Pietro Senaldi

giornalista italiano, condirettore di Libero

Pietro Senaldi (Milano, 22 settembre 1969) è un giornalista e opinionista italiano, direttore del quotidiano Libero dal 19 maggio 2016 al 16 maggio 2021 e attualmente condirettore della testata[1].

Biografia

Nato a Milano, si avvicina alla Gioventù Liberale (organizzazione giovanile del Partito Liberale Italiano) al liceo, ma abbandona subito l'attività politica per dedicarsi esclusivamente al giornalismo. Dopo il diploma di maturità classica al Liceo Ginnasio Statale Cesare Beccaria e la laurea in Giurisprudenza all'Università degli Studi di Milano, inizia a collaborare intensamente con Il Giornale diretto da Vittorio Feltri e il Gruppo Mondadori. Supera il concorso per il master in giornalismo presso l'Istituto Ifg Walter Tobagi di Milano, che lascia per contribuire alla fondazione de La Padania con Gianluca Marchi, che seguirà due anni dopo a Roma come caporedattore presso Il Giornale d'Italia. Dal 1997 è iscritto come giornalista professionista all'Ordine dei Giornalisti della Lombardia.[1]

Nel 2000 collabora alla fondazione Libero, dove milita tutt'ora da allora, eccetto una parentesi di un anno e mezzo a Il Giornale tra il 2001 e il 2002 come caposervizio. Nel 2006 viene nominato vice-direttore, mentre nel 2011 digital editor del sito internet del quotidiano.[2][1] Il 19 maggio 2016 viene nominato direttore responsabile.

Ha raggiunto una buona popolarità anche grazie alle sue frequenti apparizioni televisive di approfondimento politico in qualità di opinionista. È uno degli ospiti più frequenti delle trasmissioni di LA7 L'aria che tira, Omnibus e Tagadà, ma sono frequenti anche le sue apparizioni nei programmi di approfondimento politico su Rai, Mediaset e Sky, che lo ha lanciato come volto televisivo.

Nel maggio 2021 con la nomina di Alessandro Sallusti come direttore responsabile, viene nominato suo condirettore. Dopo 4 stagioni come ospite a Dimartedì, nel settembre 2022 diviene opinionista ricorrente a Cartabianca, talk show condotto da Bianca Berlinguer.

Procedimenti giudiziari

Nell'ottobre del 2021 il Tribunale di Catania lo condanna, assieme al direttore editoriale Vittorio Feltri, a pagare 5.000 euro di multa per diffamazione nei confronti di Virginia Raggi[3]. Il 10 febbraio 2017 Libero aveva infatti dedicato la prima pagina all'allora sindaca di Roma presentando un articolo su alcune sue vicende istituzionali e personali col titolo Patata bollente[4].

Televisione

Note

  1. ^ a b c RaiPlay Radio
  2. ^ Pietro Senaldi - Festival del Giornalismo
  3. ^ Titolo sessista su Virginia Raggi: Feltri e Senaldi condannati per diffamazione, su Open, 5 ottobre 2021. URL consultato il 7 ottobre 2021.
  4. ^ moretti, Multa a Feltri per 'Patata bollente', Raggi: "Monito su sessismo", su Adnkronos, 5 ottobre 2021. URL consultato il 7 ottobre 2021.

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