Basilio Leto
Basilio Leto (Masserano, 29 settembre 1819 – Torino, 15 febbraio 1896) è stato un vescovo cattolico italiano.
Biografia
Nato nel 1819 da una famiglia distinta di Masserano, frequentò il seminario di Vercelli, dove fu ordinato sacerdote ed entrò nella congregazione diocesana degli oblati dei SS. Eusebio e Carlo di Vercelli.
Venne nominato parroco di Trino vercellese dal 1845 al 1873. Nel 1861, alla morte di Camillo Cavour si rifiutò di recitare l’orazione funebre, in quanto lo considerava colpevole di una politica avversa alla chiesa e scomunicato. Il 27 luglio il consiglio comunale di Trino si riunì in seduta straordinaria sotto la presidenza del sindaco avvocato Marcello Fracassi e approvò all’unanimità, 11 presenti su 20, un documento in cui stigmatizzava l’operato del parroco[1].
Eletto vescovo di Biella da Pio IX il 25 luglio 1873, entrò in diocesi il 7 settembre dello stesso anno, ma non avendo ancora ottenuto il regio 'placet' prese provvisoria dimora nel Seminario maggiore.
Celebrò il 2° Sinodo diocesano nel 1882.
Promosse l'attività sociale dell'Opera dei Congressi.
Decretò l'erezione delle parrocchie di Riviera S. Cassiano, S. Eurosia e S. Giovanni d'Andorno.
Rinunciò alla Diocesi per motivi di salute nel 1885 e dal 1896 si ritirò nell'ospizio di S. Giovanni Evangelista di Torino, continuando l'attività pastorale di confessore.
Morì per una malattia cardiaca il 15 febbraio 1896.
I funerali furono celebrati a Torino.
Venne sepolto presso il cimitero di Trino il successivo 21 febbraio.
Bibliografia
- Delmo Lebole, Storia della Chiesa biellese, vol. 19, Biella, Tip.Unione Biellese, 1984
- Delmo Lebole, La Chiesa biellese nella storia e nell'arte, vol. 2, Biella, Unione Biellese, 1962
- Mons. Basilio Leto, vescovo titolare di Samaria (PDF), in Bollettino Salesiano, marzo 1896, p. 60.
Collegamenti esterni
Monsignor Leto, quel vescovo accolto con le odi, su Prima Biella, 28 agosto 2016. URL consultato il 29 aprile 2021.
- ^ La "traccia" indelebile del Conte di Cavour sul territorio trinese, su www.lasesia.it. URL consultato il 29 aprile 2021.