Terza Posizione (movimento politico)
Terza Posizione fu un movimento politico italiano della estrema destra extraparlamentare, attivo dal 1976 al 1980.
Gli aderenti venivano comunemente definiti gli Autonomi neri.
Nasce intorno alla metá degli anni '70, non come un partito strutturato ma come "movimento" nel quale confluirono alcuni esponenti dei movimenti della destra extraparlamentare in opposizione alla posizione reazionaria del Movimento sociale italiano.
Le origini
Terza Posizione viene ideata nel febbraio del 1976 nella "Libreria Romana" gestita da Walter Spedicato. Alla riunione partecipano Roberto Fiore (fondatore di “Forza Nuova”), Gabriele Adinolfi e Peppe Dimitri.
In una prima fase il nome del gruppo politico era Lotta studentesca. Successivamente Fiore, Adinolfi e Francesco Mangiameli lo modificano in Terza Posizione, che cominció ad essere utilizzato dal 1979.
La simbologia
La denominazione scelta dall’organizzazione nasce da una formula cara al generale argentino Peron, quella dei peronisti di Tercera Posiciòn.
Il simbolo è la runa del guerriero,che è poi il nodo di rune, composto da Sowulo, la runa della vittoria e del fuoco, e Isa, la runa del ghiaccio. La runa del guerriero, come quasi tutte le rune, fu adottata anche dalle Waffen SS e divenne il simbolo della divisione corrazzata Dar Reich.
Il saluto utilizzato non era quello romano, tipico degli ambienti fascisti, bensì quello pretoriano, un pugno sul cuore. Tuttavia per essere visibili all'esterno, decisero di utilizzare il segno delle tre dita con braccio teso. Un saluto definito scherzosamente "trieg heil". Quello stesso saluto, utilizzato oggi dai neonazisti tedeschi ed il giuramento delle SS[1].
Gli slogans erano: "Nè destra, nè sinistra, Terza Posizione" oppure "Nè fronte rosso, nè reazione, Terza Posizione".
La struttura
TP era organizzata con un direttivo, nel quale oltre ad Adinolfi, Fiore e Dimitri, furono inseriti Marcello De Angelis, Enzo Piso, Roberto Nistri, Fabrizio Mottironi e Gianfranco Laganà.
Per iscriversi era necessario non avere una età anagrafica superiore ai 30 anni.
Era suddivisa in nuclei territoriali, ognuno giudato da un caponucleo. All'interno dei nuclei territoriali più grandi esistevano i Cuib[2], sottogruppi composti da tre e cinque persone con a sua volta un responsabile.
C'era poi la cosiddetta Legione, che rappresentava l'aristocrazia di TP ed era composta dai "migliori" che sarebbero divenuta la classe dirigente di uno Stato Ideale.
La Legione svolgeva sia servizio d'ordine sia attività culturali, a sintesi fra pensiero ed azione.
Il territorio
La roccaforte di Terza Posizione era Roma, anche se erano presenti nuclei territoriali nelle Marche, in Lombardia e Sicilia. Nella capitali erano attivi fino a sette nuclei, arrivando a tesserare 300 militanti[3].
Ideologia
Il salto ideologico permise a Tp di coalizzare molti ex-militanti di gruppi come Ordine Nuovo, Avanguardia Nazionale, Lotta di Popolo, Fronte Studentesco, disciolti per apologia del fascismo.
La terza via
L'obiettivo dell'organizzazione era volto alla sovversione dell'ordinamento costituzionale democratico ed alla creazione di un proprio modello di stato di ispirazione neofascista, da perseguire sul piano internazionale in opposizione ai due imperialismi degli USA e dell’URSS (da qui “Terza Posizione” appunto). Il motto principale di Terza Posizione era: "Né fronte rosso, né reazione, Terza Posizione!". Infatti questa si definiva nominalmente alternativa al comunismo e alla destra reazionaria.Si ispirava inoltre al pensiero evoliano e frediano.
