Plesiochronous Digital Hierarchy
Il PDH o Plesiochronous Digital Hierarchy è una tecnologia usata nelle reti di telecomunicazioni per trasportare grosse quantità di dati su un sistema di trasporto digitale come le fibre ottiche e i sistemi radio alle microonde. Il termine pleosincrona deriva dal greco plesio, che significa vicino, e chronos, che significa tempo, e si riferisce al fatto che gli elementi delle reti PDH non sono perfettamente sincroni.
I sistemi PDH spesso oggi vengono sostituiti da sistemi SDH in numerose reti di telecomunicazioni.
Il PDH consente la trasmissione di dati che nominalmente hanno lo stesso rate ma che in pratica hanno rate leggermete differenti. Per analogia è come se due orologi fossero nominalmente sincronizzati, ma non essendoci nessun collegamento fra i due è probabile che uno vada più veloce.
Le versioni europee ed americane del sistema PDH differiscono un po' nei dettagli di funzionamento, ma il principio è lo stesso.
Livello | Nordamerica | Europa | Giappone | |||
Mbit/s | Classificazione | Mbit/s | Classificazione | Mbit/s | Classificazione | |
1 | 1,544 | (T1) | 2,048 | (E1) | 1,544 | (J1) |
2 | 6,312 | (T2) | 8,448 | (E2) | 6,312 | (J2) |
3 | 44,736 | (T3) | 34,368 | (E3) | 32,064 | (J3) |
4 | 274,176 | (T4) | 139,264 | (E4) | 97,728 | (J4) |
5 | 564,992 | (E5) | 397,200 | (J5) |
Sistema PDH europeo
Per la trasmissione esso è organizzato in 32 time slot da 64 kbit/s (kilobit/secondo) ciascuno: 30 slot vengono usati per il trasporto dei dati mentre due sono utilizzati per trasmettere informazioni di servizio del sistema.
L'esatto tasso (rate) dei dati è controllato da un orologio interno all'apparato che genera il flusso a 2.048 Mbit/s. Esso però può subire delle piccole variazioni dell'ordine di (+/- 50ppm). Ciò significa che flussi di dati differenti a 2 Mbit/s possono funzionare a tassi un po' differenti l'uno dall'altro.
I flussi a 2.048 Mbit/s così creati sono poi raggruppati in gruppi da 4 (quindi 4x2.048 Mbit/s= 8 Mbit/s) per creare un unico flusso ad 8 Mbit/s. Ciò è fatto prendendo 1 bit dal flusso # 1, seguito da 1 bit dal flusso # 2, poi dal flusso # 3 e infine dal flusso # 4 e così via. Tale operazione è realizzata da un apparato chiamato multiplexer. Il multiplexer inserisce, inoltre, degli slot aggiuntivi per rendere possibile la decodifica del flusso da 8 Mbit/s dal multiplexer ricevente. Tali slot vengono chiamati bit di "justification" o "stuffing".
Poiché ciascuno dei quattro flussi di dati a 2 Mbit/s non funziona necessariamente allo stesso tasso, deve essere fatta una certa compensazione. Il multiplexer trasmittente unisce i quattro flussi di dati supponendo che stiano funzionando al loro tasso massimo. Ciò significa che il multiplexer ricevente si aspetterà che sia già arrivato lo slot seguente quando ancora esso non sarà arrivato. Per evitare ciò il multiplex trasmittente segnala al ricevente la mancanza di uno slot. Ciò consente che il multiplexer ricevente ricostruisca correttamente i dati originali per ciascuno dei quattro flussi di dati da 2 Mbit/s.
In definitiva il flusso di dati risultante dal processo funzionerà a 8.448 Mbit/s (circa 8 Mbit/s). Tecniche simili sono usate per unire insieme quattro flussi da 8 Mbit/s, ottenendo un flusso da 34 Mbit/s e quattro flussi da 34 Mbit/s, ottenendo un flusso da 140 Mbit/s.
Lo svantaggio principale di un sistema PDH è che se si riceve un flusso a 140 Mbit/s e si vuole accedere ad una informazione contenuta in un flusso 2 Mbit/s si deve demultiplexare il tutto facendo una operazione inversa a quella di multiplazione.