Le World Series of Poker sono l'evento di poker sportivo[1] più prestigioso del mondo. Vengono disputate ogni anno a Las Vegas e dal 2007 anche in Europa, tra giugno e luglio. Giocatori di tutto il mondo si sfidano in una serie di tornei[2] comprendenti tutte le specialità del poker[3], con vari livelli di buy-in (ossia di quota di iscrizione), variabili da 500 a 50.000 dollari[4]. Il torneo più importante, che assegna convenzionalmente il titolo di campione del mondo, è il Main Event (evento principale), giocato nella specialità del poker Texas Hold'em nella variante senza limite. Al giocatore vincitore di ogni torneo viene assegnato, oltre ad un consistente premio in denaro, un prestigioso braccialetto d'oro[5]; al primo classificato del Main Event viene invece assegnato un braccialetto di platino.

Il braccialetto, simbolo della vittoria, dell'edizione del 2006. A vincerlo fu Jamie Gold

La storia

Le World Series a Reno

Nel 1968, Tom Morehead, proprietario del casinò Riverside a Reno (Nevada), organizzò un torneo ad inviti denominato World Series of Poker. Sebbene l'importanza di questo evento e dell'impegno di Morehead è considerato fondamentale nella storia del poker e delle World Series, convenzionalmente l'inizio della storia del torneo viene fatto coincidere con lo spostamento del torneo a Las Vegas.

La famiglia Binion

Lo svolgimento delle World Series of Poker a Las Vegas si deve alla famiglia Binion (il padre Benny ed i suoi figli Jack e Ted). Furono loro ad introdurre per primi nel loro casinò i giochi di poker, grazie al miglioramento delle misure di sicurezza per prevenire i bari. Fu grazie all’interessamento della famiglia Binion che il torneo di poker più importante del mondo venne spostato da Reno a Las Vegas dove, pur mantenendo la stessa denominazione, iniziò quell'evoluzione che lo ha fatto diventare un evento di portata mondiale. Benny Binion è considerato un pioniere del "Las Vegas style": fu infatti il primo a Las Vegas a posare la moquette sul pavimento del suo casinò, il primo ad utilizzare le limousine per accompagnare i clienti, il primo ad offrire drink ai giocatori. La sua filosofia "Good food, good whiskey, good gamble" ("Buon cibo, buon whisky, buone scommesse") fu il segreto del successo del suo casinò.

La prima edizione

File:MossBeckyBinionPearson.jpg
Johnny Moss e Walter Pearson alle World Series del 1974. In mezzo a loro Becky Binion, figlia di Benny Binion.

Le prime World Series si disputarono nel 1970 a Las Vegas (Nevada), nel casinò Binion's Horseshoe. La prima edizione prevedeva tornei di 5 card stud, Deuce to seven low-ball draw, Razz, 7 card stud, e Texas Hold'em[6]. Si trattava di un torneo ad inviti organizzato da Benny Binion, proprietario del Binion's Horseshoe. La formula era molto particolare[7]: i sette giocatori si sarebbero dovuti sfidare con i propri soldi[8] nelle varie specialità del poker, ed alla fine avrebbero votato il miglior giocatore del torneo. Le prime World Series furono vinte da John Moss, autentica leggenda del poker. Un suo avversario disse di lui: “Se non hai mai perso una partita da Johnny Moss, non hai giocato veramente a poker”.

Per eleggere Johnny Moss furono necessarie due votazioni: nella prima fu chiesto ad ognuno dei partecipanti di votare per il miglior giocatore del torneo; come è facilmente intuibile, ognuno votò per se stesso. Nella seconda votazione fu chiesto di votare il secondo miglior giocatore del torneo, e in questo modo Moss fu eletto vincitore. Moss ebbe la sfortuna di vincere l'unica edizione delle World Series che non prevedeva un premio in denaro: tutto ciò che ottenne fu una coppa d'argento, il rispetto degli altri giocatori e l'onore di essere stato il primo ad iscrivere il proprio nome nella lista dei vincitori, che negli anni a venire andrà ad includere tanti straordinari campioni. La vittoria dell'anno successivo gli garantì invece un premio di 30.000 dollari, cifra decisamente bassa se paragonata ai premi mutlimilionari che il torneo riserverà in futuro ai vincitori. Gli andrà meglio nel 1974, quando la vittoria gli frutterà 160.000 dollari.

