Polyphia

gruppo progressive rock statunitense
Versione del 12 nov 2022 alle 01:52 di 176.206.248.244 (discussione) (bozza, sezione stile ed influenze, avanti)

I Polyphia sono un gruppo musicale progressive rock prevalentemente strumentale con sede a Plano. nel Texas, formatosi nel 2010. Il gruppo è composto dai chitarristi Tim Henson e Scott LePage, dal bassista Clay Gober e dal batterista Clay Aeschliman.

Il sound dei Polyphia è noto per la caratteristica incorporazione di parti virtuosistiche di chitarra con altri stili musicali.[1] Inizialmente radicati in un sound metal nelle loro prime uscite, hanno poi sviluppato la loro musica in un suono rock più progressivo, combinando musica elettronica e hip hop nelle loro produzioni successive. I Polyphia hanno pubblicato quattro album in studio, due EP e numerosi singoli. Il loro quarto album, Remember That You Will Die, pubblicato nell'ottobre 2022, è stato il primo ad entrare in classifica, debuttando al numero 33 della Billboard 200.

Storia

I Polyphia hanno raggiunto per la prima volta il successo mainstream quando il play-through di chitarra di "Impassion", tratto dal loro EP Inspire, è diventato virale su YouTube. Da allora, la popolarità del gruppo è cresciuta e ha condiviso il palco con artisti progressive metalcore come Periphery, Between the Buried and Me e August Burns Red. [2]

La band dichiara che le sue influenze provengono da artisti di ogni genere. Il gruppo ha iniziato con un sound più heavy orientato alcosiddetto shred, ma è poi maturato in una band con una componente più melodica. Descrivendo l'album Muse, il chitarrista Tim Henson afferma che l'ispirazione principale è venuta dalla musica pop e rap.[3]

In un'intervista del 2013, alla domanda relativa al nome della band hanno risposto così:

Deriva dalla parola "Polifonia", che significa "musica la cui struttura è definita dall'intreccio di diverse linee melodiche". Partendo da questa definizione, come band capitalizziamo sulla musicalità e sul fatto che, musicalmente, ogni membro della band è una pietra angolare del nostro suono. Ci allontaniamo dall'idea di un gruppo unidimensionale, incentrato sulla voce, sulla chitarra o sulla batteria, e lasciamo che ogni membro della band sia parte integrante del prodotto complessivo. Come popolo, tutti noi abbiamo un'identità unica e personale che ci rende dinamici e propositivi, e la nostra band intende trasmettere questa qualità all'interno di tutti noi attraverso la nostra musica, senza mai sminuire il potenziale degli altri e prosperando nell'unità.[4]

Nel settembre 2022, i Polyphia hanno pubblicato il singolo "Ego Death", il quarto estratto dal loro ultimo album, Remember That You Will Die. La pubblicazione è stata accompagnata da un video, entrambi con la partecipazione del virtuoso della chitarra Steve Vai.[5] Remember That You Will Die è stato pubblicato il 28 ottobre 2022 e include le apparizioni di Brasstracks, Snot, Chino Moreno e del già citato Steve Vai. [6] La band ha annunciato un tour europeo di 15 date a supporto del disco.[7]

Stile ed influenze

Il gruppo era inizialmente noto per le cover di chitarra classica su YouTube. Il loro primo EP, Inspire, ed il primo LP, Muse, mostrano entrambi l'apprezzamento del gruppo per la musica pop. Tuttavia, entrambi i lavori impiegano influenze più progressive metal rispetto alle loro uscite successive.[8] Questo li ha associati al movimento djent, sebbene fossero meno pesanti e più basati sulla melodia rispetto ai loro coevi. Il loro secondo album in studio, Renaissance, ha visto la band spostarsi ancora dal metal puro, verso un suono maggiormente influenzato dal progressive rock e dal math rock. Hanno anche iniziato a mescolare elementi di EDM, funk ed hip hop, con il singolo "LIT", un remix della canzone "Light", la seconda traccia di Renaissance.[9] Questo sound è stato ulteriormente sviluppato con l'uscita del loro secondo EP, The Most Hated, e del terzo LP, New Levels New Devils, che vantava la produzione dei produttori hip hop ed EDM Judge e Y2K.[10] Il quarto album in studio della band, Remember That You Will Die, ha proseguito su questa linea, esplorando ulteriormente "le percussioni trap e gli stili hip hop", oltre a incorporare una varietà di generi, come bubblegum pop e bossa nova.[11]