Utente:L9A8M/Sandbox

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Inoltre, in origine, il regista Ridley Scott aveva dichiarato che una versione estesa sarebbe stata presente nell'edizione home video,[1] tuttavia tra i contenuti aggiuntivi dei tre formati non figura alcun director's cut.[2]

Riconoscimenti

  • 2015 - African-American Film Critics Association
    • Migliori dieci film
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Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America, Italia
Durata160 min
Dati tecnicirapporto: 2,35 : 1
Generestorico, drammatico, epico
RegiaMartin Scorsese
SoggettoJay Cocks
SceneggiaturaJay Cocks, Steven Zaillian, Kenneth Lonergan
ProduttoreAlberto Grimaldi, Harvey Weinstein
Produttore esecutivoMaurizio Grimaldi, Michael Hausman, Michael Ovitz, Bob Weinstein, Rick Yorn, Graham King, Rick Schwartz, Colin Vaines
Casa di produzioneTouchstone Pictures, Initial Entertainment Group, Alberto Grimaldi Productions
FotografiaMichael Ballhaus
MontaggioThelma Schoonmaker
MusicheHoward Shore
ScenografiaDante Ferretti, Francesca Lo Schiavo, Alfio Bruno Tempera
CostumiSandy Powell
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Gangs of New York è un film del 2002 diretto da Martin Scorsese.

Il film, ispirato al libro The Gangs of New York del 1927 di Herbert Asbury, è ambientato in una New York di metà ottocento e segue la storia dello sconto tra i nativi americani, capeggiati da Bill "il macellaio" Cutting, e la comunità irlandese, capeggiata da Amsterdam Vallon; il tutto sullo sfondo dei disordini di New York del 1863.

La pellicola segna la seconda collaborazione di Daniel Day-Lewis con Martin Scorsese l'inizio del proficuo sodalizio del regista italoamericano con l'attore Leonardo DiCaprio.

Ascolto positivamente dalla critica, il film ha ricevuto dieci nomination agli Oscar nelle categorie miglior film, migliore regia, miglior attore protagonista, migliore sceneggiatura originale, migliore fotografia, migliore scenografia, migliori costumi, miglior montaggio, miglior sonoro e miglior canzone, non vincendone però alcuno.

Gangs of New York è uscito nelle sale cinematografiche statunitensi, dopo l'anteprima di New York del 9 dicembre 2002, il 20 dicembre, distribuito da Miramax Films, mentre in Italia la pellicola ha debuttato il 23 gennaio 2003.

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Titolo originaleThe Great Gatsby
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America, Australia
Durata142 min
Dati tecnicirapporto: 2,35 : 1
Generedrammatico
RegiaBaz Luhrmann
SoggettoIl grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald
SceneggiaturaBaz Luhrmann, Craig Pearce
ProduttoreBaz Luhrmann, Lucy Fisher, Catherine Knapman, Catherine Martin, Douglas Wick
Produttore esecutivoBruce Berman, Barrie M. Osborne
Casa di produzioneVillage Roadshow Pictures, Bazmark Productions, A&E Television, Red Wagon Entertainment
Distribuzione in italianoWarner Bros.
FotografiaSimon Duggan
MontaggioJason Ballantine, Jonathan Redmond, Matt Villa
MusicheCraig Armstrong
ScenografiaCatherine Martin
CostumiCatherine Martin
TruccoCatherine Biggs, Diane Dusting, Matteo Silvi
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Il grande Gatsby (The Great Gatsby) è un film del 2013 scritto, diretto e prodotto da Baz Luhrmann.

Il film segna la seconda collaborazione tra l'attore Leonardo DiCaprio e il regista Baz Lurmann, i due avevano infatti lavorato precedentemente per il film Romeo + Giulietta di William Shakespeare del 1996.

Accolto con critiche contrastanti, ma molto più positivamente da parte del pubblico, la pellicola ha comunque ottenuto varie candidature tra cui quelle per la miglior scenografia e per i migliori costumi ai Premi Oscar 2014, riuscendo a portare a casa entrami i premi.

Il grande Gatsby è stato distribuito nelle sale cinematografiche statunitensi, dopo un'anteprima tenutasi a New York il 1° maggio 2013, il 10 maggio, distribuito da Warner Bros, in Italia è invece uscito il 16 maggio, distribuito anche qui da Warner Bros.


Trama

Nell'inverno 1929, Nick Carraway, un veterano della prima guerra mondiale laureatosi all'università di Yale, si trova in un ospedale psichiatrico per curare la sua dipendenza da alcol. Durante una seduta con il suo medico Walter Perkins, Nick inizia a parlare di quello che egli definisce l'uomo più promettente che avesse mai incontrato, Jay Gatsby. Il medico, notando però la difficoltà di Nick nell'esprimere i suoi pensieri, gli suggerisce di scrivere ciò che sta pensando, dal momento che la scrittura è la sua vera passione.

