Supercoppa UEFA

competizione calcistica continentale per squadre di club organizzata dalla UEFA
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La Supercoppa UEFA (ingl. UEFA Super Cup; fr. Supercoupe de l’UEFA), comunemente denominata Supercoppa europea o Supercoppa d’Europa, è una competizione calcistica di club organizzata dall’UEFA, che vede in palio un trofeo da assegnarsi annualmente tra le più recenti vincitrici della Champions’ League e della Coppa UEFA[1]. Inteso come apertura della nuova stagione calcistica internazionale, la formula attuale di assegnazione di tale trofeo prevede una gara unica da disputarsi in campo neutro, che dal 1998 è lo stadio Louis II nel Principato di Monaco.

Supercoppa Europea UEFA
Sport
TipoClub
FederazioneUEFA
OrganizzatoreUEFA
CadenzaAnnuale
AperturaFine agosto
PartecipantiCampione d’Europa
vs. detentore Coppa UEFA
(Fino al 1999: Campione d’Europa
vs. vincitore Coppa delle Coppe)
FormulaPartita unica
in campo neutro
Sito InternetUEFA Supercup
Storia
Fondazione1972
(Ufficiale dal 1973)
DetentoreMilan
File:Supercopa de Europa.JPG
Trofeo o riconoscimento

L’attuale detentore della Supercoppa è il Milan, che l’ha vinta nell’agosto 2007 da campione d’Europa.

Storia

Ideazione della Supercoppa

Quella che in seguito diventò la Supercoppa d’Europa deve la sua origine al successo che le competizioni continentali europee avevano raggiunto all’inizio degli anni ’70: agli standard qualitativi della prestigiosa Coppa dei Campioni, che nei suoi primi quindici anni di vita già vantava detentori di spicco come Real Madrid, Milan, Benfica, Manchester Utd. e, più recentemente, gli olandesi del Feyenoord e dell’Ajax, si era allineata la Coppa delle Coppe, che in dieci anni di attività aveva già visto la vittoria del Bayern Monaco (1966/67) e, a seguire, dello stesso Milan. Il fatto che tra le finaliste di quel periodo vi fossero state compagini della levatura di Real Madrid e Liverpool confermò la validità tecnica di quella che, per rilevanza, all’epoca era la seconda manifestazione continentale di club.

Analogamente a quanto accadde più di quindici anni prima, quando la discussione su quale potesse essere la miglior squadra di club d’Europa diede origine alla Coppa dei Campioni, un dibattito avviato nel 1972 sul quotidiano olandese De Telegraaf dal giornalista Anton Witkamp diede lo spunto per creare una competizione ex-novo che sancisse la superiorità continentale dell’Ajax (all’epoca campione europeo) anche sopra il club vincitore della Coppa delle Coppe. A quel tempo l’Ajax, guidato da Johan Cruijff, veniva da due Coppe dei Campioni consecutive (e un’altra ne avrebbe vinta un anno più tardi), e il suo calcio totale, messo in pratica da esecutori d’eccezione, pareva non avere rivali. Lo stesso Witkamp contattò l’UEFA e gli propose una sfida continentale tra l’Ajax e gli scozzesi del Rangers, freschi vincitori della Coppa delle Coppe contro la Dinamo Mosca al termine di una movimentata e turbolenta finale disputata a Barcellona, a seguito della quale, per il comportamento dei suoi tifosi, la squadra fu esclusa dalle competizioni europee per una stagione. L’allora presidente UEFA Artemio Franchi rigettò tuttavia la proposta, sia per disinteresse in generale, sia perché, in particolare, gli scozzesi erano sotto bando annuale. Witkamp, allora, decise di far ugualmente organizzare al Telegraaf un torneo non ufficiale, da disputarsi tra le due squadre. L’occasione fu il centenario dei Rangers (fondati nel 1872) e, difatti, il trofeo messo in palio fu chiamato Coppa del Centenario del Rangers F.C.. Fu deciso di disputare tale torneo in due gare, di andata e ritorno, sulla falsariga di quelle delle competizioni europee. La prima partita si disputò ad Ibrox il 16 giugno 1972 e vide gli olandesi prevalere 3-1; il ritorno fu disputato allo Stadio Olimpico di Amsterdam otto giorni più tardi e fu vinto sempre dall’Ajax per 3-2.

L’ufficializzazione dell’UEFA

Come detto, l’Ajax si confermò campione d’Europa anche nel 1973, per la terza volta consecutiva e, complice il fatto che a vincere la Coppa delle Coppe quell'anno fu il Milan, il dibattito trovò nuova linfa. Le due squadre si erano già incontrate a Lisbona nella finale di Coppa dei Campioni 1968/69, e quella volta gli italiani avevano prevalso per 4-1. Visto il prestigio di entrambi i club e il successo di pubblico dell'esibizione dell'anno prima, l’UEFA mise il sigillo sulla competizione e la ufficializzò con il nome di Supercoppa d’Europa, poi Supercoppa UEFA, mantenendo la formula di svolgimento adottata dal Telegraaf.

A causa degli impegni dei due club, tuttavia, non si potè procedere in tempi brevi allo svolgimento della competizione (il problema si ripresentò sovente nelle successive edizioni del torneo disputato con la formula della doppia gara), per cui si slittò al nuovo anno: le due gare furono disputate a Milano il 9 gennaio e ad Amsterdam il 16 gennaio 1974 con i risultati, rispettivamente, di 1-0 per il Milan e 6-0 per l’Ajax, che così iscrisse per prima in maniera ufficiale il proprio nome nell’albo d’oro della competizione.

