Vincenzo Calcara
Vincenzo Calcara (Castelvetrano, 3 dicembre 1956) è un delinquente comune italiano, asserito membro di Cosa Nostra e successivamente divenuto collaboratore di giustizia. Poi rivelatosi falso collaboratore.
Biografia
Esponente della famiglia mafiosa di Castelvetrano, negli anni '80 era stato condannato a 14 anni per omicidio, ma riuscì a fuggire in Germania[1]. Nel maggio 1991 era stato incaricato di uccidere il giudice Paolo Borsellino, ma non lo fece. Venne arrestato nel novembre successivo e un mese dopo cominciò a collaborare con il giudice.
In particolare Calcara parlò a Borsellino delle 5 entità, un presunto gruppo di poteri costituito da Cosa Nostra, Massoneria deviata, Vaticano deviato, Servizi segreti deviati e ‘ndrangheta.[2] Afferma di essere stato coinvolto nell'attentato a papa Giovanni Paolo II e che Paolo Borsellino era riuscito a trovare una foto di Piazza San Pietro dove compariva Calcara stesso insieme ad Antonov, l'uomo che custodiva Ali Aǧca e un altro turco.[3]
Il 6 maggio 1992 le indagini del giudice Borsellino derivate dalle dichiarazioni di Calcara condussero a 43 ordini di cattura contro i mafiosi di Castelvetrano e i loro fiancheggiatori, fra cui l'ex sindaco Antonio Vaccarino (indicato da Calcara a capo della cosca) e l’impiegato in pensione della Cassazione Giuseppe Schiavone, incaricato di "aggiustare" i processi[4]: il procedimento penale che ne seguì, denominato "Alagna Antonino + 30", si concluderà in primo grado nel 1995 con pesanti condanne[5].
Nel 1992 il pentito si autoaccusò dell'omicidio del sindaco di Castelvetrano Vito Lipari, avvenuto nel 1980, e rivelò che il mandante era il consigliere comunale DC Antonio Vaccarino (poi sindaco dal 1982 al 1983), perché "bramoso di divenire primo cittadino", accusandolo anche di essere il capo della cosca di Castelvetrano[6][7] ma il 29 maggio dello stesso anno, qualche giorno dopo la strage di Capaci, ritrattò tali dichiarazioni con una lettera inviata alla Corte per poi riconfermerle successivamente[8]. Arrestato, Vaccarino fu poi assolto per quell'accusa poiché Calcara non venne ritenuto attendibile.[9]
In numerosi processi, diversi collaboratori di giustizia del trapanese e del palermitano (Giuseppe Ferro, Vincenzo Sinacori, Giovanni Brusca, Vincenzo Patti, Francesco Milazzo) negarono di averlo conosciuto come uomo d'onore e ne smentirono le affermazioni: per queste ragioni, nelle motivazioni della sentenza di primo grado per l'omicidio del giudice Giangiacomo Ciaccio Montalto, i giudici ritennero Calcara inattendibile[10]. Tale affermazione venne condivisa anche nelle motivazioni della sentenza di primo grado per l'omicidio del giornalista Mauro Rostagno, nel quale Calcara rese dichiarazioni[11]. Inoltre nel 2014, in un'udienza del processo "Borsellino quater", il collaboratore di giustizia Vincenzo Sinacori paragonò Calcara al falso pentito Vincenzo Scarantino dichiarando: "c'era ancora un altro di Castelvetrano, Calcara, che si autoaccusava dell'omicidio Lipari quando l'omicidio Lipari l'ho fatto io con altri"[12]: infatti Sinacori si autoaccusò dell'omicidio del sindaco Vito Lipari nel corso del processo "Omega" e in quello per l'omicidio Rostagno[13][14].
Fino al 1998 Calcara è stato sottoposto al programma di protezione dei collaboratori di giustizia.
Nel corso del processo a Matteo Messina Denaro, condannato a Caltanissetta all'ergastolo per le stragi del '92, il pm Paci ha ricostruito il ruolo dell’ex collaboratore di giustizia Vincenzo Calcara, che avrebbe “inquinato l’acqua nei pozzi”, portando le indagini su piste diverse da quella di Matteo Messina Denaro del quale non fece mai il nome. Calcara, definito dal pm un pentito “eterodiretto”, aveva sempre indicato in Mariano Agate, e non Francesco Messina Denaro, il capo di “cosa nostra” del trapanese. A seguito della requisitoria, l'ex pentito ha inviato alla corte d’Assise di Caltanissetta due lettere e un esposto contro il pm Paci. Sulla vicenda è intervenuto l’avvocato Fabio Trizzino, legale dei familiari del giudice Borsellino, che ha diffidato Calcara dall’utilizzare strumentalmente qualunque riferimento alla vedova e ai figli del giudice a sostegno di qualunque sua iniziativa, ribadendo inoltre la totale fiducia nei confronti della Procura di Caltanissetta e in particolare del dottor Gabriele Paci. A seguito delle accuse infondate rivolte contro il pm Paci e contro l'avvocato Fabio Trizzino, la Procura di Catania ha chiesto il rinvio a giudizio per calunnia, diffamazione aggravata e continuate dell’ex collaboratore di giustizia, il quale secondo il procuratore di Catania si troverebbe nelle condizioni per essere dichiarato delinquente abituale.
Note
- ^ dalle trame di Agca ai delitti eccellenti
- ^ Copia archiviata, su antimafiaduemila.com. URL consultato il 19 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 27 luglio 2014).
- ^ http://www.19luglio1992.com/index.php?option=com_content&view=article&id=8014:calcara1&catid=20:altri-documenti&Itemid=43
- ^ VOLEVANO UCCIDERE IL GIUDICE BORSELLINO - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 7 maggio 2021.
- ^ Sentenza del processo "Alagna+30", su radioradicale.it.
- ^ Copia archiviata, su archivio.agi.it. URL consultato il 24 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 24 giugno 2016).
- ^ ' DAL COMUNE L'ORDINE GIUSTIZIATE IL SINDACO' - La Repubblica.it, su ricerca.repubblica.it.
- ^ ' SANTAPAOLA? E' INNOCENTE NON HA UCCISO IL SINDACO...' - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 30 maggio 2021.
- ^ Copia archiviata, su archivio.agi.it. URL consultato il 24 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 24 giugno 2016).
- ^ Sentenza di primo grado per l'omicidio del giudice Giangiacomo Ciaccio Montalto (pagg. 22 e seguenti), su csm.it.
- ^ Sentenza di primo grado per l'omicidio del giornalista Mauro Rostagno (PDF), su archivioantimafia.org.
- ^ antimafiaduemila.com, http://www.antimafiaduemila.com/home/primo-piano/286-processo-borsellino-quater/49717-ferrante-qprovammo-noi-i-telecomandi-per-lattentato-di-borsellinoq.html .
- ^ alqamah.it, http://www.alqamah.it/2013/08/14/il-terremoto-del-belice-del-1968-la-ricostruzione-e-la-speculazione-lomicidio-mafioso-del-sindaco-di-castelvetrano-vito-lipari-e-quel-summit-di-cosa-nostra/ .
- ^ liberainformazione.org, http://www.liberainformazione.org/2011/12/07/processo-rostagno-sinacori-il-giornalista-parlava-male/ .
Bibliografia
- Simona Mazza e Vincenzo Calcara, Dai memoriali di Vincenzo Calcara: le cinque entità rivelate a Paolo Borsellino, 2014, Il Molo, Massarosa, ISBN 978-88-96920-71-8 [1]
Voci correlate
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