 
Il casinò Binion's Horseshoe, sede delle prime World Series of Poker (1970)

Amarillo Slim

Inizialmente le WSOP non riscossero particolare successo. Le prime due edizioni videro scontrarsi al tavolo rispettivamente sette e sei giocatori, e la copertura data all'evento dai media fu praticamente inesistente. Un grande contributo al torneo fu dato dal vincitore del 1972[9], Thomas "Amarillo Slim" Preston: dopo l'affermazione nel torneo il giocatore texano fece in modo di pubblicizzare al massimo la propria affermazione, organizzando anche un tour promozionale negli Stati Uniti. Questo portò un notevole incremento dell'attenzione mediatica sulle World Series, tanto che l'edizione del 1973 fu la prima trasmessa in TV, sul canale CBS Sports. Sono ancora lontani i tempi in cui il poker diverrà un fenomeno planetario, ma quella edizione è considerata uno spartiacque nella storia del gioco e delle World Series.

Il contributo di Thomas "Amarillo Slim" Preston al successo delle World Series ed in generale del gioco del poker è stato estremamente importante. Oltre al già citato tour promozionale, partecipò al film California Poker di Robert Altman; fu ospite al Tonight Show in ben undici occasioni; ebbe l'occasione di giocare a poker con Lyndon Johnson e Richard Nixon, come lui stesso racconta nel suo best-seller "Amarillo Slim in a World Full of Fat People" (letteralmente: Amarillo il magro in un mondo pieno di gente grassa). E' in lavorazione un film sulla sua vita, che sarà diretto da Milos Forman, con Nicholas Cage nella parte del giocatore texano.

L'evoluzione ed il boom delle World Series

 
La Gallery of Champions nel 1979

Fino al 1972 gli eventi in programma erano pochi: cinque nel 1970, quattro nel 1971, solamente due nel 1972. Dal 1973 si cominciò ad includere tornei per le più diverse varianti del poker. Negli anni successivi il numero di tornei è andato costantemente aumentando, fino a raggiungere nel 2007 il numero di quarantacinque. Sono previsti tornei per tutte le varianti del poker, ma anche tornei riservati alle donne, ai dipendenti dei casinò o ai giocatori più anziani.

Il numero dei partecipanti alle World Series ha conosciuto, soprattutto negli ultimi anni, un aumento esponenziale. Se nel 1970 John Moss ha dovuto sconfiggere solamente altri sei avversari (scesi addirittura a cinque l’anno successivo), negli anni a venire, complici l’aumento degli eventi e dell’interesse dei media, il numero dei partecipanti è aumentato sensibilmente. Nel 2000 si è raggiunta la cifra di 4.780 iscritti, ma il record appartiene all’edizione del 2005, che ha visto partecipare oltre 23.000 giocatori.[10]

 
Chris Moneymaker, vincitore nel 2003

Il "Moneymaker effect"

Una ragione per spiegare questo straordinario incremento è il cosiddetto “Moneymaker effect”: nel 2003 il Main Event delle World Series of Poker è stato vinto da Chris Moneymaker[11], giocatore esordiente in un vero torneo, qualificatosi vincendo un torneo on-line dal buy-in di 39 dollari, che si aggiudicò il premio di 2.500.000 dollari. L'exploit del giocatore americano creò in molta gente l’idea che chiunque potesse vincere il torneo, e in moltissimi ancora oggi si iscrivono tentando di ripetere l'impresa. Tra l’altro Moneymaker, dopo quella clamorosa e storica affermazione non otterrà più risultati significativi, se si eccettua un secondo posto l’anno successivo in un torneo WPT[12] che gli frutterà 200.000 dollari.

