INTERSOS è un'organizzazione non governativa italiana, umanitaria e senza scopo di lucro, che opera in prima linea in contesti di guerra, violenza, povertà estrema, disastri naturali o causati dall’essere umano. Contribuisce a soddisfare bisogni primari come il diritto al cibo, all'acqua, alla salute, alla protezione e all'istruzione, con particolare attenzione alle persone più vulnerabili.

INTERSOS
Sede centrale a Roma, Via Aniene, 26a
TipoONG
Fondazione25 novembre 1992
Roma (Italia)
Scopoaiuto umanitario
Sede centraleItalia (bandiera) Roma
Area di azione22 Paesi del mondo
PresidenteMamadou Ndiaye
Lingua ufficialeInghilterra (bandiera) inglese
Bilancio82.208.126 € (2021)
Impiegati3.281[1] (2021)
MottoAiuto in prima linea
Sito web
2014: una donna libanese parla con due rifugiate siriane di violenza di genere e matrimoni forzati nel sud del Libano.
Una mina Tecnovar VAR-40. INTERSOS ha realizzato campagne di bonifica di terreni dalle mine antipersona.

Attualmente è presente in 22 paesi del mondo in Europa, Medio Oriente, Sud America, Africa settentrionale, centro-orientale e occidentale.

INTERSOS opera per costruire un mondo basato sull’uguaglianza, la giustizia, l’equo accesso a diritti e risorse, la pace e la solidarietà. Lo staff è guidato dalla Carta dei Valori e dai principi umanitari di neutralità, imparzialità e indipendenza.

L'attuale Direttore Generale è Konstantinos Moschochoritis, in carica dal 2015.

Storia

INTERSOS viene fondata il 25 novembre 1992[2] con il sostegno delle confederazioni sindacali italiane.[3]

Avvia il suo primo intervento in Somalia, nella regione del Medio Scebeli, dopo la caduta di Siad Barre e, nel corso degli anni, ha gestito interventi e progetti in 52 paesi. INTERSOS ha portato soccorso in occasione della disgregazione della ex Jugoslavia, nel conflitto in Cecenia con la Federazione russa, nei conflitti Afghani, dopo il conflitto in Iraq, in occasione dei conflitti in Darfur, Ciad, Repubblica democratica del Congo, Sudan del Sud e per bonificare le mine anti-persona disseminate in occasione di numerosi conflitti.[4]

Oggi INTERSOS è presente nelle più complesse crisi umanitarie, tra cui lo Yemen, l'Afghanistan, la Siria, l'Ucraina, la Libia, la crisi del Lago Ciad.

Presidenza

  • Nino Sergi: 1992 - 1996
  • Raffaele Morese: 1996 - 2009
  • Marco Rotelli: 2009 - 2022
  • Mamadou Ndiaye: 2022

Attività

INTERSOS interviene in Italia[5] e all'estero[6] in situazioni di emergenza umanitaria, per soccorrere le persone più vulnerabili attraverso progetti nei settori della Protezione, Salute e Nutrizione, Acqua e Igiene, Sicurezza Alimentare, Distribuzioni e Ripari d'emergenza, Istruzione in emergenza.

Dal 2011, INTERSOS opera in Italia per garantire l'accesso alla salute e ai servizi sanitari e sociali a persone senza fissa dimora o in condizioni di fragilità in Sicilia, a Foggia e a Roma, dove gestisce i centri INTERSOS24 e INTERSOSLab.

Con lo scoppio della pandemia di Covid-19, INTERSOS ha avviato programmi di risposta sanitaria di emergenza in tutti i paesi di intervento. Attualmente aderisce all'iniziativa COVAX per l'equa distribuzione del vaccini anti Covid-19 nel mondo.

Bibliografia

  • Sonia Grieco, Abbiamo stretto molte mani. Venti anni nelle emergenze umanitarie, Roma, Carocci editore, 2013, ISBN 978-88-4307-144-9

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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  1. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore intersos.org
  2. ^ La storia di Intersos raccontata dalla giornalista lucana Sonia Grieco -, su emmenews.com, 23 novembre 2013. URL consultato l'11 novembre 2021.
  3. ^ http://www.cislbrescia.it/wp-content/uploads/2004/10/Pieg.-sui-sentieri-pace.pdf
  4. ^ Emergenze umanitarie e cooperazione. Sonia Grieco racconta la storia di Intersos, su Pisticci.com. URL consultato l'11 novembre 2021.
  5. ^ http://blog.savethechildren.it/nel-nostro-logo-la-promessa-di-salvare-i-bambini-ad-ogni-costo-la-storia-di-mohamed/
  6. ^ Copia archiviata, su onuitalia.com. URL consultato il 29 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2016).