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Castelvenere ("R' Viennr" in dialetto castelvenerese) è un comune italiano di 2 607 abitanti[1] della provincia di Benevento in Campania.

Castelvenere
comune
Castelvenere – Stemma
Castelvenere – Bandiera
Castelvenere – Veduta
Castelvenere – Veduta
La torre ricostruita
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Campania
Provincia Benevento
Amministrazione
SindacoMario Scetta (lista civica Veneri futura e solidale) dal 5-6-2016
Territorio
Coordinate41°14′N 14°33′E
Altitudine119 m m s.l.m.
Superficie15,44 km²
Abitanti2 607[1] (31-10-2019)
Densità168,85 ab./km²
FrazioniBagni Vecchi-Olivella, Fedeli, Marraioli, San Tommaso
Comuni confinantiGuardia Sanframondi, San Lorenzello, San Salvatore Telesino, Solopaca, Telese Terme
Altre informazioni
Cod. postale82030
Prefisso0824
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT062019
Cod. catastaleC280
TargaBN
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[2]
Cl. climaticazona C, 1 287 GG[3]
Nome abitanticastelveneresi, vienneresi
Patronosan Barbato di Benevento
Giorno festivo19 febbraio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Castelvenere
Castelvenere
Castelvenere – Mappa
Castelvenere – Mappa
Posizione del comune di Castelvenere nella provincia di Benevento
Sito istituzionale

Geografia fisica

Territorio

Castelvenere dista circa 34 km da Benevento, 30 km da Caserta, 60 km da Napoli, 195 km da Roma e 80 km da Ariano Irpino. Il territorio comunale confina a nord-est con Guardia Sanframondi; a ovest con Telese Terme e San Salvatore Telesino; a sud con Solopaca; a nord-ovest con San Lorenzello. È attraversato dal fiume Calore e dal torrente Seneta.

Fa parte della Valle Telesina, sorge a 119 m s.l.m.ed è suddiviso in quattro contrade: Foresta, Marraioli, Tore e Petrara[4].

Origini del nome

 

Il nome originario del comune era Véneri, forse perché nella zona vi era un tempio dedicato alla dea Venere.[5] Solo nel XIV secolo è citato con il nome di Castrum Veneris.[6]

Il termine «Vieneri» risalirebbe al 1308. Contenuto nelle «Rationes decimarum» del monastero di San Salvatore, il nome del casale comparirebbe regolarmente nelle numerazioni del periodo compreso tra il 1542 e il 1669.

Nel 1638 il nome «Castiel Venere» si riscontra nel tavolario Giampiero Gallarano e viene usato per descrivere il castello costruito dalla famiglia Monsorio. Inoltre, varie fonti datate dal 1671 al 1807, attribuiscono al casale i nomi «Veneri», «Castel Veneri» e «Castello Venere».

Nel 1811 la parola «Castelvenere» è citata, definitivamente, all'interno del «Decreto per la nuova circoscrizione delle quattordici province del Regno di Napoli»[7].

Storia

Dall'età feudale all'unità d'Italia

Dal 1151 al 1460 è feudo della famiglia Sanframondo, di origine normanna; successivamente invece è possedimento dei Monsorio.

Nel 1532 conta trentasei famiglie che diventano settanta alla fine del Cinquecento.[8]

Nel 1638, dopo un'attenta valutazione del feudo, viene acquistato da Lelio Carfora, governatore di Cerreto Sannita, per conto della famiglia Carafa.

Nella valutazione o «apprezzo» del feudo del 1638 si viene a sapere che Castelvenere «sta edificato su luogo piano, fortissimo di muraglia, con fossi attorno, di maniera che dalla parte di tramontana sta eminente, per esservi un vallone sotto, per dove scorrono le acque del paese; s'entra per una porta con ponte levatoio dalla parte occidentale, dove si trova una bella strada dritta, di conveniente larghezza, spartita in vichi da una parte e dall'altra» (Il feudo fu valutato 10.520 ducati).[9]

Il terremoto del 5 giugno 1688 danneggia il paese.

Dal 1861 fa parte della provincia di Benevento.