Partecipazione alle World Series

Prendere parte alle World Series è possibile per chiunque, professionisti o dilettanti alla ricerca del colpo della vita. Le quote di iscrizione variano dai 500 dollari per il torneo di Texas Hold'em dei dipendenti dei casinò ai 5000 per eventi come il torneo di 7 card stud o di Omaha highlow split 8/B, sino ai 10.000 dollari per gli eventi maggiori, come il main event di Texas Hold'em. In alternativa si può cercare di vincere uno dei tornei satellite, disputati sia dal vivo che on-line, che hanno buy-in più contenuti, a partire da poche decine di dollari. Il già citato Chris Moneymaker nel 2003 e Greg Raymer nel 2004 risucirono a vincere le World Series proprio qualificandosi attraverso tornei satellite on-line. L'idea dei tornei satellite si deve a Eric Drache, direttore del torneo, consapevole del fatto che per aumentare popolarità ed interesse mediatico fosse necessario avere ai tavoli, oltre ai professionisti, anche gente comune con possibilità economiche ridotte. Nel 1983 Drache creò così una serie di tornei con quota di iscrizione di poche centinaia di dollari, che ai vincitori non garantivano premi in denaro ma posti ai tavoli delle World Series. Grazie all'intuizione di Drache giocatori come Moneymaker, Yang e Raymer sono riusciti a vincere premi multi-milionari, e tanti altri hanno avuto la possibilità di sedersi al tavolo con a fianco i grandi campioni di questo gioco.

Il Main Event

Il Main Event delle WSOP consiste in un torneo di No-Limit Texas Hold'em con buy-in di 10.000$. I vincitori di questo toreno, oltre ad assicurarsi il montepremi più alto di tutte le World Series, ricevono un prestigioso braccialetto di platino; inoltre, la loro fotografia viene posizionata nella "Galleria dei campioni" del Binion. Tradizionalmente il vincitore del Main Event riceve il titolo ufficioso di "Campione del mondo".

Vittorie memorabili

Molti momenti memoriabili delle World Series riguardano il Main Event, ed in particolare il suo vincitore. Il caso più singolare è quello di Jack Straus, che nell'edizione del 1982, dopo aver perso una mano, credette di aver terminato le sue fiches e si alzò dal tavolo, ma gli fu fatto notare che aveva ancora 500 dollari. Ricominciò a giocare e vinse il torneo.

 
Johnny Chan, vincitore nel 1987 e 1988

Il titolo è stato vinto, per ben ventisette volte su trentasette, da giocatori che nella mano finale partivano con carte peggiori dell'avversario. Da ricordare, a questo proposito, l’edizione del 1979, quando Hal Fowler, con in mano 7 di Picche e 6 di Quadri, riuscì a prevalere su Bobby Hoff, che partiva con una coppia di assi. Anche Johnny Chan, nel 1988, partiva svantaggiato nella mano decisiva, anche se non in maniera così marcata come nello scontro Fowler-Hoff: la sua mano J-9 prevalse sul Q-7 di Erik Seidel. Chan giocò in maniera talmente eccellente che le immagini di quella mano furono inserite nel film "Rounders".

La leggenda del poker Doyle "Texas Dolly" Brunson riuscì addirittura nell'impresa di vincere due World Series giocando la stessa mediocre mano, ossia 10 e 2. Da allora la mano 10-2 viene chiamata la "Doyle's hand" ("La mano di Doyle").

Numerosi sono stati anche gli exploit di giocatori arrivati al Main Event tramite tornei satellite e poi capaci di ottimi risultati. Oltre al già citato Chris Moneymaker, il vincitore del 2003, anche Greg Raymer, vincitore del 2004, si qualificò grazie alla vittoria di un torneo on-line. Il vincitore del Main Event 2007, Jerry Yang, originario del Laos ma californiano di adozione, aveva cominciato a giocare a poker solamente nel 2005, e si garantì la partecipazione vincendo anche lui un torneo satellite, con quota di iscrizione di 225 dollari.

Vincitori del Main Event

Qui vi è l'elenco dei vincitori[13] del Main Event annuale, giocato con la specialità del poker Texas Hold'em nella sua variante senza limiti.

