Giacomo l'Interciso

martire persiano
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Giacomo l'Interciso o Giacomo il Persiano (Beth Lapat, ... – Ctesifonte, 400-420) è stato un dignitario persiano di fede cristiana; subì un terribile martirio che gli valse il soprannome (lat. intercisus = tagliato a pezzi) col quale è venerato dalla Chiesa che lo considera santo.

San Giacomo l'Interciso
Icona orientale di San Giacomo l'Interciso
 

Martire

 
NascitaIV secolo
Morte400-420
Venerato daTutte le Chiese che ammettono il culto dei santi
Ricorrenza27 novembre

Biografia

La tradizione afferma che fu un ufficiale militare e cortigiano al servizio di Yazdegerd I. Rinunciò al cristianesimo, divenendo apostata, dopo che il suo signore iniziò a perseguitare i cristiani. Quando a Yazdegerd gli succedette Bahram V, Giacomo, sotto l'influenza della sua famiglia cristiana, decise di esprimere nuovamente la sua fede, cosa che portò alla sua esecuzione.[1]

Culto

È commemorato il 27 novembre. Dal Martirologio Romano: "In Persia, san Giacomo, detto l'Interciso, martire, che, al tempo dell'imperatore Teodosio il Giovane, aveva rinnegato Cristo in ossequio al re Yazdgard I, ma, aspramente rimproverato da sua madre e dalla moglie, si pentì e professò coraggiosamente la sua fede cristiana davanti a Bahram V, figlio e successore del sovrano di Persia, che, adirato, pronunciò contro di lui la sentenza di morte ordinando che fosse tagliato a pezzi e infine decapitato".

Reliquie

Il capo fu donato alla basilica di San Pietro in Vaticano dal cardinale Giordano Orsini; il relativo reliquiario venne però fuso nel 1796.

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Collegamenti esterni

  1. ^ John J. Delaney, Dictionary of saints, (Image, 2005), 323.