Gianpiero D'Alia
Gianpiero D'Alia (Messina, 22 settembre 1966) è un politico italiano, è stato Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione nel Governo Letta..
Biografia
Figlio di Salvatore D'Alia, deputato della Democrazia Cristiana e poi del Centro Cristiano Democratico tra il 1987 e il 2001[1], Gianpiero D'Alia, inizia l'impegno politico come amministratore comunale di Messina, dapprima come consigliere comunale e poi come assessore e vicesindaco della città dello Stretto.
Deputato alla Camera nel 2001
Viene eletto per la prima volta alla Camera dei deputati nel 2001, in virtù di una candidatura nel collegio maggioritario Messina Mata e Grifone. Durante il mandato è stato segretario del Comitato per la legislazione e della Giunta per le elezioni e componente delle commissioni Affari costituzionali; Antimafia; Esami di disegni di legge di conversione di decreti-legge, del Comitato per la legislazione e del Consiglio di Giurisdizione.
Nel governo Berlusconi III è stato Sottosegretario di Stato all'Interno, espresso dall'UDC (2005-2006).
Riconfermato alla Camera nel 2006, nella legislatura successiva in virtù di una candidatura nella lista dell'UDC per la circoscrizione Sicilia 2, è stato componente delle Commissioni Affari costituzionali e Personale e del Comitato parlamentare per i servizi di informazione e sicurezza e per il segreto di Stato.
Capogruppo al Senato
Nelle Elezioni Politiche del 2008 viene eletto al Senato della Repubblica nella lista dell'UDC. Diventa qui presidente del gruppo parlamentare Gruppo UDC, SVP e Autonomie al Senato: a questo gruppo hanno aderito anche i Senatori a vita Giulio Andreotti, Emilio Colombo e Francesco Cossiga.
In tale legislatura è stato membro della Giunta per il Regolamento; Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari; 2ª Commissione permanente (Giustizia); Comitato parlamentare per i procedimenti di accusa e della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia.
È stato inoltre membro della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi (2008-09).
Secondo il sito OpenParlamento, che supervisiona le attività di deputati e senatori, nella XVI legislatura, globalmente, Gianpiero D'Alia ha mostrato un indice di produttività molto alto (il terzo tra i senatori), ma un tasso di assenze del 43.54%, molto al di sopra della media (12.53%)[2].
Dal 2010 per un triennio ricopre la carica di segretario regionale dell'Udc in Sicilia, che riorganizza dopo la fuoriuscita dal partito di Saverio Romano e nel 2012 candida Rosario Crocetta alla presidenza della Regione Siciliana, sostenuto dal PD.
Ministro nel governo Letta
Nel 2013 è rieletto in Sicilia deputato nella lista dell'UdC diventando vicecapogruppo vicario alla Camera dei deputati del gruppo Scelta Civica per l'Italia, gruppo unitario dei partiti centristi vicini a Mario Monti. Abbandona l'incarico quando viene nominato Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione nel Governo Letta. A Palazzo Vidoni si occupa del drastico taglio delle autoblu nella pubblica amministrazione, del varo del pacchetto di semplificazioni all'interno del decreto del Fare e dell'elaborazione e approvazione del piano nazionale anticorruzione. Con il decreto 101/2013 avvia la razionalizzazione della PA e consente, di fatto, la fine del precariato nelle pubbliche amministrazioni.
Presidente dell'UDC
Il 22 marzo 2014 viene eletto per acclamazione presidente dell'Udc, al termine del congresso del partito, nel quale era stato in lizza come candidato segretario in alternativa all'uscente Lorenzo Cesa, poi rieletto per pochi voti.
L'8 gennaio 2015 è stato eletto alla prima votazione presidente della commissione bicamerale per le questioni regionali.[3]
Dal 16 dicembre 2015 aderisce al nuovo gruppo Area Popolare (NCD-UDC).
Il 2 novembre 2016 il segretario nazionale dell'UdC Lorenzo Cesa sospende D'Alia dal partito e lo deferisce ai probiviri per affermazioni altamente offensive nei confronti del partito stesso. L'accusa riguarda una dichiarazione di D'Alia di alcuni giorni prima ("L'UdC è morta").
Coordinatore dei Centristi per l'Europa
L'indomani D'Alia rassegna le dimissioni dal partito[4], e il 9 novembre promuove la nascita di Centristi per la Sicilia[5].
Nel febbraio 2017 diviene coordinatore del movimento Centristi per l'Europa. Cessa dal mandato il 31 gennaio 2018. Annuncia di non ricandidarsi più in Parlamento in vista delle elezioni politiche del febbraio 2018.
Nel settembre 2018 è eletto dal parlamento componente del consiglio di presidenza della giustizia tributaria[6].
La proposta di legge su l'apologia di reato a mezzo internet
Il 5 febbraio 2009, durante la seduta n. 143 del Senato della Repubblica, l'on. Gianpiero D'Alia ha promosso e ottenuto l'inserimento di un emendamento (Art. 50-bis, poi art. 60) nel disegno di legge 733 (cosiddetto "Decreto Sicurezza") da presentare alla Camera, nel quale si sancisce la "Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet".[7]
Secondo D'Alia, in caso di apologia o istigazione a delinquere a mezzo internet,
L'iniziativa ha suscitato aspre critiche dal mondo dei blogger italiani, tra cui Beppe Grillo[9], oltre che delle aziende legate alla rete, tra cui quelle di Marco Pancini, responsabile per le relazioni istituzionali di Google in Italia[10].
Note
- ^ La corsa dei figli d'arte tra nepotismo e potere
- ^ Sen. Gianpiero D'ALIA - cosa fa in parlamento - OpenParlamento
- ^ Agenzia ADNKRONOS, PARLAMENTO: D'ALIA ELETTO PRESIDENTE BICAMERALE REGIONI, in Regioni.it, 8 gennaio 2015.
- ^ Gazzetta del Sud, su gazzettadelsud.it.
- ^ Tempo Stretto, su tempostretto.it.
- ^ www.blogsicilia.it
- ^ Il testo dell'Emendamento D'Alia, su mobile.senato.it. URL consultato il 26 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2009).
- ^ L'Espresso, Il governo contro Internet
- ^ Blog di Beppe Grillo - Il "Merda Wall" di D'Alia contro Internet, su beppegrillo.it. URL consultato il 26 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 19 febbraio 2009).
- ^ La Repubblica, Google Italia e l'emendamento D'Alia: “Una legge ad Aziendam che colpisce la libertà”
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Gianpiero D'Alia
Collegamenti esterni
- Blog ufficiale, su gianpierodalia.wordpress.com.
- Gianpiero d'Alia, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- Gianpiero D'Alia, su Senato.it - XVI legislatura, Parlamento italiano.
- Gianpiero D'Alia, su Openpolis, Associazione Openpolis.
- Registrazioni di Gianpiero D'Alia, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.
- Scheda sul sito della Camera