Reference
In biblioteconomia il reference (termine di derivazione anglosassone) indica le attività di consulenza, informazione e orientamento che i bibliotecari svolgono con gli utenti delle biblioteche.
In italiano non esiste una precisa traduzione del termine[1]. Il reference può comunque venire associato all'idea italiana della sala di consultazione della biblioteca[2], dove bibliotecari specializzati assistono gli utenti nelle loro ricerche utilizzando le opere di consultazione.
Il bibliotecario, durante l'attività di reference, svolge una funzione di filtro, di intermediazione fra l'utente, i suoi bisogni informativi e il complesso delle risorse informative disponibili, permettendo all'utente di superare un momento di stallo nella sua attività di ricerca.
Il risultato dell'attività può spaziare dall'individuazione di riferimenti bibliografici, al chiarimento di quali siano le chiavi e le fonti di ricerca più opportune che l'utente potrà adoperare autonomamente, alla risposta diretta ad un quesito.
L'avvento di Internet, dei cataloghi online delle biblioteche (OPAC, Online Public Access Catalogue) e dei motori di ricerca, insieme all'aumento esponenziale della quantità di informazioni disponibili in rete, hanno trasformato il reference. Da attività tesa a far incontrare i bisogni dell'utente con le risorse disponibili nella singola biblioteca, è divenuto un'azione di orientamento e smistamento fra molte alternative esistenti, dentro e fuori dalla singola biblioteca.
La funzione di intermediazione dei servizi bibliotecari nel contesto dell'informazione in rete può essere messa in dubbio a causa delle inedite possibilità di ricerca che la rete stessa offre. La risposta della biblioteconomia a questa obiezione è che, al contrario, tale funzione si rafforza, poiché insieme alle possibilità di ricerca autonoma per l'utente è aumentato anche il rischio di non riuscire ad individuare la risorsa adatta e pertinente alla propria ricerca.
Dopo l'avvento di Internet, l'assistenza data agli utenti prende due forme diverse:
- Reference tradizionale: si svolge tramite un'interazione diretta fra bibliotecario e utente, generalmente nelle sale delle biblioteche.
- Reference digitale: si svolge attraverso mezzi telematici, come la posta elettronica o software di gestione basati su un modulo di invio dati residente sui siti delle biblioteche.
Reference tradizionale
Reference digitale
Nella pratica professionale si incontrano i termini reference digitale, elettronico, online, virtuale, a distanza. Nell’uso comune tali termini sono da considerare equivalenti e si riferiscono all’utilizzo di tecnologie digitali per servizi di reference in cui la persona che fa la domanda non è fisicamente vicina alla persona che risponde.
Le tecnologie utilizzate sono:
- E-mail: sul sito Internet della biblioteca o del sistema bibliotecario è specificato un indirizzo di posta elettronica al quale rivolgere richieste di informazione. La risposta viene fornita generalmente all’indirizzo di posta elettronica dell’utente.
- Modulo web: l’utente compila un form di richiesta di informazioni online, in cui specifica la sua domanda e fornisce informazioni aggiuntive che permettono ai bibliotecari di rispondere in maniera più pertinente. Informazioni di questo tipo possono essere ad esempio la fascia d’età, il titolo di studio, l’appartenenza istituzionale, l’ambito disciplinare e lo scopo della richiesta. La risposta gli viene fornita attraverso posta elettronica o su uno spazio web personale, generalmente accessibile tramite password personale.
- Chat: la biblioteca offre un servizio di informazioni in tempo reale. Utente e bibliotecario conducono una conversazione in forma scritta che permette al bibliotecario, per passaggi successivi, di comprendere la reale esigenza dell’utente e di valutarne la soddisfazione rispetto ai risultati forniti.
- VOIP, Voice over IP: la conversazione fra utente e bibliotecario avviene attraverso un servizio telefonico basato su connessione Internet.
