerazione del successo ottenuto, vengono aggiornati nel 1956 (seconda serie, così come la berlina) e vengono prodotti sino al 1959. Praticamente immutata nella carrozzeria, questa seconda serie presenta migliorie meccaniche paragonabili a quelle della berlina (motore più potente, nuova carburazione, dinamo da 250W in luogo di quella da 130, rapporti al cambio diversi, prestazioni complessive migliori).

Nel 1959 - grosso modo in concomitanza con l'uscita della terza serie Appia - la produzione del camioncino e del furgoncino si arresta. Poco dopo, sempre peraltro con motore di derivazione Appia, esce il più voluminoso e capiente furgone leggero a guida avanzata denominato "Jolly", che verrà costruito sino al 1963, quando sarà a sua volta sotituito dal "Superjolly" (derivato dal modello Flavia e quindi con motore da 1,5 litri) a trazione anteriore.

Prima serie (Furgoncino, Autolettiga, Camioncino)

C80/C80S (Furgoncino) & C86/C86S (Autolettiga)

 
Vista di 3/4 posteriore del furgoncino Appia

Al Salone di Torino dell'aprile '54, vedono la luce l'Appia Furgoncino e la Autolettiga mentre si preannuncia (appare già nelle pubblicità) il Camioncino, che tuttavia sarà posto in vendita dall'anno successivo.
La costruzione dell'autolettiga cessa al termine del 1955 mentre prosegue quella del furgoncino e del camioncino, che nella primavera del 1956, in concomitanza con l'uscita della seconda serie Appia, vengono aggiornati.

 
L'autolettiga Appia

Le principali differenze delle versioni furgoncino/autolettiga rispetto alla berlina I serie risiedono nel motore (depotenziato), nel cambio (quì a 5 rapporti, con l'aggiunta di una quinta marcia "surmoltiplicata"), in un rapporto al ponte più demoltiplicato, e, naturalmente, in ingombri e pesi maggiori. Le prestazioni velocistiche, d'altro canto, sono più limitate ed i consumi maggiori.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Lancia Appia derivate e speciali/caratteristiche tecniche.
    • Periodo di produzione:
      • Furgoncino: dall'aprile 1954 alla primavera 1956
      • Autolettiga: dall'aprile 1954 alla fine del 1955
    • Modelli:
      • tipo C80, furgoncino 2 porte+portellone posteriore sdoppiato, con guida a destra
      • tipo C80S, furgoncino 2 porte+portellone posteriore sdoppiato, con guida a sinistra
      • tipo C86, autolettiga, con guida a destra
      • tipo C86S, autolettiga, con guida a sinistra
    • Motore: tipo C10N
    • Numerazione progressiva telai:
      • tipo C80: da 1001 a 1879
      • tipo C80S: da 1001 a 1762
      • tipo C86: da 1001 a 1021
      • tipo C86S: da 1001 a 1018
    • Unità prodotte:
      • tipo C80: 879
      • tipo C80S: 762
      • tipo C86: 21
      • tipo C86S: 18
      • totale 1.680
    • Caratteristiche principali:
      motore : anteriore a 4 cilindri a V di 1089,51 cm3, potenza 33 HP a 4400 giri, valvole in testa; carrozzeria : furgoncino 2 porte+portellone posteriore sdoppiato, scocca portante, sospensione anteriore ruote indipendenti, sospensione posteriore ad assale rigido;trasmissione con trazione alle ruote posteriori, cambio a 5 rapporti+retromarcia ;dimensioni e peso: passo cm 256 - lunghezza cm 406,4 - larghezza cm 158,2 - peso in ordine di marcia Kg 1.080 (furgoncino) e Kg 1.220 (autolettiga);velocità max: Km/h 95

C83/C83S (Camioncino)

 
Vista di 3/4 anteriore del camioncino Appia

Al Salone di Torino dell'aprile '54, vedono la luce l'Appia Furgoncino e la Autolettiga mentre si preannuncia (appare già nelle pubblicità) il Camioncino, che tuttavia sarà posto in vendita dall'anno successivo.
La costruzione dell'autolettiga cessa al termine del 1955 mentre prosegue quella del furgoncino e del camioncino, che nella primavera del 1956, pressoché in concomitanza con l'uscita della seconda serie Appia, vengono aggiornati.