Dall'unità ad oggi

Nel 1898 vengono fatti degli scavi che portano alla luce un insediamento palafittico.[4]

Oltre alla palafitta, lunga 25 metri, larga 14 e poggiante su 99 pali conficcati verticalmente nel terreno, vengono ritrovati anche ossa di muflone, nuclei e punte silicee appartenenti all'età del ferro.[10]

Il 9 ottobre del 1943, nei pressi della chiesa Santa Maria della Foresta, tre contadini vengono barbaramente uccisi da soldati nazisti.[11]

Il 18 febbraio 1999 Cicciano si gemella con Castelvenere. Il patto viene firmato con una delegazione di ciccianesi guidata dal sindaco e dal parroco accolta solennemente dai corrispettivi di Castelvenere, i quali ricambiano la visita il 21 febbraio.[12]

Nel 2002, anno di celebrazione del quattordicesimo centenario della nascita di san Barbato, avviene anche il gemellaggio tra Castelvenere e Xewkija (isola di Gozo, Malta).[13]

Nel 2013 il comune di Castelvenere costituisce l'unione dei comuni «Città Telesina» insieme ai comuni di Amorosi, San Salvatore Telesino, Solopaca e Telese Terme.[14]

Nel 2019 Castelvenere è «Città Europea del Vino» grazie al progetto «Sannio Falanghina - Città Europea del vino», condiviso con i comuni di Guardia Sanframondi, Solopaca, Sant'Agata dei Goti e Torrecuso[15].

Nel 2021 Castelvenere è attraversato dal Giro d'Italia come traguardo volante della tappa 8 Foggia-Guardia Sanframondi e tappa traguardo per la Maglia Ciclamino[16].

Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture religiose

  • Chiesa di San Nicola

La Chiesa di San Nicola occupa parte della centralissima Piazza San Barbato. Insieme alle altre due chiese del paese, fa parte della Diocesi Cerreto Sannita - Telese - Sant'Agata de' Goti[17].

  • Chiesa Madonna della Seggiola

La Chiesa Madonna della Seggiola si trova in Via Scavi. Progettata nel 1899, la struttura nasce nel luogo in cui, nel 1898, fu ritrovata l'antica palafitta[4].

  • Chiesa di Santa Maria della Foresta

La Chiesa di Santa Maria della Foresta è situata in contrada Foresta e, secondo gli storici, ha origine da un Tempio Basiliano. Come riporta la tradizione, nel 602 vi nacque San Barbato, vescovo di Benevento e patrono di Castelvenere che la comunità festeggia il 19 febbraio e l'8 maggio (San Barbato di penitenza)[4].

Architetture civili

  • Torre Angioina

La torre Angioina si trova nel centro storico di Castelvenere, nella parte più antica del borgo medioevale, a pochi passi dalle cantine tufacee, da Piazza Mercato e dal teatro comunale. Crollata nel maggio 2006, viene ricostruita e riconsegnata ai cittadini e ai turisti nel 2016[18].

  • Cantine tufacee
 
Una cantina tufacea
Le cantine sotterranee sono scavate nel suolo tufaceo sottostante Via Mulino. Le cavità vengono realizzate in età rinascimentale per estrarre il tufo grigio, e poi ampliate e modificate per l'uso come cantine. Attualmente sono parte di un percorso turistico.[19]
Ancora oggi la leggenda narra che nelle cantine tufacee si riunissero le streghe.[20]

Aree naturali

  • Parco Rascolagatti
Esteso per circa 10 ettari, il parco si trova nei pressi del cimitero di Castelvenere, lungo la strada statale 87 Sannitica che collega Castelvenere con Telese Terme; solitamente accoglie cittadini e turisti il lunedì in Albis di ogni anno, giorno in cui si tiene la tradizionale «scampagnata vennerese». Durante la manifestazione si può degustare anche la "scarpella", piatto tipico sannita riconosciuto ufficialmente tra i prodotti agroalimentari tradizionali (PAT)[21]
Il nome "Rascolagatti" deriverebbe da una specie erbacea presente in enorme quantità (Smilax aspera, volgarmente detta Stracciabraghe).[22]

Società

Evoluzione demografica

La popolazione residente[23] è di 2.652 abitanti, pari a 918 famiglie (dati Istat 2017).[24]

Nel 2016 gli abitanti erano: 2624. Nel 2010: 2562. Nel 2001: 2621.