 
Thomas "Amarillo Slim" Preston
 
Tom McEvoy
 
Huck Seed
Anno Vincitore Premio (US$) Partecipanti Ultimo giocatore eliminato
1970 Johnny Moss * n/a 7 n/a
1971 Johnny Moss 30.000 6 Walter "Puggy" Pearson
1972 Thomas "Amarillo Slim" Preston 80.000 8 Walter "Puggy" Pearson
1973 Walter "Puggy" Pearson 130.000 13 Johnny Moss
1974 Johnny Moss 160.000 16 Crandall Addington
1975 Brian "Sailor" Roberts 210.000 21 Bob Hooks
1976 Doyle Brunson 220.000 22 Jesse Alto
1977 Doyle Brunson 340.000 34 Gary Berland
1978 Bobby Baldwin 210.000 42 Crandall Addington
1979 Hal Fowler 270.000 54 Bobby Hoff
1980 Stu Ungar 385.000 73 Doyle Brunson
1981 Stu Ungar 375.000 75 Perry Green
1982 Jack Straus 520.000 104 Dewey Tomko
1983 Tom McEvoy 540.000 108 Rod Peate
1984 Jack Keller 660.000 132 Byron Wolford
1985 Bill Smith 700.000 140 T. J. Cloutier
1986 Berry Johnston 570.000 141 Mike Harthcock
1987 Johnny Chan 625.000 152 Frank Henderson
1988 Johnny Chan 700.000 167 Erik Seidel
1989 Phil Hellmuth Jr 755.000 178 Johnny Chan
1990 Mansour Matloubi 895.000 194 Hans Lund
1991 Brad Daugherty 1.000.000 215 Don Holt
1992 Hamid Dastmalchi 1.000.000 201 Tom Jacobs
1993 Jim Bechtel 1.000.000 220 Glenn Cozen
1994 Russ Hamilton 1.000.000 268 Hugh Vincent
1995 Dan Harrington 1.000.000 273 Howard Goldfarb
1996 Huck Seed 1.000.000 295 Bruce Van Horn
1997 Stu Ungar 1.000.000 312 John Strzemp
1998 Scotty Nguyen 1.000.000 350 Kevin McBride
1999 Noel Furlong 1.000.000 393 Alan Goehring
2000 Chris Ferguson 1.500.000 512 T. J. Cloutier
2001 Juan Carlos Mortensen 1.500.000 613 Dewey Tomko
2002 Robert Varkonyi 2.000.000 631 Julian Gardner
2003 Chris Moneymaker 2.500.000 839 Sam Farha
2004 Greg Raymer 5.000.000 2.576 David Williams
2005 Joe Hachem 7.500.000 5.619 Steve Dannenmann
2006 Jamie Gold 12.000.000 8.773 Paul Wasicka
2007 Jerry Yang 8.250.000 6.358 Tuan Lam

* premiato per voto degli altri giocatori[14]

I plurivincitori e i V.I.P. al tavolo da gioco

Phil Hellmuth Jr.[15] guida la classifica dei giocatori col maggior numero di successi in eventi delle World Series, con ben undici braccialetti. Dietro di lui la coppia di bi-campioni del mondo di Texas Hold'em formata da Doyle Brunson[16] e Johnny Chan[17], entrambi a quota dieci successi. Va notato, però, che la famiglia Brunson ha vinto complessivamente undici eventi: nel 2005 Todd, il figlio di Doyle "Texas Dolly" Brunson, si impose nel torneo di Omaha Eight or Better con buy-in di 2.500 dollari; fino al 2007 questo resta l'unico caso di padre e figlio capaci di vincere almeno un evento ciascuno alle World Series. Scorrendo l'elenco dei vincitori di almeno un torneo delle World Series si trovano anche nomi di giocatori noti più per altre attività che non per il gioco del poker: l'attore francese Patrick Bruel vincitore nel 1998, l'ex calciatore danese Jan Vang Sørensen, arrivato al successo nel 2002, e l'attrice Jennifer Tilly (candidata all'Oscar nel 2004 come Miglior Attrice non Protagonista per Pallottole su Broadway), impostasi nel 2005. Anche Jamie Gold, vincitore delle World Series (e del relativo premio da 12.000.000 di dollari) nel 2006, non ha nel poker la sua principale attività. E' infatti un famoso produttore televisivo. In precedenza è stato anche agente di vari attori, tra cui Lucy Liu, James Gandolfini de "I Soprano" e Felicity Huffman di "Desperate Housewives".