Nell'estate del 1922, Nick si trasferisce dal midwest a New York per lavorare come agente di borsa, affittando una piccolo casa a West Egg, Long Island, accanto al sontuoso palazzo di proprietà di Jay Gatsby, un magnate d'affari che tiene spesso enormi feste stravaganti nella sua tenuta. Un giorno, Nick si reca sulla costa opposta della baia, a East Egg, per pranzare con sua cugina Daisy Buchanan e con il marito Tom Buchanan, conosciuto da Nick all'epoca del college. Durante la vista, a Nick viene presentata Jordan Baker, una giovane e cinica giocatrice di golf, con la sprezza che i due si innamorino. Durante un conversazione, Jordan rivela a Nick che Tom ha un'amante che vive nella valle delle ceneri, una discarica industriale tra West Egg e New York. Non molto tempo dopo, Nick sta attraversando con Tom la zona per recarsi in città, quando i due si fermano in un stazione di rifornimento di proprietà di George Wilson, la cui moglie Myrtle non è altro che l'amante di Tom, George però non lo sa.

Mentre l'estate avanza, Nick riceve un invito a una delle feste di Gatsby. Al suo arrivo però scopre che lui è l'unico ad aver ricevuto l'invito e che nessuno dei suoi ospiti ha mai incontrato Gatsby. Esistono però diverse teorie su chi sia, secondo alcuni è una spia tedesca, per altri un principe e altri ancora un assassino. Durante la festa, Nick incontra Jordan e riesce poi a conoscere Gatsby, che si rivela essere sorprendentemente giovane e piuttosto in disparte. In seguito il maggiordomo di Gatsby informa Jordan che Jay vuole parlare con lei in privato.

Gatsby prende apparentemente in simpatia Nick e, un giorno, gli offre di fare un giro in città sulla sua costosa automobile gialla. Durante il viaggio per la città Gatsby rivela a Nick la sua storia, di aver studiato presso Oxford, di aver combattuto in guerra ricevendo numero onorificenze e di essere nato in una famiglia benestante del midwest ma che tutti ormai sono morti. Gatsby porta poi Nick in uno dei tanti speakeasy dove gli presenta Meyer Wolfsheim, un boss della malavita e socio in affari di Gatsby, nonché colui che è stato capace di truccare le World Series del 1919. Durante il pranzo si imbattono in Tom, Gatsby appare quindi a disagio e lascia subito il luogo. Più tardi Jordan rivela a a Nick che Gatsby aveva avuto un relazione con Daisy cinque anni prima, che era ancora innamorato di lei e che aveva organizzato tutte quelle feste nella speranza che almeno una volta Daisy sarebbe venuta. Gatsby chiede poi a Nick di invitare Daisy a casa sua per un tè, ma di non menzionare la sua presenza.

Dopo una incontro piuttosto goffo, Gatsby e Daisy iniziano una relazione. Gatsby è però piuttosto costernato dal fatto che Daisy vuole scappare da New York con lui, poiché il suo piano iniziale prevedeva di vivere insieme nella villa. Nel frattempo, Nick cerca di spiegare a Gatsby che il passato non può essere ripetuto, ma egli respinge l'osservazione. Inoltre, cercando di mantenere la relazione con Daisy segreta, Gatsby licenzia la maggior parte dei suoi domestici e interrompe le grandi feste. Alla fine, Gatsby telefona a Nick per chiedergli di accompagnarlo insieme a Jordan alla casa di Tom, dove ha intenzione di rivelargli che Daisy lo vuole lasciare. Nick è titubante ma Gatsby insiste che hanno bisogno di lui.

Durante il pranzo, il Tom diventa sempre più sospettoso di Gatsby, poiché lo vede fissare appassionatamente Daisy. Quest'ultima ferma però Gatsby dal rivelare il loro rapporto e propone di recarsi in città al Plaza. Tom prende la macchina gialla di Gatsby insieme a Nick e Jordan, mentre Gatsby e Daisy prendo la auto di Tom, di colore blu. Durante il viaggio Tom si ferma alla stazione di rifornimento e scopre che Gorge ha intenzione di trasferirsi ad ovest perché pensa che la moglie lo tradisca. Al Plaza, Gatsby rivela a Tom che lui e Daisy stanno insieme, sostenendo che lei non lo ha mai amato, allora Tom, indignato, lo accusa di fare fortuna illegalmente attraverso il contrabbando con i suoi amici gangster. Daisy dice quindi a Gatsby che lei lo amava e che lo ama ancora, ma non può dire di non aver mai amato Tom, il quale afferma di amare ancora Daisy e che si prenderà più cura di lei. Ma, nel momento in cui Tom dice a Gatsby che lui è diverso da loro a causa della sua origine umile, egli gli si scaglia contro spaventando Daisy, che decide poi di andarsene con Gatsby a bordo della sua macchina gialla.