Abitanti censiti[25]

Etnie e minoranze straniere

Nel 2015, in Via Fontana San Marco, viene attivato il centro di accoglienza denominato «Damasco 6». Il centro, pur avendo una «capienza di circa 70 posti», per un lungo periodo ospita circa «125 richiedenti asilo», molti dei quali provenienti dall'Africa occidentale (Senegal, Nigeria, ecc.)[26]. A luglio 2018 il CAS viene chiuso e gli immigrati ospitati vengono trasferiti in altre province[27].

Cultura

Musei

Museo delle tradizioni contadine

Via Mulino ospita anche il «Museo delle tradizioni contadine», una delle cantine più caratteristiche del borgo medievale in quanto si snoda per decine di metri e, scendendo in profondità, è presente una sorgente d'acqua. Il museo raccoglie oggetti, utensili, strumenti, attrezzi e vecchie macchine per la lavorazione dell'uva e la conservazione del vino.[28]

Eventi

Cantine al Borgo

Cantine al borgo è un evento nato nel 1996, anche grazie alle varie associazioni che mettono insieme i produttori e gli imbottigliatori del vino di Castelvenere[29].

Giro d'Italia

Il 15 maggio 2021 Castelvenere è interessato dalla tappa 8 Foggia-Guardia Sanframondi del Giro d'Italia (edizione numero 104). Castelvenere è anche tappa traguardo per la classifica a punti per la Maglia Ciclamino[16]. Le strade percorse dai corridori del Giro sono: via San Tommaso (Sp 79 al confine con Telese Terme e San Lorenzello); via Nazionale Sannitica (Sp78 al confine Guardia Sanframondi e nei pressi dello svincolo Bagni Vecchi); via Sannitica (nel tratto che va dall'incrocio della Sp 87 allo svincolo di via Marraioli - via Foresta)[30].

Economia

Considerato il «comune più 'vitato'» del Centro Sud (in base al rapporto tra superficie coltivata con vitigni e superficie totale)[31][32], nel 2013 Castelvenere ha vinto il premio come «miglior piano regolatore delle città del vino».[33]

L'economia del paese è quasi tutta incentrata sulla coltivazione delle viti e sulla produzione di vini, anche grazie alle diverse aziende vitivinicole che si occupano principalmente di promuovere il territorio commercializzando soprattutto Barbera, Falanghina ed Aglianico.

Recenti ricerche hanno puntato i riflettori sul locale vitigno Camaiola, il «barbera che barbera che non è»[34]. È dell'aprile 2019, infatti, la notizia secondo cui è stato avviato l'iter per l'iscrizione del Camaiola al Registro nazionale delle varietà di vite e di uve da vino[35]. A maggio 2021 «manca solo la pubblicazione del decreto del ministero delle Politiche Agricole» mentre «sarà sempre compito del Consorzio» Sannio Tutela Vini «procedere con tutte le procedure successive alla registrazione del vitigno, per fare in modo che presto sulle bottiglie si possa vedere scritto Camaiola» [36]. Ad agosto 2021 sembra ormai certa l'iscrizione del Camaiola nel registro nazionale delle varietà di vite da vino[37].

Infrastrutture e trasporti

Il territorio comunale è attraversato dal vecchio percorso della strada statale 87 Sannitica Napoli-Campobasso-Termoli, dalla strada statale 372 Telesina Caianello-Telese Terme-Benevento e dalla ferrovia Napoli-Foggia.

Castelvenere è interessato dal tracciato dell'Alta Capacità Napoli-Bari. «Visionando il tracciato», però, si nota che «(...) è scomparso il nome di Castelvenere pur essendo il suo territorio interessato dall'attraversamento dei binari della nuova tratta ferroviaria mentre resta quello di Solopaca, individuato come 'fermata'»[38].

