Latta

lamiera sottile di ferro o acciaio ricoperta da uno strato protettivo di stagno

Latta si intendeva un sottile lamierato di ferro distesa in falda ricoperta di stagno o di zinco o comunque di verniciature antiruggine. Il succesivo sviluppo tecnologico che ha portato alla produzione di acciai a basso costo e poi di quelli inox e per alcuni usi anche della plastica [1] ha fatto pressochè eliminare dalla produzione di oggetti quotidiani la vecchia latta, in quanto da un lato lo stagno è enormemente più costoso, dall'altro è meno adatto per usi alimentari e comunque meno stabile nel tempo.

Per traslato si è continuato a chiamare latta i prodotti che con la vecchia tecnologia vedevano l'utilizzo della latta: ad esempio il vecchio confezionamento del petrolio e dei suoi derivati, prima dell'affermarsi dei distributori a pompa.

Un uso caratteristico era quello delle conserve di pomodoro, per le quali si diffuse il diminutivo lattina. Quando si è affermato il confezionamento metallico delle bevande, il termine lattina è diventato quasi un suo sinonimo, anche se confezionato in alluminio oppure in acciaio. L'ampio uso della latta per oggetti in genere di basso costo, ha spinto molti appassionati di modernariato a collezionarli, ad esempio i giocattoli d'epoca.

Sinonimi

In molte regioni settentrionali italiane il termine usato per designare la latta era tolla, ma l'espressione faccia di tolla era usata per indicare un tipo sfrontato.

Etimologia

Le ricerche etimologiche del termine si fanno risalire a termini marinareschi con il significato di asse, traversa. [2]

Romanzi e film

L'uso diffuso della latta nella produzione di giocattoli di una certa epoca ha suggerito il titolo di Il tamburo di latta che evoca direttamente il periodo in cui sono ambientati.

Note

  1. ^ Per i giocattoli, tranne casi rarissimi la sostituzione della plastica ai metalli è avvenuta non solo per ragioni di costo, ma anche di sicurezza
  2. ^ Dizionario etimologico