- Videoconferenza: associabile al servizio VOIP, permette un’interazione il più vicina possibile ad una reale conversazione faccia a faccia.
Bibliografia
- Gianna Del Bono. "Il servizio di consultazione", in Giovanni Solimine (a cura di). "Biblioteconomia: principi e questioni". Roma, Carocci, 2007. pp. 291-314. ISBN 978-88-430-4071-1.
- Riccardo Ridi. "Il reference digitale", in Giovanni Solimine (a cura di). "Biblioteconomia: principi e questioni". Roma, Carocci, 2007. pp. 315-26. ISBN 978-88-430-4071-1.
- Stefania Venturino. "Il servizio di reference sotto la lente", "Biblioteche oggi", 2007, 5, p. 32-9
- Angela Pacillo. "Chiedi @lla tua biblioteca: SegnaWeb seleziona servizi di reference on line per il cittadino", "Biblioteche oggi", 2006, 10, p. 45-54, http://www.bibliotecheoggi.it/2006/20060804501.pdf
- Fabrizia Benedetti. "Il reference digitale nelle biblioteche pubbliche: l'esperienza di Sala Borsa", "Bibliotime", 2006, 2, http://didattica.spbo.unibo.it/bibliotime/num-ix-2/benedett.htm
- Carlo Paravano (a cura di). "Informare a distanza: i servizi di reference remoto e il ruolo della cooperazione: giornata di studio". Firenze, Pagnini, Regione Toscana, 2005. ISBN 88-8251-215-0.
- Giovanni Solimine. "La biblioteca: scenari, culture, pratiche di servizio" Roma, GLF editori Laterza, 2004. ISBN 88-420-7383-0.
- Riccardo Ridi. "La biblioteca digitale: definizioni, ingredienti e problematiche", "Bollettino AIB", 2004, 3, p. 273-344, http://eprints.rclis.org/archive/00002535/01/bibdig.pdf
- Brunella Longo. "Digital reference services", "Biblioteche oggi", 2004, 7, p. 74-6, http://www.bibliotecheoggi.it/2004/20040707401.pdf
- Fabrizia Benedetti. "Chiedilo al bibliotecario: suggerimenti per la pianificazione di un servizio di reference digitale", "Biblioteche oggi", 2003, 2, p. 15-22.
- Virginia Gentilini e Enrica Menarbin. "Quali domande", "Biblioteche oggi", 2003, 2, p. 23-6.
- Anna Galluzzi. "Il reference che verrà", "Bollettino AIB", 2004, 2, p. 183-195.
- Raffaele Tarantino. "Il reference è la biblioteca?", "Bibliotime", 2001, 3, http://www2.spbo.unibo.it/bibliotime/num-iv-3/tarantin.htm
- Valentina Comba. "Comunicare nell'era digitale". Milano, Bibliografica, 2000. ISBN 88-7075-555-X.
- Carla Leonardi. "I servizi di informazione al pubblico: il rapporto con l'utente in una biblioteca amichevole". Milano, Bibliografica, 2000. ISBN 88-707-5523-1.
Collegamenti esterni
Note
- ^ Come si traduce reference?
- ^ [Rispetto al termine consultazione]… le espressioni inglesi più prossime alle italiane sono quelle associate col termine reference, anche se un esame meno superficiale delle tradizioni, dei lessici e della letteratura mostra sufficientemente la non equivalenza col nostro "consultazione". In effetti reference sembra combinare i concetti di "informazione" e "consultazione" e "disponibilità", tutti, peraltro, pensati in termini complessivi di lavoro, di servizi, piuttosto che nei termini logistici o "fisico-edilizi" che sono connaturati all'italiana "sala di consultazione". Da: Rino Pensato. "Il servizio di consultazione", in Paola Geretto (a cura di). "Lineamenti di biblioteconomia". Roma, Carocci, 1998. p. 272. ISBN 88-430-0251-1.