Classifiche delle World Series of Poker

Classifica all-time dei giocatori per denaro vinto

Prime 40 posizioni[18]

 
Jamie Gold
 
Jerry Yang
 
Joseph Hachem
 
Allen Cunningham
 
Greg Raymer
 
Tuan Lam
 
T.J. Cloutier
 
Steven Dannenmann
Posizione Giocatore Denaro vinto (in U.S. $)
Jamie Gold   12.068.751
Jerry Yang   8.250.000
Joe Hachem   7.927.291
Allen Cunningham   6.525.279
Paul Wasicka   6.189.966
Greg Raymer   5.703.006
Phil Hellmuth Jr   5.604.386
Tuan Lam   4.851.424
Mike Binger   4.636.638
10° T.J. Cloutier   4.322.878
11° Steven Dannenmann   4.271.489
12° David Williams   4.004.814
13° Johnny Chan   3.842.756
14° Erik Seidel   3.744.543
15° Dan Harrington   3.491.513
16° Kassem 'Freddy' Deeb   3.322.484
17° Chris 'Jesus' Ferguson   3.268.152
18° Rhett Butler   3.216.182
19° Josh Arieh   3.205.053
20° Raymond Rahme   3.048.025
21° Phil Ivey   2.873.526
22° Richard Lee   2.810.608
23° Doyle Brunson   2.668.382
24° Scotty Nguyen   2.654.421
25° Dewey Tomko   2.594.034
26° John Barch   2.564.254
27° Chris Moneymaker   2.532.041
28° Douglas Kim   2.391.520
29° Erik Friberg   2.324.771
30° David 'Chip' Reese   2.246.719
31° Mike 'The Mouth' Matusow   2.177.386
32° Carlos Mortensen   2.171.757
33° Alexander Kravchenko   2.169.744
34° Huck Seed   2.142.682
35° Men 'The Master' Nguyen   2.095.604
36° Stu Ungar   2.061.038
37° Robert Varkonyi   2.051.398
38° Aaron Kanter   2.037.354
39° Humberto Brenes   2.021.051
40° Andy Black   2.014.249


Maggior numero di braccialetti vinti

Prime 10 posizioni[19]

 
Phil Hellmuth Jr
 
Doyle Brunson
File:JohnnyMoss.jpg
Johnny Moss
 
Eric Seidel
Posizione Giocatore Numero di vittorie
Phil Hellmuth Jr   11
Johnny Chan   10
Doyle Brunson   10
Johnny Moss   9
Eric Seidel   8
Bill Baxter   7
Jay Heimowitz   6
Men 'The Master' Nguyen   6
T.J. Cloutier   6
10° Chris 'Jesus' Ferguson   5
10° Phil Ivey   5
10° Berry Johnston   5
10° Allen Cunningham   5
10° Layne Flack   5
10° Ted Forrest   5
10° Stu Ungar   5
10° Gary Berland   5




Gli italiani alle World Series

Ogni anno parecchi italiani, professionisti e non, partecipano alle World Series, a volte anche con risultati degni di nota.

Il primo italiano a vincere un braccialetto alle WSOP fu Walter Farina nel 1995[20].

Ma il giocatore che ha ottenuto i risultati più prestigiosi è il milanese Massimiliano Pescatori[21], capace di vincere premi per quattordici volte e di affermarsi nel torneo di Texas Hold'em con 2.500$ di buy-in del Luglio 2006, portando a casa 682.389 dollari.

Un altro braccialetto è stato poi vinto da Dario Aliotto nel 2007[22].

