Utente:Cicognac/Sandbox/9

Versione del 27 feb 2021 alle 17:47 di Cicognac (discussione | contributi) (Svuotamento parziale sandbox)

RIMANENTE SE MI GIRA DI PORTOGHESE:

-passato remoto

-trapassato prossimo e remoto, congiuntivi, condizionali, "noi" imperativo (let's...!)

-posti interessanti rimanenti

-malattie

  • Modo indicativo: il modo indicativo viene usato per affermazioni fattuali e convinzioni positive. Il condizionale spagnolo — benché semanticamente esprima la dipendenza di un'azione o proposizione rispetto a un'altra — è di solito considerato un "tempo" del modo indicativo, perché, sintatticamente, può apparire in una proposizione indipendente.
  • Modo congiuntivo: il modo congiuntivo esprime un'azione immaginata o desiderata nel passato, presente o futuro.
  • Modo condizionale: il modo condizionale esprime un'azione che ha luogo solo se è soddisfatta una determinata condizione. Viene usato anche come forma verbale di cortesia.
  • Modo imperativo: il modo imperativo esprime comandi diretti, richieste e proibizioni. Nello spagnolo, l'uso del modo imperativo potrebbe suonare schietto o addirittura brusco, per questo viene usato con parsimonia.
  • (Tú) hablas. Singolare familiare. Usato quando ci si rivolge a qualcuno a cui si è strettamente affini: membri della famiglia, un amico intimo, un bambino, un domestico. Questo è anche la forma usata per rivolgersi alla divinità.
  • (Vos) hablás. Singolare familiare. Di solito usato allo stesso modo di . Il suo uso è ristretto ad alcune zone dell'America Latina. Nelle regioni dove sono impiegati sia il che il vos, quest'ultimo viene usato per denotare una più stretta affinità.
  • (Usted) habla. Singolare formale. Usato quando ci si rivolge rispettosamente a una persona o a una persona di livello sociale distante. Sebbene questo sia un pronome di seconda persona, esso usa forme verbali (oltre che pronomi oggetto e possessivi) di terza persona, in quanto si sviluppa come contrazione di vuestra merced ('vostra grazia', lett. 'vostra misericordia').

Forme plurali

  • (Vosotros) habláis. Usato quando ci si rivolge a persone strettamente affini: membri della famiglia, amici intimi, bambini, domestici... Questa è la sola forma usata in Spagna.
  • (Ustedes) hablan. Usato quando ci si rivolge rispettosamente a persone o a qualcuno di ceto sociale più distante. Simile a usted, esso usa le forme verbali di terza persona, per le stesse ragioni. Nell'America Latina, la forma ustedes serve come seconda persona plurale per situazioni sia familiari che formali.

Terza persona

La terza persona grammaticale si riferisce a persona o cosa diversa dal parlante e dal destinatario.

Forme singolari

  • (Él) habla. 'egli/esso parla'. Usato per riferirsi a persona maschile o a cosa di genere (grammaticale) maschile.
  • (Ella) habla. 'lei/essa parla'. Usato per riferirsi a persona femminile o a cosa di genere (grammaticale) femminile.

Forme plurali

  • (Ellos) hablan. 'Loro/essi parlano'. Usato per un gruppo di persone o cose che comprendono almeno una persona o cosa di genere (grammaticale) maschile.
  • (Ellas) hablan. 'Loro/esse parlano'. Usato per riferirisi a un gruppo di persone o cose che sono tutte di genere (grammaticale) femminile

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PAGINA 147-154 NEL PDF AGGIUNTA DI VOCABOLI HAMZATI e mancano i pronomi riflessivi e reciproci

MANCANO I VERBI E VOCABOLI

Vocaboli diffusi ARABO

Verbi diffusi

ORGANIZZAZIONE: verbo arabo all'infinito e alla 3° persona del presente indicativo, significato

Verbo Traduzione completa ???
essere
stare; essere +aggettivo
avere
esserci
parlare
arrivare
chiedere
chiamare
telefonare
pulire
fare
gridare
cucinare
danzare
tagliare
incontrare

(in un appuntamento amoroso)

sognare
suonare; toccare
bere (colloquiale); prendere
incontrare; trovare
finire
terminare
volare
dare; regalare
coltivare
ascoltare; udire
saltare
guardare
baciare
apprezzare; piacere
amare
sposare
bisognare, avere bisogno di...
specificare, precisare
comprare
collocare/porre/mettere
giocare; buttare
ricordare, rimembrare
svegliare
accordare (strumenti)
concordare
mandare
inviare
cantare
spendere
stare, restare
fermare
studiare
raccontare
conversare
pensare
viaggiare
lavare
lavorare

(dialetto ~"travagliare")

prenotare
divorziare
meditare
ammazzare, uccidere
rubare
rapire
sequestrare
curare
accumulare
esplorare; sfruttare
terminare
intensificare
assumere (e.g. lavoratori)

(letteralmente "contrattare")

negoziare
approfondire
pianificare
firmare
segnalare
bombardare
lanciare
filmare
fotografare
saltare
premere
verificare
governare
passare
aiutare
usare
salvare
continuare
fumare
chiamare
aumentare
danzare
migliorare
prestare
esprimere
affrontare
semplificare
insegnare
organizzare
creare
appoggiare
tirare

(vedi inglese "push")

impugnare
formare
alimentare
pregare
scaricare (oggetti concreti)