Più tardi quella notte, Myrtle si precipita in strada dopo un litigio con il marito a causa della sua infedeltà, vede quindi la macchina gialla di Gatsby avvicinarsi e gli corre incontro credendo che sia Tom a guidarla. Tuttavia viene investita e uccisa all'istante. In seguito, Tom, Nick e Jordan si fermano vicino alla stazione di rifornimento per la presenza di una grande folla e scoprono così che Myrtle è morta. Tom dice quindi a George che quella macchina gialla appartiene in realtà a Gatsby e che probabilmente era lui l'amante di Myrtle. Arrivato a casa di Tom, Nick scopre Gatsby seminascosto in giardino che gli rivela accidentalmente che era Daisy a guidare la macchina, ma che ha intenzione di prendersi lui la colpa. Nick origlia poi un conversazione tra Tom e Daisy, che accetta la sua promessa di prendersi cura di lei. Nick è deluso ma decide di non dire niente a Gatsby, che intanto lo invita per la notte e che poi gli racconta le sue vere origini: è nato in una famiglia povera, il suo vero nome è James Gatz, aveva chiesto a Daisy di aspettarlo dopo la guerra finche non avesse fatto qualcosa e che aveva incontrato Meyer Wolfsheim ed era entrato nel suo business.

La mattina dopo, Nick saluta Gatsby e va a lavoro. Nel frattempo, Gatsby decide di fare una nuotata prima che la piscina venga svuotata, ma sente il telefono squillare e, pensando che sia Daisy, esce dalla piscina mentre il maggiordomo risponde al telefono. Gatsby viene quindi ucciso da George, che a sua volta si uccide. Nick invita Daisy al funerale di Gatsby, ma scopre che lei, Tom, e la loro figlia hanno appena lasciato New York. Il funerale è frequentato solo da giornalisti e fotografi che vengono cacciati da Nick con rabbia. I media accusano poi Gatsby di essere lui l'amante di Mirtly e colui che l'ha uccisa, lasciando Nick come unica persona a conoscere la verità, il quale si rende quindi conto che lui è l'unica persona a cui realmente interessava Gatsby. Disgustato dalla città e dalla sua gente, lascia New York, ma non prima di fare una passeggiata attraverso la casa abbandonata di Gatsby; riflettendo sulla capacità unica alla speranza.

«Gatsby credeva nella luce verde, nel futuro orgastico che anno dopo anno si ritira davanti a noi. Ieri c'è sfuggito, ma non importa: domani correremo più forte, allungheremo di più le braccia ... e un bel mattino... Così continuiamo a remare, barche contro corrente, risospinti senza sosta nel passato.»

Produzione

Regia e sviluppo

Sceneggiatura

Cast

Riprese

Design e scenografia

Montaggio

Colonna sonora

 
Lana Del Rey, autrice della canzone Young and Beautiful, nel 2012.

L'album della colonna sonora, intitolato The Great Gatsby: Music from Baz Luhrmann's Film, è stato rilasciato il 6 maggio 2013, in due versioni, una della durata complessiva di 56 minuti e 56 secondi e un'altra, con tre brani extra, della durata di un'ora, 12 minuti e 34 secondi. Produttori escutivi della colonna sonora sonno il rapper Jay-Z e il cantante The Bullitts.[3][4]

La canzone Young and Beautiful, scritta dalla cantante Lana Del Rey e dal regista Baz Luhrmann, è stato il primo singolo estratto dall'album.[5] Il brano è stato ampiamente utilizzato nella promozione, è infatti apparso per trailer ufficiale del film, e fa, inoltre, da sfondo alla scena del film in cui i personaggi di Leonardo DiCaprio e Carey Mulligan esprimono i loro sentimenti romantici reciproci.[6] La rivista Rap-Up ha definito la canzone «inquietante»,[5] mentre MTV l'ha definita «un suono triste».[6] Tra gli altri brani vi sono poi: Over the Love di Florence and the Machine che fa riferimento alla "luce verde" nel suo testo e la cover di Back to Black eseguita da Beyoncé e André 3000, quest'ultima particolarmente elogiata da Chris Payne di Billboard.[3]

Parlando dei suoi obiettivi per la colonna sonora del film, Baz Luhrmann ha espresso il suo desiderio di voler fondere la musica dell'età del jazz, che viene associata al periodo in cui è ambientato il film, con pezzi moderni. Proprio come nei precedenti film Moulin Rouge! e Romeo + Giulietta di William Shakespeare, Baz non utilizza la sua musica come uno sfondo, ma è ben visibile in primo piano, assumendo così un carattere proprio.[7]

Tracce

  1. Jay-Z100$ Bill – 3:20
  2. Beyoncé e André 3000Back to Black – 3:21
  3. Will.i.amBang Bang – 4:39
  4. Fergie, Q-Tip e GoonRockA Little Party Never Killed Nobody (All We Got) – 4:01
  5. Lana Del ReyYoung and Beautiful – 3:56
  6. Bryan Ferry e The Bryan Ferry Orchestra – Love Is the Drug – 2:41
  7. Florence and the MachineOver the Love – 4:21
  8. Coco OWhere the Wind Blows – 3:50
  9. Emeli Sandé e The Bryan Ferry Orchestra – Crazy in Love (cover) – 3:08
  10. The xxTogether – 5:25
  11. GotyeHearts a Mess – 6:04
  12. Jack WhiteLove Is Blindness (cover) – 3:18
  13. NeroInto the Past – 5:17
  14. SiaKill and Run – 3:35

Distribuzione

 
Gli attori Joel Edgerton, Elizabeth Debicki, Carey Mulligan, Tobey Maguire, il regista Baz Luhrmann e la scenografa e costumista Catherine Martin alla première australiana.

