Azovstal'

azienda e stabilimento siderurgico
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PrAT Metalurhijnyj Kombinat Azovstal' (in ucraino ПрАТ Металургійний Комбінат Азовсталь?), internazionalmente nota come Azovstal Iron & Steel Works, è un'azienda privata ucraina, controllata dal conglomerato Metinvest, che gestisce l'omonimo stabilimento metallurgico di Mariupol'.

Metalurhijnyj Kombinat Azovstal'
Logo
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StatoUcraina (bandiera) Ucraina (de iure)
RP di Doneck (bandiera) RP di Doneck (de facto)
Forma societariaSocietà per azioni
ISINUA4000075758
Fondazione1933
Sede principaleMariupol'
GruppoMetinvest
Persone chiave
SettoreMetallurgico
Sito webazovstal.metinvestholding.com/

Storia

La realizzazione dello stabilimento metallurgico di Mariupol' fu disposta il 2 febbraio 1930 dal Consiglio superiore dell'economia nazionale dell'Unione Sovietica e i lavori di costruzione iniziarono nel novembre dello stesso anno; nel 1931 iniziarono i lavori per il porto dello stabilimento sul mar d'Azov e del relativo canale di collegamento. Nel 1933 lo stabilimento iniziò la sua attività e l'azienda fu quindi inclusa nella lista delle imprese attive nel paese.

Le operazioni furono interrotte durante l'invasione nazista dell'Unione Sovietica nel 1941 e ripresero solo dopo la riconquista sovietica di Mariupol' nel 1943.

Tra il 2010 e il 2016 è stata quotata presso PFTS Ukraine Stock Exchange.[1]

In seguito all'Invasione russa dell'Ucraina del 2022, è diventata un punto cruciale per la resa di Mariupol'. L'esercito russo ha accerchiato lo stabilimento, piuttosto che attaccarlo direttamente.[2]

Controversie

Lo stabilimento di Mariupol' è stato accusato di aver fatto sì che l'aria della città fosse tra le più sporche ed inquinate d'Europa.[3]

Note

  1. ^ (EN) Azovstal Iron and Steel Works, su pfts.ua. URL consultato il 19 aprile 2022.
  2. ^ Andrea Marinelli e Guido Olimpio, Perché il Cremlino ha annullato l’assalto all’acciaieria di Mariupol: i 5 rischi, su Corriere della Sera, 21 aprile 2022. URL consultato il 21 aprile 2022.
  3. ^ (EN) Beth Gardiner, Inside a Ukrainian war zone, another fight rages - for clean air, in National Geographic Society, 30 novembre 2021. URL consultato il 19 aprile 2022.

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Collegamenti esterni

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