(letteralmente "abbassare")

minacciare
violare
molestare
bruciare
torturare
affogare
soffocare
respirare
copiare
imitare
accelerare
accompagnare
attivare
eseguire

(letteralmente "esecutare")

accumulare
ammirare
allertare
analizzare
restaurare
annunciare
applicare
approvare
assimilare
attaccare
appicciare/attaccare

(letteralmente "annettere")

attraversare
aspettare
autorizzare
brindare
promulgare
calcolare
catturare
commentare
completare
concentrare
confermare
conservare

(letteralmente "mantenere")

conquistare
considerare
contestare
cooperare
criticare
dedicare
denunciare
destabilizzare
stabilizzare
elminare
ingannare
superare
passare; superare;

spacciare/passare

intervistare
elencare
elencare/enumerare
insultare
installare
caricare
evacuare
esaminare
inviare
decollare
atterrare
spaventare
vomitare
urinare
falsificare
rifiutare/ricusare
finanziare
riciclare
congelare
fondare
dipingere

(letteralmente "pitturare")

registrare
cancellare
condire; temperare
arrestare
identificare
ereditare
riabilitare
pensare
invitare
ignorare
esportare
importare
risarcire, indennizzare
ispezionare
intensificare
contrabbandare
interpretare
interrogare
giustificare
liberare
accarezzare
legare; allacciare
manipolare
massimizzare
minimizzare
modernizzare
modificare
disegnare
montare
moltiplicare
obbligare
iniettare
operare
donare
ottimizzare
comandare
perfezionare
giudicare
condannare
impiccare
eseguire; giustiziar

(come nell'inglese "to execute")

fucilare
pesare
pescare
piantare
potenziare
praticare
masticare
occupare
pensare
immaginare
interrare, seppellire
scavare
vigilare, supervisionare
accorciare
pronunciare
esortare
proiettare

(anche "progettare")

ratificare
enfatizzare
sottolineare (in scrittura)
riformare
aggiustare; regolare
allenare

(come in inglese "to train")

riorganizzare
sacrificare
riparare
convocare
compilare
verbalizzare
depositare
respirare
sudare
spalare
sollevare (oggetti)
complicare
accusare
rivitalizzare
rilanciare
confessare
rubare
salutare
complimentare
navigare
nuotare
festeggiare/celebrare
rispettare
segnalare
sanzionare, multare
sensibilizzare
divorziare
suscitare
visitare
accecare
esprimere
manifestare
rianimare
trapiantare
valutare
adottare
emendare, modificare
ammirare
individare
odiare
lottare, combattere
affermare
negare
salvare
informare
liberare, rilasciare
annusare
disboscare
comandare
innaffiare
remare
perforare, bucare
collocare
creare
tosare
sciare
rompere
accedere
conare
ritirare
cucire
notificare
convivere
friggere
arrugginire
graffiare
speculare (in economia)
ipotizzare
portare
scegliere
potere
dipendere
morire
fare
bere
magiare
volere
dimenticare
ottenere
crescere
conoscere
sapere
apprendere
vedere
perdere
vendere
porre, mettere
leggere
ricevere
dire/raccontare
capire/intendere
scrivere
difendere
correre
risolvere
invecchiare
nascere
nascondere
conoscere
promettere
leccare
proteggere
proporre
perdere
offrire
assorbire
vendere
contenere
intendere, comprendere/capire
mantenere
sparire
stabilire
estendere
comporre
perdere
mordere
muovere
potere
promuovere
proteggere
rispondere
rafforzare
rimuovere
restituire; devolvere
riconoscere
corrispondere
morire
vivere
scrivere
ricevere
soffrire
convertire
descrivere
scegliere
eleggere
invertire
bollire
riscaldare
arrestare
stabilire
estendere
ramazzare, scopare;

rastrellare

corrodere
guidare
cadere
sentire (dentro)
udire
soffrire
andare
seguire
conseguire
partire
aprire
dormire
esistere
impedire
prevenire
garantire
abbaiare

(letteralmente "latrare")

fuggire
fingere
distrarre
procedere
costruire
dormire
venire
tradurre
proibire
produrre
correggere
ripetere
sorridere
suggerire
stampare

(letteralmente "imprimere")

vestire
spogliarsi
abolire
avvertire
concludere
attribuire
contribuire
decidere
diminuire
dividere
espandere
investire
disinvestire
ordinare/richiedere

(e.g. stanze, cibo)

servire
intervenire
mentire
preferire
ingoiare/ingollare
digerire
prevenire
costruire
ricostruire
trasferire
partire
discutere
ripetere
risiedere
riassumere
ruggire
salire
attribuire; assegnare
fondere
ordinare
inquinare

(come l'inglese "to pollute")

Convenevoli e simili espressioni fisse/diffuse

1) FRASE CON TRASCRIZIONE SOTTO; 2) TRADUZIONE

Convenevoli/espressioni Traduzione
مرحبا marhaban Ciao! (è come un avverbio; si ricorda che in -an, la alif finale è muta)
مرحبا يا أيمن marhaban, yaa 'Ayman(u) Ciao, 'Ayman!
مرحبا جميعا marhaban jamii3an Ciao a tutti/e!
صباح الخير sabaahu-l-khayrin Buongiorno!
صباح الخير سيد أيمن

sabaahu-l-khayrin, Sayyid 'Ayman(u)

Buongiorno, signor 'Ayman!
أهلا وسهلا 'ahlan wa sahlan Benvenuti! ("Famiglia e semplicità!")
اهلا بك في السعودية

'ahlan bi-k(a/i/um/unna) fii-s-Sa3udiyyati

Benvenuto/a/i/e in Arabia Saudita!
اهلا بكم في الرياض

'ahlan bi-kum fii-r-Riyaadh(a)

Benvenuti a Riyadh!
كيف حالك اليوم؟

kayfa haalu-k(a/i/kum/kunna)-l-yawma?