In origine il film sarebbe dovuto uscire nelle sale statunitensi il 15 dicembre 2012, ma l'uscita è stata in seguito rinviata all'estate del 2013.[8] In Italia, invece, l'uscita del film era programmata per il 13 febbraio 2013[9] ma, con un annuncio al Ciné 2012 di Riccione, venne poi anticipata al periodo natalizio,[10] slavo poi essere posticipata, come accaduto negli Stati Uniti, a data da definirsi nel 2013.[11] I motivi dello slittamento, inizialmente non specificati, andrebbero ricondotti secondo fonti interne all'enorme budget preteso da Luhrmann, mentre il regista ha dichiarato che il ritardo è da attribuirsi alla grande mole di lavoro richiesto dalla colonna sonora, composta da brani firmati dai «più grandi artisti contemporanei».[12]

Il 20 settembre 2012 viene ufficialmente annunciata la data d'uscita nelle sale americane, il 10 maggio 2013,[13] in Italia è stata invece fissata la data del 16 maggio.[14] L'uscita del film è stata, inoltre, accompagnata da tre première: una a New York il 1º maggio,[15] una durante il Festival di Cannes 2013 il 15 maggio[16] e una a Sidney il 22 maggio.[17]

Data di uscita

Il film è stato distribuito nel 2013 nelle seguenti date:[18]

Divieti

In Italia, il film è stato distribuito con il visto censura «film per tutti». Invece, negli Stati Uniti d'America, la Motion Picture Association of America gli ha assegnato il visto PG-13, ovvero vietato ai minori di 13 anni non accompagnati dai genitori, per la presenza di «immagini violente, contenuti sessuali, fumo, feste e linguaggio breve».[19] Anche altri paesi hanno imposto visti di censura simili, per esempio l'Australia, la Germania e il Regno Unito.[19]

Edizione italiana

Il doppiaggio della versione italiana, il cui titolo è stato tradotto in Il grande Gatsby, è stato curato dalla società CDC Sefit Group e diretto da Filippo Ottoni.[20] Inoltre, Francesco Pezzulli, doppiatore di Leonardo DiCaprio, ha ricevuto nel 2013 il Leggio d'Oro interpretazione maschile per il suo lavoro.[21] La distribuzione del film è stata invece curata da Warner Bros.

Accoglienza

Incassi

Il grande Gatsby ha incassato complessivamente, in tutto il mondo, circa 351 milioni di dollari, classificandosi come ventiduesimo maggiore incasso mondiale del 2013.[22] La pellicola rappresenta anche il maggiore incasso mai realizzato dal regista Baz Luhrmann.[23] In Italia, il film ha incassato complessivamente € 7.240.948, classificandosi come ventiquattresimo maggiore incasso della stagione cinematografica italiana 2012-2013.[24] Inoltre, nei soli primi quattro quattro giorni di proiezione il film ha incassato 2,8 milioni di euro, classificandosi primo al box office italiano settimanale.[25]

Nel Nord America, il film ha incassato complessivamente oltre 144 milioni di dollari, di cui 19,4 nel solo giorno di apertura, includendo anche i 3,25 milioni delle proiezioni della sera del giorno precedente.[26][27] Poi, nel primo weekend, con un incasso di circa 51 milioni di dollari, la pellicola si classifica secondo al box office dietro solo ad Iron Man 3.[28] Ciò rappresenta anche il secondo maggiore incasso nel weekend di apertura per un film dell'attore Leonardo DiCaprio, dietro al film Inception del 2010.[29]

Critica

Il grande Gatsby ha ricevuto recensioni contrastanti da parte della critica. L'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes gli attribuisce un indice di gradimento del 49% sulla base di 256 recensioni, con una valutazione media di 5,6 su 10; il sito riporta poi un recensione generale nella quale si afferma: «Anche se certamente ambizioso - e altrettanto visivamente abbagliante come ci si potrebbe aspettare - Il grande Gatsby di Baz Luhrmann sottolinea lo splendore visivo a spese del cuore pulsante della sua opera d'origine».[30] Il sito Metacritic da, invece, un punteggio di 55 su 100 sulla base di 54 recensioni, con l'indicazione «recensioni contrastanti o medie».[31]

Tra i principali critici, Joe Morgenstern del The Wall Street Journal ha dichiarato di aver percepito che le scenografie elaborate avevano fallito e che quello che era «sbagliato con il film è che non c'è realtà per intensificare. È uno spettacolo in cerca di un'anima».[32]

Tra la versione del 1974, sceneggiata da Coppola ma cinematograficamente poco consistente, e la rilettura odierna firmata Baz Luhrmann, che invece carica l'impianto visivo fino quasi a soffocare la voce amara e toccante del romanzo di Scott Fitzgerald, è lecito sognare una giusta temperatura di trasposizione, che resta ancora ideale, e rinnova la sfida ai cineasti a venire, com'è nella natura dei grandi classici di fare.

