Deborah Compagnoni
Deborah Compagnoni (Bormio, 4 giugno 1970) è un'ex sciatrice alpina italiana, prima atleta ad aver vinto una medaglia d'oro in tre diverse edizioni dei Giochi olimpici invernali nella storia dello sci alpino[1].
Deborah Compagnoni | |||||||||||||||||
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Nazionalità | ![]() | ||||||||||||||||
Altezza | 167 cm | ||||||||||||||||
Peso | 60 kg | ||||||||||||||||
Sci alpino ![]() | |||||||||||||||||
Specialità | |||||||||||||||||
Termine carriera | 1999 | ||||||||||||||||
Palmarès | |||||||||||||||||
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Nonostante alcuni seri infortuni subiti in carriera, è la più vittoriosa sciatrice italiana di ogni epoca[2][3]. Nei suoi anni di maggior rendimento primeggiò nelle discipline tecniche come slalom gigante in cui, tra il 1994 e il 1998, vinse tutti i trofei in palio tra olimpiadi e campionati mondiali[1].
I citati infortuni, nonostante la vittoria in 16 gare di Coppa del Mondo (13 in slalom gigante, 2 in supergigante e una in slalom speciale) e il campionato del mondo di gigante nel 1997, le impedirono di disputare numerose stagioni complete (disputò dall'inizio alla fine solo quelle del 1993, 1994, 1997 e 1998)[1]. Tra le sue migliori prestazioni figura la striscia di nove vittorie consecutive in slalom gigante nel 1997-1998 (8 in Coppa del Mondo più una ai mondiali di Sestrière) e la vittoria per distacco di 3 secondi e 41 centesimi inflitto ad Alexandra Meissnitzer nel gigante di Park City nel 1997[4].
Biografia
Carriera sciistica
Stagioni 1986-1992
Nata a Bormio, è cresciuta ed ha vissuto a Santa Caterina Valfurva in Valtellina. Appena sedicenne vinse la medaglia di bronzo in discesa libera ai Mondiali juniores del 1986, mentre nell'edizione successiva ottenne l'oro in slalom gigante e un secondo bronzo in discesa. Nel 1988 subì il primo degli infortuni che avrebbero seriamente inciso sulla sua carriera, la rottura del ginocchio destro, seguito da un grave blocco intestinale che ne mise a rischio la vita[1]; nel 1989 ai Campionati italiani vinse la medaglia d'oro in tutte e quattro le specialità dello sci alpino moderno.
In Coppa del Mondo ottenne il primo podio nel gigante di casa, a Santa Caterina di Valfurva l'8 dicembre 1991 (seconda dietro alla svizzera Vreni Schneider) e la prima vittoria nel supergigante di Morzine il 26 gennaio 1992. Il suo esordio ai XVI Giochi olimpici invernali di Albertville 1992 le portò una medaglia d'oro nel supergigante, ma il giorno seguente, mentre gareggiava nello slalom gigante, in una scivolata apparentemente di poco conto subì uno dei suoi gravi infortuni ai legamenti delle ginocchia[1]. Il suo grido di dolore, ripreso dalla diretta televisiva, entrò nelle case di tutti gli appassionati di sci del mondo[5].
Stagioni 1993-1997
All'esordio iridato, Morioka 1993, fu 5ª nel supergigante, mentre l'anno dopo, ai XVII Giochi olimpici invernali di Lillehammer 1994, conquistò nello slalom gigante (specialità nella quale aveva già vinto nella stessa stagione tre gare di Coppa del Mondo) il suo secondo oro olimpico; inoltre fu l'alfiere della rappresentativa italiana nella cerimonia d'apertura[6] e si classificò 17ª nel supergigante e 10ª nello slalom speciale.
Divenne campionessa mondiale di slalom gigante nelle edizioni di Sierra Nevada 1996 (quando invece non terminò lo slalom speciale) e Sestriere 1997; sulle nevi italiane ottenne l'oro anche in slalom speciale, una doppietta che solo pochi atleti nella storia dello sci hanno saputo conquistare. In quella stessa stagione in Coppa del Mondo si aggiudicò la coppa di cristallo di slalom gigante: per la prima volta una sciatrice italiana vinceva una Coppa di specialità, al termine della stagione più bella che diede a Deborah Compagnoni la doppietta di ori iridati al Sestriere, la Coppa di gigante, cinque vittorie - tra cui lo slalom di Semmering, unica sua vittoria in Coppa fra i pali stretti - e il quarto posto in classifica generale.