Un percorso a ostacoli

Alla stessa stregua della sua controparte transoceanica, la Coppa Intercontinentale, la Supercoppa europea, nella sua versione in doppia gara d’andata e ritorno, fu spesso sacrificata alle esigenze di calendario dei club o financo a questioni d’opportunità politico-diplomatica: accadde quindi che sovente fu disputata in ritardo o fuori stagione, e talora fu saltata del tutto.

Problemi emersero già dalla seconda edizione, da tenersi nel 1974: quell’anno la squadra campione d’Europa fu il Bayern Monaco (Germania Ovest) e la Coppa delle Coppe fu vinta dal Magdeburgo (Germania Est). Tra le due Germanie era in corso una gravissima crisi diplomatica dovuta alla scoperta dell’infiltrazione all’Ovest di numerose spie del blocco comunista, provenienti dalla Repubblica Democratica Tedesca e che, grazie alla lingua comune, potevano spacciarsi senza problemi per cittadini della Repubblica Federale. La crisi diplomatica sfociò a Bonn anche in una crisi politica che portò alle dimissioni del cancelliere Willy Brandt. Per ragioni di opportunità politica l’incontro tra le squadre rappresentanti delle due federazioni dei lati opposti del Muro di Berlino non si tenne, quindi la Supercoppa, alla sua seconda edizione, era già monca di una[2].

Il Bayern prese invece parte alle due successive edizioni, ma perse in entrambi i casi, a dispetto della sua imbattibilità in Coppa Campioni, dapprima ad opera di una Dinamo Kiev sostenuta da un pubblico casalingo strabordante di centodiecimila spettatori, e poi per mano dei non irresistibili belgi dell'Anderlecht che incredibilmente batterono due anni dopo anche il Liverpool. La finale del 1980, col Valencia vittorioso contro il Nottingham Forest, fu l'unica decisa dalla regola dei gol segnati in trasferta

Se nel 1981 la coppa subì un altro stop poiché i campioni d'Europa del Liverpool non poterono trovare alcuna data libera all'interno dell'intasatissimo calendario agonistico inglese, anche nel 1984 i Reds si trovarono di fronte allo stesso problema, riuscendo alla fine a partecipare ad una sola gara a Torino contro la Juventus, coi bianconeri che posero la loro prima firma nel torneo. Gli anni Ottanta furono un periodo tribolatissimo competizione, che non ebbe luogo nel 1985 a causa degli strascichi della strage dell'Heysel, e che si dovette disputare in campo neutro davanti a pochi intimi a Monaco nel 1986 a causa delle restrizioni all'espatrio a cui i governi comunisti sottoponevano i tifosi delle due sfidanti di quell'edizione, i romeni della Steaua Bucarest e i sovietici della Dinamo Kiev.

L'edizione del 1990 in cui il Milan, già vittorioso l'anno prima, battè la Sampdoria, fu in un certo senso storica perché fu la prima disputata fra squadre della stessa nazione e la prima in cui una squadra vinceva 2 volte di fila. Nuovi problemi insorsero nel 1991, quando la crisi deflagrata in Jugoslavia impedì alla Stella Rossa di ospitare il Manchester United, obbligando gli slavi alla sola gara in trasferta in cui i Red Devils colsero il loro unico successo del torneo. Nel 1993 i campioni dell'Olympique Marsiglia furono squalificati a causa di uno scandalo di corruzione che li aveva visti protagonisti, e furono sostituiti dal Milan, che però perse la gara di ritorno casalinga a San Siro consegnando ai gialloblù del Parma una storica vittoria. L'edizione del 1997 in cui il Barcellona battè il Borussia Dortmund fu infine l'ultima della vecchia formula inaugurata nel 1972.

Il palcoscenico di Montecarlo

 
Lo stadio Louis II di Monaco, sede fissa del torneo dal 1998.

Con la stagione 1997-98 la UEFA adottò una serie di cambiamenti per le sue manifestazioni, prodromo alla grande riforma del 1999. Dal 1998 la Supercoppa Europea viene dunque assegnata in gara unica giocata ad agosto allo Stadio Louis II di Montecarlo, come evento marcante l'inizio della nuova stagione agonistica, susseguente i sorteggi di Champions League e Coppa Uefa che ivi si svolgono. Il nuovo format ha dato finalmente regolarità al torneo, che dal 2000, in seguito all'abolizione della Coppa delle Coppe, è conteso fra i vincitori della Champions League e quelli della Coppa Uefa.

Negli ultimi anni il trofeo è stato appannaggio di vari club, tra cui vari pluridecorati campioni d'Europa: gli spagnoli del Real Madrid, gli italiani del Milan, e gli inglesi del Liverpool.

Il trofeo

La coppa originaria della manifestazione fu opera delle officine Bertoni di Milano. Nel 2006 la UEFA decise però di modificarlo, ritenendo che le sue piccole dimensioni non risaltassero l'importanza che la confederazione voleva dare alla manifestazione. Il nuovo trofeo è dunque in tutto simile come forma al precedente, ma è considerevolmente più grande, essendo alto 58 centimentri e pesando 12 chili, più del doppio del predecessore.

Note

  1. ^ Fino al 1999 il trofeo era in palio tra il club campione d’Europa e la vincitrice della Coppa delle Coppe.
  2. ^ La crisi non impedì, tuttavia, di disputare ad Amburgo l’incontro Germania Ovest - Germania Est 0-1 durante il campionato del mondo 1974.

Albo d'oro e statistiche

Voci correlate