Sul numero due della rivista Per la Terza Posizione, l’articolo intitiolato “la nostra lotta” presenta la futura linea del movimento: “Militare nelle sfere di terza Posizione significa combattere l’imperialismo russo-americano, rifiutare e sabotare i due fronti politici, commerciali, militari legati al Cremlino ed alla Casa Bianca.”[4]
Politica estera
Le posizioni sono quelle di sostegno alle battaglie dei Montoneros argentini, i peronisti di sinistra, contro la giunta militare di Videla[5] e dei Sandinisti del Nicaragua che "vedono la possibilità di una terza via al capitalismo multinazionale ed alla schiavitù degli Usa"[6].
Ulteriori posizioni politiche sono filoarabe, antisioniste, ed esaltazione del ruolo dell' Iran di Khomeini.
In Europa le posizioni di Tp si rifanno al diritto all' autodeterminazione, delle piccole patrie e delle etnie, proponendo una sorta di Europa federalista e ponendosi agli antipodi di una politica fortemente accentratrice e nazionalista del Msi: sostegno dunque ai Baschi, agli irlandesi dell' Ira, gli Ustascia croati, i Bretoni, i Corsi, gli Estoni, i Lituani, i Catalani.
Interessanti vengono definite alcune posizioni del Pptt, il Partito popolare trentino tirolose, dell' Union Valdôtaine e del Fronte Nazionale Siciliano.
Nell'ultimo numero, quello del giugno 1980, il giornale di Tp, dopo aver pubblicato articoli in favore degli Indiani di America, si spinge oltre ad un elogio del Brigantaggio contro il dominio definito massonico del Piemonte.
Tp e Franco Freda
Il principale punto di riferimento politico era Franco Freda, con la sua Disintegrazione del sistema. Lotta Studentesca nacque come gruppo esplicitamente frediano. Molti sposarono il Comunismo frediano, conciliando le posizioni evoliane e quelle di sinistra.
Il passaggio alla lotta armata
Nel dicembre 1979, in una sede di Terza posizione a Roma vennero arrestati tre esponenti dell’organizzazione, sorpresi durante il trasporto di una cassa di bombe a mano. Dalla perquisizione effettuata dalla polizia emersero diverse divise da carabiniere e guardia di finanza, documenti falsi, armi ed esplosivi.
Nel settembre del 1980, la magistratura romana ordina un blitz contro Terza Posizione, assestandole un colpo quasi mortale. Risultato: 150 perquisizioni, 10 arresti, otto ordini di cattura notificati in carcere.
In quella fase, una decina di giovani militanti, venuti a contatto con Valerio Fioravanti, entra nei Nar, rendendosi responsabile di diversi omicidi e attentati, facendo esplodere alcune contraddizioni del movimento.
Dopo una serie di processi, la Magistratura ha stabilito che il movimento politico Terza Posizione, come tale, non era una banda armata - tanto è vero che la maggior parte dei suoi quadri, dopo anni di carcerazione preventiva, è stata assolta dall'accusa dei reati associativi - ma che contemporaneamente al suo interno esisteva una struttura occulta, che svolgeva attività armata alla insaputa di larga parte dei militanti.
Tuttavia gli ideologi Fiore ed Adinolfi fuggono all'estero, lasciando la guida del gruppo all'operativo Giorgio Vale, esponente di spicco dei Nuclei Armati Rivoluzionari).
L'omicidio Mangiameli
Un clima di guerra intestina si genera all'interno della destra. Giusva (Giuseppe Valerio) Fioravanti dei NAR accusano poi Fiore ed Adinolfi di essere espatriati portando con se la “cassa” del movimento. Tali accuse non troveranno mai conferma in alcun atto giudiziario né in dichiarazioni di aderenti alla TP.
L’11 settembre 1980 viene ritrovato a Roma il corpo di Francesco Mangiameli, ucciso dai fratelli Valerio e Cristiano Fioravanti e Giorgio Vale dei NAR, perchè avrebbe tenuto per sé il denaro che questi gli avevano affidato con l’incarico di organizzare l’evasione del terrorista Concutelli. Uno stralcio del volantino scritto da Francesca Mambro per la rivendicazionedell’omicidio di Mangiameli: "... abbiamo giustiziato il demenziale profittatore Francesco Mangiameli degno compare di quel Roberto Fiore e di quel Gabriele Adinolfi, rappresentanti della vigliaccheria cronica...".