Le principali differenze della versione Camioncino rispetto alla berlina I serie risiedono nel motore (depotenziato), nel cambio (quì a 5 rapporti, con l'aggiunta di una quinta marcia "surmoltiplicata"), in un rapporto al ponte più demoltiplicato, e, naturalmente, in ingombri e pesi maggiori. Le prestazioni velocistiche, d'altro canto, sono più limitate ed i consumi sono maggiori.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Lancia Appia derivate e speciali/caratteristiche tecniche.
    • Periodo di produzione:
      • Camioncino: dall'aprile 1955 alla primavera 1956
    • Modelli:
      • tipo C83, camioncino 2 porte+cassone con sponde, con guida a destra
      • tipo C83S, camioncino 2 porte+cassone con sponde, con guida a sinistra
    • Motore: tipo C10N
    • Numerazione progressiva telai:
      • tipo C83: da 1001 a 1145
      • tipo C83S: da 1001 a 1169
    • Unità prodotte:
      • tipo C83: 145
      • tipo C83S: 169
      • totale 314
    • Caratteristiche principali:
      motore : anteriore a 4 cilindri a V di 1089,51 cm3, potenza 33 HP a 4400 giri, valvole in testa; carrozzeria : camioncino 2 porte+cassone con sponde (eventualmente telonato), scocca portante, sospensione anteriore ruote indipendenti, sospensione posteriore ad assale rigido;trasmissione con trazione alle ruote posteriori, cambio a 5 rapporti+retromarcia ;dimensioni e peso: passo cm 266,0 - lunghezza cm 437,0 - larghezza cm 163,0 - peso in ordine di marcia Kg 1.150;velocità max: Km/h 90

Seconda serie (Furgoncino, Camioncino)

C80/C80S (Furgoncino)

File:Appia 11.JPG
Vista di 3/4 anteriore del furgoncino Appia

In considerazione del buon successo commerciale ottenuto, nel 1956, quando esce la seconda serie, il Furgoncino ed il Camioncino Appia vengono lasciati in vita ed aggiornati.

Praticamente immutati nella carrozzeria, questi "derivati" della seconda serie presentano migliorie meccaniche paragonabili a quelle della berlina (motore più potente, nuova carburazione, dinamo da 250W in luogo di quella da 130, rapporti al cambio diversi, prestazioni complessive migliori). Nel 1959 - grosso modo in concomitanza con l'uscita della terza serie Appia - la produzione del camioncino e del furgoncino si arresta, per lasciar posto ad un nuovo più voluminoso e capiente furgone leggero a guida avanzata, denominato "Jolly" ma sempre munito di motore Appia.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Lancia Appia derivate e speciali/caratteristiche tecniche.
    • Periodo di produzione:
      • dalla primavera 1956 alla primavera 1959
    • Modelli:
      • tipo C80, furgoncino 2 porte+portellone posteriore sdoppiato, con guida a destra
      • tipo C80S, furgoncino 2 porte+portellone posteriore sdoppiato, con guida a sinistra
    • Motore: tipo C10N
    • Numerazione progressiva telai:
      • tipo C80: da 1880 a 2099
      • tipo C80S: da 1763 a 2762
    • Unità prodotte:
      • tipo C80: 220
      • tipo C80S: 1.000
      • totale 1.220
    • Caratteristiche principali:
      motore : anteriore a 4 cilindri a V di 1089,51 cm3, potenza 36,5 HP a 4500 giri, valvole in testa; carrozzeria : furgoncino 2 porte+portellone posteriore sdoppiato, scocca portante, sospensione anteriore ruote indipendenti, sospensione posteriore ad assale rigido;trasmissione con trazione alle ruote posteriori, cambio a 5 rapporti+retromarcia ;dimensioni e peso: passo cm 256 - lunghezza cm 406,4 - larghezza cm 158,2 - peso in ordine di marcia Kg 1.100 circa; velocità max: Km/h 105.

