Forte San Felice (Chioggia)

forte di Chioggia
Versione del 18 gen 2022 alle 19:31 di Casson Fabio (discussione | contributi) (Nuova pagina: {{Struttura militare |Struttura = Fortezza |Nome = Forte San felice |Nome originale = Castello di Chioza |Parte di = |Immagine = Vista del Forte San Felice (Chioggia).jpg |Didascalia = |Stato = {{REP-VEN}}<br/>{{bandiera|Repubblica Cisalpina 1797}} Repubblica Cisalpina<br/>16px|border{{simbolo|blank.gif|2}} Repubblica Italiana <br /> {{ITA 1805-1814}} <br /> {{LOM-VEN}} (...)
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)

Il Forte San Felice è una fortezza militare costruita dalla Repubblica di Venezia, nei pressi della bocca di porto di Chioggia. Fu eretto dopo la Guerra di Chioggia, avvenuta a fine Trecento, nell'intento di rendere l'ingresso nella parte meridionale della laguna veneta più difendibile.

Forte San felice
Castello di Chioza
File:Vista del Forte San Felice (Chioggia).jpg
Ubicazione
StatoRepubblica di Venezia (bandiera) Repubblica di Venezia
Repubblica Cisalpina (bandiera) Repubblica Cisalpina
Repubblica Italiana
Regno d'Italia
bandiera Regno Lombardo-Veneto (Austria)
Regno d'Italia
Stato attualeItalia (bandiera) Italia (Italia)
RegioneVeneto
CittàChioggia
Coordinate45°13′48.298″N 12°17′24.128″E
Mappa di localizzazione: Nord Italia
Forte San Felice (Chioggia)
Informazioni generali
TipoFortezza
Inizio costruzione1385
VisitabileSi
voci di architetture militari presenti su Wikipedia

Nel corso dei secoli, seguendo l'avanzare delle tecnologie belliche, il Forte San Felice venne notevolmente trasformato e modificato, ma non subì mai alcun attacco.

Storia

Nella stessa zona dell'attuale fortezza era presente un primordiale castello in legno, che andò distrutto durante la guerra tra genovesi e veneziani conclusasi, a favore di quest'ultimi, nel 1381.

Nell'intento di rendere l'ingresso alla laguna meridionale più sicuro da incursioni nemiche, il Senato Veneto approvò nel 1384 la costruzione di un nuovo castello in muratura, che iniziò l'anno successivo. [1] [2]

La fortezza si erge su una barena, terreno semisommerso tipico delle lagune, che porta ad una continua infiltrazione di umidità nelle murature la quale rese necessaria una costante manutenzione della struttura.

Con la caduta della serenissima avvenuta nel 1797 e le successive dominazioni francesi, austriache e infine italiane, la fortezza venne rielaborata migliorandone gli armamenti e aumentandone gli alloggi delle milizie. [3]

Dal 1979 il forte perse ogni funzione strategica e venne abbandonato, portando alla rovina di molte sue strutture. Ma dal 1999 il Comitato Forte San Felice ha riportato l'attenzione su questo luogo, con vari progetti che puntano a portare l'antica fortezza ad una nuova centralità storico culturale.[4]

Sempre il Comitato, ha organizzato una raccolta firme che ha portato il Forte San Felice nel 2016, a ottenere il nono posto nel censimento promosso dal Fondo per l'Ambiente Italiano I Luoghi del Cuore con 25.122 voti, ricevendo un contributo di 23.000 € impiegati per la costruzione di percorsi di visita ;[5]


Descrizione

La struttura, che si mostra dall'alto a forma di stella, è di 25 000 metri quadrati e ospita diversi edifici, impossibili da vedere dall'esterno dei bastioni. I principali sono qui di seguito descritti in ordine di edificazione.

Castello della Lupa

 
Castello della Luppa

Il castello, che sorge nella medesima zona di una precedente fortificazione in legno, viene costruito nel 1385. Le pareti perimetrali, in pietra e muratura, hanno uno spessore di 1 metro e 80 centimetri, gli ambienti a piano terra sono voltati a botte. Nel Seicento il secondo piano è stato completamente riempito di sabbia e reso inaccessibile, così da rendere l'intera struttura resistente ad attacchi d'artiglieria. La struttura termina con una terrazza dove fino al 1993 era presente il faro della bocca di porto.