Marzia Gandolfi sulla trasposizione del romanzo.[33]

Una recensione media, di 2,9 su 5, è stata invece data da Marzia Gandolfi sul sito MYmovies, che ha scritto: «Non c'è dubbio, infatti, che nel libro di Fitzgerald ci sia un corpo che domanda di essere tradotto esattamente con il linguaggio del cinema e della musica: è quello che parla della trasformazione fisica del protagonista, dei costumi che indossa, dell'architettura che abita, degli straordinari eventi che ospita; dell'epoca che incarna. E non è tanto su questo fronte, come verrebbe da pensare pregiudizialmente, che il film di Luhrmann è ridondante: il regista australiano sa animare come pochi altri una festa cinematografica e qui lo conferma a più riprese [...] Ma c'è anche un'anima, nel romanzo, autobiografica e disperata, che parla molto più in sordina di quanto non faccia il film di Luhrmann, che pecca in più riprese di un'eccessiva esplicitazione dei sentimenti in campo, si compiace rovinosamente nel finale, e di fatto non trova una via altrettanto personale».[33]

Tra i pareri più postivi troviamo invece quello di A. O. Scott del The New York Times, che ritine che l'adattamento sia «molto divertente» e «meno un adattamento cinematografico tradizionale che una vistosa, scadente opera, una ribelle, celebrazione riccamente teatrale della stravaganza emotiva e materiale che Fitzgerald ha esaminato con affascinata ambivalenza». Scott ha inoltre consigliato che «il modo migliore per godersi il film è quello di mettere da parte qualsiasi fine letterario che siete tentati di portare con voi».[34]

Ty Burr del The Boston Globe ha riservato un elogio speciale alla performance di Leonardo DiCaprio affermano: «magnifica è l'unica parola per descrivere questa performance».[35] Anche il The Hollywood Reporter ha elogiato gli attori, in particolare DiCaprio e Carey Mulligan, per la loro interpretazione «di prima classe», anche se questa «produzione enorme è esagerata dall'inizio alla fine». The Scene Magazine, che ha dato al film una B-, ha dichiarando: «l'attore che spicca è Joel Edgerton nel ruolo di Tom Buchanan che ha fatto un ottimo lavoro per mostrare l'asprezza del personaggio, nonostante l'unidimensionalità datagli».[36]

Il ruolo di Tobey Maguire come Nick ha invece ricevuto recensioni generalmente miste o negative dalla critica, con Philip French del The Guardian che lo ha definito «non idoneo al ruolo o male diretto».[37] Ann Hornaday del The Washington Post ha affermato: «Tobey Maguire è la consueta presenza recessiva, poco incisivo sia come parte dinamica degli eventi che descrive o come loro testimonianza esatta»,[38] mentre Elizabeth Weitzman del Daily News ha dichiarato che nonostante «le competenze ironico-osservazionali necessarie per la creanza tipica del midwest di Nick» il personaggio è «diretto verso una performance con gli occhi spalancati e una nota».[39] Rick Groen del Toronto Star ha invece dato un recensione più positiva del personaggio di Maguire, affermando: «il nostro narratore, è incline alla sua retorica occasionalmente viola. Ma quella presunzione imposta, l'immagine di una scrittura depressiva talentuosa dall'interno della bagattella della sua immaginazione, sembra confermare la sua prosa gonfiata e, meglio ancora, ci fa riapprezzare la sua poesia intrinseca».[40]

Promozione

Riconoscimenti

  • 2014 - Costume Designers Guild Awards
  • 2014 - Art Directors Guild Awards
  • 2014 - VES Awards
    • Candidato per i migliori effetti visivi di supporto in un lungometraggio cinematografico
  • 2014 - Make-Up Artists and Hair Stylists Awards
    • Candidato per il miglior Period and/or Character Make-Up a Maurizio Silvi e Lesley Vanderwalt

Edizioni home video

DVD

Il DVD del film è stato rilasciato negli Stati Uniti d'America a partire dal 27 agosto 2013,[41] mentre in Italia dal 18 settembre.[42] Sono state rese disponibili ben quattro diverse edizioni: una con un solo disco, una con un disco e un CD contente le migliori canzoni della colonna sonora, una con due dischi e un'altra con due dischi e il CD musicale. Il disco extra delle ultime due edizioni, oltre al film in digitale, è arricchito da contenuti speciali (La grandezza di Gatsby, Gag reel, Dentro e fuori con Tobey Maguire, I Suoni Swinging di Gatsby, The Jazz Age, Razzle Dazzle: The Fashion of the '20s, Fitzerald's Visual Poetry, Gatsby Revealed e Scene cancellate con finale alternativo) della durata complessiva di circa due ore.[42]

Blu-Ray Disc

Il Blu-Ray Disc è stato risicato, come accaduto con il DVD, il 27 agosto 2013 negli Stati Uniti e il 18 settembre in Italia.[41][42] Sono state rese disponibili tre edizioni: una con un solo disco, una con un disco e un CD con le migliori canzone della colonna sonora e una con due dischi, uno per il Blu-Ray 2D e uno per il Blu-Ray 3D. Anche le tre edizioni del Blu-Ray includono i contenuti speciali presenti nel DVD, che ammontano a circa due ore.[42]

