Il pipistrello
Die Fledermaus (italiano, Il pipistrello) è un'operetta di Johann Strauss, su libretto di Carl Haffner e Richard Genée da La reveillon di Henri Meilhac e Ludovic Halévy. Strauss impeigò soli quarantré giorni per musicare la partitura del Pipistrello. La fortuna con le operette di Strauss venne appunto con questa. Debuttò al Theater An der Wien, di Vienna, il 5 aprile 1874. La bravura di Strauss fu quella di far diventare un valzer un'opera. Anche se ebbe poco successo, l'opera diventò celebre a Parigi e a Berlino.
Il pipistrello | |
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Titolo originale | Die Fledermaus |
Lingua originale | tedesco |
Genere | operetta |
Musica | Johann Strauss |
Libretto | Carl Haffner e Richard Genée |
Fonti letterarie | Le Reveillon di Henri Meilhac e Ludovic Halévy |
Atti | tre |
Epoca di composizione | marzo-aprile 1874 |
Prima rappr. | 5 aprile 1874 |
Teatro | Theater An der Wien, Vienna |
Personaggi | |
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Trama
Atto I
Nella camera di Eisenstein. Adele legge una lettera nella quale la sorella Ida le comunica di essere stata invitata al balletto di Orlofsky, ed è invitata anche lei se troverà qualcosa da mettere. Adele chiede alla padrona, Rosalinde, un permesso per andare a trovare una sua vecchia zia malata (mentendo), ma la padrona non glielo concede, anche perché starebbe da sola in casa, dato che il marito Eisenstein è in carcere per 5 giorni per aver offeso un pubblico ufficiale.
Intanto, Eisenstein torna a casa, lamentandosi con l'avvocato Blind per l'aumento di tre giorni della pena. Blind gli consiglia di andare alla festa di Orlofsky, rimandando l'inizio della pena. Rosalinde rimane stupefatta dell'arrivo del marito, e vede quasi sfumare la possibilità di incontrarsi con l'amante Alfred. Ma lei, pur di rimanere a casa sola con l'amante, acconsente a mandare al ballo Adele con il marito. Una volta usciti, entra Alfred, vestito da Eisenstein, per cenare con l'amata. Ma a complicare la situazione è Frank, il capo delle prigioni, che, scambiando Alfred per Eisenstein, lo arresta e lo conduce in carcere.
Atto II
Alla festa, Orlofksy trama uno scherzo alle spalle di Eisentesin, perché una volta lo aveva fatto tornare a casa da carnevale vestito da pipistrello.
Intanto, Eisentesin si è mascherato da marchese Renard, e corteggia la bella Olga, in realtà Adele. Alla festa è anche presente Frank, vestito da cavalier Chargin, ed arriva subito dopo una contessa ungherese mascherata: è Rosalinde, che non aveva scoperto l'arresto di Alfred. Tutti la corteggiano, specialmente il marito, che non l'ha riconosciuta.
Alla fine della festa, Eisenstein e Frank si avviano le prigioni, senza che i due sappiano l'identità dell'altro.
Atto III
In prigione, una guardia ubriaca zittisce Alfred, che nel frattempo aveva fatto chiamare l'avvocato Blind. La situazione inizia a degenerare: Adele recita perché vuole che Frank l'assuma come attrice; Eisenstein arriva per scontare la pena, e gli riferiscono che un altro Eisenstein era già stato arrestato la sera prima; Blind e Rosalinde arrivano, e quest'ultima è interrogata assieme ad Alfred su cos'era successo la sera prima.
Eisenstein accusa la moglie di infedeltà, ma questa replica mostrandogli l'orologio che gli aveva regalato la sera prima, scambiandola per un'altra dama. Alla fine, Frank rivela che ciò a cui hanno assistito è la vendetta del pipistrello ordita da Orlofsky. Eisenstein non si arrabbia e tutti danno la colpa dell'accaduto allo champagne.