Amministrazione

Alessandro Di Santo ha ufficializzato la nuova candidatura a sindaco di Castelvenere[39]; in caso di ulteriore vittoria, sarebbe il quarto mandato come primo cittadino. «Chiusa la lista - ha annunciato Di Santo in un comunicato stampa del 7 agosto 2021 - stiamo lavorando ad un programma di rilancio per la nostra comunità che deve tornare a svolgere un ruolo da protagonista nella Valle Telesina».

Mario Moccia, già nel 1997 candidato sindaco contro Alessandro Di Santo, dal canto suo in lizza per l'allora secondo mandato, ha definito il gruppo politico «Dialogo per Castelvenere», comitato elettorale guidato dallo stesso Moccia, come «l'unica alternativa alle prossime comunali a Castelvenere alla lista che sarà capeggiata dal dottor Alessandro Di Santo»[40].

Salvatore Falato, già consigliere ed assessore al Comune di Castelvenere sotto l'amministrazione diretta da Mario Scetta, ha commentato l'annunciata rinuncia di Enzo Simone alla candidatura di sindaco di Castelvenere in un post in cui esorta i cittadini - soprattutto quelli più giovani - a candidarsi alle prossime elezioni amministrative, così da «offrire - ha fatto sapere - una nuova visione alla comunità» [41].

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
2020-2021 Fiorentino Boniello - Commissario (in carica) Alla sospensione del Consiglio comunale è seguita la nomina, da parte del Prefetto di Benevento, di un Commissario Prefettizio per la provvisoria gestione dell'ente locale. Al Commissario è stato anche conferito l'incarico di commissario ad acta per l'approvazione del rendiconto di gestione per l'esercizio finanziario 2019[42].
2016-2020 Mario Scetta Lista civica «Veneri futura e solidale» Sindaco Il 5 giugno 2016 è stato rieletto sindaco Mario Scetta (terzo mandato). Scetta ha vinto le elezioni amministrative grazie a 1046 voti (il 56,33%), a fronte degli 811 voti (43,67%) ottenuti dall'altro candidato sindaco, Alessandro Di Santo. I votanti sono stati 1890 (83,93%) su un totale di 2252 elettori[43].


Dal 5 agosto 2019, al vice sindaco Mario Moccia e all'assessore Luigi Simone sono subentrati rispettivamente Antonella Simone e Pasquale Carlo[44].


Nell'agosto 2020, a seguito di un Consiglio comunale convocato per l'approvazione del bilancio, consiglio a cui non hanno partecipato i consiglieri di maggioranza del gruppo «ConfrontoeDialogo», il primo cittadino Scetta ha rassegnato le dimissioni.[45]

2011-2016 Alessandro Di Santo Lista civica «La Città Nuova» Sindaco Il 15 maggio 2011 è stato rieletto sindaco Alessandro Di Santo (terzo mandato). Di Santo ha vinto le elezioni amministrative grazie a 1046 voti (56,85%), a fronte dei 794 voti (43,15%) ottenuti dall'altra candidata sindaco, Mirella Fabbri, a capo della lista civica «Futuro in comune». I votanti sono stato 1890 (85,02%) su un totale di 2223 elettori[46].
2006-2011 Mario Scetta Centro-Sinistra (Liste civiche) Sindaco Il 28 maggio 2011 è stato rieletto sindaco Mario Scetta (secondo mandato consecutivo). Scetta ha vinto le elezioni amministrative grazie a 1431 voti (79,02%), a fronte dei 380 voti (20,98%) ottenuti da Alleanza nazionale per cui l'altro candidato sindaco è stato Salvatore Verrillo. I votanti sono stati 1869 (83,36%) su un totale di 2242 elettori[47].
2001-2006 Mario Scetta Centro-Sinistra (Liste civiche) Sindaco Il 13 maggio 2011 è stato eletto per la prima volta sindaco Mario Scetta. Scetta ha vinto le elezioni amministrative grazie a 1500 voti (80,56%), a fronte dei 362 voti (19,44%) ottenuti dal Centro-destra (Liste civiche) per cui l'altro candidato sindaco è stato Abele Di Lonardo. I votanti sono stati 1958 (88,60%) su un totale di 2210 elettori[48].
1997-2001 Alessandro Di Santo Lista civica Sindaco Il 27 aprile 1997 è stato rieletto sindaco Alessandro Di Santo (secondo mandato consecutivo). Di Santo ha vinto le elezioni amministrative grazie a 1313 voti (72,06%), a fronte dei 374 voti (20,53%) e 135 voti (7,41%), ottenuti rispettivamente da: Mario Moccia (Centro) e Parlapiano Emilio Salvatore (Destra). I votanti sono stati 1874 (85,22%) su un totale di 2199 elettori[49].
1993-1997 Alessandro Di Santo DC (Democrazia Cristiana) Sindaco Il 6 giugno 1993 è stato eletto per la prima volta sindaco Alessandro Di Santo. Di Santo ha vinto le sue prime elezioni amministrative a Castelvenere grazie a 1019 voti (55,26%), a fronte degli 825 voti (44,74%) ottenuti dalla lista civica capeggiata dall'altro candidato sindaco, Salvatore Verrillo. I votanti sono stati 1914 (88,49%) su un totale di 2163 elettori[50].

