Maltraversi o Maltraverso
Blasonatura: D'oro, alla fascia di verde.[1]
Stato
Titoli
FondatoreUberto Maltraverso
Data di fondazione421
Etniaitaliana (originariamente longobarda)
Rami cadetti
  • Cittadella
  • Malacapella
  • Traversi
  • Bontraversi

I Maltraversi (o Maltraverso) sono una famiglia nobiliare originaria della zona di Vicenza e Padova.

Storia[2]

Origini

 
Bartolomeo Montagna, Ritratti del vescovo Arnaldo e del vescovo Bernardo Maltraverso, Palazzo Vescovile, Padova

La famiglia dei Maltraversi ha origini longobarde molto antiche, risalenti secondo alcuni addirittura al 421 [3].

I Maltraversi compaiono con certezza intorno all'anno 1000: primo membro della famiglia di cui si ha traccia fu il conte Uberto I Maltraverso [4], ricco signore che disponeva di territori e fortezze disseminate in territorio veneto grazie ai vasti rapporti di vassallaggio con nobili e vescovi locali. Ebbe tre figli: Bernardo Maltraverso, divenuto vescovo di Padova e eletto Beato dalla chiesa, Gherardo, che ereditò i territori della famiglia nella zona di Treviso e Maltraverso, cui confluirono la maggior parte dei territori nel padovano e nel vicentino [5].
Maltraverso, a cui è dovuta la fonadazione dell'Abbazia di Praglia, fonti di notevoli proventi per la famiglia, ebbe due figli. Il primo, Conone, sposò Beatrice d'Este, figlia di Obizzo III d'Este, ma non ebbe figli. Il secondo, Uberto II, ereditò tutti i territori del padre e del fratello.

Maltraversi di Vicenza

Uberto II fu conte di Padova e Vicenza. Visse sempre in quest'ultima e venne più volte nominato console. Personaggio di spiccò della vita sociale e politica della città, consolidò la fama e l'importanza della sua famiglia. Morì combattendo contro i veneziani in difesa di Padova.
Il figlio Ugutione fu grande condottiero, due volte comandante dell'esercito vicentino in soccorso di Treviso. Suo figlio Albertino sposò Emilia, figlia di Ezzelino II da Romano: anch'egli fu valoroso soldato.

Maltraversi di Montebello

Uberto II ebbe quattro figli: Uberto Maltraverso, forse vescovo di Vicenza, Guidone Maltraverso, console di Vicenza nel 1156 ereditò le zone di Arzignano, Schio e Lonigo, Gerardo Maltraverso e infine Alberico Branca detto Gambacorta, che ereditò Montebello. Abile soldato, fu capitano delle truppe di cavalleria alla difesa della città di Padova contro i veronesi in diverse occasioni[6].
A lui succedettero prima il figlio Alberto, il quale venne nominato conte di Montebello dall'imperatore Federico Barbarossa[7] al suo passaggio per il paese nel 1154, e poi il nipote Aldrighetto. Il figlio Pietro fu catturato da Federico II di Svevia come ostaggio: egli proteggeva infatti il conte Malacapella de'Maltraversi di Cologna, suo parente e assassino di un nobile vicentino vicino al sovrano. Riuscito a fuggire fu costretto a vendere il castello al tiranno Ezzelino III da Romano ma fu in grado di riottenerlo nel 1259 alla caduta dei Da Romano. Alla sua morte il controllo passò al fratello Gilberto il quale, in difficoltà economiche, vendette nel 1265 il comune alla città di Vicenza ma conservò il titolo di conte. Il suo primogenito Guido Capello fu eletto vescovo di Ferrara nel 1304[6].
Dopo pochi anni, intorno al 1400, il ramo si estinse.


I Maltraversi di Vicenza hanno origine da Maltraverso: egli ebbe due figli

Maltraversi di Padova[8]

I Maltraversi, emersi sulla scena padovana intorno all'anno 1100, erano considerati come una delle più influenti famiglie cittadine.
Prima figura rilevante fu Maltraverso, nipote di Uberto, che ottenne il consolato della città nel 1138

Rami secondari

Gherardo Maltraverso, secondogenito di Uberto Maltraverso, diede vita ai Maltraversi di Treviso. L'imperatore Arrigo II, di cui era fedele servitore, gli donò molti poderi nella zona trevigiana che si andarono a sommare alle terre ereditate dal padre. Nel 1020 costruì la rocca di Cies, ai confini dell'Asolano, dove risiedette con la famiglia. Il ramo ebbe vita molto breve: intorno al 1154 i trevisani attaccarono e catturarono Gherardo Maltraverso, discendente del sopracitato Gherardo, impossessandosi della fortezza di Cies e mettendo fine alla discendenza[6].