Come stai/state (oggi)?
انا بخير والحمد لله

'anaa bi-khairin, wa-l-hamdu li-Llaahi

Sto bene, e grazie a Dio ("e lode ad Allah")
ماذا تفعل؟ maadhaa taf3alu "What's up?" ("Che fai?")
شكرا لك shukran [la-k(a/i/um/unna)] Grazie [a te/voi].
شكرا جزيلا shukran jaziilan Grante tante.
عفوا 'afwan Di niente.
أراك لاحقا 'araak(a/i/um/unna) laahiqan Ci vediamo dopo!/A più tardi! ("Ti incontro dopo")
اراك قريبا 'araa-k(a/i/um/unna) qariiban A presto! ("Ti reincontro presto")
إلى اللقاء 'laa-l-liqaa'i Arrivederci! ("all'incontro!")
مع السلامة ma3a-s-salaamati Arrivederci! ("con la Pace")
اراك صباح الغد

'araa-k(a/i/um/unna) sabaahi-l-ghadi

Ci vediamo domani (mattina)!
أراك المرة القادمة

'araa-k(a/i/um/unna)-l-marati-l-qaadimati

Alla prossima! ("Ti incontro la volta prossima")
اراك صباح الاثنين

'araa-k(a/i/um/unna) sabaahi-l-ithniini

Ci vediamo lunedì mattina!
وداعا wadaa3an Arrivederci (senza più reincontrare)! Addio!
آسف 'aasafun Scusa
أتمنى لك وجبة شهية

'atamannaa la-k(a/i/um/unna) wajbatan shahiitan

Buon appetito!
تهانينا tahaaniinaa Congratulazioni! ("Felicitazioni!")
اعذرني يا سيدي، ... 'a3dharn-ii yaa sayyid-ii, ... Scusi signore, ... [per attirare l'attenzione]
مساء الخير masaa'u-l-khayrin Buon pomeriggio! Buona sera!
تصبح على خير واحلام سعيدة

tusbihu 3alaa khayrin wa 'ihlaamun sa3yyidatun

Buonanotte e sogni d'oro!
Che ore sono (lì)?
عزيزي أيمن ... 'aziiziyyu 'Ayman(u), ... Caro 'Ayman, ...
عزيزتي السيدة فاطمة ... 'aziizati-s-sayyidatu Faatima(tu), ... Cara signora Fatima, ...
عيد مولد سعيد 'iid mawlidan sa3iidan Buon compleanno!
رحلة ممتعة rihlatun mumta3atun Buon viaggio!
Buon anno nuovo!
حظا طيبا وفقك الله

hazaa tayyiban wa faqak(a/i/um/unna)-l-laahu

Buona fortuna e possa Dio aiutarti!
ليس هناك أى مشكلة laysa hunaaka 'aa mushkilatun

لا مشكلة laa mushkilatun (calco letterale)

No problem!
نعم na3am
لا laa No (ma come copula negativa "non essere", è verbo ليس laysa)
ساعدني من فضلك saa3idun-ii min fadli-k(a/i/um/unna) Aiutami (per favore)! (per favore= "dal favore tuo/vostro")
أنا جائع 'anaa ja'i3un Ho fame
انا عطشان 'anaa 3atashaanun Ho sete
أنا بردان 'anaa burdaanun Ho freddo
Non parlo bene l'arabo standard
Come si dice X in arabo standard?
Parli un po' di inglese?

Nomi di persona maschili e femminili arabi diffusi

1) NOME CON TRASCRIZIONE SOTTO; 2) GRAFIA CORRENTE

Nomi maschili Nomi femminili

Nomi comuni di persona (e.g. mestieri)

1) MASCHILE+FEMMINILE SENZA CASI E CON ARTICOLO AL; 2) PLURALE IRREGOLARE SE PRESENTE; TRASCRIZIONE SOTTO LE SCRITTE IN ARABO; 3) TRADUZIONE

Vocabolo

maschile

Vocabolo

femminile

Plurali Traduzione
الأستاذ

'al-'ustaadh

الأستاذة

'al-'ustaadha(t)

il professore
المعلم

'al-mu3allim

المعلمة

'al-mu3allima(t)

il maestro
الموظف

'al-muwaddhaf

الموظفة

'al-muwaddhafa(t)

l'impiegato
السكرتير

'as-sikritiir

السكرتارية

'as-sikritiira(t)

il segretario
أمين المكتبة

'amiin$-l-maktabati

أمينة المكتبة

'amiinat$-l-lmaktabati

il bibliotecario
الممثل

'al-mumathil

الممثلة

'al-mumathila(t)

l'attore
الطبيب

'at-tabiib

الطبيبة

'at-tabiiba(t)

il medico
محامي

muhaamiyy

المحامية

muhaamiyya(t)

l'avvocato
المدير

'al-mudiir

المديرة

'al-mudiira(t)

il manager/gestore/direttore
الرئيس التنفيذي

'ar-ra'iis$-l-tanfiidhiyy$

- il CEO

(Il direttore esecutivo)