C83/C83S (Camioncino)

 
Vista di 3/4 posteriore del camioncino Appia

In considerazione del buon successo commerciale ottenuto, nel 1956, quando esce la seconda serie, il Furgoncino ed il Camioncino Appia vengono lasciati in vita ed aggiornati. Praticamente immutati nella carrozzeria, questi "derivati" della seconda serie presentano migliorie meccaniche paragonabili a quelle della berlina (motore più potente, nuova carburazione, dinamo da 250W in luogo di quella da 130, rapporti al cambio diversi, prestazioni complessive migliori). Nel 1959 - grosso modo in concomitanza con l'uscita della terza serie Appia - la produzione del camioncino e del furgoncino si arresta: il camioncino non verrà più riproposto, mentre il furgoncino lascia il posto ad un nuovo più voluminoso e capiente furgone leggero a guida avanzata, denominato "Jolly" ma sempre munito di motore Appia.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Lancia Appia derivate e speciali/caratteristiche tecniche.
    • Periodo di produzione:
      • dalla primavera 1956 alla primavera 1959
    • Modelli:
      • tipo C83, camioncino 2 porte+cassone con sponde, con guida a destra
      • tipo C83S, camioncino 2 porte+ cassone con sponde, con guida a sinistra
    • Motore: tipo C10N
    • Numerazione progressiva telai:
      • tipo C83: da 1146 a 1225
      • tipo C83S: da 1170 a 1735
    • Unità prodotte:
      • tipo C83: 80
      • tipo C83S: 566
      • totale 646
    • Caratteristiche principali:
      motore : anteriore a 4 cilindri a V di 1089,51 cm3, potenza 36,5 HP a 4500 giri, valvole in testa; carrozzeria : camioncino 2 porte+cassone con sponde, scocca portante, sospensione anteriore ruote indipendenti, sospensione posteriore ad assale rigido;trasmissione con trazione alle ruote posteriori, cambio a 5 rapporti+retromarcia ;dimensioni e peso: passo cm 266,0 - lunghezza cm 437,0 - larghezza cm 163,0 - peso in ordine di marcia oltre Kg 1.150 (circa); velocità max: Km/h 95 (circa).

Schema periodi commercializzazione Appia "commerciali"

Schema commercializzazione versioni Appia "commerciali"
Prima serie Seconda serie
Anni Furgoncini Camioncini Autolettiga Furgoncini Camioncini
1954 da aprile --- da aprile --- ---
1955 anno intero da aprile anno intero --- ---
1956 sino a marzo/aprile sino a marzo/aprile --- da maggio da maggio
1957 --- --- --- anno intero anno intero
1958 --- --- --- anno intero anno intero
1959 --- --- --- sino a marzo sino a marzo

Dati produzione Appia "commerciali"

Dati produzione Appia "commerciali"
Anni Prima serie Seconda serie Totale
1954 693 --- 693
1955 1079 --- 1079
1956 222 324 546
1957 --- 712 712
1958 --- 671 671
1959 --- 162 162
Totale 1.994 [a] 1.869 [b] 3.863 [c]

Note:
[a]: di cui 1.641 furgoncini, 39 ambulanze e 314 camioncini;
[b]: il dato "per modello" conduce ad un totale di sole 1.866 unità (1.220 furgoncini e 646 camioncini);
[c]: i dati "per modello" conducono ad un totale di sole 3.860 unità (2.861 furgoncini, 39 ambulanze e 960 camioncini).

Il furgoncino Jolly

 
Il furgone Jolly a cabina avanzata lanciato nel 1959

Nel 1959 - grosso modo in concomitanza con l'uscita della terza serie - la produzione dell'Appia in versione camioncino e furgoncino si arresta. Poco dopo, sempre peraltro con motore di derivazione Appia, esce il più voluminoso e capiente furgone leggero a guida avanzata denominato "Jolly".