Tra i migliori risultati vanno sicuramente citati quelli ottenuti da due giocatori. Il primo è il romano Dario Minieri[23], che nel 2007 è stato per alcune ore chip leader (ossia il giocatore con più fiches) del Main Event (il torneo di Texas Hold'em con buy-in di 10.000 dollari). Alla fine si è classificato 96°, portando a casa 67.535 dollari. L'altro è il campano Marco Traniello[24], che nell'edizione del 2005 è riuscito a conquistare premi in sette diverse specialità, raggiungendo il tavolo finale del torneo di $2.000 Pot Limit Hold'em. In quell'edizione risultò al secondo posto assoluto come numero di premi vinti, dietro solamente a Michael Mizrachi[25].

Il videogame delle World Series of Poker

Nel 2005 la società americana di videogames Activision ha creato il gioco ufficiale delle World Series, chiamato proprio "World Series of Poker". Nel 2006 ha lanciato la nuova versione del videogame, chiamata "World Series of Poker: Tournament of Champions", disponibile sulle piattaforme Xbox 360, PlayStation 2, Nintendo Wii, PSP e PC. Il gioco permette di sfidare virtualmente in alcuni tornei (differenti per buy-in e comprendenti tutte le specialità e varianti del poker) i vari campioni che hanno prestato la loro immagine per il videogioco (tra i quali l'italiano Max Pescatori). L'obiettivo è, ovviamente, riuscire ad accumulare più soldi possibile, e cercare di vincere le World Series.

Note

  1. ^ Il poker sportivo è una disciplina ti tipo sportivo riconosciuta come legale, sebbene in modi diversi a seconda della legislazione dei vari stati. Negli USA è legale sotto tutti gli aspetti, mentre in Italia è permesso con il divieto di premi in denaro. Non si tratta di gioco d'azzardo.
  2. ^ Il poker sportivo si gioca in tonei, per maggiori informazioni sul torneo vedi Poker sportivo.
  3. ^ Il poker è in realtà un insieme di giochi, dette specialità, questi, a loro volta, sono giocabili in più varianti. Vedi anche Specialità e varianti del poker.
  4. ^ Solo il campionato del mondo della specialità del poker H.O.R.S.E. (39° evento nel 2007) ha un buy-in superiore ai 10.000 dollari, come si evince dal sito delle WSOP [1]
  5. ^ I vincitori degli eventi principali sono premiati, oltre che una quota di denaro (di carattere, almeno formale, secondario), con un braccialetto: essi sono i premi più ambiti nel mondo del poker.
  6. ^ Attualmente è possibile giocare alle WSOP le seguenti specialità del poker, oltre a quelli della prima edizione: California lawball (Ace to 5), Omaha, H.O.R.S.E. e S.H.O.E., come si evince dal sito delle WSOP [2].
  7. ^ La formula del torneo sportivo verrà introdotta, anzi inventata, solo l'anno seguente; da allora si è diffusa come unica forma di poker sportivo.
  8. ^ Questa forma di gioco, la più antica, è detta cash game, si tratta di gioco d'azzardo.
  9. ^ da The Hendon Mob, una banca dati sul poker [3]
  10. ^ dal sito delle WSOP, breve sintesi della sua storia [4]
  11. ^ dal sito delle WSOP [5].
  12. ^ Altra manifestazione pokeristica, sempre in ambito sportivo. A differenza delle WSOP si svolge in diverse tappe in giro per i casinò del mondo.
  13. ^ da The Hendon Mob, una banca dati sul poker [6].
  14. ^ Non esisteva ancora il formato torneo.
  15. ^ da The Hendon Mob, una banca dati sul poker [7]
  16. ^ da The Hendon Mob, una banca dati sul poker [8]
  17. ^ da The Hendon Mob, una banca dati sul poker [9]
  18. ^ da The Hendon Mob, una banca dati sul poker [10].
  19. ^ da The Hendon Mob, una banca dati sul poker [11].
  20. ^ dal sito delle WSOP [12].
  21. ^ dal sito delle WSOP [13].
  22. ^ dal sito delle WSOP [14].
  23. ^ dal sito delle WSOP [15].
  24. ^ dal sito delle WSOP [16].
  25. ^ dal sito delle WSOP [17].

Bibliografia

Voci correlate

Elenco delle edizioni delle WSOP

Edizioni delle WSOP (1970 - 2007)
1970 1971 1972 1973 1974 1975 1976 1977 1978 1979 1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

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