الكاتب

al-kaatib

الكاتبة

al-kaatiba(t)

lo scrittore
الصحفي

'as-suhafiyy

الصحفية

'as-suhafiyya(t)

il giornalista
الموسيقي

'al-muusiiqiyy

il musicista (lett. il musico)
المخرج

'al-mukhraj

المخرجة

'al-mukhraja(t)

direttore; regista
الشرطي

'ash-shurtiyy

الشرطية

'ash-shurtiyya(t)

il poliziotto
القاضي

'al-qaadiyy

القاضية

'al-qaadiyya(t)

il giudice
الكيميائي il chimico
طبيب الاسنان طبيبة الأسنان il dentista
الطبيب البيطري الطبيبة البيطرية il veterinario
il cassiere
المدرب المدربة l'allenatore
السياسي السياسية il politico
الفلاح الفلاحة il contadino
رجال الاطفاء il pompiere
القواد المومس il gigolò, la prostituta
تاجر مخدرات il trafficante/lo spacciatore
Il frate
الكهربائي الكهربائية l'elettricista
السائح السائحة il turista
المترجم المترجمة il traduttore
il pittore
lo scultore
il tecnico
العامل العاملة il lavoratore; l'operaio
il macellaio
il fruttivendolo
l'artigiano
il venditore
l'imprenditore
lo sviluppatore
il sarto
الجندي il soldato
l'autista/il conducente
il barman; il cameriere
مصفف الشعر مصففة الشعر il parrucchiere
il cuoco/lo chef
المهندس المهندسة l'ingegnere
المهندس المعماري المهندسة المعمارية l'architetto
الباحث lo studioso
العالم العالمة lo scienziato
الطالب الطالبة lo studente
العاطلين عن العمل il disoccupato
الرجل المرأة l'uomo > la donna
الطفل الطفلة il bambino
الإبن الابنة il figlio
الزوج الزوجة il marito > la moglie
الأخ الأخت il fratello > la sorella
الصبي الفتاة il ragazzo > la ragazza
الصديق l'amico
il fidanzato > la fidanzata
l'anziano/il vecchio > l'anziana/la vecchia
الأب الأم il padre > la madre

Nomi comuni di luogo (incluse le stanze della casa) e elementi geografici

1) VOCABOLO SENZA CASI E CON ARTICOLO AL; 2) PLURALE IRREGOLARE SE PRESENTE; TRASCRIZIONE SOTTO LE SCRITTE IN ARABO; 3) TRADUZIONE

Vocabolo Plurale Traduzione
المنزل 'al-manziil المنازل 'al-manaazil la casa
غرفة المعيشة

ghurfat$-l-ma3iishati

il soggiorno
المطبخ 'al-matbakh المطابخ 'al-mataabikh la cucina
غرفة نوم ghurfat$ nawmin غرف النوم ghuraf$-l-nawmin la camera da letto ("la stanza di dormire")
الحمام 'al-hamaam الحمامات 'al-hamaamaat il bagno
خزانة الملابس

khizaanat$-l-malaabisi

l'armadio
الممر 'al-mamar الممرات 'al-mamarraat il corridoio
السقف 'as-saqf السقوف 'as-suquuf il tetto
il municipio
المكتبة 'al-maktaba(t) المكتبات 'al-maktabaat la biblioteca
il ripostiglio
السوبر ماركت 'as-suubirmaarkat il supermercato
مجال كرة القدم majaal$ kurati-l-qadami il campo da calcio/football
البنك 'al-bank البنوك 'al-bunuuk la banca
الطريق 'at-tariiq الطرق 'at-turuq la strada
موقف سيارات mawqif$ sayyaraatin مواقف سيارات mawaaqif$ sayyaraatin il parcheggio
الساحة 'as-saaha(t) الساحات 'as-saahaat la piazza
المستشفى 'al-mustashfaa المستشفيات 'al-mustashfayaat l'ospedale
المطار 'al-mataar المطارات 'al-mataaraat l'aeroporto
محطة القطار mahatat$-l-qitaari محطات القطار mahattaat$-l-qitaari la stazione del treno
محطة الحافلات mahattat$-l-haafilaati محطات الحافلات mahattat$-l-haafilaati la fermata dell'autobus
المدرسة 'al-madrasa(t) المدارس 'al-madaaris la scuola
الجامعة 'al-jaami3a(t) الجامعات 'al-jaami3aat l'università
المسرح 'al-masrah المسارح 'al masaarih il teatro
المطعم 'al-mata3m المطاعم 'al-mataa3im il ristorante
l'hotel/il motel
il parco
la chiesa
il grattacielo
la villa
la montagna
la collina
la pianura; la valle
il mare
il fiume
il lago
la spiaggia
il bosco (la foresta)
il vulcano
il deserto
la savana
la città
la campagna

Nomi di mobili, piccoli oggetti e attrezzi non tecnologici e analogici, mezzi di spostamento

1) VOCABOLO SENZA CASI E CON ARTICOLO AL; 2) PLURALE IRREGOLARE SE PRESENTE; TRASCRIZIONE SOTTO LE SCRITTE IN ARABO; 3) TRADUZIONE