Differenze col romanzo

Il film si presenta, sia nei dialoghi che nell'intreccio, piuttosto simile al romanzo; sono presenti però alcune piccole differenze:

  • La cornice narrativa rappresentata dal diario di Nick è presente solo nel film;
  • Nel film, la vita quotidiana e lavorativa di Nick è quasi trascurata: non viene fatto cenno alle sue brevi avventure amorose e il suo rapporto con Jordan è più vago;
  • Nel film Daisy ha i capelli biondi e Jordan i capelli neri, nel romanzo invece la prima li ha neri mentre la seconda color foglie d'autunno.
  • Nel film Tom spinge George alla vendetta nel momento in cui lo incontra sul luogo dell'incidente di sua moglie, nel libro invece ciò avviene il pomeriggio del giorno dopo, quando George si presenta a casa di Tom per ucciderlo, credendo si lui il responsabile della morte della moglie;
  • Lo svolgimento del film è più sintetico nella parte finale, quella che segue la morte del protagonista; Nick infatti non incontra né Wolfsheim né il padre di Gatsby.

Fonti [1] e [2]

Inesattezze storiche

  • In una scena del film, quando Nick si affaccia alla finestra durante il party con Tom e Myrtle, è possibile vedere l'Empire State Building in costruzione, ma ciò risulta impossibile poiché la costruzione del grattacielo non iniziò prima del 1930, mentre la scena è ambientata nel 1922.

Produzione

Regia

Sceneggiatura

Cast

Riprese

Location

Design e scenografia

Fotografia

Trucco

Effetti speciali

Montaggio

Scene eliminate

Colonna sonora

 
John Williams nel 2007.

Per la colonna sonora, George Lucas assunse, su raccomandazione dell'amico Steven Spielberg, John Williams, che aveva lavorato con Spielberg per il film Lo squalo ricevendo anche un Oscar. Lucas riteneva che, trattando il film mondi visivamente estranei, la partitura musicale avrebbe dovuto dare al pubblico una familiarità emotiva; voleva una grande colonna sonora per Guerre Stellari, con leitmotiv per distinguersi.

Egli, quindi, montò i suoi pezzi per orchestra preferiti da utilizzare per la colonna sonora, fino a quando Williams lo convinse che una colonna originale sarebbe stata più unitaria e unica. Tuttavia, alcuni brandi di Williams sono stati influenzati dai quelli che Lucas gli aveva fornito, per esempio: il "Main Title Theme", che venne influenzato dal tema musicale del film Delitti senza castigo realizzato da Erich Wolfgang Korngold, o il brano "Dune Sea of Tatooine", ispirato alla colonna sonora di Ladri di biciclette realizzata da Alessandro Cicognini.

Nel marzo del 1977, per dodici giorni, Williams diresse la London Symphony Orchestra per registrare la colonna sonora di Guerre stellari.

Album

L'album venne pubblicato, nel 1977, in un doppio LP dalla 20th Century Fox Records. Pensato per i cambiadischi automatici, il primo disco aveva i lati uno e quattro, il secondo i lati due e tre. Ciò permetteva alle persone di ascoltare quasi mezz'ora di musica ininterrotta senza giare i dischi, infatti, dopo aver inserito nel grammofono entrambi i dischi, si potevano ascoltare prima i lati uno e due, poi capovolgendoli i lati tre e quattro. Inoltre, Williams, per fornire varietà musicale, non seguì, per i brani, l'ordine con cui appaiono nel film.

Nel 1993, l'LP originale venne trasposto in formato CD e pubblicato dalla 20th Century Fox Film Scores. I brani dell'originale album furono risistemati per seguire meglio l'ordine cronologico del film e vennero, anche, aggiunte altre tracce. Nel 1997 e nel 2004, il CD venne ristampato e distribuito dalla Sony Classical.

L'American Film Institute, nella sua classifica delle 25 colonne sonore più belle del cinema statunitense, classifica la colonna sonora di Guerre stellari al primo posto.

Tracce

Lato uno
  1. Main Title – 5:20
  2. Imperial Attack – 6:10
  3. Princess Leia's Theme – 4:18
  4. The Desert and the Robot Auction – 2:51
Lato due
  1. Ben's Death and TIE Fighter Attack – 3:46
  2. The Little People Work – 4:02
  3. Rescue of the Princess – 4:46
  4. Inner City – 4:12
  5. Cantina Band – 2:44
Lato tre
  1. The Land of the Sandpeople – 2:50
  2. Mouse Robot and Blasting Off – 4:01
  3. The Return Home – 2:46
  4. The Walls Converge – 4:31
  5. The Princess Appears – 4:04
Lato quattro
  1. The Last Battle – 12:05
  2. The Throne Room and End Title – 5:28

Distribuzione

Data di uscita

Dopo il rilascio nei cinema americani del 25 maggio 1977, il film uscì nel resto del mondo nelle seguenti date:[43]

Nel 1997, in occasione del ventennale della saga, avvenne una seconda distribuzione nei cinema:[43]

Negli Stati Uniti, il film è stato distribuito altre quattro volte: il 21 luglio 1978, il 15 agosto 1979, il 10 aprile 1981 e il 13 agosto 1982. Inoltre, in alcuni paesi europei compresa l'italia, nell'arco temporale tra il 1982 e il 1986, il film è stato distribuito in un'ulteriore occasione.[43]

