Utente:Enzo Encius/Sandbox
Paramento di Narbona
Paramento di Narbona | |
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Autore | Maestro del Paramento di Narbona |
Data | 1370/75 |
Tecnica | sciamito |
Dimensioni | 78×203 cm |
Ubicazione | Museo del Louvre, Parigi |
Il Paremento di Narbona è un'opera d'arte risalente al tardo XV secolo attribuita a Jean d'Orléans (meglio noto come Maestro del paramento di Narbona) ed attualmente conservata al Museo del Louvre[1].
Descrizione
L'opera, realizzata tra il 1370 ed il 1375, alta 78 e larga 203 cm, era stata probabilmente ideata per adornare l'altare della gotica Cattedrale di Narbona, in quanto lì fu trovata agli inizi dell'Ottocento[1].
È realizzato a grisailles su sciamito di colore bianco. Il mecenate che finanziò l'opera è identificato nella figura di re Carlo V di Francia, in quanto il paramento presenta notevoli similitudini con altri capolavori realizzati per lui e per la presenza della lettera K ripetuta sui bordi[1].
Il paramento è ripartito in scene delimitate da arcate ogivali. Al centro dell'opera figura la crocifissione, attorniata da raffigurazioni della passione, della morte e della resurrezione di Cristo[2]. Nel cuore del paramento si trova anche la raffigurazione del re Carlo V e di sua moglie Giovanna di Borbone in atteggiamento orante[2].
Note
Antonio Todde
Antonio Todde (Tìana, 22 gennaio[1] 1889 – Tìana, 3 gennaio 2002) è stato un supercentenario italiano, vissuto 112 anni e 346 giorni.
Detenne il titolo di decano maschile dell'umanità dal 9 dicembre 2000 sino al 3 gennaio 2002, giorno della sua morte.
Biografia
Nato a Tìana, nella provincia di Nuoro, il 22 gennaio 1889[1], da una famiglia contadina[2], a 6 anni abbandonò prematuramente la scuola[3]. Durante la Prima guerra mondiale venne inizialmente scartato a causa della bassa statura (1,58 m.), ma poi chiamato comunque in servizio sul Carso, dove fu ferito da un cecchino[4], o da una granata[3], e trasportato in ospedale[4].
Trascorse il resto della sua esistenza prima come servo-pastore, poi come pastore in proprio ed infine come contadino nell'orto di sua proprietà[2].
Il 9 dicembre 2000 gli venne assegnato dal professor Luca Deiana[5], docente di biochimica clinica all'Università di Sassari, il titolo di decano maschile dell'umanità da parte del Guinness dei primati, a seguito della revoca definitiva al defunto statunitense Harrison Holcomb, di lui più giovane di oltre sei mesi[2][5]. Alle celebrazione per l'avvenimento era presente anche il sindaco di Tìana, Amatore Salis[1][5].
Il 3 gennaio 2002, a meno di 19 giorni dai suoi 113 anni, Antonio Todde spirò nella sua casa a causa di un "collasso cardiocircolatorio in marasma senile"[2]. I funerali, avvenuti a partire dalle 15:30 del giorno successivo[2], videro una grande partecipazione, con il feretro accompagnato dalla figlia 82enne, dai figli e dalla sorella 97enne[2][6].
Voci correlate
Note
- ^ a b c È un nonnino sardo l'uomo più vecchio del mondo, su repubblica.it. URL consultato il 29 luglio 2020.
- ^ a b c d e f Se n'è andato il «nonno del mondo», su ricerca.gelocal.it. URL consultato il 29 luglio 2020.
- ^ a b (EN) Oldest man lives like a king, study finds, su theglobeandmail.com. URL consultato il 26 agosto 2020.
- ^ a b È morto tziu Antonio Todde (PDF), su regione.sardegna.it. URL consultato il 29 luglio 2020.
- ^ a b c «Sono 112 ma ne dimostra 80»; Tiana: Antonio Todde è l'uomo più vecchio del mondo, su ricerca.gelocal.it. URL consultato il 17 agosto 2020.
- ^ (EN) Antonio Todde, a New Record-Holder at 111, and his Daughter Angela, 76. World's Oldest Living Man Owes It All to Wine, Pasta, and Genes, su grg.org. URL consultato il 26 agosto 2020.