TP di Peppe Dimitri
Parallela alla struttura ufficiale del gruppo, sorse un nucleo operativo clandestino, guidato da Peppe Dimitri. Dimitri fu alla fine arrestato nel settembre 1979 in occasione del blitz in via Alessandria, a Roma. Negli anni a venire, dopo un lungo periodo passato in prigione, Dimitri s'iscrisse ad Alleanza Nazionale e divenne consigliere di Gianni Alemanno. È deceduto di recente in seguito ad un sinistro stradale, per colpa di un automobilista che gli ha tagliato improvvisamente la strada.
I legami con i NAR
Dei legami con i Nar si é molto parlato. Nel giugno 1980, avviene l'episodio più eclatante: l'assisionio del giudice Mario Amato. Titolare di un'inchiesta sull'eversione neo-fascista e sui legami tra Terza Posizione ed i NAR, Amato viene assassinato a colpi di pistola da un commando di cui fanno parte i terroristi Gilberto Cavallini e Luigi Ciavardini. Gli ideatori dell'assassinio sono Francesca Mambro e Valerio Fioravanti.
"Con i Nar i rapporti erano pessimi", spiega Marcello De Angelis, allora in TP, ed ora senatore della Repubblica e braccio destro di Gianni Alemanno. "Tanto che Giusva Fioravanti aveva deciso di fare fuori i nostri leader per prendere tutto il potere dell'area". E il 9 settembre del 1980 Mangiameli viene ucciso. Omicidio per cui Giusva si è preso un ergastolo.
Nanni De Angelis
L'icona della destra extraparlamentare, di Terza Posizione, é quella di Nazzareno De Angelis, detto Nanni, morto impiccato in cella a Rebibbia, il 5 ottobre del 1980, poche ore dopo essere stato arrestato dalla polizia. Un "suicidio" che, a distanza di quasi trent'anni, desta ancora moltissime perplessità.Per chi si vuole nascondere dietro a perplessità, sarebbe utile usare, per quanto riguarda le persone lontane da stole rosse,auto blu e barche a vela, il termine "è stato suicidato".Per come l'ho conosciuto era Nanni il leale.
Ideologia movimentista
L'ideologia di Terza posizione si discostò da quella delle precedenti organizzazioni neo-fasciste per l'accento movimentista, mantenendo una forte impronta nazional popolare. I riferimenti culturali dell'organizzazione erano caratterizzati da un'impostazione militaristica, da un nazionalismo estremista che guardava con favore ai movimenti di liberazione nazionale, dalla propaganda di uno "stile di vita legionario", e dalla vicinanza con la tradizione del fascismo rivoluzionario e del nazismo, come testimonia la scelta del simbolo adottato dal gruppo.
Scrive Adinolfi a riguardo dell’esperienza di TP:
“(…)Rappresentò la punta di diamante di un’insofferenza generazionale, di chi voleva abbattere tutte le forme vuote di un mondo decrepito per affermare al loro posto valori nuovi ed eterni.
Conoscerla, prenderne ispirazione, modellarvisi con molto criterio, può essere una cosa giusta.
A patto di non riproporla (…) Ogni soggetto è figlio del suo tempo.”
Curiosità
Il simbolo di Terza Posizione era il Wolfsangel, simbolo di origine germanica.
Note
- ^ Nicola Rao, La fiamma e la celtica, Sperling & Kupfer, 2006, ISBN 9788820041939
- ^ Il Cuib (lettralmente "nido", in romeno) era la struttura di base della Legione Arcangelo Michele, le Guardie di ferro guidate da Corneliu Codreanu
- ^ intervista a Marcello De Angelis, nel libro La Fiamma e la celtica, p.270
- ^ Biografia di Marcello De Angelis, edizioni Zentropa
- ^ articolo di Lotta Studentesca per la Terza Posizione, "Con i Monteneros per l'Argentina giustizialista", novembre 1977
- ^ articolo apparso su Per la Terza Posizione, settembre 1978
Bibliografia
- Gianni Flamini, “L’ombra della piramide”, Teti, 1989.
- Giorgio Cingolani, “La destra in armi”, Editori Riuniti, 1996 .
- Gabriele Adinolfi, “Noi Terza posizione”, Settimo Sigillo, 2000
- Ugo Maria Tassinari, “Fascisteria”, Castelvecchi Editore, 2001
- Nicola Rao, “La Fiamma e la Celtica”, Sperling & Kupfer, 2006