Divieti

Il film fu distribuito con il visto censura "film per tutti" in gran parte delle nazioni in cui uscì, eccezione fatta per Paesi Bassi, Danimarca, Finlandia, Norvegia, Portogallo e Germania Ovest, dove fu vietato ai minori di 12 anni, e per la Svezia, dove fu vietato ai minori di 11 anni.[44]

Edizione italiana

Titolo

Il titolo con cui il film venne distribuito nel 1977 fu Guerre stellari, traduzione dell'originale Star Wars. Nel 1997, in occasione della redistribuzione per il ventennale della saga, il film prese il nome di Guerre stellari: Episodio IV - Una nuova speranza. Infine, nel 2004, con l'uscita del DVD della trilogia originale, il titolo venne modificato nell'attuale Star Wars: Episodio IV - Una nuova speranza.

Doppiaggio

... non dovevo tradurre letteralmente, io non ho mai tradotto letteralmente, ho sempre cercato degli "effetti equivalenti", allontanandomi dalla traduzione letterale che spesso è una non lingua ...

Mario Maldesi, sull'opera di doppiaggio.[45]

Il doppiaggio del film venne curato da Mario Maldesi, che affermò di essere molto orgoglioso e fiero del lavoro fatto.[46] Durante l'opera di doppiaggio, i nomi di alcuni personaggi e luoghi vennero modificati su volere di Maldesi stesso,[47] per esempio: Han Solo divenne Ian Solo, Leia Organa divenne Leila Organa, Darth Vader divenne Dart Fener, Chewbacca divenne Chewbecca, C-3PO divenne D-3BO, R2-D2 divenne C1-P8, l'arma Death Star divenne la Morte Nera e gli indigeni Sand People divennero i sabbipodi.[48]

Tra le modifiche ricordiamo anche quando, nella casa di Obi-Wan Kenobi, Luke, e successivamente anche Leila in ologramma, fanno riferimento alla guerra dei quoti; in realtà, nella versione originale, si riferiscono alla guerra dei cloni, il conflitto che vediamo per la prima volta nel prequel L'attacco dei cloni, allora però la parola cloni non era di uso comune in Italia ed è stata sostituita con quoti per rendere il termine meno ostico al pubblico.[48]

Nella redistribuzione del 1997, il doppiaggio delle scene aggiunte venne curato da Tonino Accolla. Tra le scene aggiunte vi sono: quella in cui Ian Solo incontra Jabba the Hutt nell'hangar del Millennium Falcon, qui Ian è doppiato da Angelo Maggi, e quella in cui Luke incontra l'amico Biggs Darklighter prima dell'attacco alla Morte Nera, in questa scena Luke è doppiato da Francesco Prando e Biggs da Maurizio Reti.

Accoglienza

Incassi

Guerre stellari debuttò nei cinema americani il 25 maggio 1977, in meno di 32 teatri.[43] La 20th Century Fox era talmente preoccupata dal poco numero di cinema che avevano ordinato il film che richiese ai cinema di ordinare Guerre stellari se volevano l'attesissimo film L'altra faccia di mezzanotte.[49] Nel 2002, il produttore Gary Kurtz affermo che ciò «sarebbe ridicolo oggi».[50] Lo stesso Lucas, temendo che Guerre stellari sarebbe stato un fallimento, aveva organizzato di essere alle Hawaii con la moglie durante la proiezione. Egli, però, dopo aver dimenticato che il film sarebbe uscito il 25 maggio,[51] trascorse la maggior parte del giorno in uno studio di Los Angeles, e solo quando uscì per pranzo con la moglie si accorse della lunga fila di persone che aspettavano di vedere il film al Mann's Chinese Theatre.[52]

Alla fine, appena uscito, il film batté diversi record al botteghino, diventando effettivamente uno dei primi blockbuster del cinema e portando la Fox ad accelerare i piani per ampliare la sua uscita.[50][53] Il film incassò nel primo fine settimana 1 554 475 $[54] e, dopo soli sei mesi, con oltre 220 milioni di dollari,[55] divenne il film di maggiore incasso nel Nord America, superando Lo squalo.[56] Verso la fine dell'anno il film venne rilasciato nel resto del mondo e nel 1978 raggiunse un'altro record, divenendo il film con maggiori incassi nella storia del cinema con in totale 410 000 000 $.[57][58] Le redistribuzioni del 1978, 1979, 1981 e 1982 portarono poi l'incasso a 530 000 000 $, di cui 323 000 000 $ solo nel Nord America.[59][60] Guerre stellari rimase il film di maggiore incasso di tutti i tempi sino all'uscita, nel 1983, di E.T. l'extra-terrestre.[61]

Dopo la redistribuzione del 1997,[62] ridivenne, per un breve periodo, il film con il maggiore incasso del Nord America prima di essere superato da Titanic.[63] Gli incassi del film raggiunsero in totale i 775 398 007 $;[54] tale dato, corretto secondo l'attuale tasso di inflazione, sfiora i 2,5 milioni di dollari.[64] Il Guinness dei primati classifica il film, sempre con il dato corretto secondo il tasso di inflazione, come il terso maggiore incasso a livello mondiale,[65] mentre nel solo Nord America il film risulta secondo, dietro Via col vento.[66]