Maria Oliva
Maria Oliva, vedova Catalano (Piazza Armerina, 16 aprile[1] 1909) è una supercentenaria italiana di 116 anni e 174 giorni, Decana d'Italia dal 23 giugno 2020[1].
Biografia
Nacque il 16 o il 12 aprile 1909 (a suo dire sarebbe in realtà stata registrata in ritardo[1][2]), a Piazza Armerina, in Sicilia[1].
A 18 anni, nel 1927, si sposò con Filippo Catalano, da cui ebbe 8 figli[1][3] e a cui rimase legata per 37, sino al 1965, quando morì[1]. Trascorse gran parte della vedovanza conducendo un'esistenza prettamente contadina[1], consumando soltanto quanto da lei prodotto[2] e senza mai risposarsi[1].
Estremamente religiosa[1][3], è particolarmente devota alla Madonna Santissima delle Vittorie, patrona di Piazza Armerina[1], occasionalmente recitando preghiere in comunione con il vescovo Rosario Gisana[1].
A 109 anni, nel settembre del 2018, incontrò Papa Francesco durante la sua visita a Piazza Armerina[1].
Divenuta seconda donna più anziana d'Italia e più anziana di Sicilia[1][4][5][6], ottiene, alla morte della 112enne Erminia Bianchini, il titolo di Decana d'Italia[1][2][3].
È attualmente assistita da una delle figlie[1].
Note
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o La «nonna d'Italia»: a 111 anni guardo avanti. E aspetto la Madonna, su avvenire.it. URL consultato il 2 settembre 2020.
- ^ a b c Nonna Maria a 111 anni è più vecchia d'Italia, su ilmessaggero.it. URL consultato il 2 settembre 2020.
- ^ a b c Maria Oliva, a 111 anni è la donna più anziana d'Italia, su spazio50.org. URL consultato il 2 settembre 2020.
- ^ Maria Oliva compie 111 anni, su newsicilia.it. URL consultato il 2 settembre 2020.
- ^ Nonna Maria compie 111 anni; è la decana di Sicilia, sopravvisse alla Spagnola del 1918-1920, su tempostretto.it. URL consultato il 2 settembre 2020.
- ^ Piazza Armerina, auguri alla vice-decana d'Italia, su ilfattonisseno.it. URL consultato il 2 settembre 2020.
Voci correlate
Giovanni Frau
Giovanni Frau (Orroli, 29 dicembre 1890 – Cagliari, 19 giugno 2003) è stato un supercentenario italiano, vissuto 112 anni e 172 giorni. Detenne il titolo di Decano maschile d'Italia dal 3 gennaio 2002 sino alla propria morte e quello di Decano d'Italia dal 14 maggio 2003 sino al proprio decesso.
Biografia
Nato ad Orroli, in Sardegna, il 29 dicembre 1890, da una famiglia di agricoltori[1], sin dalla giovane età si dedicò ad una vita nei campi, trascorrendovi ogni giorno circa 12 ore[1].
A 26 anni fu arruolato e combattè nella Prima Guerra Mondiale, entrando a far parte della Brigata Sassari, tra le cui fila militò in Dalmazia[1]. Sarebbe stato successivamente insignito del titolo di "Cavaliere di Vittorio Veneto"[1].
Tornato in Sardegna, si sposò nel 1927[2] con Giuseppa Cavalleri, dalla quale ebbe 8 figli[1] e che morì alla veneranda età di 90 anni[2]. Trascorse il restante periodo della "seconda età" da contadino, abbandonando l'orto superate le 95 primavere[1]. Divenuto uomo più longevo di Orroli (12 centenario del paese[3]), alla morte di Antonio Todde, avvenuta il 3 gennaio del 2002 eredita il titolo di uomo più anziano d'Italia[1], e 2° d'Europa.
Terzo[1] o quarto[4] uomo più vecchio del mondo, Giovanni morì a Cagliari il 19 giugno 2003, intorno alle 13[1]; il sindaco Marco Pisano proclamò il lutto cittadino, partecipando alle esequie, avvenute il giorno successivo alle 17[1][5].