A questa struttura nel corso dei secoli sono stati addossati vari edifici alcuni ancora presenti, altri demoliti.

Inizialmente il castello possedeva un mastio, un'alta torre di vedetta, che venne però abbassata nel Seicento per evitare i colpi d'artiglieria. [6]


Bastioni

Per rendere la fortezza più difendibile da attacchi d'artiglieria e dalle frequenti mareggiate, nel Cinquecento essa venne dotata di una cinta muraria. I bastioni saranno continuamente sottoposti a restauri per arginare i frequenti danni causati dall'erosione marina.

Nella seconda metà del Settecento in Laguna vennero costruiti i Murazzi, un'imponente diga in pietra d'Istria, costruita dalla serenissima per difendere gli argini della laguna dall'erosione del mare. La costruzione che parte dal Lido di Venezia e arrivava fino al centro di Sottomarina inizia ad essere costruita a ridosso del bastione di sud est. [7]

Per affrontare meglio le onde di burrasca, tra Seicento e Settecento venne edificata una diga di blocchi di pietra, che accerchia la fortezza sul lato del mare e della bocca di porto. L'impresa venne ricordata dall'acroterio posizionato sulla punta nord ovest della diga, che raffigurava un leone di San Marco andante scalpellato e cannoneggiato a fine Settecento. Alla base era presente un'iscrizione latina dalla difficile comprensione data la rimozione delle lettere che erano di piombo. Solo attraverso i fori lasciti nella pietra si riesce a ricostruire parzialmente la scritta: [8]

Iscrizione

«QUOD CASTRUM SOLIDUSIME DEFECTUM A MARIS IMPETU ARTERNUM CONSERVETUR

PROCURRENTIA HAEC ACROTERIA DITERMEDIUM CUDEARIDEUM VALLUM

SENATUS PROVIDENTIA

A FUNDAMENTIS EXCITANTUR PRAESSIDIE CURANTIBIS...»

Traduzione

Affinché questa solidissima fortezza possa essere conservata in eterno dall'impeto del mare

Si innalza questo acroterio interposto...baluardo

Per decreto del senato (veneziano)

Sotto la supervisione dei provveditori alle acque...
 
Portale del Tirali

Portale del Tirali

Alla fortezza, che era raggiungibile esclusivamente via mare, venne aggiunto un monumentale accesso dall'architetto Andrea Tirali costruito nel 1704. Il portale in stile dorico è edificato in pietra d'Istria e mostra sia internamente che esternamente la medesima struttura. [9]


 
Polveriera Settecentesca

Polveriere

La più antica venne edificata a metà Settecento per proteggere la polvere da sparo da eventuali attacchi a lunga gittata. Come altre strutture con funzioni simili è composta da spesse mura e con una copertura a prova di bomba. Durante la dominazione austriaca, venne constatato che questa polveriera non bastava più per il grande numero di armamenti della fortezza, quindi ne vennero ricavate di nuove lungo i bastioni perimetrali. Il settecentesco deposito, spogliato della sue principale funzione, è stato poi inglobato in un'edificio e usato come magazzino. [10]


Blockhaus

Il Blockhaus venne costruito dagli austriaci tra 1830/40 . È una struttura di forma allungata con le estremità arrotondate e aveva funzione di dormitorio. [11]


Etimologia

Il Forte ha cambiato nel corso dei secoli il suo nome: da castello di Chioza, castello della Lupa e in fine Forte San Felice.

Per comprendere quest'ultimo nome si deve sapere che le varie postazione di vedetta sui bastioni, presentavano diverse nomenclature. Una di queste, la più vicina all'ingresso marittimo, prendeva il nome di uno dei santi patroni della Diocesi di Chioggia; per l'appunto San Felice. [12]

Note

Bibliografia

  • Elisa Antico"Nata", Storia di Chioggia, Chioggia, Il Leggio, 2010, ISBN 9788883200946.
  • Pietro Morari, Storia di Chioggia, Chioggia, Il Leggio, 2001, ISBN 8883200381.
  • Giuliano Marangon, Viaggio nella memoria : iscrizioni e citazioni latine a Chioggia, Chioggia, , Nuova Scintilla- Chioggia, 2000, SBN IT\ICCU\VEA\0184671 Controllare il valore del parametro sbn (aiuto).
  • Comitato per il Forte San Felice (a cura di), Il forte San Felice di Chioggia, 1999.