Anestesia peridurale
L'anestesia epidurale (o peridurale) è una modalità di anestesia loco-regionale che prevede la somministrazione di farmaci anestetici in prossimità del nevrasse, attraverso un ago e/o un catetere posizionato nello spazio epidurale.
Anestesia peridurale Procedura medica | |
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Tipo | Anestesiologica |
Possibili complicanze |
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Classificazione e risorse esterne | |
ICD-9 | 03.90 |
MeSH | D000767 |
Sinonimi | |
Epidurale |
Lo spazio epidurale è una zona di pochi millimetri di spessore (da 3 a 6), compresa tra legamento giallo e dura madre, che si estende per tutta l'estensione della colonna vertebrale.
Il blocco epidurale può essere utilizzato sia a scopo analgesico che a scopo anestetico: la differenza è data dal diverso dosaggio o concentrazione dei farmaci impiegati. Nel primo caso (analgesia) si impiega per l'analgesia in travaglio di parto, per l'analgesia postoperatoria e per il trattamento del dolore cronico (soprattutto di origine neoplastica o ischemica). Nel secondo caso (anestesia) si impiega in corso di interventi chirurgici (taglio cesareo, interventi di chirurgia toracica, addominale, vascolare, urologica, ortopedica ed in cardiochirurgia), da solo o come coadiuvante di un'anestesia generale, realizzando la cosiddetta anestesia integrata o blended.
Cenni storici
La tecnica, avviata dallo spagnolo Fidel Pagés (anno 1921), fu introdotta in Italia dal Prof. Achille Mario Dogliotti, chirurgo e antesignano della Scuola Italiana di Anestesiologia, che il 18 aprile 1931 pubblicò nel Bollettino della Società Piemontese di Chirurgia (Vol. 1 anno 1931) il lavoro: "Un promettente metodo di anestesia tronculare in studio: la rachianestesia peridurale segmentaria". Dogliotti descrisse con estrema precisione la tecnica di esecuzione del blocco epidurale, rimasta pressoché inalterata fino ai giorni nostri.
Esecuzione
La metodica è eseguita in anestesia locale e, di norma, non è dolorosa.
A paziente seduto o in decubito laterale, si introduce nello spazio tra un processo spinoso e l'altro (la scelta del sito di iniezione dipende dalla sede del taglio chirurgico o del dolore), un apposito ago epidurale (il tipo più frequentemente utilizzato è l'ago di Tuohy).[1] L'ago viene fatto avanzare attraverso lo spazio interspinoso fino allo spazio epidurale, che viene identificato grazie alla sua diversa consistenza rispetto al legamento giallo (tecnica della perdita di resistenza all'aria o al liquido) o alla presenza di pressione negativa al suo interno (tecnica della goccia pendente, palloncino epidurale, altre tecniche).[2][3]
Una volta raggiunto lo spazio si inietta direttamente l'anestetico e/o si fa passare al suo interno un sottile catetere di materiale plastico morbido, che renderà possibili ripetute somministrazioni di farmaco, senza dover ricorrere a ulteriori punture.
Controindicazioni
Come ogni pratica invasiva presenta alcune controindicazioni:[4] le principali sono le turbe della coagulazione e la presenza di una grave infezione generalizzata (setticemia, meningite) o locale (infezioni della cute nella zona circostante la puntura). Altri quadri clinici che controindicano l'esecuzione di un blocco peridurale sono: l'ipovolemia (ad esempio secondaria ad una grave emorragia in atto) e le gravi malformazioni o deformazioni della colonna vertebrale.
Infine si deve tener presente la pur eccezionale allergia agli anestetici locali e agli oppiacei, ossia i farmaci di più comune impiego nel blocco epidurale.
Complicanze
Sono stati compiuti numerosissimi studi per stabilire l'entità delle complicanze dopo anestesia epidurale.
Nel 2009 sul British Journal of Anaesthesia fu pubblicata un'ampia rassegna di 700.000 anestesie centrali, sono emersi i seguenti dati:
- Rischio di danno neurologico permanente: 0,002 - 0,0042%
- Rischio di morte o paraplegia: 0,0007 - 0,0018%
La più bassa incidenza di complicazioni si è avuta in ambito ostetrico. Il lavoro conclude sostenendo che «The data are reassuring and suggest that CNB (Central Neuraxial Block) has a low incidence of major complications, many of which resolve within 6 months».
Note
- ^ Michael A. Frolich and Donald Caton, Pioneers in Epidural Needle Design (PDF), in ANESTH ANALG, n. 93, 2001, pp. 215–20.
- ^ Sotonye Fyneface-Ogan, Anatomy and Clinical Importance of the Epidural Space (PDF), Anatomy and Clinical Importance of the Epidural Space, Epidural Analgesia -Current Views and Approaches, Rijeka, Croatia, InTech Europe, 2012, pp. 6-7, ISBN 978-953-51-0332-5.
- ^ Atsushi Sawada, Epidrum®: a new device to identify the epidural space with an epidural Tuohy needle, in Journal of Anesthesia, vol. 26, n. 2, aprile 2012, pp. 292-295 (archiviato dall'originale ) .
- ^ Epidural Nerve Block, su emedicine.medscape.com.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- (EN) epidural anesthesia, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Associazione Italiana Parto in Analgesia, su aipa-italia.it. URL consultato il 17 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2016).
- Epidurale (PDF), su alritalia.it. URL consultato il 16 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2006).
- Parto senza dolore: quando si scelgono i farmaci, su saperidoc.it.
Controllo di autorità | Thesaurus BNCF 40018 · LCCN (EN) sh85099864 · BNF (FR) cb119416713 (data) · J9U (EN, HE) 987007536192405171 · NDL (EN, JA) 01095834 |
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