Vocabolo Plurale Traduzione
la macchina/automobile (elettrica)
la carrozza
la bicicletta
lo scooter
l'aereo
l'elicottero
il van/camion/furgone
il piatto
la forchetta
il cucchiaio
il coltello
la pentola
la padella (come l'inglese "pan")
la bussola
la chiave inglese
il chiodo
la bottiglia
l'ombrello
la porta
la finestra
la penna
la matita
il foglio
la scatola/cassa
la coperta
la tavola/il tavolo
la sedia
la poltrona, il divano
il tappeto
il dipinto/quadro
il vaso (!!! la giara > el frasco)
la libreria
il lavandino
lo specchio
la chiave

Nomi di oggetti tecnologici digitali

1) VOCABOLO SENZA CASI E CON ARTICOLO AL; 2) PLURALE IRREGOLARE SE PRESENTE; TRASCRIZIONE SOTTO LE SCRITTE IN ARABO; 3) TRADUZIONE

Vocabolo Plurale Traduzione
il computer
il telefono
lo smartphone
l'orologio digitale
la stampante
il frullatore
il forno
il forno a microonde
il riproduttore musicale
la televisione
il condizionatore (d'aria)
il frigo
il congelatore/freezer
il router ("il ruotatore")
la lampada
la torcia (elettrica)
la radio
la fotocamera
la videocamera
la presa elettrica/della corrente

(calco letterale)

la lavatrice
la lavastoviglie (vajillas: stoviglie)

Parti del corpo

1) VOCABOLO SENZA CASI E CON ARTICOLO AL; 2) PLURALE IRREGOLARE SE PRESENTE; TRASCRIZIONE SOTTO LE SCRITTE IN ARABO; 3) TRADUZIONE

Vocabolo Plurale Traduzione
il corpo
la testa
l'occhio
l'orecchio

(dialetto bergamasco: orègia)

i capelli
il naso
la bocca
il labbro
il dente
la lingua
il mento
il collo
il petto
il seno
l'addome
l'organo genitale
il pene
la vagina
il braccio
il gomito
la mano
il palmo (della mano)
il dito

(della mano/del piede)

la schiena
le natiche

(colloquiale: il culo)

la gamba
il ginocchio
il piede
la pianta del piede
il tallone/calcagno
i muscoli
il cuore
il cervello/cerebro
i polmoni
lo stomaco
il rene (italiano "rognoni")
il fegato
il nervo
la vena

Cibi (inclusa dei frutti e dolci), bevande, condimenti e ingredienti

1) VOCABOLO SENZA CASI E CON ARTICOLO AL; 2) PLURALE IRREGOLARE SE PRESENTE; TRASCRIZIONE SOTTO LE SCRITTE IN ARABO; 3) TRADUZIONE

Vocabolo +plurale Traduzione
l'acqua minerale
il vino bianco
la birra
il tè al burro
il caffè espresso
il cappuccino
il burro
la farina integrale
il pane
l'olio piccante
l'aceto bianco
lo zucchero di canna
il sale grosso
l'uovo
la torta di cioccolato
il latte parzialmente

scremato

gli spaghetti con

salsa di pomodoro

il sushi nigiri
il sashimi
la pizza margherita
la carne
la patate fritte

con maionese

le verdure cotte
il bacon, la pancetta
lo zenzero, il ginger
il pomodoro
la melanzana

(dialetto siciliano "'a milingiana")

la zucca
il formaggio (da "caseino")
il pepe
il peperoncino/chili

(la seconda deriva dalla

lingua antica caraibica;

il terzo è spagnolo; chile ≠ Chile)

la mela
la banana
la pera
l'ananas
la carota
l'anguria/cocomero
il kiwi
la pesca
il biscotto
la marmellata di fragole
l'aglio
la cipolla

Animali

1) MASCHILE+FEMMINILE SENZA CASI E CON ARTICOLO AL; 2) PLURALE IRREGOLARE SE PRESENTE; TRASCRIZIONE SOTTO LE SCRITTE IN ARABO; 3) TRADUZIONE

Vocabolo Plurali Traduzione
il cane, la cagna/cagnetta
il gatto, la gatta
il papero, la papera
il cigno
il pesce
il granchio
il polpo/polipo
il leone
l'uccello
l'aquila
la tigre
la zebra
la giraffa
il cammello
l'asino
il cavallo
lo scoiattolo
il lupo
l'orso
il cobra
la rana
la mucca/vacca
la capra
il porco/maiale
la volpe
il ragno
la mosca
la farfalla
l'ape
lo scorpione
la scimmia
l'elefante
il rinoceronte
il piranha
il panda
il gufo
il corvo

Elementi astronomici e simili

1) VOCABOLO SENZA CASI E CON ARTICOLO AL; 2) PLURALE IRREGOLARE SE PRESENTE; TRASCRIZIONE SOTTO LE SCRITTE IN ARABO; 3) TRADUZIONE

...

Nomi di scienze, arti e discipline

1) VOCABOLO SENZA CASI E CON ARTICOLO AL; 2) PLURALE IRREGOLARE SE PRESENTE; TRASCRIZIONE SOTTO LE SCRITTE IN ARABO; 3) TRADUZIONE

...

Stati principali, nomi di popoli e come ottenere il nome della lingua; trattazione della nisba(t)

COME OTTENERE IL NOME DELLA LINGUA.