Onorificenze
Note
- ^ a b c d e f g h i j Morto tziu Giovanni Frau, su ricerca.gelocal.it. URL consultato il 3 settembre 2020.
- ^ a b A 112 anni Giuannicu Frau è nonno di Orroli e d'Europa, su ricerca.gelocal.it. URL consultato il 3 settembre 2020.
- ^ lanuovasardegna.it, https://www.lanuovasardegna.it/cagliari/cronaca/2019/03/06/news/i-100-anni-tra-figli-e-amici-di-tzia-rosina-lobina-1.17780888 . URL consultato il 3 settembre 2020.
- ^ Giovanni Frau, 112; Italy's oldest man, su latimes.com. URL consultato il 3 settembre 2020.
- ^ Sardegna: morto l'uomo più vecchio d'Europa, su www1.adnkronos.com. URL consultato il 3 settembre 2020.
Voci correlate
Valerio Piroddi
Valerio Piroddi (Villamassargia, 13 novembre 1905 – Assemini, 18 settembre 2017) è stato un supercentenario italiano, vissuto 111 anni e 309 giorni. Detenne il titolo di Decano maschile d'Italia dal 22 dicembre 2015 (confermato il 22 febbraio dell'anno successivo[1]) sino alla sua morte.
Occupa attualmente la 4ª posizione nella classifica degli uomini italiani più anziani di sempre[2].
Biografia
Nacque a Villamassargia[3][4][5] il 13 novembre 1905[6] da padre massargese e madre siliquese[6]. Rimasto orfano del primo a otto anni, si trasferì con la seconda, Maria Zedda, a Siliqua[6].
Sposatosi, lavorò nel settore della forestazione, presso le ferrovie dello stato ed in miniera[7], trascorrendo il resto della propria esistenza nei campi ed in vigna, abbandonata solo alla tarda età di 87 anni[6].
Ormai vedovo, nel 2010 accettò di trasferirsi ad Assemini[6], recandosi a vivere con uno dei suoi tre figli[6].
Applicatore di una dieta composta da frutta e verdura, formaggio, uova ma anche vino rosso e lumache, lardo e dolci[1], fu quasi del tutto autosufficiente per tutta la vita[6].
Acquisito il titolo di Decano maschile d'Italia, ricevette un telegramma di congratulazioni da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella[5][8][1].
Amante della televisione, dei giornali e dei suoi animali, gradiva in particolare anche alcune tipologie di gelati[6].
Tuttavia, dopo un breve raffreddore, ormai alla soglia dei 112 anni, il 18 settembre 2017, si spense nella casa del figlio ad Assemini[6][1][4][3]; le esequie furono celebrate il giorno dopo a Siliqua[6].
Note
- ^ a b c d È morto Valerio Piroddi, l’uomo più vecchio d’Italia aveva quasi 112 anni, su fanpage.it. URL consultato il 4 settembre 2020.
- ^ Uomini italiani più longevi, su supercentenariditalia.it. URL consultato il 4 settembre 2020.
- ^ a b Addio al nonnino d'Italia, tziu Mundicu aveva 111 anni, su unionesarda.it. URL consultato il 4 settembre 2020.
- ^ a b Morto Valerio Piroddi, più vecchio d'Italia, su ansa.it. URL consultato il 4 settembre 2020.
- ^ a b Morto Valerio Piroddi, l'uomo più vecchio d'Italia: aveva 112 anni, su corriere.it. URL consultato il 4 settembre 2020.
- ^ a b c d e f g h i j Tziu Mundicu, il nonno più vecchio d'Italia, classe 1905, si è spento nel sonno a quasi 112 anni, su vistanet.it. URL consultato il 4 settembre 2020.
- ^ Tziu Mundicu, il nonnino d'Italia, compie oggi 111 anni, su unionesarda.it. URL consultato il 4 settembre 2020.
- ^ Per i 110 anni di Tziu Mundicu gli auguri del presidente Mattarella, su castedduonline.it. URL consultato il 4 settembre 2020.
Voci correlate
Chitetsu Watanabe
Chitetsu Watanabe (in giapponese: (渡邉智哲?); Niigata, 5 marzo 1907 – Niigata, 23 febbraio 2020[1]) è stato un supercentenario giapponese vissuto 112 anni e 355 giorni. Detenne il titolo di Decano maschile dell'Umanità dal 20 gennaio 2019 sino alla sua morte[2][3].
