Jaca
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Jaca (in aragonese: Chaca) è un comune spagnolo di 11.398 abitanti situato nella comunità autonoma dell'Aragona.
È il capoluogo della comarca della Jacetania, alla quale ha dato il nome.
Jaca è situata al nord-ovest della provincia, nella Valle del fiume Aragon e ai piedi del monte Oroel, nel cuore dei Pirenei. È considerata una fra le più importanti stazioni invernali di Spagna. Centro conosciuto per i corsi estivi organizzati dall'Università di Saragozza, fu sede vescovile dall' XI alla fine del XVI secolo
Le sue principali attrattive turistiche sono la cattedrale e la cittadella, gli sport invernali, il festival musicale biennale della World music. Jaca è situata sul Cammino aragonese.
Vi si trova anche un Palazzo dei congressi.
Jaca è candidata ai Giochi olimpici invernali del 2014.
Storia
I primi abitanti della regione di cui si abbiano testimonianze furono gli Jacetani, popolo di probabile origine iberica che, attorno al V secolo a.C. occuparono una parte dei Pirenei e dei pre-Pirenei aragonesi (fra l'attuale frontiera franco-spagnola e la città di Huesca. Erano pastori che lasciavano la coltivazione dei campi alle donne. Il loro centro più importante era Jaca, una piccola città fortificata in cui sono state trovate monete dell'epoca con impresso il nome di Iacca (da cui è derivata l'attuale denominazione). Gli invasori romani guidati dal console Marco Porcio Catone, penetrati nella Penisola iberica nel 195 a.C. trovarono un'accanita resistenza nella regione degli Jacetani. Nella primavera del 194 a.C. posero l'assedio a Jaca che nel frattempo era stata abbandonata da parte dei suoi difensori che si stavano recando in un territorio limitrofe per combattere contro i Sussetani (altra popolazione iberica). Intercettati e fatti prigionieri dai Romani non poterono più rientrare in città. Quest'ultima, rimasta semi-indifesa fu facilmente espugnata da Marco Porcio Catone che ne prese possesso con tutto il territorio circostante. Località strategica per il controllo della parte nord-occidentale della Tarraconensis e di alcuni importanti passi pirenaici, Jaca prosperò durante la dominazione romana e conobbe una rilevante crescita demografica ed economica. Gli abitanti erano dediti in prevalenza al commercio ma anche all'agricoltura ed alla pastorizia.
Durante il V secolo Jaca fu costretta a seguire il triste destino di tutta l'Hispania romana con un periodo di decadenza che si protrasse anche dopo il consolidamento dell'occupazione visigota (a cavallo fra il V e il VI secolo) e l'invasione araba all'inizio dell' VIII secolo. In epoca carolingia però, il nobile Aznar I, col consenso di Carlo Magno fondò qui nel 780 una contea che prese il nome dal fiume Aragon e che ebbe in Jaca il proprio fulcro. La città venne fortificata e difesa con successo da vari attacchi musulmani nel corso del IX secolo. Entrata in possesso dei re cristiani di Pamplona, il sovrano Sancho III diede la città e tutta la contea a suo figlio Ramiro I cui conferì anche il titolo di re, avallato successivamente dal Papa mediante bolla. Nacque così il regno indipendente di Aragona che, dal 1077 ebbe ufficialmente come capitale Jaca e che fu destinato a giocare un ruolo di primaria importanza nella penisola iberica, in Italia e in tutto il bacino del Mediterraneo.
Nel 1010 si tenne a Jaca un concilio della chiesa cattolica. Con l'elevazione di Jaca a capitale del Regno d'Aragona, il re Sancho Ramirez concesse alla città un Fuero e cioè uno statuto comunale e dei privilegi che determinarono una notevole espansione urbana cui contribuì anche il passaggio per la città del camino de Santiago, che vi faceva tappa venendo da Canfranc e proseguendo per Santa Cruz. Questa favorevole ubicazione comportò benefici di carattere culturale, sociale e commerciale. In questo periodo (Seconda metà dell'XI secolo) venne eretta in pieno centro cittadino la superba cattedrale, uno dei più significativi edifici romanici d'Aragona e di Spagna.