Storia e caratteristiche

Il furgone "Jolly", che prende il posto dell'analogo veicolo commerciale Appia, viene immesso sul mercato nella primavera del 1959 ed é costruito sino a tutto il 1963, poi nel 1964 viene a sua volta sostituito dal "Superjolly" (derivato dal modello Flavia e quindi con motore da 1,5 litri) a trazione anteriore. Nei cinque anni (scarsi) di produzione, se ne costruiscono 2.950 esemplari, nelle due versioni 809.03 (guida a sinstra) e 809.04 (guida a destra). Secondo alcune fonti, invece, gli esemplari costruiti sarebbero 3.011 (2.881 con guida a sinistra e 130 con guida a destra).
Per correttezza d'informazione, va precisato che, a differenza di furgoncini e camioncini Ardea o Appia che tutti hanno sempre considerato come veicoli "derivati" dalla berlina, i furgoni "Jolly" sono invece stati spesso assimilati ai veri e propri veicoli industriali.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Lancia Appia derivate e speciali/caratteristiche tecniche.
    • Periodo di produzione:
      • dalla primavera 1959 alla fine del 1963
    • Modelli:
      • tipo 809.03, furgone con guida a sinistra
      • tipo 809.04, furgone con guida a destra
    • Motore: tipo 809.00
    • Numerazione progressiva telai:
      • tipo 809.03: da 1001 in avanti
      • tipo 809.04: da 1001 in avanti
    • Unità prodotte:
      • totale 2.950 (di cui soltanto poco più di un centinao con guida a destra)
    • Caratteristiche principali:
      motore : anteriore a 4 cilindri a V di 1089,51 cm3, potenza 36,5 HP a 4500 giri, valvole in testa; carrozzeria : furgone con 2 porte per accesso all'abitacolo + porte laterali e portellone posteriore per accesso al vano di carico, scocca portante, sospensione anteriore ruote indipendenti, sospensione posteriore ad assale rigido;trasmissione con trazione alle ruote posteriori, cambio a 5 rapporti+retromarcia ;dimensioni e peso: passo cm 248,0 - lunghezza cm 459,5 - larghezza cm 181,5 ; velocità max: Km/h 97.

Dati produzione furgone Jolly

Dati produzione furgone "Jolly"
Anni Unità prodotte
1959 146
1960 921
1961 746
1962 620
1963 517
Totale 2.950 [a]

Nota:
[a]: secondo alcune fonti, le unità costruite complessivamente sarebbero 3.011, di cui 130 con guida a destra e 2.881 con guida a sinistra

Le Appia "speciali"

Malgrado la moda di quegli anni ed una meccanica comunque attraente, la prima serie dell'Appia non riceve alcuna carrozzeria fuoriserie, soprattutto perché la Lancia - impegnata in quel periodo nel settore agonistico (prima) ed in una profonda ristrutturazione (poi)non mostra interesse per questo tipo di promozione commerciale. Le cose cambiano subito dopo il lancio - nel marzo del '56 - della seconda serie, quando la Casa rende disponibili tredici pianali (contrassegnati dal numero di identificazione 812.00) per i più quotati tra i carrozzieri. Otto di essi vengono "vestiti" da Vignale (4), Allemano (3) e Pininfarina (1) mentre altri 5 (dopo aver ricevuto un motore più potente - da 53 CV - ed il comando del cambio a cloche e quindi identificati col numero 812.01) sono carrozzati da Allemano, Boano, Ghia, Motto e Zagato.
Molta curiosità desta, al Salone di Torino dell'aprile '56, il coupé di Zagato, subito soprannominato "cammello" per via delle "gobbe" che contraddistinguono la sua carrozzeria: sarà il capostipite di un gran numero di coupé sportivi che il celebre carrozziere milanese metterà in cantiere negli anni successivi.
Visto l'interesse mostrato dai carrozzieri, la Casa torinese mette a loro disposizione ulteriori pianali sui quali Pininfarina e Vignale preparano rispettivamente un bel coupé assai lussuoso ed una spyder (definita "convertibile"), che saranno esposte al Salone di Ginevra del marzo '57 e che appariranno nel listino Lancia ufficiale a partire dal maggio '57 (1.835.000 il coupé, 1.775.000 la convertibile). Dal canto suo, il carrozziere Motto (Ca.Mo) realizza una mini-serie di berlinette sportive commissionategli da un "pool" di Agenti Lancia: sembra che - benché in origine la commessa fosse per 25 unità - la Ca.Mo ne abbia effettivamente costruito solo 10. Per la cronaca: una di queste berlinette otterrà, alla Mille Miglia del '57, un sesto posto (un po' anonimo....) nella classe 1100 Gran Turismo, alle spalle di quattro sorelline Appia di Zagato e di una Fiat 1100.103 (anch'essa carrozzata Zagato). Altre versioni derivate dall'Appia sono la "Lusso" di Vignale - una 4 posti uscita a fine '58 ma in pratica commercializzata per un solo anno (1960) - e la Giardinetta di Viotti (la "station wagon" dell'epoca) esposta come novità al Salone di Torino dell'autunno '59 e posta in vendita qualche mese dopo.