1) NOME STATO CON TRASCRIZIONE SOTTO, 2) NOME DI POPOLO, 3) CAPITALE STATO, 4) TRADUZIONE

Gli aggettivi di nazionalità (insieme a molti altri aggettivi in generale) hanno una particolare terminazione che si nota spesso detta "nisba(t)", che significa "relazione". La terminazione è -iyy. Al femminile, è -iyya(t). Il plurale è regolare (e quindi diptoto) ed è -iyyuuna, -iyyiina, -iyyiina al maschile; al femminile è -iyyaatu, -iyyaati, -iyyaati. La nisba(t) si usa per formare anche nomi astratti (che sono sempre al femminile), e.g. 'insaan > 'insaaniyya(t), essere umano > umanità.

Stato Nome di popolo

(maschile)

Nome della

capitale

Traduzione stato e popolo
Ciudad de México Messico > i messicani
Buenos Aires Argentina > gli argentini
Quito Ecuador > gli ecuadoriani/ecuadoregni
(Santa Fé de) Bogotá Colombia > i colombiani
Ciudad de Panamá Panama > i panamensi
La Habana Cuba > i cubani
San Juan Puerto Rico > i puertoricani
- - - i Caraibi > i caraibici

(le Antille)

Nassau le Bahamas > i bahamiani
Caracas Venezuela > i venezuelani
Santiago de chile Cile > i cileni
Lima Perù > i peruviani
Asunción Paraguay > i paraguaiani
Montevideo Uruguay > gli uruguaiani
Brasilia Brasile > i brasiliani
Luanda Angola > gli angolani
Maputo Mozambico > i mozambicani
Dili Timor-Leste, Timor Est > i timore(n)si
Lisboa Portogallo > i portoghesi
Roma Italia > gli italiani
Berlín Germania > i tedeschi
París Francia > i francesi
Madrid Spagna > gli spagnoli
Bucarest Romania > i romeni/rumeni
Atenas Grecia > i greci
Londres Inghilterra > gli inglesi
Dublín Irlanda > gli irlandesi
Washington,

Distrito de Columbia

Stati Uniti d'America > gli statunitensi
Ottawa Canada > i canadesi
Moscú Russia > i russi
Kiev Ucraina > gli ucraini
Riad Arabia Saudita > i sauditi
El Cairo Egitto > gli egiziani
- - - Arcipelago della Polinesia > i polinesiani
Jacarta Indonesia > gli indonesiani
Manila Filippine > i filippini
Canberra Australia > gli australiani
Wellington Nuova Zelanda > i neozelandesi
Pekín/Beijing Repubblica Popolare Cinese > i cinesi
Tokio Giappone > i giapponesi
Seúl Corea del Sud > i sudcoreani
Hanoi Vietnam > i vietnamiti
Nueva Delhi India > gli indiani
Islamabad Pakistan > i pakistani/pachistani
Dhaka Bangladesh > i bengalesi
Ankara Turchia > i turchi
Abuja Nigeria > i nigeriani
Addis Abeba Etiopia > gli etiopi
Alger Algeria > gli algerini
Dodoma Tanzania > i tanzani
Nairobi Kenya > i kenioti/keniani
Kinshasa Repubblica Democratica del Congo > i congolesi
Pretoria Sudafrica > i sudafricani

Nomi di entità e organizzazioni sovranazionali e internazionali

1) NOME CON TRASCRIZIONE SOTTO, 2) TRADUZIONE

Organizzazione Traduzione
Organizzazione delle Nazioni Unite
Unione Europea
Unione Africana
Organizzazione del Trattato dell'Atlantico Settentrionale
G8
BRICS
Banca Mondiale
Fondo Monetario Internazionale
Associazione delle Nazioni del Sudest Asiatico
Organizzazione Mondiale della Salute
Organizzazione Mondiale del Commercio
Organizzazione Internazionale della Polizia Criminale
Organizzazione Internazionale della Francofonia
Comunità di Paesi di Lingua Portoghese
Commonwealth delle Nazioni
Movimento Internazionale della Croce Rossa

e Mezzaluna Rossa

Corte Penale Internazionale
Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione,

la Scienza e la Cultura

Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia

Aggettivi (esclusi i colori)

1) MASCHILE E FEMMINILE CON AL E SENZA CASO E TRASCRIZIONE SOTTO, 2) IRREGOLARI SE PRESENTI (FORSE SONO REGOLARI), 3) TRADUZIONE

Vocabolo Plurale Traduzione
bene
male
bello
brutto
alto
basso
lungo
corto
grande/grosso
piccolo
solido
liquido
duro
morbido
dolce
salato
facile
difficile
caldo; "hot"/bello
freddo
spesso
sottile
timido
intelligente
stupido
coraggioso/valente
abile
arrabbiato

(inglese "annoyed")

triste
felice/allegro
magro
grasso
ricco
povero

Colori (+forma aggettivale al femminile e plurale)

1) MASCHILE E FEMMINILE CON AL E SENZA CASO E TRASCRIZIONE SOTTO, 2) IRREGOLARI SE PRESENTI (FORSE SONO REGOLARI), 3) TRADUZIONE

Gli aggettivi dei colori hanno lo schema al maschile 'af3al, al femminile fa3laa' (niente ta marbuta) e sono diptoti. Il plurale è fratto ed è unico, fu3l, ed è triptoto. Anche gli aggettivi che indicano dei difetti fisici (zoppo, sordo, cieco...) seguono lo stesso pattern. In alcune grammatiche, gli aggettivi che riguardano i colori e la nazionalità, ovvero quelli con la nisba(t), vengono trattati insieme (quelli con la nisba(t) possono comunque indicare anche altro, oltre alla nazionalità, e.g. 'ard > 'ardiyy, "terra > terrestre"; 'insaan > 'insaaniyya(t), "essere umano > umanità").

