Ellis Island è un'isoletta artificiale, costruita con i detriti degli scavi della metropolitana di New York, situata alla foce del fiume Hudson River tra New York e New Jersey. Inizialmente la superfice dell'isola misurava circa 3 acri, successivamente ampliata a 28 sulle quali sarebbe stato possibile costruire un numero limitato di edifici. [1] . In origine è stata utilizzata come stazione dell'immigrazione tra il xxxx e il xxxx. Negli anni a seguire, nel periodo della Seconda Guerra Mondiale, l'isola è divenuta centro di detenzione per i marinai mercantili nemici.


Storia

Precedentemente al 1890, i singoli stati regolavano il controllo dell'immigrazione negli Stati Uniti, oggi giorno regolata dal Governo Federale.
Il Castle Garden, oggi conosciuto come Castle Clinton, situato nella Battery di Manhattan, era utilizzata come stazione per l'immigrazione tra il 1855 e il 1890, 35 anni prima che la stazione Ellis Island venisse aperta.
Circa otto milioni di immigranti, per la maggioranza provenienti dagli stati del nord Europa, hanno approdato alla stazione di Castle Clinton per stabilirsi e popolare gli Stati Uniti, costituendo la prima grande onda immigratoria statunitense.
Nel 1800 l'aggravarsi dell'instabilità politica, il pericolo economico e la persecuzione religiosa che avevano afflitto l'Europa in quel periodo, furono la causa che alimentò la crescita e l'affluenza della massa immigratoria nella storia del mondo.
Con il tempo è diventato evidente che la struttura del Castle Garden fosse mal equipaggiata a mantenere l'afflusso di massa costringendo il Governo federale a costruire una nuova stazione ad Ellis Island.
Durante la costruzione della nuova stazione per permettere agli immigrati di sostare nei porti statunitensi, venne utilizzato il Barge Office Errore nelle note: </ref> di chiusura mancante per il marcatore <ref> situato nella Battery di Manahattan, per il censimento degli espatriati. La nuova struttura ad Ellis Island accolse gli immigranti in arrivo dal nord e dall'ovest Europa, dalla Germania, dalla Gran Britannia, dalla Scandinavia e perfino dal sud e dall'est Europa.
Si stima che il primo immigrante ad aver raggiunto gli Stati Uniti fosse stato una ragazza adolescente di origine Irlandese accompagnata dai due fratelli minori, approdata al porto il 1 Gennaio 1892.
Nell'arco dei 62 anni in cui Ellis Island ha accolto gli esuli sul territorio, più di 12 milioni di immigrati avrebbero messo piede sul suolo americano tramite i porti navali di New York Harbor, sebbene vi fossero altri porti in altre città come Boston, Philadelphia, Baltimore, San Francisco e New Orleans.
A differenza dei passeggeri situati nella terza classe, coloro che risiedevano nella prima e seconda classe avevano il vantaggio di poter ricevere un'ispezione veloce direttamente sulla nave senza recarsi ad Ellis Island. Questa procedura veniva attuata dal momento in cui, coloro che potevano permettersi di acquistare un biglietto delle classi superiori, sarebbero stati meno propensi a diventare un debito pubblico per motivi legali o medici. Qualunque fosse il grado sociale di un passeggero, chiunque raggiungesse il porto di New York Harbor affetto da malattie infettive o problemi legali, veniva immediatamente spedito ad Ellis Island per maggiori ispezioni. Al contrario, i passeggeri della terza classe sostavano per tutta la durata del viaggio prevista in due settimane, nella stiva affollata della nave, spesso in condizioni povere e di scarsa igiene. Dopo che la Nave attraccava al porto, i passeggeri meno avvantaggiati, venivano imbarcati su un traghetto per l'isola dove sarebbero stati sottoposti a ispezioni più dettagliate.

Incendio ad Ellis Island

Il 15 Giugno 1897, durante le prime ore del mattino, un incendio bruciò e distrusse completamente gli edifici dell'isola, rendendola inutilizzabile.

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni