Dolomiti lucane

gruppo montuoso appenninico, nella regione Basilicata

Le Dolomiti lucane, cuore dell'omonimo Parco regionale esteso alle foreste di Gallipoli-Cognato, fanno parte dell'Appennino lucano e sono poste ad est dei Monti della Maddalena (28 km circa a sud della città di Potenza). La nascita del gruppo montuoso, che domina la parte centrale della Val Basento, risale a 15 milioni di anni fa.

Dolomiti lucane
Dolomiti lucane
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione  Basilicata
Provincia  Potenza   Matera
Altezza1,100 m s.l.m.
CatenaAppennino lucano
Coordinate40°31′17″N 16°03′38″E
Altri nomi e significatiPiccole Dolomiti lucane
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Dolomiti lucane
Dolomiti lucane

Sono denominate Dolomiti poiché hanno la stessa composizione mineralogica (CaMg(CO3)2) presente nelle masse rocciose calcaree dolomitiche (come quelle venete e trentine).

Descrizione

Sono formate da cime scoscese modellate dagli eventi naturali nel corso dei secoli ed hanno alte guglie appuntite con un’altimetria media di 1.000-1.100 m.s.l.m. . Il gruppo montuoso più alto è quello della Costa di S. Martino denominato Piccole Dolomiti, poichè riproduce le caratteristiche delle famose Pule Trentine. Le cime più importanti sono l’Incudine, la Grande Madre e l’Aquila Reale Sono da menzionare, inoltre, i picchi delle Murge di Castelmezzano e quelle del Monte Carrozze.

Flora e fauna

Il territorio presenta un’alternanza di boschi di querce e picchi brulli e rocciosi sui quali, tuttavia, prospera una flora rara e interessante con delle specie vegetali caratteristiche come la valeriana rossa, la lunaria annua e l'onosma lucana. La fauna, oltre ai cinghiali, presenta una notevole varietà di volatili: nibbio reale, rondone, gheppio, corvo reale e falco pellegrino.

Clima

Anche a causa della lontananza dai mari, il clima è quello caratteristico della media montagna appenninica: inverni rigidi, con una prolungata presenza della neve al suolo (fino a due, tre mesi) ed estati fresche e ventilate. Le precipitazioni si aggirano intorno ai 1.000 mm annui.

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