Cristoforo Migazzi
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Cristoforo Bartolomeo Antonio Migazzi conte di Waal e Sonnenthurn (Trento, 20 ottobre 1714 – Vienna, 14 aprile 1803) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico italiano. Fu nominato cardinale della Chiesa cattolica da papa Clemente XIII.
Biografia
"Tirolese"[1] di nazionalità italiana e cittadinanza tridentina, Cristoforo Antonio Migazzi di Waal e Sonnenthurn nacque a Trento il 20 ottobre 1714 e fu ordinato sacerdote il 7 aprile 1738. Divenne poi assistente dell'Arcivescovo di Malines in Belgio e Arcivescovo titolare di Cartagine (1751) poi arcivescovo (titolo personale) della Diocesi di Vác (1756, quindi arcivescovo di quella di Vienna (1757). Lasciata la sede ungherese, Migazzi vi tornò, nominato dall'imperatrice Maria Teresa d'Austria amministratore a vita della diocesi, dal 1762 al 1786, mentenendo contemporaneamente la sede di Vienna, per poi tenere a detenere solo Vienna fino alla morte nel 1803 poiché nel 1786 il nuovo imperatore Giuseppe II gli chiese di rinunciare alla Diocesi di Vác.
La diocesi di Vác comportava il titolo e la carica di Vescovo-Conte. A Vác, città distrutta dai turchi conseguentemente alla loro ritirata, Migazzi fu molto attivo sia in campo urbalistico (piano della città) ed architettonico (palazzo vescovile, seminario, convitto, arco di trionfo in onore di Maria Teresa, ecc. e, nei pressi di Verőce (cittadina nei pressi di Vác), la villa chiamata "Castello di Migazzi") realizzò, tra l'altro, la nuova cattedrale neoclassica, opera dell'architetto italo-francese Isidore Canevale con affreschi di Franz Anton Maulbertsch), sia artistico (commissione di opere ad artisti italiani e danubiani). Tale chiesa venne definita da un coevo viaggiatore fiorentino di nome Domenico Sestini "la chiesa più bella d'Ungheria":
Tra i suoi più importanti collaboratori, tra i quali non mancavano gli italiani, si segnalano alcuni padri scolopi.
Papa Clemente XIII lo elevò al rango di cardinale il 23 novembre 1761, con il titolo dei Santi Quattro Coronati.
Note
- ^ Archivio del Collegio Germanico-Ungarico di Roma (Coll: Hist. 1/2): "Nomina Alumnorum Collegii Germanici et Hungarici Tomo II", p. 232 (nota n. 379): Christophorus Antonius Comes de Migazzi Dioe. Tridentine Tyrolensis nobilis, [...] humanioribus, litteris, et philosophie operam dedit Passauij, ubi adscriptus est Cng.ni B. V. in Celum Assumpte Prepositus, et commendatus a' Cel.mo R.mo D.no Epo Passaviensis, pervenit ad Collegium die 25 8bris 1732 habet quator minores nullum vere' beneficium Ecclesiasticum Destinatus ad primo annus Theologie Discessit 22 Aprilis 1736 Subduaconus, aurea indole, et preclaro preditus ingenio, parique diligentia, studio et in scientiis profectu, preter alias egregias animi sui dotes perquam urbanus erga omnes, et precipue superiores, defendit publicas theses, et semèl dicatus Com. Corsini, Factus Auditor S. Rote Romane, deinde anno 1750. Coadiuntur archiepiscopatus Deinde Eppus Vacciensis, postea Arch. Viennae, denique 23 9bris 1762 Cardinalis fuit creatus.
Bibliografia
- Annuario pontificio
- A Váci Egyházmegye Történeti Névtára, Dercsényi Deszõ Vállalata Pestividéki Nyomoda, Vác, 1917
- Bánhidi Láslo, Új Váci Kalauz, Vác 1998
- Sápi Vimos e Ikvai Nándor, Vác Története - Studia Comitatensis voll. 13, 14, 15 - 1983
- Maurizio Tani, La rinascita culturale del ‘700 ungherese. Le arti figurative nella grande committenza ecclesiastica, Roma, 2005
- Maurizio Tani, Il ruolo degli Scolopi nel rinnovamento delle arti nell’Europa danubiana del XVIII secolo, in Ricerche, n. 85 (2005), pp. 44-55
- Maurizio Tani, La committenza artistica del vescovo di Eger, Károly Eszterházy, nell´Ungheria del XVIII secolo, in Commentari d’Arte, n. 17-19/2003, pp. 92-107
Collegamenti esterni