Guidone Malacapella, figlio dell'omonimo Guidone di Montebello, iniziò la famiglia dei Malacapella, mentre il fratello, ereditiero delle zone di Arzignano, Schio e Lonigo, diede vita alle due famiglie dei conti di Arzignano e di Schio.


Il ramo padovano della famiglia ebbe come capostipite Alberto Maltraversi, conte d'Abano, intorno all'anno 1077, e si estinse intorno al 1388 con Pietro Paolo.[9] Da fare completamente

Genealogia[10]

 Uberto I
fl. 1000
 
   
 Gherardo
fl. 1024
 Maltraverso
fl. 1059
 
Bernardo
*? †1060
  
  
 Conti di Treviso
 
 Conti di Vicenza
 
  
   
 Gherardo
fl. 1154
Conone
fl. 1105
Uberto II
fl. 1115
 
   
 Ugutione
fl. 1136
 Guidone Malacapelli
fl. 1161
 
Umberto?
fl. 1153
  
   
 Albertino
fl. 1170
 Guidone
fl. 1194
Ramo Malacapella
 
  
   
 Guidone
fl. 1240
 Pietro
fl. 1239
Conti di Arzignano
 
   
   
 Beroaldo
fl. 1288
 Conti di Ganzera
 
Singhelfredo I
fl. 1239
   
    
Boerio
fl.*? †1311
Alberto
fl. 1282
Novello
fl. 1290
Giacomo
fl. 1280
  
  
 Singhelfredo
fl. 1312
Singhelfredo II
fl. 1312


Personalità rilevanti

Architetture

Elenco parziale che tiene conto dei soli edifici in buono stato di conservazione:

Castelli

File:Castello di Montegalda.jpg
Castello Grimani-Sorlini
 
Castello di Montebello Vicentino

Nella provincia di Vicenza:

 
Castello di Valbona

Nella provincia di Padova:

Palazzi

Nella provincia di Vicenza:

Architetture religiose

Nella provincia di Padova:

Ingegneria civile

Nella provincia di Vicenza:

Note

  1. ^ Giovan Battista di Crollalanza, Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti, II, Pisa, 1888, p. 57.
  2. ^ Le varie fonti seppur autorevoli contengono informazioni diverse e spesso contraddittorie
  3. ^ Il De Marchi ritiene comunque che informazioni prima del X secolo siano poco affidabili
  4. ^ Secondo Maccà il nome sarebe stato Maltraverso I
  5. ^ Nori, p. 46-48
  6. ^ a b c Nori, p. 48-50
  7. ^ Alcuni autori come Barbarano, Salici e Castellini riportano versioni diverse, affermando che non solo venne assegnato il titolo di conte ma anche lo stesso castello che, fino ad allora, era rimasto sotto il controllo del Comune di Vicenza
  8. ^ Tuute le citazioni col de marchi inpoi
  9. ^ De Marchi, p. 34.
  10. ^ Successiva all'anno 1000
  11. ^ Discendenza incerta
  12. ^ Di dubbia attribuzione
  13. ^ Del ramo dei conti di Baone
  14. ^ Castello Maltraverso, Chiericati, Contarini, Donà, Grimani, Marcello, Sorlini (PDF), su irvv.regione.veneto.it.
  15. ^ Dario Bruni, I Maltraversi nel territorio tra Vicenza e Verona (secoli X-XV), T-Studio, Verona 2012
  16. ^ Di cui resta solo una torre
  17. ^ Castello Maltraverso, Viviani, Pagani, Della Negra, Mocenigo, Carlotti, Fiori, Dal Maso (PDF), su irvv.regione.veneto.it.
  18. ^ Villa Maltraverso, Sesso, Pedrina (PDF), su irvv.regione.veneto.it.
  19. ^ Villa Maltraverso, Gallo, Scuccato, Ghiotto (PDF), su irvv.regione.veneto.it.
  20. ^ Villa Maltraverso, Molin, Sangiofetti, Breganzato, Pedrina, Rigon (PDF), su irvv.regione.veneto.it.
  21. ^ Un'incisione recita:" MCXIII: Maltraversus de Maltraversis de Montebello istius Loci Pius fundator " facendo intuire che l'opera sia stata finanziata dai Maltraverso Conti di Montebello

Bibliografia

  • Dario Bruni, I Maltraversi nel territorio tra Vicenza e Verona (secoli X-XV), Verona, 2012.
  • Gaetano Maccà, Storia del territorio vicentino, 1813.
  • Alessandro De Marchi, Cenni storici sulle famiglie di Padova e sui monumenti dell'Università premesso un breve trattato sull'arte araldica, 1842.
  • Vittoriano Nori, Montebello Vicentino, la storia e l'arte, 1988.
  • Giovanni Andrea Salici, Historia della famiglia Conti di Padova, di Vicenza, 1605.
  • Franco Barbarano de' Mironi, Historia ecclesiastica della città, territorio, e diocese di Vicenza, Carlo Bressan, 1760.