Chiesa di Nostra Signora del Sacro Cuore (Firenze)
La chiesa di Nostra Signora del Sacro Cuore, nata col titolo di Santa Maria della Concezione, è un luogo di culto cattolico di Firenze, situato in piazza Santa Caterina d'Alessandria e all'angolo con via Enrico Poggi, nel centro storico del capoluogo toscano.
Chiesa di Nostra Signora del Sacro Cuore | |
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Stato | ![]() |
Regione | Toscana |
Località | Firenze |
Coordinate | 43°46′52.52″N 11°15′20.11″E |
Religione | Cristiana cattolica di rito romano |
Titolare | Sacro Cuore di Gesù |
Arcidiocesi | Firenze |
Architetto | Giuseppe Martelli |
Stile architettonico | neoclassico |
Inizio costruzione | XVI secolo |
Completamento | XX secolo |
È sorta a metà Ottocento nelle estreme vicinanze dell'ex "Monastero di Santa Caterina d'Alessandria" o "di Cafaggio"[1], della quale la si può idealmente considerare "ereditaria". L'antico monastero, un tempo prospiciente via delle Ruote, a seguito della soppressioni leopoldine, è stato poi demolito per far spazio al palazzo dell'Agenzia delle Entrate della città.
Storia
Il monastero
Anticamente, nelle vicinanze dell'attuale Chiesa di Nostra Signora del Sacro Cuore, esisteva il monastero di "S. Caterina d'Alessandria" o "di Cafaggio" (dal nome della zona nord del centro storico, fino a piazza Santissima Annunziata, dove esisteva terreno boscoso o comunque non edificato).
Il monastero venne fondato da suore agostiniane nel 1306 ed è documentato dal 1310, quando apparteneva ai Canonici del Duomo. Il cenobio si trovava negli edifici a destra della chiesa odierna. Esso venne ingrandito e abbellito per circa due secoli e la ruota dentata, simbolo della santa martire Caterina d'Alessandria, si può ancora vedere sulle facciate di molte case della zona, date a pigione dalle stesse religiose: non a caso il monastero veniva talvolta indicato anche come di Santa Caterina delle Ruote. Anche il nome della vicina via delle Ruote viene proprio dal monastero.
Dal Cinquecento, per motivi legati alla gestione della curia, le suore vennero trasferite e nei locali del monastero si alternarono altri ordini religiosi, tra cui i francescani.
Nel 1615 venne qui sistemato il Conservatorio delle fanciulle abbandonate, più conosciuto come Santa Caterina degli Abbandonati, che era sotto dipendenza del Capitolo di Santa Maria del Fiore.
Con le secolarizzazioni di Pietro Leopoldo l'ex-monastero divenne una scuola per zitelle povere (1778) e in seguito sede del Monopolio del sale e del tabacco. Della chiesa antica non resta oggi niente, perché fu distrutta e al suo posto si trova il palazzo dell'Agenzia delle Entrate, detto dai fiorentini il "palazzaccio".
La parrocchia
Nelle immediate vicinanze dell'ex-monastero, a metà '800, si decise di ricostruire un edificio religioso in stile neoclassico.
La costruzione fu iniziata nel giugno 1848 dalle "Scuole delle Zitelle Povere", dette "Scuole Leopoldine", nell'ambito dell'edificazione del quartiere circostante detto "di Barbano", su progetto dell'architetto Gaetano Baccani, di cui restano le dieci colonne monolitiche e i due grandi archi interni. La costruzione infatti fu sospesa ben presto per mancanza di fondi.
Nel 1857 la prosecuzione dei lavoratori fu affidata all'ingegnere e architetto Giuseppe Martelli. Questi modificò il progetto di Baccani per ampliare l'aula ecclesiale: aggiunse le navate laterali e soppresse i previsti coretti dell'abside. Utilizzò le dieci colonne già pronte, provenienti dalle cave del monte Ceceri. La facciata, che doveva avere tre ampie arcate su colonne per sostenere il timpano neoclassico, rimase incompleta.
Il 31 dicembre 1863 la chiesa fu aperta al culto, dedicata all'Immacolata e a Santa Caterina d'Alessandria.
Nel 1904 i Missionari del Sacro Cuore di Gesù, fondati cinquanta anni prima, giunsero a Firenze e acquistarono la chiesa, impiantandovi una comunità religiosa che si occupava della formazione dei giovani seminaristi.
Il 1° gennaio 1937 fu eretta canonicamente in Parrocchia dal cardinale Elia Dalla Costa, prendendo - dopo qualche mese - il titolo di "Nostra Signora del Sacro Cuore" (così p. Jean Jules Chevalier, fondatore dei Missionari del S. Cuore, aveva chiamato la Madonna per onorare lo speciale rapporto tra Maria e il Cuore del Figlio suo). Furono intrapresi lavori di sistemazione del presbiterio, degli altari laterali e del fonte battesimale, progettati dall'architetto Aurelio Cetica e terminati nel 1941. L'altare maggiore fu consacrato il 4 novembre 1939 dal Card. Della Costa che, il 13 dicembre 1942, consacrò la chiesa intera.
