Università degli Studi di scienze gastronomiche

università privata italiana

L'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche (abbreviato UNISG) è un'università non statale italiana fondata nel 2004 e riconosciuta dal Ministero dell'università e della ricerca[2]. La sede è a Pollenzo, frazione del comune di Bra.

UNISG - Università degli Studi di scienze gastronomiche
Ubicazione
StatoItalia (bandiera) Italia
CittàBra, frazione Pollenzo
Dati generali
MottoGet into the future of food
Fondazione2004
Tipopubblica non statale
RettoreBartolomeo Biolatti
PresidenteCarlo Petrini
Studenti336 (2017)[1]
Dipendenti121 (2023)
Mappa di localizzazione
Map
Sito web

L'offerta didattica dell'Ateneo nell'Anno Accademico 2002-2023 è la seguente:

  • Corso di Laurea in Gastronomic Sciences and Cultures (insegnato in Italiano ed inglese) - 180 CFU;
  • Corso di Laurea Magistrale in Sustainable Food Innovation & Management (in inglese) - 120 CFU;
  • Corso di Laurea Magistrale in International Gastronomies and Food Geo-Politics (in inglese) - 120 CFU;

and 8 programmi Master di Primo Livello di 90 CFU in English:

  • Master of Gastronomy - World Food Cultures and Mobility;
  • Master in Contemporary Food Heritage;
  • Master in New Food Thinking;
  • Master in Food Culture, Communication & Marketing;
  • Master of Applied Gastronomy: Culinary Arts;
  • Master in Agroecology and Food Sovereignty;
  • Master in Wine Culture and Communication;
  • Master in Design for Food (assieme al Politecnico di Milano).

L'Ateneo ha inoltre una Scuola di Dottorato di 3 anni in 'Ecogastronomy, Food Sciences and Cultures', dal 2022 assieme all'Università degli Studi di Torino.

Le attività di ricerca scientifica dell'Ateneo sono organizzate in tre macro-aree:

  • Environment;
  • Mobility;
  • Perception and Quality.

L'Ateneo ha inoltre all'attivato circa 20 MoU con università internazionali, intrattiene rapporti di ricerca con circa un centinaio di atenei nel mondo e può contare su circa 150 visiting professors e visiting teachers.

Storia

Il 27 gennaio 2003, sotto l'egida di Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, venne costituito il Comitato per l'università, primo passo verso l'apertura dell'ateneo, che attivò i corsi a partire dal 4 ottobre 2004. Lo scopo dell'iniziativa era la creazione di un polo internazionale che si occupasse di formazione e ricerca nell'ambito dell'agricoltura sostenibile, dello studio e mantenimento delle diversità bio-culturali e atto alla creazione di un approccio inter-disciplinare che coniugasse le scienze e tecnologie alimentari con le scienze sociali, umane, biologiche e agrarie.

A seguito dell'insediamento degli organi di governo universitari, il comitato si è evoluto in un'associazione di supporto all'ente, denominata Associazione amici dell'università di scienze gastronomiche.

Struttura

 
Esterno della sede dell'università

L'università è organizzata in una singola facoltà e propone percorsi formativi inerenti esclusivamente all'ambito enogastronomico, a livelli diversi.[3]

Finanziamenti

L'università è sostenuta da partner e sovvenzionatori pubblici e privati, sia sotto il profilo finanziario che organizzativo.

Rettori

Note

  1. ^ Anagrafe nazionale studenti – Ateneo: scienze gastronomiche (2017-2018), su anagrafe.miur.it. URL consultato l'8 novembre 2018.
  2. ^ Riconosciuta con d.m. n. 262 del 5 agosto 2004
  3. ^ Stefano Carnazzi, Il primo "ateneo del gusto" del mondo, su lifegate.it, 30 aprile 2004. URL consultato il 21 giugno 2011.
  4. ^ a b Valter Cantino è il nuovo rettore dell’UNISG - unisg.it, ott 2008
  5. ^ Dal 1º ottobre Piercarlo Grimaldi il nuovo rettore dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche. - unisg.it, 1º ottobre 2011
  6. ^ Pollenzo: è Andrea Pieroni il nuovo Rettore dell'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche - targatocn.it, 4 lug 2017
  7. ^ Il professor Bartolomeo Biolatti è il nuovo Rettore dell’Università di Scienze Gastronomiche, su UNISG - University of Gastronomic Sciences. URL consultato il 2 settembre 2021.

Altri progetti

Collegamenti esterni

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