La Casa di Bahá'u'lláh di Baghdad, nota anche come La più grande casa o Bayt-i-A'zam o la Casa di Dio, è l'edificio in cui Bahá'u'lláh, il fondatore della religione bahai visse dal 1853 al 1863.

Storia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Bahá'u'lláh.

Durante un periodo che va dal 1853 al 1863, Bahá'u'lláh, per due anni, lasciò la permanenza in quella casa allorquando si recò tra le montagne del Kurdistan, vicino alla città di Sulaymaniyah, a nord-est di Baghdad.

Negli anni '20 la casa fu confiscata dalle autorità sciite, ostili verso la Fede bahá'í.

Il Consiglio della Lega delle Nazioni ha avallato la richiesta dei Bahá'í di restituzione della casa, ma senza alcun risultato pratico in quanto la casa finora non è mai stata restituita alla Comunità bahá'í.[1][2]

Prescrizioni religiose

La casa si trova a Baghdad nel distretto di Kadhimiya, vicino alla sponda occidentale del fiume Tigri.[3]

Nel Kitáb-i-Aqdas, un'opera basilare di Bahá'u'lláh, la casa è prescritta come meta di pellegrinaggio ed è considerata dai Bahá'í un luogo sacro.[1]

La casa di Bahá'u'lláh è destinata ad essere una delle due storiche case meta di pellegrinaggio, ciò è ovviamente condizionato alla possibilità di poterlo fare, una volta nella vita, purché ci sia la libertà di poterlo fare e non si frappongano ostacoli di alcuna natura. Tale Pellegrinaggio baha'i è prescritto nel Kitáb-i-Aqdas, ma tale obbligo non può essere tuttora adempiuto per impossibilità di natura politica.[4]

Note

  1. ^ a b Peter Smith, Baghdad: the House of Bahá'u'lláh, in A concise encyclopedia of the Bahá'í Faith, Oxford, Oneworld Publications, 2000, pp. p. 66-67, ISBN 1-85168-184-1.
  2. ^ Arnold J. Toynbee, Survey of International Affairs 1934, London, Oxford University Press, 1935, pp. 120–122.
  3. ^ The House of Baha'u'llah
  4. ^ Peter Smith, Op. cit.

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni

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