Stagioni 1998-1999
Ai XVIII Giochi olimpici invernali di Nagano 1998, sua ultima presenza olimpica, si riconfermò campionessa olimpica nello slalom gigante - prima atleta a vincere tre medaglie d'oro in tre diverse edizioni dei Giochi - e ottenne la medaglia d'argento nello slalom speciale giungendo alle spalle di Hilde Gerg per sei centesimi di secondo[7]. In Coppa del Mondo vinse invece quattro giganti, l'ultimo dei quali a Bormio, cioè a pochi chilometri da casa sua. Partecipò per l'ultima volta a una rassegna iridata a Vail-Beaver Creek 1999 (7ª nello slalom gigante, 8ª nello slalom speciale) e si ritirò al termine di quella stagione.
Vita privata
Compagnoni è stata sposata con Alessandro Benetton; la coppia ha tre figli, due ragazze e un maschio[1][8]. Il 14 ottobre 2002 fondò a Bormio insieme ad alcuni amici l'associazione filantropica Sciare per la vita, dedicata alla lotta contro la leucemia[1][9].
Il 10 febbraio 2006 fu tra gli ultimi tedofori della cerimonia di apertura dei XX Giochi olimpici invernali a Torino: ricevette la fiamma olimpica da Piero Gros e, dopo il suo tratto di corsa, la passò alla fondista Stefania Belmondo[10].
Palmarès
Olimpiadi
- 4 medaglie:
- 3 ori (supergigante ad Albertville 1992; slalom gigante a Lillehammer 1994; slalom gigante a Nagano 1998)
- 1 argento (slalom speciale a Nagano 1998)
Mondiali
- 3 medaglie:
- 3 ori (slalom gigante a Sierra Nevada 1996; slalom gigante, slalom speciale a Sestriere 1997)
Mondiali juniores
- 3 medaglie:
- 1 oro (slalom gigante a Sälen/Hemsedal 1987)
- 2 bronzi (discesa libera a Bad Kleinkirchheim 1986; discesa libera a Sälen/Hemsedal 1987)
Coppa del Mondo
- Miglior piazzamento in classifica generale: 4ª nel 1997 e nel 1998
- Vincitrice della Coppa del Mondo di slalom gigante nel 1997
- 44 podi:
- 16 vittorie
- 15 secondi posti
- 13 terzi posti
Coppa del Mondo - vittorie
Data | Località | Paese | Specialità |
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26 gennaio 1992 | Morzine | Francia | SG |
7 marzo 1993 | Morzine | Francia | SG |
5 dicembre 1993 | Tignes | Francia | GS |
11 dicembre 1993 | Veysonnaz | Svizzera | GS |
5 gennaio 1994 | Morzine | Francia | GS |
8 gennaio 1995 | Haus | Austria | GS |
2 marzo 1996 | Narvik | Norvegia | GS |
29 dicembre 1996 | Semmering | Austria | SL |
17 gennaio 1997 | Zwiesel | Germania | GS |
18 gennaio 1997 | Zwiesel | Germania | GS |
26 gennaio 1997 | Cortina d'Ampezzo | Italia | GS |
15 marzo 1997 | Vail | Stati Uniti | GS |
25 ottobre 1997 | Tignes | Francia | GS |
21 novembre 1997 | Park City | Stati Uniti | GS |
19 dicembre 1997 | Val-d'Isère | Francia | GS |
6 gennaio 1998 | Bormio | Italia | GS |
Legenda:
SG = supergigante
GS = slalom gigante
SL = slalom speciale
Campionati italiani
- 12 medaglie[11]:
Statistiche
Podi in Coppa del Mondo
Stagione | Età | Supergigante | Slalom gigante | Slalom speciale | Podi totali | ||||||||
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1º | 2º | 3º | 1º | 2º | 3º | 1º | 2º | 3º | |||||
1991 | 20 | 0 | |||||||||||
1992 | 21 | 1 | 4 | 1 | 6 | ||||||||
1993 | 22 | 1 | 1 | 1 | 2 | 1 | 6 | ||||||
1994 | 23 | 3 | 1 | 1 | 5 | ||||||||
1995 | 24 | 1 | 3 | 1 | 5 | ||||||||
1996 | 25 | 1 | 1 | 2 | |||||||||
1997 | 26 | 4 | 2 | 1 | 1 | 1 | 9 | ||||||
1998 | 27 | 4 | 2 | 2 | 1 | 9 | |||||||
1999 | 28 | 1 | 1 | 2 | |||||||||
Totale | 2 | 1 | 13 | 10 | 8 | 1 | 5 | 4 | 44 | ||||
3 | 31 | 10 |
Riconoscimenti
- Sportiva italiana dell'anno per La Gazzetta dello Sport nel 1996, 1997 e 1998[senza fonte]
- Le è stata intitolata la pista Deborah Compagnoni di Santa Caterina di Valfurva, il suo paese d'origine, disegnata per ospitare le gare femminili del Campionati mondiali di sci alpino 2005[12].