Vocabolo

maschile

Vocabolo

femminile

Plurale Traduzione
'abyad baydaa' Bianco
'aswad sawdaa' Nero
'ahmar hamraa' Rosso
Rosa
Arancione
'asfar safraa' Giallo
'akhdar khadraa' Verde
'azraq zarqaa' Blu
Azzurro
Viola
Grigio
Marrone/castano
Color caffè
Color oro

Categorie grammaticali

1) NOME CON TRASCRIZIONE SOTTO, CON AL E SENZA CASI; 2) PLURALI IRREGOLARI SE PRESENTI; 3) TRADUZIONE

Vocabolo Plurale Traduzione
l'articolo determinato e indeterminativo
l'aggettivo
il genere maschile e femminile
la preposizione semplice e articolata
il verbo transitivo e intransitivo
il verbo principale e ausiliare
il pronome personale e dimostrativo
il numero singolare e plurale
il soggetto e oggetto diretto
il complemento
la diatesi attiva e passiva
il numero ordinale e cardinale
la congiunzione coordinante e subordinante
l'avverbio

Fonti

  • ...

Voci correlate

+categorie

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Un verbo irregolare si dice "assimilato" (1º gruppo dei verbi irregolari) se ha ﻭ o ﻱ all'inizio, "concavo" (2º gruppo dei verbi irregolari) se ha ﻭ o ﻱ al centro e "difettivo" (3º gruppo dei verbi irregolari) se ha ﻭ o ﻱ alla fine.

Grammatica hindi

In questo articolo si spiegano i fondamenti della grammatica di hindi standard, cioè basato sul dialetto kharii bolii. In esso, il 30% del vocabolario circa è di origine arabo-persiana, mentre il resto è di origine sanscrita e inglese. Pertanto, è normale imbattersi talvolta in prestiti arabo-persiani pure se non si sta studiando urdu o hindustani. La romanizzazione usata è semplificata a causa dei numerosi diacritici usati nella trascrizione scientifica e, per leggere correttamente la parola, bisogna osservare sia la romanizzazione che la parola stessa.

Grammatica hindi

Preambolo; le declinazioni, genere e numero; i casi e il vocativo

L’hindi possiede due casi grammaticali, il che lo fa assomigliare al latino, tedesco, russo, polacco, finlandese, bengali, arabo e greco antico e moderno. Anche il sanscrito aveva 7 casi ma, come nel greco moderno, il numero si è fortemente ridimensionato. Il primo caso è detto “caso diretto” e si usa per il soggetto e oggetto diretto della frase. Il secondo caso si dice “caso obliquo” e, per esclusione, si usa in tutti gli altri casi. A questi si aggiunge la formazione del vocativo, che comunque è quasi identico al caso obliquo. In base alla terminazione di nomi e aggettivi, si distinguono tre declinazioni, ognuna con i suoi due casi. I casi a loro volta sono suddivisi in singolare e plurale, siccome l’hindi ha due numeri, e in maschile e femminile, siccome i nomi e aggettivi hanno il numero (alcuni nomi sono invariabili in numero pure se contabili). Il genere di parole è solitamente random (ha un debole pattern) tranne in casi come “padre > madre” e non sempre coincide con l’italiano. In alcune parole, laddove è possibile, si può effettuare il passaggio di genere come in italiano (e.g. il professore > la professoressa). La loro forma base/del dizionario è al maschile singolare. A parte i casi scontati, i nomi di entità non animate (oggetti e cose astratte) in -aa sono maschili, quelli in -ii sono femminili. Quelli in consonante sono femminili e possono pure essere prestiti (e.g. mez, “tavolo”, dal portoghese meza; kitaab, “libro”, dall’arabo kitaab). I nomi di entità animate sono al maschile invece sono in -aa ma possono essere pure in -ii o finire in consonante (e.g. in -r).

  • Se il maschile singolare finisce in -aa, il femminile si ottiene sostituendo questa vocale lunga con -ii (e.g. billaa, gatto > billii, gatta). Se invece si usa -iya:, si ottiene il diminutivo del nome, che in più muta genere in femminile (è come se in italiano si dicesse “il tavolo > la tavolina”)
  • Se il maschile singolare finisce in -ii (tipicamente, sono nomi di mestieri), il femminile si ottiene sostituendo questa vocale lunga con -an.
  • In tutti gli altri casi (cioè se il maschile finisce in consonante come -r o simili), per ottenere il femminile si aggiunge -nii, oppure -ii (in casi limite, un buon vocabolario cartaceo o online sbroglia la formazione del femminile).

Quanto al plurale:

  • I maschili singolari in -aa mutano in -e salvo sporadiche eccezioni
  • Tutti gli altri maschili sono invariabili in numero, ma quest’ultimo si capisce dal contesto o da altri elementi grammaticali nella frase che sono dotati di numero.
  • I femminili che finiscono in consonante subiscono l’aggiunga di -e nasalizzata.
  • I femminili in -ii mutano in -iyaa nasalizzato.
  • I maschili in -ii sono invariabili.