Descrizione
Facciata
La facciata è rimasta incompiuta, con due colonne isolate, al posto di un porticato con grande timpano che era previsto nel progetto originale.
Interno
All'interno otto colonne monolitiche, con capitelli corinzi, accentuano la sobria monumentalità della chiesa[2].
A Nostra Signora del Sacro Cuore è dedicato l'altare della navata laterale sinistra, ove si trova un dipinto su tela dei primi del '900, opera di Giuseppe Catani Chiti. Nella cappella in fondo della stessa navata si trova il fonte battesimale e alle pareti il trittico di Edoardo Gelli (1913) raffigurante l'Annunciazione, la Natività e la Deposizione.
Sulla navata laterale destra, l'altare è dedicato a San Giuseppe con un dipinto a olio su tela di Adorno Bonciani. In fondo, la cappella delle anime dei defunti, ove trova posto un tondo su tela del XVIII secolo raffigurante la Sacra Famiglia con San Giovannino dormiente.
Al centro dell'abside è collocato un crocifisso ligneo del XVI secolo.
I quattordici riquadri in cotto della Via Crucis sono opera dello scultore Zampini (1937). Il pavimento è stato restaurato nel 1957. L'organo meccanico è un Tamburini del 1962. L'attuale sistemazione dell'area presbiterale dell'ambone, della sede presidenziale e del tabernacolo risale al 2012, secondo le norme liturgiche vigenti.
La lapide entrando a destra:
IL PRIMO GENNAIO 1937
IL CARD. ELIA DELLA COSTA AFFIDO'
AL P. UMBERTO DI CAPRIO
DEI MISSIONARI DEL S. CUORE
LA CURA PASTORALE DI QUESTA
CHIESA ERETTA A PARROCCHIA.
La lapide entrando a sinistra:
IL 13 DICEMBRE 1942
IL CARD. ELIA DELLA COSTA
ARCIVESCOVO DEI FIORENTINI CONSACRO'
QUESTA CHIESA PARROCCHIALE
DEDICATA A NOSTRA SIGNORA
DEL SACRO CUORE.
Attività e istituzioni culturali
A partire dagli anni sessanta, per concretizzarsi soprattutto negli anni settanta del Novecento, l'impegno apostolico non si limita alle attività parrocchiali, ma anche all'apostolato con l'"Istituto Alfa Nuova"[3], convitto-studentato maschile affiancato alla chiesa, che accoglie studenti universitari provenienti da ogni parte d'Italia e del mondo. Nel nome rivive il già noto Circolo Studentesco "Alfa 48" fondato nell'immediato dopoguerra da P. Walter Donnini[4][5].
Fino ad anni recenti esisteva, nei locali laterali alla parrocchia attigui all'Agenzia delle Entrate, l’istituto religioso femminile Figlie di Nostra Signora del Sacro Cuore (Issoudun), spostato in altra sede fiorentina. Le suore, oltre alle attività parrocchiali, gestivano un pensionato universitario femminile.
La parrocchia comprende la vicina chiesa di San Giuseppino (1858-1870).
Note
- ^ Tra sacro e profano: Il monastero di Santa Caterina di Firenze
- ^ Mónica Vázquez Astorga, Le scuole Leopoldine di Firenze e la loro storia (1778 - 1976), A.P. Archivi, Collezioni Storiche e Sdiaf, Firenze 2019.
- ^ PENSIONATO UNIVERSITARIO ALFA NUOVA - Firenze (Missionari del Sacro Cuore di Gesù)
- ^ Le attività parrocchiali furono molto intense dal dopoguerra e, oltre Rinascita Cristiana per le donne, Alfa 48, cioè Via degli Alfani 48, sede del Circolo omonimo per i giovani universitari, fu centro di attrazione culturale senza distinzione di classi, confessioni o ideologie. Fu un'esperienza unica, ma l'attività parrocchiale chiuse presto, seppur restò un'indicazione, un segno che pose le basi dell'Istituto chiamato Alfa "Nuova", opera dell'architetto Pierangelo Cetica.
- ^ Lettera dello Studentato dei Missionari del S. Cuore di Firenze - Padre Donnini, manoscritto 1937
Biografia
Edizioni critiche e studi
- Enrico Lombardi, S. Caterina di Cafaggio …di Barbano. Appunti di ricerca, Missionari del Sacro Cuore Editore, Roma 1979.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikibooks contiene testi o manuali sulla disposizione fonica dell'organo a canne
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa di Nostra Signora del Sacro Cuore a Firenze
Collegamenti esterni
- Il sito della Provincia Italiana dei Missionari del Sacro Cuore, su mscitalia.org.
- I Luoghi della Fede a cura della Regione Toscana, su web.rete.toscana.it.