In precedenza sono sindaci di Castelvenere:[51]

  • Leucio Antonio Verrillo (1987-1993).
  • Gaetano Boniello (1987-1987).
  • Leucio Antonio Verrillo (1980-1987).
  • Erino Eugenio Carlo (1970-1980)
  • Leucio Antonio Verrillo (1964-1970).
  • Erino Eugenio Carlo (1962-1964).
  • Vincenzo Venditti (1949-1962).
  • Cosimo Moccia (1946-1949).
  • Pietro Martone (1944-1946).
  • Cosimo Moccia (1944-1944).
  • Goffredo Chiavelli (1936-1943).
  • Umberto Biondi (1935-1936).
  • Nicola Riccardi (1933-1935).
  • Pietro Albanello (1932-1933).
  • Salvatore Carlo (1932-1932).
  • Francesco Salvi (1931-1931).
  • Luigi Di Santo (1930-1931).
  • Salvatore Di Santo (1929-1930).
  • Giuseppe Venditti (1928-1929).
  • Salvatore Di Santo (1926-1928).
  • Cosimo Moccia (1915-1926).
  • Leopoldo Ferrigni (1912-1914).
  • Giuseppe Venditti (1909-1912).
  • Domenico Verrillo (1908-1909).
  • Raffaele Romanelli (1902-1907).
  • Leopoldo Ferrigni (1900-1902).
  • Angelo Michele Ferri (1898-1900).
  • Leopoldo Ferrigni (1889-1898).
  • Raffaele Romanelli (1888-1889).
  • Eliseo D'Onofrio (1887-1888).
  • Francesco Guarnieri (1878-1887).
  • Giustino De Simone (1878-1878).
  • Donato Ciabrelli (1876-1878).
  • Giuseppe D'Orsi (1872-1876).
  • Filippo Simone (1867-1871).
  • Cosimo Moccia (1864-1867).
  • Domenico Ferrigni (1864-1864).
  • Salvatore D'Onofrio (1860-1863).
  • Vincenzo Romanelli (1856-1860).
  • Michele Martone (1850-1856).
  • Massimo D'Onofrio (1846-1850).
  • Michele Martone (1844-1846).
  • Giuseppe Ferrigni (1841-1844).
  • Pietro Simone (1838-1841).
  • Antonio Riccio (1831-1838).
  • Michelangelo Nicola Simone (1830-1831).
  • Nicola Verrillo (1830-1830).
  • Gaetano Di Santo (1829-1830).
  • Pietro Simone (1827-1829).
  • Vincenzo Romanelli (1823-1826).
  • Salvatore Piazza (1818-1823).
  • Barbato Martone (1815-1817).
  • Vincenzo Romanelli (1813-1815).
  • Gianbattista Riccio (1811-1812).
  • Barbato Martone (1810-1811).
  • Nunzio Romanelli (1809-1810).

Gemellaggi

Altre informazioni amministrative

Fa parte della Comunità montana del Titerno, dell'Unione dei comuni Città Telesina[52] e dell'Associazione Nazionale Città del Vino.