Biografia
Primo degli otto[4] figli di Haruzo e Miya Watanabe[2], nacque a Niigata, nell'omonima prefettura[5], il 5 marzo 1907[2].
Dopo essersi diplomato, Chitetsu si trasferì nella lontana Taiwan, all'epoca sotto dominazione nipponica, lavorando nel settore della lavorazione delle canne da zucchero[2]. Durante i suoi 18 anni di permanenza nell'isola, si sposò con Mitsue[2][6]; lì nacquero anche quattro dei loro cinque figli[2].
Dopo aver servito come militare durante la Seconda guerra mondiale, che terminò con la sconfitta giapponese ed il conseguente ritiro dai possedimenti acquisiti con l'invasione della Cina, Watanabe fece ritorno a Niigata[2][3]; questo fu il periodo più "buio" dell'esistenza di Chitetsu, che faticò a mantenere la propria famiglia a causa delle difficoltà economiche[2][3].
Dopo aver ottenuto un posto di lavoro presso l'Ufficio dell'Agricoltura della prefettura di Niigata, vi permase sino al pensionamento[2]. Il termine dell'età lavorativa non impedì però a Chitetsu di svolgere una vita attiva; nel 1974 costruì con il figlio maggiore una nuova casa, coltivandone l'ettaro di terra che la circondava[2], attività che praticò sino ai 104 anni[2].
Sino al 2007, anno in cui raggiunse il secolo di vita, partecipò inoltre a concorsi locali con i suoi oltre 100 Bonsai[2]. Amante dei cibi dolci[3], in un'intervista nel 2019 dichiarò che il segreto della sua longevità fosse «non arrabbiarsi» e sorridere[2][3][7].
Sino all'estate 2019 praticò nella casa di riposo in cui viveva attività ludiche come gli origami, calligrafia e calcoli matematici[2][3]. Nel gennaio dello stesso anno morì il 113enne Masazo Onaka, per il Guinness dei Primati uomo più longevo della terra; Watanabe ne ereditò il titolo, anche se il caso fu riconosciuto solo il 12 febbraio 2020, quando Chitetsu aveva raggiunto l'età di 112 anni e 344 giorni[2][3].
Dopo poco più di una settimana Watanabe perse la capacità di consumare cibo, ebbe attacchi di febbre e difficoltà nel respirare[6]; spirò nella casa di riposo in cui era ospitato, a Niigata[1], il 23 febbraio seguente[6]. Gli sopravvivono i cinque figli, 12 nipoti, 16 bisnipoti ed 1 trisnipote[4].
Note
- ^ a b (EN) World's oldest living man has died at age 112 in Japan, su edition.cnn.com. URL consultato l'8 settembre 2020.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o (EN) Japan's Chitetsu Watanabe confirmed as the world’s oldest man living at 112 years old, su guinnessworldrecords.com. URL consultato l'8 settembre 2020.
- ^ a b c d e f g (EN) Chitetsu Watanabe, the World’s Oldest Man, Dies at 112, su smithsonianmag.com. URL consultato l'8 settembre 2020.
- ^ a b (EN) The world’s oldest man died in Japan at 112. He credited his long life to smiling., su washingtonpost.com. URL consultato l'8 settembre 2020.
- ^ (EN) World's oldest man Chitetsu Watanabe dies aged 112, su guinnessworldrecords.com. URL consultato l'8 settembre 2020.
- ^ a b c (EN) Guinness World Records oldest man, who said secret to long life was smiling, dies at 112, su eu.usatoday.com. URL consultato l'8 settembre 2020.
- ^ È morto l'uomo più anziano al mondo: stava per compiere 113 anni, su unionesarda.it. URL consultato l'8 settembre 2020.
Voci correlate
Nino Visconti
giudice Nin gentil, quanto mi piacque
quando ti vidi non esser tra' rei!»
Capodanno
Capodanno 2021 Felice buon anno!
(forse con meno botti e brindisi, ma certamente non senza gioia, felicità e speranza) Enzo Encius | |