Tutte le terminazioni viste finora per nomi maschili, femminili, singolare, plurale e passaggio di genere riguardano il caso diretto. Per ottenere il caso obliquo, che non dipende dalle singole terminazioni viste finora (ce n’è una sola per tutti i maschili e una sola per tutti i femminili: conta il generale il genere; in più le terminazioni del caso diretto cadono), tutti i nomi maschili singolari a priori subiscono l’aggiunta alla radice di una -e (singolare) e, se femminili, di una -i (singolare). La terminazione del plurale è, per entrambi i generi, di una -o nasalizzata (plurale). Quanto al vocativo, quasi identico al caso obliquo, si ottiene usando gli stessi suffissi del caso obliquo ma togliendo le nasalizzazioni: si ottiene dunque -e, -i al singolare e -o per entrambi i plurali; in più si aggiunge l’esclamazione “o, he, are…” davanti al nome e si usa un tono di invocazione/richiamo. Pertanto, il vocativo è inconfondibile. I nomi propri non subiscono nessuna aggiunta morfologica e l’esclamazione si può anche non usare.

Posposizioni

Sono l’analogo delle preposizioni nelle lingue neo-romanze e in molte altre (e.g. l’arabo) ma si chiamano “posposizioni” perché, come suggerisce la parola stessa, si usano dopo il nome e non prima (ortograficamente, sono separati dalla parola tranne nelle posposizioni ergative, spiegate insieme ai pronomi personali soggetto più avanti). Le principali sono ko (a), ke liye (per), par (su), me nasalizzato (in), se (è molto versatile: da [origine, moto da luogo, momento temporale, complemento di agente o causa efficiente, complemento di modo, complemento di modo]; con [compagnia]; di [materiale, comparativo di maggioranza]), ka/ke/kii (di). “… ko” indica l’oggetto diretto della frase (ma in molti casi si può omettere) e l’oggetto indiretto. In combinazione con il pronome personale “lui/lei” (vah), il composto muta totalmente in “usko”. La posposizione si usa pure se il soggetto frase non è un pronome personale oggetto. Si usa pure davanti al verbo nelle proposizioni completive (e.g. “Io voglio andare, io sono pronto a andare, digli di venire”). Non si usa con pochi verbi transitivi: la:na: ‘to bring,’ khelna: ‘to play,’ bolna: ‘to speak,’ bhu:lna: ‘to forget,’ bakna: ‘to chatter’ . Non si usa con i verbi intransitivi eccetto chĩ:kna: ‘to sneeze’; khã:sna: ‘to cough’; naha:na: ‘to take a bath’; and thu:kna: ‘to spit. Non si usa nemmeno con i verbi modali indiani lagna:, cukna:, e sakna (iniziare a…, finire di…, saper <fare>…). “se” indica il complemento di compagnia e si usa anche in costrutti aventi preposizione non presenti in italiano, e.g. amare i bambini (italiano) > “essere in amore con i bambini” (hindi), non dirmi bugie > “non dire bugie con me” (hindi). Semplicemente, è il modo in hindi di esprimersi, ragion per cui l’uso di questa preposizione in hindi è sensato. Indicare pure la separazione, e.g. “tieni lontano la rabbia dalla tua mente”. Indica pure l’origine di un oggetto o il materiale di cui è fatto, la causa/ragione (indicata con un nome; assomiglia di fatto all’origine dell’innesco di un’azione), il moto da luogo e un punto di partenza temporale (anche lontano) e.g. “il vaso è fatto di terracotta, la pianta cresce dal seme, è debole a causa della/per la febbre, io vengo dall’Italia, lavoro dalle due del pomeriggio, vive a Bangalore da due anni, l’ufficio non è lontano da qui”. Infine, si usa con il termine di paragone nel comparativo di maggioranza e traduce l’italiano “di”, e.g. “Sundar è più alto di Anushka”. In più, indica anche il complemento d’agente, di causa efficiente, di strumento e di modo, sempre traducendo fondamentalmente “con, da”: “la mela è stata mangiata dal bambino, il documento è stato stampato dalla stampante, taglio le verdure con il coltello, leggi con attenzione [=attentamente]”. La posposizione “me” nasalizzata fondamentalmente traduce “in/a” per esprimere lo stato in luogo (e.g. sono in banca, studio a Mumbai, ci sono tre vestiti in quell’armadio). Esprime pure una quantità temporale, e.g. “Ho fatto la ricerca in due ore” (si mette dopo il nome di unità temporale, e.g. “ore”). Differentemente dall’italiano, si usa per esprimere il prezzo, e.g. “costa dieci rupie > costa dieci rupie IN” (si mette dopo la valuta). Infine, si usa per esprimere il superlativo relativo e traduce “di” (e.g. Sundar è il più alto di tutti gli studenti della classe). PAGINA 53 SU CARTA

Pronomi personali soggetto e la posposizione ergativa “ne”

I pronomi personali soggetto sono: io: मैं mai nasalizzato tu: आप aap lui, lei: वह vah noi: हम ham voi: आप aap (voi tutti: आप सब aap sab) loro: वे ve A essi si aggiunge la posposizione “ne” (è ortograficamente attaccata) se il verbo è al passato remoto e in più è transitivo (ovvero regge un oggetto diretto).

Aggettivi e pronomi dimostrativi (deissi prossimale e distale)

Gli aggettivi sono invariabili, sono davanti al nome a cui si riferiscono (contrariamente a lingue come lo swahili) e sono: Questo… यह yah Questi… इन in (oggetti inanimati), ये ye (entità animate, inclusi gli animali) Quello… वह vah Quelli… उन un (oggetti inanimati e gran parte degli animali), वे ve (entità animate). I pronomi sono identici.