Velio Spano
Velio Spano è stato un politico sardo, comunista.
La giovinezza
Nacque a Teulada il 15 gennaio 1905 da Attilio e Antonietta Contini. Nel 1910 la famiglia si trasferì a Guspini, importante centro minerario, dove il movimento socialista era presente, forte e ben organizzato. A Guspini il giovane Spano ebbe modo di conoscere le lotte della classe operaia e dei minatori, rimanendone segnato. Nel centro minerario compì anche i primi studi, proseguiti poi a Cagliari, nel LIceo "Dettori", dove conseguì la maturità classica. Nel 1923 si iscrisse alla FGCI, partecipando alle lotte popolari che si svolsero a Cagliari in seguito alla "Marcia su Roma". Nel dicembre del 1923 la famiglia si trasefrì a Rodi, mentre Velio si iscrisse alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Roma. Nel 1924 entrò a far parte dei gruppi dirigenti della FGCI del Lazio. A Roma conobbe anche Gramsci, col quale si intrattenne spesso in lunghe discussioni sulla "questione sarda". Su quei colloqui con Gramsci Velio Spano scriverà più tardi: "A quelle conversazioni devo senza dubbio, almeno in parte, di essere diventato un comunista".
La prima militanza
Nella primavera del 1925 dirige a Roma, con Altiero Spinelli, il Gruppo Comunista Universitario. Nel 1926 il Partito lo invia a Torino per guidare il locale Gruppo Comunista Universitario. Nel 1927, abbandonati gli studi, entra a far parte dell'apparato illegale della FGCI col nome di battaglia di "Mariano". A Torino viene arrestato, condannato a 2 mesi di carcere e proposto per l'assegnazione al confino. Contemporaneamente, mentre si trova in carcere, è deferito al Tribunale Speciale di roma per il reato di ricostituzione del PCd'I e condannato a 6 anni di reclusione, che sconterà tra il 1928 e il 1932. Sull'esperienza del carcere, arricchito nella preparazione politica e nel carattere, scriverà nel 1930 alla famiglia: "Non ho perduto un cemntimetro della mia statura". Viene scarcerato nel dicembre del 1932 per effeto dell'amnistia del decennale. In seguito ad un nuovo ordine di cattura, nel gennaio del 1933 decide di espatriare in Francia.
L'esilio in Francia
A Parigi Velio entrà a far parte dell'apparato illegale del PCI all'estero, assumendo compiti di direzione e di collegamento con i lavoratori emigrati. Nell'ottobre del 1934 cura insieme a Romain Rolland la diffusione di un appello, cui aderirono numerosi intellettuali francesi, che chiedeva la liberazione di Gramsci e l'invio di una delegazione d'inchiesta per verificare le condizioni dei detenuti politici nelle carceri italiane. Nel novembre del 1935 si trova i Egitto per svolgere, per conto del PCI, azione di propaganda tra le truppe italiane che muovono verso Suez. Nel corso degli anni 1935-36-37 svolge numerose missioni clandestine in Italia, come inviato del centro estero del Partito, con l'obiettivo di mantenere viva una certa attività antifascista organizzata.
La guerra di Spagna
Nel 1937 è in Spagna e partecipa alla guerra civile come membro dello Stato maggiore del comandante Juan Modesto. In Spagna avrà compiti di organizzazione dei servizi radio, che permetteranno di parlare direttamente col popolo italiano. "Radio Milano", diretta da Velio Spano, era una tra le frequenze più ascoltate in Italia, come testimoniano anche i numerosi arresti effettuati sotto questo capo d'imputazione. Verso la fine del 1937 fece rientro a Parigi, dove assume l'incarico, insieme a mario Montagnana, di direzione de "L'Unità"; svolgendo, per tutta la durata dell'anno 1938, anche un intensa attività politica a favore del Fronte Popolare e organizzando una scuola di Partito in Lorena.