Le fuoriserie del 1956

 
L'Appia seconda serie carrozzata coupé da Allemano

Nel marzo 1956, subito dopo il lancio della seconda serie Appia, la Lancia rende disponibili tredici pianali (contrassegnati dal numero di identificazione 812.00) per i più quotati tra i carrozzieri. Otto di essi vengono "vestiti" da Allemano (3) e Pininfarina (1) e Vignale (4) mentre altri 5 (dopo aver ricevuto un motore più potente - da 53 CV - ed il comando del cambio a cloche e quindi identificati col numero 812.01) sono carrozzati da Allemano, Boano, Ghia, Motto e Zagato.

 
L'Appia seconda serie carrozzata coupé da Boano

Successivamente, la Casa torinese mette a disposizione dei carrozzieri ulteriori pianali sui quali Pininfarina e Vignale preparano rispettivamente un bel coupé assai lussuoso ed una spyder (definita "convertibile"), che saranno esposte al Salone di Ginevra del marzo '57 e che appariranno nel listino Lancia ufficiale a partire dal maggio '57.

 
L'Appia seconda serie carrozzata coupé dalla Ghia svizzera (Ghia-Aigle) nel 1956/57

Dal canto suo, il carrozziere Motto (Ca.Mo) realizza una mini-serie di berlinette sportive commissionategli da un "pool" di Agenti Lancia: sembra che - benché in origine la commessa fosse per 25 unità - la Ca.Mo ne abbia effettivamente costruito solo 10.

 
La compatta Appia seconda serie berlinetta sport costruita da Motto in una serie di 10 esemplari

Le "fuori serie" vere e proprie sono dunque 21, di cui 8 contraddistinti dal numero d'identificazione 812.00 (e motorizzazione "normale") e 13 con motore da 53 HP e quindi contraddistinti dal numero d'identificazione 812.01.

 
L'Appia seconda serie nella prima interpretazione di Pininfarina (1956) : evidente la "parentela" stilistica con le Aurelia-Florida e con la Flaminia

Questo l'elenco:
812.00 Allemano = 3
812.00 Pininfarina = 1
812.00 Vignale = 4
812.01 Allemano = 1
812.01 Boano = 1
812.01 Ghia = 1
812.01 Motto = 10

 
L'Appia seconda serie berlinetta "Gran Lusso" realizzata da Vignale
 
L'Appia seconda serie carrozzata in originale ed estroso coupé da Vignale)

La 812.01 carrozzata da Zagato non va considerata come "fuori serie" in quanto trattasi del primo esemplare della numerosa e feconda famiglia di sportive Zagato, la cui costruzione proseguirà sino al 1963.

Coupé Pininfarina/Viotti

 
L'Appia coupé Pininfarina del 1957
 
L'Appia coupé Pininfarina esposta al Salone di Torino nell'autunno del 1957
 
Il posto di guida dell'Appia coupé Pininfarina (1957)
 
Il prototipo di pre-serie del coupé Appia di Pininfarina

Dopo l'allestimento di un primo prototipo di pre-serie, Pininfarina presenta il suo coupé in veste

 
L'angusto accesso alla panchetta posteriore dell'abitacolo dell'Appia coupé Pininfarina 1957

pressoché definitiva al Salone di Ginevra nel marzo '57. Meno di due mesi dopo, nei primi giorni di maggio, la nuova vettura (che viene commercializzata dalla organizzazione Lancia) entra in listino.

File:Appia coupè 1.jpg
La "coda" del prototipo di pre-serie
 
La "coda" della versione definitiva (1957)

