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Chiesa dello Spirito Santo (Indicatore, Arezzo)
La Chiesa dello Spirito Santo di Indicatore, è un luogo di culto cattolico situato a circa 8 km dalla città di Arezzo in Toscana. L'edificio religioso, costruito negli anni Sessanta, è stato oggetto di interventi artistici di riqualificazione a partire dal 1998, fra i quali la realizzazione di un'opera d'arte a mosaico Trencadís, il Mosaico di Andreina[1], ancora in corso, che hanno trasformato la chiesa in un luogo di interesse artistico[2] e turistico[3][4].
Breve storia e descrizione
L'edificio della Chiesa dello Spirito Santo fu realizzato su progetto dell’ingegnere Francesco Fornasari nel 1964 e la sua consacrazione avvenne nel 1965[5]. La sua area parrocchiale, che include anche le chiese dei paesi confinanti di Pratantico e Monte Sopra Rondine, è collocata nella Regione Ecclesiastica Toscana e fa parte della Diocesi di Arezzo - Cortona - Sansepolcro [6].
La chiesa fu costruita su un terreno di riporto situato vicino alla linea ferroviaria, per realizzarla furono adoperati materiali poveri che con il passare degli anni hanno causato la comparsa di segni visibili di degrado strutturale ed estetico. Negli anni Novanta i cedimenti fecero pensare ad una possibile demolizione dell'edificio. A questa drastica soluzione, il nuovo parroco insediatosi nel 1996, Don Santi Chioccioli, ha preferito una graduale riqualificazione architettonica ed estetica dell'edificio e dell'area circostante[7], commissionando gli interventi all'artista locale Andreina Giorgia Carpenito[2].
Riqualificazione dell'edificio
Primi interventi 1998-2006
Fra il 1998 e il 2006 vengono realizzati i primi interventi di riqualificazione, che hanno lo scopo di correggere il riflesso di luce che la vetrata posta sopra all'altare produce all'interno dell'edifico e di creare un ambiente più accogliente e meditativo[8]. Gli interventi includono: una pala lignea d'altare con soggetto la Discesa dello Spirito Santo; la vetrata dell'abside dedicata alla Trinità e i lucernari perimetrali con soggetti ispirati a La creazione el mondo; cinque dipinti e un'altra vetrata in una cappella laterale ispirati a l'Incontro con Gesù; alcune opere come un ambone, una seduta, paramenti sacri, statue votive e bassorilievi; e, infine, la facciata viene decorata con formelle istoriate sul tema de L’Apocalisse di san Giovanni[5].
Inizio del mosaico
Nel 2009 per la riqualificazione del sagrato esterno, nasce l'idea di un mosaico pavimentale realizzato con la tecnica Trencadís, ispirato dai lavori del Parc Guëll di Antoni Gaudí a Barcellona. La prima parte di mosaico pianificata misura 240 mq e il soggetto si ispira all'iconografia sacra della Visione di Ezechiele, profeta il cui Libro fa parte del Vecchio Testamento nella Bibbia. I materiali usati per la composizione dell'opera sono materiali di risulta, donati da cittadini privati o da aziende edili locali, fra i quali gres porcellanato, maioliche, cotto, clinker, marmi policromi, vetro[5]. Il mosaico viene completato dall'artista Andreina Giorgia Carpenito nel 2011.
Nella rappresentazione un fiume centrale, la Sorgente del tempio secondo il profeta Ezechiele, divide il mosaico in due: una parte raffigura metaforicamente il bene (a destra rispetto al portone della chiesa), le acque alimentano la vita, raffigurata con pesci e alberi con frutti; l'altra parte è raffigura il male, attraverso un lago salato che brucia la vegetazione e i raccolti[7].
Nel 2011 l'opera viene inserita nel database del Centro Internazionale di Documentazione sul Mosaico (CIDM), archivio del Museo d'Arte della città di Ravenna[9].
Il Mosaico di Andreina
Dal 2010 il progetto prevede l'allargamento del pavimento musivo all'esterno e della creazione di un museo pavimentale all'interno della chiesa, ma i lavori si fermano per due anni[10].
Note
- ^ A volte l’arte salva la vita a una chiesa., su famigliacristiana.it. URL consultato il 6 febbraio 2021.
- ^ a b Patrizia Boi, Intervista ad Andreina Giorgia Carpenito, su Wall Street International, 15 aprile 2014. URL consultato il 6 febbraio 2021.
- ^ Il mosaico più grande del mondo nascerà a due passi da Arezzo, su zingarate.com. URL consultato il 14 febbraio 2021.
- ^ Il mosaico più grande d’Europa è in Italia. Ed è spettacolare, su si viaggia.it, 18 febbraio 2021.
- ^ a b c Marco Botti, I mosaici di Indicatore, su Amarantomagazine. URL consultato il 6 febbraio 2021.
- ^ Le CHIESE delle Diocesi ITALIANE Chiesa dello Spirito Santo - Indicatore - Arezzo - Arezzo - Cortona - Sansepolcro - elenco censimento chiese, su www.chieseitaliane.chiesacattolica.it. URL consultato il 6 febbraio 2021.
- ^ a b Luca Tognaccini, Nella chiesa di Indicatore un mosaico dà il benvenuto ai fedeli., su Toscana Oggi. URL consultato il 7 febbraio 2021.
- ^ Claudia Failli, Il mosaico, la visione e il genio di Andreina. Tremila metri quadrati per un sogno ad Indicatore „Il mosaico, la visione e il genio di Andreina. Tremila metri quadrati per un sogno ad Indicatore“, su arezzonotizie.it, 24 febbraio 2020. URL consultato il 15 febbraio 2021.
- ^ Andreina Giorgia Carpenito, su mosaicoravenna.it. URL consultato il 24 febbraio 2021.
- ^ Il mosaico gigante di Indicatore trova sette mecenati Ripartono i lavori per il più grande tappeto musivo d'Europa, su lanazione.it, 25 ottobre 2012. URL consultato il 23 febbraio 2021.
Bibliografia
Michele Loffredo, Presentazione della Pala d’Altare lignea, raffigurante la “DISCESA DELLO SPIRITO SANTO” - Chiesa dello Spirito Santo - Indicatore (AR), 1998.