I reimmigrati tedeschi[1] (in tedesco: Aussiedler und Spätaussiedler) sono immigrati di origine tedesca provenienti da uno stato del ex blocco orientale trasferitisi stabilmente in Germania.

Storia

Fino agli anni Ottanta del XX secolo la maggioranza di loro proveniva da Polonia e Romania, mentre a partire dagli anni Novanta la reimmigrazione avviene soprattutto dalle ex repubbliche sovietiche.[2]

Molti tra i sassoni di Transilvania, gli svevi del Banato, gli svevi del Danubio, i tedeschi dei Carpazi, i tedeschi della Bessarabia, i tedeschi della Bucovina, i tedeschi dei Sudeti ed i tedeschi della Dobrugia oggi vivono in Germania. Tale fenomeno venne percepito in Germania, almeno a livello delle politiche ufficiali, non come un'ondata di ordinaria immigrazione dell'estero ma come il ritorno in seno alla madrepatria di minoranze tedesche[3].

Paesi di provenienza dei reimmigrati tedeschi

La maggioranza dei reimmigrati entrati in Germania nell'anno 2014 provenivano da:

  • Federazione Russa 2.704
  • Kasachstan 2.069
  • Ucraina 532.[4]

I reimmigrati arrivati in Germania Federale negli anni dal 1950 al 2005 provenivano da:

Unione Sovietica e stati derivati: 2.334.334 Polonia: 1.444.847 (La diaspora polacca in Germania conta 2,5 milioni di persone) Romania: 430.101 Cecoslovacchia e stati derivati: 105.095 Jugoslavia e stati derivati: 90.378 Ungheria: 21.411 atri territori: 55.716

Nel periodo dal 1951 al 1987 circa 1,4 milioni di reimmigrati sono arrivati in Germania Federale. La loro integrazione è avvenuta nella maggior parte dei casi senza problemi. Con l'apertura del Blocco Orienzale ai tempi di Michail Gorbatschow la situazione cambiò radicalmente: dal 1988 il numero dei reimmigrati è cresciuto improvvisamente, arrivando a un massimo di quasi 400.000 persone nell'anno 1990. Da allora il numero di reimmigrati è sceso costantemente. Il numero di persone provenienti dalla Polonia e Romania diminuì rapidamente in seguito al processo di democratizzazione e al miglioramento delle condidioni delle minoranze. Al contrario il numero delle persone provenienti dalla Russia e Kasachstan è aumentato notevolmente a partire dal 1991 con la fine della Unione Sovietica e le condizioni di emigrazione più facili.[5]

Reimmigrati russofoni

 
Il confine tra l'Impero Russo e gli imperi di lingua tedesca (Prussia e Austria) nel 1815

Il russo è una delle lingue più parlate al mondo, ed è assai diffusa anche tra i reimmigrati; molti tedeschi, infatti, immigrarono in Russia durante il periodo impero, e i loro discendenti, al ritorno in Germania, hanno portato con loro la lingua e la cultura della Russia. I reimmigrati tedeschi russofoni provengono principalmente del Kazakistan, ma anche della Russia e da altri paesi ex-sovietici. La maggioranza dei tedeschi del Kazakistan, dei tedeschi di Russia, dei tedeschi del Baltico, dei tedeschi del Mar Nero e molti dei tedeschi del Volga, infatti, oggi vivono in Germania.

Celebrità

Note

  1. ^ AA.VV., Relazioni internazionali, vol. 15, Istituto per gli studi di politica internazionale, 1951, pp. 96.
  2. ^ (DE) Susanne Worbs, Eva Bund, Martin Kohls, Christian Babka von Gostomski, Forschungsbericht 20, su (Spät-)Aussiedler in Deutschland. Eine Analyse aktueller Daten und Forschungsergebnisse, bamf.de, 2013. URL consultato il 3 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 10 novembre 2017).
  3. ^ (EN) Christian Giordano, Ina-Maria Greverus e Regina Römhild, AJEC, vol. 8, European Centre for Traditional and Regional Cultures, 1999, pp. 100.
  4. ^ Template:Webarchiv.
  5. ^ Bayerische Landeszentrale für politische Bildungsarbeit: Template:Webarchiv

Voci correlate

Collegamenti esterni

  • Dati ufficiali sulle reimmigrazioni tra il 1950 e il 2016, on-line su www.bva.bund.de