Note

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 ottobre 2019.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ a b c d Statuto Comune di Castelvenere (2012) (PDF), su incomune.interno.it.
  5. ^ Touring, p. 282.
  6. ^ Marrocco, p. 39.
  7. ^ SIUSA - Comune di Castelvenere, su siusa.archivi.beniculturali.it.
  8. ^ Pescitelli, p. 237.
  9. ^ Marrocco, p. 40.
  10. ^ VAS_Castelvenere_sintesi non tecnica (PDF), su comune.castelvenere.bn.it.
  11. ^ Castelvenere, nove ottobre 1943, la strage dimenticata, in Corriere Sannita, 9 ottobre 2014. URL consultato il 28 novembre 2017.
  12. ^ Francesco Michele Petillo, Atti fatti e notizie su Cicciano e la sua gente.
  13. ^ (EN) Joseph Grima, Castelvenere Twinning, su xewkija.gov.mt. URL consultato il 29 novembre 2017.
  14. ^ Città Telesina, Statuto (PDF), su comuneteleseterme.gov.it.
  15. ^ Il Sannio è Capitale europea del vino 2019 | FOTO, su Ottopagine.it, 16 febbraio 2019. URL consultato il 14 marzo 2019.
  16. ^ a b di Barbara Serafini |, Castelvenere tappa traguardo della Maglia Ciclamino, su Fremondoweb, 11 maggio 2021. URL consultato il 15 maggio 2021.
  17. ^ Castelvenere, Chiesa di San Nicola, su necrologie.repubblica.it.
  18. ^ Castelvenere, domani l'apertura della Torre Angioina, in Ottopagine.it, 14 maggio 2016. URL consultato il 28 novembre 2017.
  19. ^ ITINERARI GEOTURISTICI ATTRAVERSO IL PATRIMONIO GEOLOGICO ED ENOLOGICO: STRUMENTO DI CONOSCENZA, VALORIZZAZIONE, SALVAGUARDIA E SICUREZZA DELL’AMBIENTE. UNA PROPOSTA PRELIMINARE. ESEMPI CAMPANI E SICILIANI (PDF), su iemest.eu.
  20. ^ Cantine tufacee, in CAMMINI STORICI, 7 aprile 2015. URL consultato il 28 novembre 2017.
  21. ^ Anteprima24, La “Scarpella” di Castelvenere tra i 26 “Prodotti della gastronomia”, in https://www.anteprima24.it/benevento/la-scarpella-castelvenere-26-prodotti-della-gastronomia/.
  22. ^ Parco Rascolagatti, in Il cammino dell'anima, 12 maggio 2015. URL consultato il 28 novembre 2017.
  23. ^ Popolazione Castelvenere, su tuttitalia.it.
  24. ^ Castelvenere, Censius Istat (PDF), su ottomilacensus.istat.it.
  25. ^ Dati tratti da:
  26. ^ I CAS in Provincia di Benevento - Luglio 2016 (PDF), su meltingpot.org.
  27. ^ Ntr24, Castelvenere, i migranti tornano al centro dopo la chiusura: da 3 giorni dormono in strada, in http://www.ntr24.tv/2018/07/09/castelvenere-i-migranti-tornano-al-centro-dopo-la-chiusura-da-3-giorni-dormono-in-strada/.
  28. ^ Anna Maria Baratelli, Sandra Becucci e Antonietta Caccia, Il patrimonio museale antropologico: Itinerari nelle regioni italiane. Riflessioni e prospettive, Gangemi Editore, 3 febbraio 2016, ISBN 978-88-492-9175-9. URL consultato il 28 novembre 2017.
  29. ^ cantine al borgo 1, su www.galtiterno.it. URL consultato il 7 agosto 2019.
  30. ^ COMUNICAZIONE 104° GIRO D'ITALIA, su halleyweb.com. URL consultato il 15 maggio 2021.
  31. ^ Il Denaro, Castelvenere, il “Comune più vitato del Sud”: la carovana di legambiente fa tappa nel Sannio, in https://www.ildenaro.it/castelvenere-comune-piu-vitato-del-sud-la-carovana-legambiente-tappa-nel-sannio/.
  32. ^ Turismo: Casucci, favorire sviluppo anche nei centri rurali - Campania, su Agenzia ANSA, 9 maggio 2021. URL consultato il 30 maggio 2021.