- Nel maggio 2015, una targa a lei dedicata fu inserita nella Walk of Fame dello sport italiano a Roma, riservata agli ex-atleti italiani che si sono distinti in campo internazionale[13][14].
— Roma, 1996.[15]
Note
- ^ a b c d e f g Scheda sports-reference.com, su sports-reference.com. URL consultato il 5 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2010).
- ^ https://www.fisi.org/federazione/hall-of-fame/halloffame/1473
- ^ https://www.corriere.it/sport/20_febbraio_02/de-chiesa-giudica-brignone-goggia-due-fenomeni-questo-ciclo-19874058-45fe-11ea-89f5-524fb04840d5.shtml
- ^ Referto della gara, su data.fis-ski.com. URL consultato il 18 luglio 2010.
- ^ Paolo De Chiesa, I miei campioni: Deborah Compagnoni [collegamento interrotto], in Sito ufficiale dei XX Giochi olimpici invernali, 14 novembre 2005. URL consultato l'11 dicembre 2010.
- ^ Scheda sports-reference.com sull'Italia, su sports-reference.com. URL consultato il 5 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2012).
- ^ Referto della gara, su data.fis-ski.com. URL consultato il 20 dicembre 2010.
- ^ (EN) John Follain, A life in the day: Alessandro Benetton, retail magnate, in The Sunday Times, 13 aprile 2008. URL consultato il 18 luglio 2010.
- ^ Sciareperlavita.com. URL consultato il 5 settembre 2014.
- ^ "L'emozione olimpica della Cerimonia d'Apertura" sul sito ufficiale Torino 2006, su torino2006.it. URL consultato il 18 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 12 settembre 2012).
- ^ Sci alpino, l'albo d'oro della discesa femminile dei Campionati Italiani, in fisi.org, 1º aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2014).
L'albo d'oro del supergigante femminile dei Campionati Italiani Assoluti, in fisi.org, 2 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).
Albo d'oro Gigante femminile Campionati Italiani Assoluti, in fisi.org, 30 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).
Albo d'oro Slalom femminile Campionati Italiani Assoluti, in fisi.org, 30 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014). - ^ I Campionati mondiali di sci alpino 2005 sul sito della FIS, su data.fis-ski.com. URL consultato il 18 luglio 2010.
- ^ Inaugurata la Walk of Fame: 100 targhe per celebrare le leggende dello sport italiano, su coni.it. URL consultato il 20 dicembre 2017.
- ^ 100 leggende Coni (PDF), su coni.it. URL consultato il 20 dicembre 2017.
- ^ Benemerenze sportive di Deborah Compagnoni, su coni.it, Comitato olimpico nazionale italiano. URL consultato il 17 marzo 2019.
Voci correlate
Altri progetti
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- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Deborah Compagnoni
Collegamenti esterni
- (EN) Deborah Compagnoni, su fis-ski.com, FIS.
- (EN) Matteo Pacor, Deborah Compagnoni, su Ski-DB.com.
- (EN, FR) Deborah Compagnoni, su olympics.com, Comitato Olimpico Internazionale.
- (EN) Deborah Compagnoni, su Olympedia.
- (EN) Deborah Compagnoni, su sports-reference.com, Sports Reference LLC (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2017).
- (IT, EN) Deborah Compagnoni, su coni.it, Comitato olimpico nazionale italiano.
- Benemerenze sportive - Deborah Compagnoni, su coni.it, Comitato olimpico nazionale italiano.
- Deborah Compagnoni, su INDUCKS.
- (EN) Deborah Compagnoni, su IMDb, IMDb.com.
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