La Zadrima è una pianura alluvionale nel nord dell'Albania, compresa fra le odierne prefetture di Alessio e Scutari, lungo il ramo del fiume Drin che sfocia nel mare Adriatico.[1] Comprende una quarantina di villaggi distribuiti su circa 350 chilometri quadrati, con una popolazione di circa 60.000 abitanti, caratterizzati da una forte identità etnografica.[2][3]Il nome Zadrima è di origine slava  e significa dietro il Drin.[4]

Geografia fisica

La piana, che ha una elevazione media di circa 25 m. sul livello del mare, è delimitata a ovest dalla lunga cresta collinare Mali i Kakarriqit ( alt. max. 392 m. ), cui si uniscono a nord le colline di Bushat ( 249 m.) e altre piccole catene collinari. Ad est, le montagne costiere formate dalle pendici dei monti Skanderbeg con Maja e Shitës ( 614 m. ) e Mali i Velës ( 1170 m. ) . A nord il limite è il corso del fiume Drin , a sud la città di Alessio La pianura è attraversatata anche dal fiume Gjadër, affluente del Drin.[5] [4][3]

Storia

Le prime fonti storiche risalgono al XII e XIII secolo negli scritti della principessa e storica bizantina Anna Comnena che si riferisce alla regione come altamente agricola e luogo di molte battaglie tra l'impero romano d'Occidente e quello d'Oriente[6]. Nel 1281 il capostipite della famiglia Dukagjini , dux Gjin Tanushi ( Ducam Ginium Tanuschium Albanensem ),  è registrato come governatore di porzioni di Zadrima, Guri i Zi, Pult, il castello di Sati , e altre terre intorno a Fan[7] . Gran parte di Zadrima e dei territori adiacenti tra le città di Alessio e Fan sarebbero stati di conseguenza ereditati dai Dukagjini, in particolare il ramo discendente da Tanush II Dukagjini.  Oltre ai Dukagjini, anche le famiglie nobili dei Blinishti e degli Zaharia possedevano terre a Zadrima. I Blinishti del XIII e XIV secolo inizialmente detenevano le terre tra Gjadër a ovest e Mali i Shejtit a est, Arst a nord e Ndërfanda a sud, con il loro centro a Blinisht.  Nel XV secolo si narra che Koja Zaharia avesse ricevuto la signoria di Sapa e Dagnum dal papato in seguito alla sua conversione al cattolicesimo romano dall'ortodossia serba nel 1414. Gli Zaharia avrebbero continuato a governare su gran parte di Zadrima durante il medioevo e spesso entrarono in controversie e conflitti sulla terra con i Dukagjini la cui influenza era stata principalmente limitata a Lezha e ai suoi dintorni . Zadrima e Alessio comunque già dalla fine del XIV secolo, ricaddero nella sfera di influenza della Repubblica di Venezia.[3] La Zadrima seguì poi la storia albanese della secolare occupazione ottomana, partecipando attivamente anche ai moti indipendentisti delle rivolte di Scanderbeg, fino all'indipendenza dell'Albania nel 1912.[3]

Popolazione

Pur se oggi radicata in una profonda unitarietà e senso di comunità, la storia demografica di Zadrima è fatta di eterogeneità e diversità per quanto riguarda le origini geografiche. L'antica popolazione della regione, discendente dagli abitanti e dalle comunità medievali di Zadrima, rappresenta una percentuale trascurabile della odierna popolazione. L'occupazione ottomana della regione ha provocato lo spopolamento di massa e l'emigrazione da Zadrima. Dal XVI e XVII secolo in poi l'area verrà ripopolata da un certo numero di famiglie e comunità provenienti dalla Malësia .  Ad esempio, il quartiere Kallmet, di Alessio i cui antenati arrivarono da Vukël a Kelmend ,  così come importante fu l'arrivo della tribù degli Hoti[8] fino ad allora stanziata più a nord . Numerose famiglie di Mirdita e Pukasi si stabilirono anche a Zadrima per la loro vicinanza alla regione, che offriva migliori condizioni di vita grazie al suo terreno pianeggiante. Ebbero luogo anche migrazioni da altri territori vicini.[9]

La comunità presenta una generale comunanza negli usi, nelle tradizioni e nell'abbigliamento tradizionale, tuttora molto partecipati.[3]

I principali villaggi e insediamenti della Zadrima comprendono:

Nella prefettura di Scutari:

  • Laç
  • Kovaç
  • Vau i Dejës
  • Mjeda
  • Shelqet
  • Naraç
  • Kaç
  • Shkjezë
  • Pistull
  • Paçram
  • Kukël
  • Plezhë
  • Hajmel
  • Dheu i Lehtë
  • Nënshat

Nella prefettura di Alessio

  • Krajnë
  • Fishtë
  • Troshan
  • Baqël
  • Blinisht
  • Kodhel
  • Dajç
  • Kotërr
  • Dragushë
  • Mabë
  • Gramsh
  • Zojs
  • Gjadër
  • Piraj

Note

  1. ^ Raymond Hutchings, Historical dictionary of Albania, New ed, Scarecrow Press, 2004, ISBN 0-8108-4872-4, OCLC 52347600. URL consultato il 9 agosto 2022.
  2. ^ Zadrima, terra da esplorare tra natura e storia, su Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile. URL consultato il 9 agosto 2022.
  3. ^ a b c d e nderkomunaljazadrime.al » Zadrima, su web.archive.org, 11 ottobre 2016. URL consultato il 9 agosto 2022 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2016).
  4. ^ a b Simon Pepa, Zadrima dhe bijtë e ndritur të saj, Shtëpia Botuese "Camaj-Pipa", 2003, ISBN 99927-56-35-7, OCLC 71933167. URL consultato il 9 agosto 2022.
  5. ^ (EN) Mali i Kakarriqit, su Mapcarta. URL consultato il 9 agosto 2022.
  6. ^ Brunga, Lisa (2021). Kishat e Zadrimës deri në prag të kuvendit të (Accademia delle Scienze dell'Albania)., su Google Docs. URL consultato il 9 agosto 2022.
  7. ^ Edmond Malaj, The Dukagjini family during the middle age. Geographic extension of the lands and some features, in Studia Albanica, 1º gennaio 2017. URL consultato il 9 agosto 2022.
  8. ^ (EN) Johann George von Hahn, The Discovery of Albania: Travel Writing and Anthropology in the Nineteenth Century Balkans, Bloomsbury Publishing, 12 maggio 2015, ISBN 978-1-78673-973-5. URL consultato il 9 agosto 2022.
  9. ^ (EN) Gjenealogjia e fiseve - Kallmet, Rraboshtë dhe Mërqi. by Kallmeti - Issuu, su issuu.com. URL consultato il 9 agosto 2022.