Critica

Ciò che rende l'esperienza di Guerre stellari unica, tuttavia, è che avviene su un livello così innocente e spesso divertente. Di solito è la violenza che mi attira così profondamente in un film - violenza che va dal tormento psicologico di un personaggio di Bergman allo scricchiolio insensato delle mascelle di uno squalo. Forse i film che ci spaventano trovano la via più diretta per la nostra immaginazione. Ma non c'è quasi nessuna violenza in Guerre stellari (e anche in quel caso è rappresentata come cappa e spada sostanzialmente incruento). Invece, c'è intrattenimento in modo diretto e semplice così che tutte le complicazioni del film moderno sembrano vaporizzarsi.

Roger Ebert nella sua recensione,      .[67]

Al momento della sua uscita, Guerre stellari venne accolto positivamente dalla critica. Roger Ebert, del Chicago Sun-Times, lo definì "un'esperienza extra-corporea", comparando gli effetti speciali della pellicola a quelli di 2001: Odissea nello spazio.[67] Vincent Canby del The New York Times affermò: «il film che sta per divertire un sacco di gente contemporanea che ha un debole per i rituali presenti nelle avventure dei fumetti» e «il più elaborato, costoso e bel serial cinematografico mai realizzato»,[68] mentre Gary Arnold del Washington Post dichiarò che il film «è un nuovo classico in una tradizione di film entusiasmanti: uno spadaccino spaziale».[69] Guerre stellari non si sottrasse però alla critiche negative; per esempio, Pauline Kael, del The New Yorker, affermò che nel film «non c'è respiro, non c'è poesia» e che «non ha nessun appiglio emotivo».[70]

La stampa inglese accolse positivamente il film: Derek Malcolm, di The Guardian, affermò che il film «gioca abbastanza partite per soddisfare i più sofisticati»[71] e Adrian Berry, del Daily Telegraph, disse che Guerre stellari «è il miglior film del genere da 2001 e, sotto certi aspetti, è uno dei più emozionanti mai realizzati», inoltre egli descrisse la trama come «senza pretese e piacevolmente priva di alcun "messaggio"».[72] Matt Ford, nella sua recensione per BBC, premiò il film con cinque stelle su cinque affermando che «Guerre stellari non è il migliore film mai realizzato, ma è universalmente amato».[73]

Il film continua tutt'oggi a ricevere recensioni positive: l'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes registra un indice di gradimento del 93%, con un voto medio di 8.3 su 10; inoltre, il film viene definito «un avvio leggendario, ampio e ambizioso alla saga sci-fi» e viene affermato: «George Lucas ha aperto [con Guerre stellari] i nostri occhi sulle possibilità di realizzazione dei blockbuster e le cose non sono state mai più le stesse».[74] In occasione della redistribuzione del 1997 avvenuta per il ventennale della saga, Michael Wilmington, del Chicago Tribune, diede al film quatto stelle su cinque e lo descrisse come «un'epopea grandiosa e violenta con un cuore semplice e stravagante».[75] Il San Francisco Chronicle definì il film «un'esperienza emozionante».[76] Tra le recensioni successive alla redistribuzione troviamo anche quella di Gene Siskel che, nel 1999, disse: «Ciò che lo pone come taglio considerevole nella routine [dei film] sono i suoi spettacolari effetti speciali, i migliori da quelli di 2001 di Stanley Kubrick»[77] e quella di Andrew Collins, della rivista britannica Empire, che diede al film il massimo del punteggio, cinque stelle, e affermò: «Il fascino senza tempo di Guerre stellati sta nella sua facile identificazione, negli archetipi universali - i buoni da tifare, i cattivi da fischiare, una principessa da salvare, e così via - e se essi sono ovviamente datati agli anni 70 riguardo gli effetti speciali, così sia».[78]

Recensioni meno positive vengono da Jonathon Rosenbaum, del Chicago Reader, che affermò: «Nessuno di questi personaggi ha profondità, e tutti sono usati come elementi di sfondo»,[79] da Stanley Kauffmann, del The New Republic, che scrisse «Il lavoro di Lucas è ancora meno inventivo de L'uomo che fuggì dal futuro»[80] e da Pietro Keough del Boston Phoenix che dichiarò «Guerre stellari è una discarica di cianfrusaglie cinematografiche non dissimile dal mucchio di droidi rubati, scartati e a malapena funzionanti dei Jawa».[81]

Primati

Promozione

Riconoscimenti

Edizioni home video

Citazioni e riferimenti

Versioni alternative

Altri media

Merchandising

Sequel e prequel

Spectre (film)

Colonna sonora

Promozione

Distribuzione

Data di uscita

Il film sarà presentato in anteprima mondiale a Londra il 26 ottobre 2015 e sarà poi rilasciato a livello mondiale nelle seguenti date:

Divieti

Edizione italiana

Accoglienza

Riconoscimenti

Note

Note
Fonti
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