  33. ^ A Castelvenere il "miglior piano regolatore delle Città del Vino 2013", in NTR24.TV - News su cronaca, politica, economia, sport, cultura nel Sannio, 6 novembre 2013. URL consultato il 28 novembre 2017.
  34. ^ Vincenzo Busiello, La Camaiola, il vino della gioia di Castelvenere, su Luciano Pignataro Wine&Food Blog, 2 marzo 2019. URL consultato il 7 agosto 2019.
  35. ^ redazione, Antico vitigno sannita Camaiola, al via iter per iscrizione al Registro delle varietà di vite | NTR24.TV - News su cronaca, politica, economia, sport, cultura nel Sannio, su ntr24.tv. URL consultato il 7 agosto 2019.
  36. ^ Sannio, "Benvenuta Camaiola": l'uva beneventana iscritta al Registro nazionale delle varietà di viti, su la Repubblica, 15 maggio 2021. URL consultato il 30 maggio 2021.
  37. ^ Vitigno Camaiola ora iscritto al Registro nazionale delle varietà di vite da vino, su Vinibuoni d'Italia, 17 maggio 2021. URL consultato il 19 agosto 2021.
  38. ^ redazione, Alta Capacità, Di Santo: “Chiarire vicenda del tracciato a Castelvenere” | NTR24.TV - News su cronaca, politica, economia, sport, cultura nel Sannio, su ntr24.tv. URL consultato il 30 maggio 2021.
  39. ^ redazione, Castelvenere, Di Santo annuncia: ‘Mi candido a sindaco alle prossime amministrative’ | NTR24.TV - News su cronaca, politica, economia, sport, cultura nel Sannio, su ntr24.tv. URL consultato il 19 agosto 2021.
  40. ^ Redazione, Castelvenere, Moccia: "Restiamo l'unica alternativa in campo", su Anteprima24.it, 11 agosto 2021. URL consultato il 19 agosto 2021.
  41. ^ di Barbara Serafini |, Castelvenere: Salvatore Falato esorta i cittadini a candidarsi per le prossime elezioni, su Fremondoweb, 18 agosto 2021. URL consultato il 19 agosto 2021.
  42. ^ (EN) Sciolto il consiglio comunale di Castelvenere, nominato commissario, su Roma. URL consultato il 19 agosto 2021.
  43. ^ Eligendo Archivio - Ministero dell'Interno DAIT, su Eligendo. URL consultato il 19 agosto 2021.
  44. ^ Castelvenere. Il sindaco Mario Scetta annuncia avvicendamenti nella Giunta comunale, su il Quaderno. URL consultato il 7 agosto 2019.
  45. ^ Il Sannio Quotidiano, Scetta getta la spugna: arrivano le dimissioni, in https://www.facebook.com/photo?fbid=4267596759981777&set=a.991812780893541, 21 agosto 2020.
  46. ^ Eligendo Archivio - Ministero dell'Interno DAIT, su Eligendo. URL consultato il 19 agosto 2021.
  47. ^ Eligendo Archivio - Ministero dell'Interno DAIT, su Eligendo. URL consultato il 19 agosto 2021.
  48. ^ Eligendo Archivio - Ministero dell'Interno DAIT, su Eligendo. URL consultato il 19 agosto 2021.
  49. ^ Eligendo Archivio - Ministero dell'Interno DAIT, su Eligendo. URL consultato il 19 agosto 2021.
  50. ^ Eligendo Archivio - Ministero dell'Interno DAIT, su Eligendo. URL consultato il 19 agosto 2021.
  51. ^ ::: Ministero dell'Interno ::: Archivio Storico delle Elezioni - Comunali, su elezionistorico.interno.it. URL consultato il 28 novembre 2017.
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Bibliografia

  • AA.VV., L'Italia: Campania, Milano, Touring Club Italiano, 2005.
  • Dante B. Marrocco, Guida del Medio Volturno, Napoli, Tipografia Laurenziana, 1986.
  • Renato Pescitelli, Chiesa Telesina: luoghi di culto, di educazione e di assistenza nel XVI e XVII secolo, Auxiliatrix, 1977.

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