Rispetto alla versione di pre-serie, l'Appia coupé "definitiva" si distingue soprattutto nella fanaleria di coda, dove i fanalini rotondi (sorretti da un vistoso supporto cromato) lasciano il posto a fanalini a diedro incorporati nelle pinne e fanalini rossi supplementari montati appena sopra al paraurti. Costruita sul telaio predisposto dalla casa torinese per le creazioni "fuori serie" - munito di motore più potente e di cambio con comando a cloche - la creatura del maestro Pininfarina, un vero gioiellino, si distingue per le ampie superfici vetrate che la rendono molto filante, per il disegno a "V" del montante laterale (con il ripetitore direzionale inserito all'apice della "V"), per il padiglione contornato da un bordo cromato e per il frontale ispirato a quello della Flaminia (che anticipa quello che da lì a due anni caratterizzerà la berlina terza serie). Il curatissimo abitacolo di questa coupé "2+2" (2 posti più due di fortuna) dispone di due sedili anteriori ribaltabili e di un divanetto posteriore. L'assemblaggio della vettura, inizialmente curato dalla stessa Pininfarina, viene successivamente affidato alla Carrozzeria Viotti, senza che peraltro cambi alcunché nella linea o nelle finiture.
Poche le modifiche cui é oggetto nei suoi sei anni di vita: nella primavera del '59 - quando viene lanciata la terza serie della berlina - le derivate (e quindi anche questo coupé) godono di un esiguo aumento della potenza (da 53 a 54 CV)poi, agli inizi del '60, abbiamo l'adozione del doppio circuito frenante e la modifica alle luci posteriori (dovuta al nuovo Codice della strada). Nel maggio-giugno del '60 gli ultimi aggiornamenti tecnici : una nuova testata, un nuovo collettore con condotti di alimentazione separati, un nuovo carburatore e variazioni alla distribuzione ne incrementano la potenza, che arriva così a 60 CV.
Questo elegante coupé ottiene un buon successo - tanto da risultare la più diffusa tra le fuoriserie.... "di serie" dell'Appia - anche per la presa che essa esercita sul pubblico femminile.

Cabriolet Vignale

Berlina Lusso Vignale

 
La berlina 2 porte 4 posti "Lusso" di Vignale (1960)

Giardinetta/Station Wagon Viotti

Le Appia elaborate

Schema periodi commercializzazione versioni Appia "speciali"

Schema commercializzazione versioni Appia "Speciali"
Anni Coupé 2 posti+2
Pininfarina/Viotti
Cabriolet 2 posti
Vignale
Cabriolet 2 posti+2
Vignale
Berlina Lusso 2 porte
Vignale
Giardinetta (S.W.)
Viotti
1957 da maggio da maggio --- --- ---
1958 anno intero sino a settembre da ottobre --- ---
1959 anno intero --- anno intero da novembre ---
1960 anno intero --- anno intero anno intero da febbraio
1961 anno intero --- anno intero sino a giugno anno intero
1962 anno intero --- anno intero --- sino a settembre
1963 sino a marzo --- sino a marzo --- ---

Dati produttivi

Dati produzione Appia
Berline Commerciali
(Furgoncini, camioncini e simili)
Fuori serie e derivate
Anni Prima serie Seconda serie Terza serie Totale berline Prima serie Seconda serie Totale
veic.comm/li
(coupé,spyder,
lusso,stat.wagon)
Totale per anno
1953 5286 --- --- 5286 --- --- --- --- 5286
1954 10215 --- --- 10215 693 --- 693 --- 10908
1955 4497 --- --- 4497 1079 --- 1079 --- 5576
1956 27 5307 --- 5334 222 324 546 29 5909
1957 --- 8357 --- 8357 --- 712 712 834 9903
1958 --- 7982 --- 7982 --- 671 671 681 9334
1959 --- 779 9322 10101 --- 162 162 921 11184
1960 --- --- 17066 17066 --- --- --- 1576 18642
1961 --- --- 13860 13860 --- --- --- 692 14552
1962 --- --- 12250 12250 --- --- --- 411 12661
1963 --- --- 3052 3052 --- --- --- 17 3069
Totale per modello 20025 22425 55550 [a] 98000 [b] 1994 1869 3863 5161 [c] 107024 [d]

Note:

[a][b] : Secondo alcune fonti il totale di berlina terza serie sarebbe di 55577 (anziché 55550) ed il totale generale di berline 98027 (anziché 98000)

