Alcatraz

isola di San Francisco (CA), Stati Uniti d'America
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Alcatraz (37°49′35″N, 122°25′21″W) è un'isola nella baia di San Francisco (California, USA) famosa perché sede dell'omonimo carcere di massima sicurezza.

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Panorama di Alcatraz

Nome

L'isola di Alcatraz (in spagnolo significa "pellicano") è così chiamata perché vi erano molti pellicani sull'isola. È da sempre soprannominata The Rock (ovvero "la roccia") poiché un'alta percentuale dell'isola è costitutita da roccia. È stata anche soprannominata The Bastion (ovvero "La Rocca") poiché sembrava impossibile ipotizzare una fuga.

Storia

 
L'isola di Alcatraz

Attorno al 1850 la corsa all'oro in California attirò molte navi nella Baia di San Francisco rendendo necessaria la costruzione di un faro, che fu completato sull'isola di Alcatraz nel 1853. Nel 1909 fu abbattuto per fare posto a una prigione e al suo posto ne venne costruito un secondo in un'altra parte dell'isola. [1] Fin dall'1850 l'isola di Alcatraz fu adibita a scopi militari, nel 1933 divenne prima una prigione militare e successivamente, nell'agosto 1934, un carcere federale di massima sicurezza. Nel 1963 il carcere venne chiuso a causa degli elevati costi che lo caratterizzavano visto che era necessario trasportare sull'isola ogni bene necessario (cibo, vestiti, acqua potabile, etc.), tanto che i politici americani arrivarono a sostenere che sarebbe costato meno mantenere ogni detenuto nell'hotel più lussuoso di New York piuttosto che mantenerlo ad Alcatraz. Qualche decina di anni più tardi Alcatraz fu aperta al pubblico per visite guidate e oggi è gestita dal National Park Service e fa parte della Golden Gate National Recreation Area.

Il carcere

Il carcere di Alcatraz è da sempre famoso per l'estrema rigidità con cui erano trattati i detenuti. Chi veniva mandato ad Alcatraz era solitamente considerato estremamente pericoloso o aveva già tentato la fuga da altre prigioni.

 
Una cella del carcere

I carcerati erano costretti a scontare la loro pena in una cella singola dalle dimensioni particolarmente ridotte. Le mancanze disciplinari venivano punite con la reclusione al buio e al freddo nelle celle d'isolamento. A differenza di altre carceri la possibilità di lavorare non era concessa a tutti, ma era un diritto che ci si doveva guadagnare con la disciplina e rispettando le regole della prigione. Va sottolineato però che per la totale impossibilità di controllare e gestire i prigionieri nel momento del pranzo, il cibo era nel complesso sempre di ottima qualità, a differenza di quello di altre carceri americane. Si era infatti pensato che un vitto migliore avrebbe contribuito ad evitare disordini al momento della distribuzione del cibo. Un'eventuale rivolta nel refettorio avrebbe potuto in effetti significare la morte sicura del personale di guardia a causa del gas che sarebbe stato sprigionato per sedarla (durante i pasti tutti i prigionieri venivano radunati in un solo stanzone, sotto la sorveglianza di appena due o tre secondini). In linea di massima, peraltro, nonostante le regole severissime e le 23 ore passate in cella per i non lavoratori (19 per chi invece lavorava), ad Alcatraz si cercò sempre di non creare il malcontento tra i detenuti, come invece spesso avveniva nelle altre carceri a causa soprattutto dei soprusi nei confronti dei prigionieri da parte del personale addetto alla sorveglianza.

I tentativi di evasione

Durante i 29 anni di apertura del penitenziario ci furono 26 tentativi di evasione ma l'impossibilità di scappare da Alcatraz non fu praticamente mai smentita. Di questi 26, ad esempio, sette furono uccisi proprio mentre tentavano la fuga. Il caso più famoso di fuga da Alcatraz riguarda i detenuti Frank Morris ed i fratelli John e Clarence Anglin che l'11 giugno 1962 riuscirono ad uscire dalle loro celle attraverso l'impianto di ventilazione (lasciando dei manichini da loro costruiti sulle brande per cercare di camuffare il più a lungo possibile la fuga) e ad arrivare, presumibilmente a nuoto, sino alla costa dove fecero perdere definitivamente le loro tracce. Nessuno ebbe più notizie dei tre fuggitivi e la direzione del carcere, non avendone però mai ritrovato i corpi, negò fermamente la possibilità che fossero riusciti a fuggire dall'isola (e, soprattutto, ad attraversare a nuoto il gelido tratto della baia di San Francisco). Secondo la testimonianza dell'audioguida su Alcatraz, pare che i tre, nel corso di svariati mesi di continuo ed estenuante lavoro, utilizzando un semplice cucchiaio da cucina, riuscirono a realizzare un tunnel sufficientemente largo e profondo da consentire di raggiungere il condotto dell'aria. A questo episodio è ispirato il film Fuga da Alcatraz, con protagonista Clint Eastwood.

Film ispirati o ambientati ad Alcatraz

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