Anche dopo la riconquista cristiana di Saragozza nel 1118 che successivamente fu destinata a diventare capitale del Regno, Jaca continuò a prosperare. Nel XV secolo però, fu colpita da un incendio e da una catastrofica epidemia di peste che dimezzò il numero dei suoi abitanti. L'unione dinastica fra il Regno di Aragona e quello di Castiglia 1479 assestò alla città e a tutti i territori della Corona d'Aragona un colpo mortale. Divenuta una città periferica di un Regno depauperato e asservito all'imperialismo castigliano del tempo, Jaca sembrò ritrovare un certo slancio a cavallo fra il XVI e il XVII secolo, quando venne potenziata la sua funzione militare, in virtù della vicinanza alla frontiera francese. È di quell'epoca la Cittadella (1595), imponente fortificazione militare progettata e costruita da un architetto italiano, Tiburzio Spanocchi (o Spanochi) per ordine di Filippo II.
A partire dal 1883 Jaca conobbe un ulteriore periodo di sviluppo dovuto all'arrivo della rete ferroviaria che congiungeva la cittadina a Saragozza, mantenendo nel contempo il suo ruolo militare e strategico fino ad epoca franchista. Nel dicembre del 1930 si verificò in città una sollevazione militare che portò alla proclamazione della Repubblica ben presto domata dall'intervento dell'esercito. I due capi della rivolta, i capitani Galán e García Hernández furono fucilati, dopo un processo sommario, lo stesso giorno in cui vennero catturati. Molti accusati, grazie alle pressioni di alcuni aragonesi influenti e dell'opinione pubblica, furono condannati a pene detentive di varia natura e durata, e, nei casi meno gravi, indultati.
Persa ormai la sua funzione militare a seguito dell'integrazione della Spagna nella Comunità Europea, la ricchezza della città è sempre più poggiata sul terziario e sul turismo che fanno di Jaca una delle principali stazioni sciistiche dei Pirenei, grazie anche alla sua vicinanza alle piste delle località di Astun e di Candanchu, e un vivace centro di scambi favorito dalla sua prossimità alla ricca valle dell'Ebro e alla regione storica francese del Béarn.
Monumenti
La città ha importanti monumenti romanici fra cui la Cattedrale , costruita nella seconda metà dell' XI secolo, fra le più importanti dell'Aragona , il Monasterio de Monjas Benedectinas del secolo XII e la Sala Capitular che ospita il Museo diocesano con un'importante collezione di affreschi romanici del XII e XIII secolo staccati da diverse chiese dei Pirenei. La Cittadella di pianta pentagonale della quale resta la piazza d'armi, fu fatta costruire da Filippo II nel 1595 su progetto dell'architetto italiano Tiburzio Spanocchi. Al 1546 risale la costruzione della Casa del Ajuntamiento al cui interno è custodito il Libro de la Cadena , riproduzione del XIII secolo del Fuero concesso nel 1077 alla città.
Dintorni
A 17 Km. si trova il bel villaggio di Santa Cruz de la Seròs con due interessanti chiese romaniche entrambe del secolo XI: Santa Cruz e san Caprasio. A 23 Km. c'è il suggestivo 'Monasterio de San Juan de la Peňa risalente alla fine del X secolo, nel secolo XI fu ampliata la chiesa scavata nella roccia, costruito il chiostro romanico e una nuova chiesa all'interno della quale ci sono le tombe di 27 sovrani di Aragona e di Jimena moglie del leggendario eroe del riconquista Cid Campeador. A 30 Km. il Puerto de Somomport (in aragonese Port d'Urdos, l'antico Summus Portus romano a 1632 metri d'altitudine valico e posto di frontiera franco-spagnola.
Feste ed eventi
La festa principale è quella del 1° maggio in ricordo della battaglia del conte Aznar contro i musulmani di al-Andalus. Dura una settimana in cui si svolgono sfilate in costumi dell'epoca, rappresentazioni fra lo storico e il leggendario della battaglia, feste e balli. Le feste parrocchiali del capoluogo e delle frazioni si svolgono in occasione del giorno dedicato al santo protettore generalmente con cerimonie religiose, processioni e balli. Il Mercado Medieval è dedicato alla vita medievale con esibizione nelle strade di artigiani che lavorano secondo le tecniche tradizionali anche di vecchi mestieri in disuso e vendono i loro prodotti. Il carnevale e la Settimana santa si svolgono secondo le tradizioni spagnole come nelle altre città Le romerias a santuari sono pellegrinaggi ai santuari che si svolgono come in tutta la Spagna facendo seguire ai riti religiosi del mattino una festa campestre dei partecipanti al pellegrinaggio che mangiano insieme in campagna e giocano, cantano e ballano. Si svolgono inoltre il Festival Folklorico de los Pirineosnella prima settimana di agosto ogni due anni, Il Festival del camino de Santiagoin agosto, il Festival abierto en Canal pure in agosto, La Feria del Libro in un giorno di agosto, il Festival Pirineicoin giugno e la Feria Exporpurga in giugno.