[c] : Come dettagliato più sotto, la stima di ripartizione per modello di questi 5161 esemplari sarebbe la seguente:
n 1864 coupé Pininfarina (in parte costruite da Viotti);
n 1612 spyder/convertibili Vignale;
n 686 coupé Zagato (533 GTE, 153 GT/GTS);
n 200 coupé Zagato "a passo corto" (il dato é certo);
n 478 "lusso" Vignale (il dato é certo);
n 300 "giardinette/station wagon" Viotti (il dato é certo);
n 21 fuoriserie;
Da sottolineare tuttavia che i dati "certi" sono soltanto i quattro sottoindicati:
1. il totale (5161);
2. il numero di Zagato del tipo Sport a passo corto (200).
3. il numero di Appia "Lusso" (478);
4. il numero di "Giardinette/station Wagon" (300);
Si possono poi individuare (ma si tratta di stime):
- n 21 "fuoriserie" (10 di Motto, 4 di Vignale, 4 di Allemano, 1 di Boano, 1 di Ghia e 1 di Pininfarina);
- n 153 coupé GT/GTS costruiti da Zagato prima dell'uscita della versione GTE;
- n 521 coupé Zagato tipo GTE;
- n 1586 spyder/convertibili di Vignale;
- n 1087 coupé Pininfarina (in parte costruiti da Viotti);
Rimarrebbero "scoperti" 815 esemplari, che corrisponderebbero a 731 telai tipo 812.04 (gli ultimi su cui é stata montata la carrozzeria coupé Pininfarina/Viotti) e ad 84 unità destinate all'esportazione (46 coupé, 12 GTE Zagato e 26 convertibili Vignale);
Il dato meno convincente é quello relativo alle coupé Zagato, ed in particolare ai 153 pezzi che sarebbero stati costruiti nel biennio 1957-58 e che si direbbero eccessivi.

[d]: naturalmente, se assumessimo il dato (riportato da alcune fonti) secondo cui il totale delle "berline" costruite sarebbe di 98027 esemplari, il numero totale di Appia salirebbe a 107051 pezzi.

Dati vendite per "serie" e per anno

Escludendo dal computo i cosiddetti "veicoli commerciali" (Autolettighe, Camioncini e Furgoncini) per i quali non si hanno dati precisi concernenti le vendite in Italia, le "Appia" immatricolate nuove in Italia, dal 1953 al 1963, risultano 97.026.
Poiché le unità costruite sono invece 103.161 (98.000 berline e 5.161 "speciali" ovvero coupé, spider, berlinette Zagato, Giardinette e Lusso), se ne deduce che l'esportazione ha assorbito poco più di 6.000 unità (6135 pezzi) vale a dire un 6% scarso della produzione.
Una stima del dato per ciascuna serie conduce a questi numeri:
Prima serie: 20.025 costruite (esclusivamente berline), 19.700 vendute in Italia, 325 esportate (1,6%)
Seconda serie: 24.075 costruite (22.425 berline e circa 1.650 "speciali"), 22.100 vendute in Italia, 1.975 esportate (8,2%)
Terza serie: 59.061 costruite (55.550 berline e circa 3.511 "speciali"), 55.226 vendute in Italia, 3.835 esportate (6,5%)


Dati vendite in Italia vetture Appia
(comprese, oltre alle Berlina, le Coupé, le Berlinette Zagato, le Spider, le Giardinette e le Lusso
ma esclusi i veicoli cosiddetti "commerciali", ovvero Autolettighe, Camioncini e Furgoncini)
Anni Prima serie Seconda serie Terza serie Totale
1953 4547 --- --- 4547
1954 9297 --- --- 9297
1955 5007 --- --- 5007
1956 849 [a] 4401 [a] --- 5250 [a]
1957 --- 8275 --- 8275
1958 --- 7855 --- 7855
1959 --- 1569[b] 7886[b] 9455 [b]
1960 --- --- 16209 16209
1961 --- --- 14656 14656
1962 --- --- 11675 11675
1963 --- --- 4800 4800
Totale 19700 [c] 22100 [c] 55226 [c] 97026 [c]

Note:
[a] Il totale annuo (5250 unità) é un dato certo, mentre la ripartizione tra "I serie" (849) e "II serie" (4401) é un dato stimato anche se certamente prossimo alla realtà;
[b] Il totale annuo (9455 unità) é un dato certo, mentre la ripartizione tra "II serie" (1569) e "III serie" (7886) é un dato stimato anche se certamente prossimo alla realtà;
[c] La ripartizione nelle tre serie é frutto di stima (ved. precedenti note [a] e [b]) anche se i dati dovrebbero essere assai prossimi alla realtà.