Programmazione modulare
In informatica la programmazione modulare è un paradigma di programmazione che consiste nella realizzazione di programmi suddivisi in moduli, ognuno dei quali svolge precise funzioni.
L'obiettivo di questo paradigma di programmazione è semplificare lo sviluppo, il test e la manutenzione di programmi di grosse dimensioni, che vedono coinvolti più sviluppatori tramite il concetto della modularità.
Storia
Il concetto di programmazione modulare si è sviluppato negli anni settanta nell'ambito dell'ingegneria del software, a partire dalla più classica programmazione strutturata verso la più recente programmazione orientata agli oggetti.
Caratteristiche
I punti cardine della programmazione modulare sono:
- suddivisione del programma in singoli moduli,
- indipendenza dei moduli tra loro,
- interazione minima di ciascun modulo con il mondo esterno,
- facile testabilità dei moduli come entità isolate,
- dichiarazione esplicita e semplificazione delle interfacce mediante le quali i moduli comunicano tra loro.
I principali vantaggi della programmazione modulare sono:
- riutilizzabilità dei moduli,
- sviluppo separato (minima interazione tra sviluppatori).
Impiego
Linguaggi di programmazione espressamente orientati alla programmazione modulare sono Ada e Modula-2; ciò non toglie che questo paradigma di programmazione sia applicabile anche utilizzando linguaggi più semplici come il C, o addirittura l'Assembly.
Voci correlate
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh85086464 · BNF (FR) cb133251240 (data) · J9U (EN, HE) 987007541016305171 · NDL (EN, JA) 00567885 |
---|