Palazzi dell'INA e dell'INPS
Il palazzo dell'INPS e il palazzo dell'INA sono due edifici del quartiere EUR a Roma.
Palazzo dell'INPS e palazzo dell'INA | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | Lazio |
Località | Roma |
Indirizzo | Piazzale delle Nazioni Unite |
Coordinate | 41°50′07.96″N 12°28′18.72″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | 1938-1952 |
Inaugurazione | 1953 |
Stile | razionalista |
Uso | Uffici |
Realizzazione | |
Proprietario | Fondazione ENPAM e INPS |
Si trovano in piazzale delle Nazioni Unite, in passato battezzato piazza delle esedre proprio in riferimento alla loro struttura architettonica ispirata agli antichi mercati di Traiano.
Storia
I due palazzi furono progettati dagli architetti Giovanni Muzio, Mario Paniconi e Giulio Pediconi, concepiti come "quinte architettoniche" simmetriche per i visitatori provenienti da Roma, nell'ambito del più ampio progetto del complesso urbanistico per l'Esposizione Universale del 1942 (annullata a causa degli eventi bellici), la cosiddetta E42 poi rinominata EUR.[1]
Descrizione
Entrambi gli edifici sono realizzati in cemento armato ricoperto di marmo delle Alpi Apuane, dalla facciata in tre livelli con pilastri in due ordini al pian terreno.[1] Sotto queste testate erano previste delle fontane che dovevano essere composte da dei "pili" (da alcune foto dell'archivio dell'Ente EUR erano a forma di tronchi di cono) e delle sculture a sfondo mitologico e naturalistico, per la cui realizzazione furono incaricati i medesimi artisti che realizzarono gli altorilievi. Delle fontane ne rimangono le tracce in quattro vasche oggi utilizzate come vasi per fiori[1].
Gli altorilievi delle testate del palazzo INPS sono:[1]
- Le repubbliche marinare, di Mirko Basaldella, in cui sono raffigurate Genova (attraverso il patrono san Giorgio) e Venezia (attraverso il patrono san Marco);
- Roma contro Cartagine, di Giuseppe Mazzullo.
Gli edifici vennero ultimati solo nel dopoguerra, sia con un ampliamento da parte di Paniconi e Pediconi, sia con elementi decorativi di Alfio Castelli, Antonio Cocchioni, Pietro De Laurentiis, Luigi Montanarini e altri.
Note
- ^ a b c d Autori Vari, Palazzi dell'INA e dell'INPS in EUR guida degli istituti culturali, pagg. 68-69, Leonardo Arte (1995), Milano ISBN 88-7813-545-3
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Palazzi dell'INA e dell'INPS
Collegamenti esterni
- INPS: Museo multimediale, su servizi2.inps.it. URL consultato il 26 novembre 2020.
- EUR Itinerario tra le architetture fasciste, (sezione Palazzi INA INPS) su attuttascuola.it, su atuttascuola.it. URL consultato il 25 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 29 agosto 2012).