Drone FPV

uno sport dove i partecipanti controllano droni

Un Drone FPV o drone da corsa (dove FPV è un acronimo in inglese per first person view, ovvero visuale in prima persona) è un velivolo utilizzato in un'attività sportiva, ricreativa o cinematografica, in cui i partecipanti controllano dei droni (quadricotteri radicomandati), dotati di telecamere, mentre indossano visori o occhiali montati sulla testa che, grazie ad un modulo di ricezioen video appositamente progettato, ricevono in tempo reale la trasmissione video della telecamera montata del drone, permettendone così il controllo come se fossero "a bordo" del drone stesso.

Un tipico drone da corsa autocostruito

Esistono diversi utilizzi dei droni FPV. Da quello cinematico, per effettuare riprese più dinamiche ed immersive rispetto ai più tradizionali droni stabilizzati, al freestyle, dove i piloti si cimentano perlopiù in acrobazie e tricks o combo di tricks, fino al racing nei circuiti.

Nella disciplina del racing, riconosciuta a tutti gli effetti come attività sportiva dal CONI, l'obiettivo è completare una pista o un percorso prestabilito il più rapidamente possibile (evitando vari tipi di ostacoli, come bandiere, anelli, gates, etc.).[1]

Le corse di droni sono iniziate in Germania nel 2011 con un certo numero di piloti dilettanti che si riunivano per gare semi-organizzate a Karlsruhe.[2]

In Italia le competizioni ufficiali sono iniziate circa nel 2014, con i primi tornei indoor come il Modeldrome, il Marche Drone Week, il Drone Extreme a Torino.

Dal 2018 si svolgono il campionato italiano F9U per piloti professionisti e la Coppa Italia DRF, che riunisce professionisti e amatori in un'unica classifica nazionale.

Caratteristiche

I piloti sono in grado di "vedere" quel che la fotocamera montata sul drone inquadra, grazie ad un visore indossato dal pilota. Il radiocomando, il drone e gli occhiali comunicano via radio grazie a delle antenne sintonizzate su una certa banda e frequenze, a bassissima latenza, in modo da garantire un ritardo di pochissimi millisecondi (dai 10ms ai 30ms), per consentire al pilota di compiere le manovre in tempo reale ed evitare quindi di collidere.

Ad oggi, nel 2021, esistono due tipi di trasmissioni video principalmente: analogiche e digitali. L'analogica è sempre stata la preferita dai piloti fpv perchè garantiva la bassa latenza a scapito della qualità, fino all'uscita sul mercato del sistema digitale prodotto da DJI, che riesce a mantenere una latenza molto bassa (27ms) e garantire al contempo un'immagine di qualità molto superiore ed in HD. Tuttavia i piloti "racing" per le gare competitive continuano a preferire l'analogico per la latenza ancora minore, mentre per gli altri utilizzi ormai il digitale sta diventando lo standard.

 
Piloti durante la competizione sportiva Ghetto Games 2018 allo Stadio olimpico di Ventspils in Lettonia

Qualsiasi drone può essere utilizzato per gareggiare, tuttavia i campionati di corse FPV sono molto competitivi e richiedono che i droni soddisfino determinati standard (come l'utilizzo di led di uno specifico colore, transponder infrarossi, una frequenza di banda diversa dagli altri piloti, trasmittente video a 25 mw, etc).

I droni da corsa sono progettati per la velocità e l'aerodinamica, al contrario di un drone da ripresa cinematica che si concentra maggiormente sugli scatti fotografici e non sulla velocità intrinseca del mezzo. Un quadricottero da ripresa fotografica avrà tipicamente quattro motori configurati in uno schema a H o a x, tutti equidistanti. Un modello da corsa avrà in genere i suoi quattro motori configurati in un modello a stretch X (x allungata) configurato per spingere il drone in avanti con maggiore accelerazione e velocità, rispetto a un qualsiasi altro drone sul mercato di qualsiasi altra categoria. Ad esempio, un drone da corsa può raggiungere e superare i 250 km/h[3], se configurato in modo corretto, con tutte le componenti scelte ad hoc per la pura velocità finale, rispetto a un drone da ripresa che a malapena raggiunge i 60 km/h. Un'altra caratteristica interessante dei droni da corsa è il numero di pale dell'elica. Le eliche a 3 o 4 pale (invece di 2 pale) hanno un diametro più corto che consente un telaio più piccolo con maggiori capacità di accelerazione e manovrabilità. Grazie alla loro leggerezza e ai quattro potenti motori brushless (senza spazzola), possono generare grandi quantità di coppia e spinta, con la conseguenza che i droni possono accelerare e spostarsi con grande velocità e agilità. Ciò richiede un pilota con tempi di reazione rapidi e controlli facilmente accessibili, in modo da controllare il proprio velivolo al meglio delle sue potenzialità.

Coppa Italia Drone Racing DRF

File:Coppa Italia FPV.png

La principale competizione italiana al momento è la Coppa Italia Drone Racing DRF, torneo che riunisce tutti i piloti italiani, professionisti e amatori, in un'unica classifica nazionale. La competizione si svolge in diverse tappe sparse per altrettanti campi di volo per l'Italia.

L'edizione 2020 e 2021 è stata vinta dalla campionessa italiana Luisa Rizzo, nominata quest'anno Alfiere della Repubblica dal Presidente Mattarella.

Note

  1. ^ Droni da corsa: un’auto sportiva non può vincere, su www.bmw.com. URL consultato il 2 maggio 2021.
  2. ^ (EN) 'I put those goggles on and just fell in love', in BBC News, 12 aprile 2021. URL consultato il 2 maggio 2021.
  3. ^ (EN) Watch this racing drone set the Guinness World Record for fastest drone, su TechCrunch, 14 luglio 2017. URL consultato il 2 maggio 2021.

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