Personaggi di God of War
Di seguito sono elencati tutti i personaggi presenti nella serie videoludica di God of War, che comprendono personaggi della mitologia greca e norrena e anche personaggi originali della serie non presenti nella mitologia.

Personaggi principali
Kratos
Il protagonista della serie di God of War, che compare in tutti i titoli. Guerriero spartano temuto per la sua ferocia, durante una battaglia vendette la sua anima ad Ares per salvarsi la vita. Servì Ares per anni fino a quando il dio lo ingannò e gli fece uccidere la sua famiglia; le ceneri della figlia e della moglie si attaccarono quindi alla sua pelle, facendolo soprannominare "Il Fantasma di Sparta" per la sua carnagione bianca quasi cadaverica. Dopo aver servito gli dei per anni, Kratos riesce ad uccidere Ares diventando il nuovo dio della guerra ma viene tradito da Zeus; così facendo giura vendetta contro di lui e gli dei olimpici, riuscendo ad ucciderli quasi tutti. Dopo aver ucciso tutti gli dei greci si trasferisce nelle terre norrene dove qui conobbe una donna di nome Faye dalla quale ebbe un figlio di nome Atreus. Qui Kratos viene preso di mira dagli dèi del posto che sanno del suo passato. È doppiato da Terrence C. Carson (doppiaggio originale) e da Marco Pagani (doppiaggio italiano), mentre in God of War (2018) è doppiato da Christopher Judge (doppiaggio originale) e da Pierluigi Astore (doppiaggio italiano).
Dea della saggezza e iniziale mentore di Kratos, che come quest'ultimo compare in tutti i titoli della serie. Fra tutti gli dei olimpici ella è la più gentile di tutti e la meno egoista; tuttavia è fedele a suo padre Zeus ed è disposta anche a scontrarsi contro Kratos pur di salvare l'Olimpo. In God of War II viene accidentalmente uccisa da Kratos mentre questi cercava di uccidere Zeus, ma in God of War III ella torna sotto forma di spirito, supportando al contrario ancora lo spartano nella lotta contro suo padre. Questo perché venne infettata da uno dei mali del vaso di Pandora, l'avidità, che la cambiò drasticamente facendola diventare egoista, bramosa di potere e desiderosa della morte degli olimpici, facendole affermare che solo lei può guidare l'umanità verso un nuovo mondo. Dopo che Kratos uccide Zeus, ella infatti gli chiede di dargli il suo potere, ovvero la Speranza, e che solo lei potrà guidare la Grecia a un nuovo mondo. Quando Kratos si rifiuta e si trafigge dando la Speranza ai mortali, Atena furiosa lascia lo spartano dicendogli che l'ha delusa ancora. Il suo destino dopo la morte degli dei dell'Olimpo è sconosciuto, ma in God of War (2018), anni dopo, ricompare quando Kratos riprende le Lame del Caos per recarsi ad Helheim per salvare suo figlio Atreus. Ancora corrotta e in forma di spirito, la dea gli dice che lui sarà per sempre un mostro a prescindere da qualunque cosa faccia per nascondere la verità. È doppiata da Erin Torpey (doppiaggio originale) e da Alessandra Felletti (doppiaggio italiano), mentre in God of War (2018) è doppiata da Carole Ruggier (doppiaggio originale) e da Marta Altinier (doppiaggio italiano).
È uno dei Titani primordiali, nonché la narratrice dell'intera serie fin da God of War: Ascension. È un enorme titano di sesso femminile dal corpo di roccia, su cui crescono e radicano numerosi alberi. Insieme a suo marito Urano diede vita a Crono e da questi nacquero tutti gli dei dell'Olimpo, e quando Rea salvò Zeus dalla furia di Crono, prima che lo divorasse insieme agli altri suoi fratelli, Gaia lo accudì in modo che egli un giorno lo sconfiggesse liberando i suoi fratelli. Dopo che Zeus sconfisse suo padre e liberò i suoi fratelli, bandì i Titani compresa Gaia, che da quel momento ebbe come unico desiderio quello di vendicarsi di Zeus distruggendo il suo regno. Compare di persona in God of War II, dove salva Kratos dall'Ade aiutandolo a diventare forte per permettergli di affrontare Zeus. In God of War III, dopo che i titani vennero liberati da Kratos, Gaia lo tradisce, ma quest'ultimo alla fine riesce a ucciderla trafiggendola al cuore con la spada dell'Olimpo durante lo scontro finale contro Zeus. È doppiata da Susanne Blakeslee (doppiaggio originale) e da Elisabetta Cesone (doppiaggio italiano).
Atreus
Atreus è il co-protagonista di God Of War (2018). È il figlio di Kratos e della gigantessa Laufey la giusta, conosciuta come Faye. Kratos rivela che ha deciso di chiamarlo così in onore di un suo compagno spartano, che, nonostante le dure battaglie che affrontava, era sempre sorridente, pieno di vita e gentile con tutti. Infatti è un ragazzino vivace e pieno di vita, curioso del mondo che lo circonda e annota tutto sul suo taccuino. A differenza di Kratos egli è disposto ad aiutare chiunque sia in difficoltà, anche gli spiriti, che nonostante le avvertenze del padre poi si dimostrano malvagi. Infatti, essendo molto giovane, dimostra ancora l'inesperienza e l'ingenuità tipica di un ragazzino sul mondo e suoi eventi; a causa di ciò molte volte si lancia senza pensare troppo alle conseguenze, venendo per questo spesso rimproverato da suo padre. Avendo come genitori Kratos e Laufey, Atreus è 1/2 gigante, 1/4 dio e 1/4 mortale. Avendo sangue divino possiede anche lui delle abilità eccezionali: possiede una forza e resistenza sovrumana (anche se non sa ancora sfruttarla), e, come affermato da Mimir, un'abilità speciale tipica di ogni divinità; quella di Atreus è quella di comprendere facilmente scritture antiche ormai dimenticate, di parlare l'antica lingua dei giganti e di saper sentire la voce degli spiriti. Nel corso del loro viaggio per raggiungere la vetta più alta dei nove regni, lui e Kratos riescono ad avvicinarsi molto, riuscendo a costruire un forte legame tra padre e figlio, anche perché lo spartano gli rivela il suo passato. Alla fine si scopre che i giganti lo chiamavano con il nome di Loki; Kratos gli rivela che era sua madre che voleva chiamarlo in tal modo, ma alla fine scelsero il nome Atreus. Atreus stesso ammette di preferire di più, il nome datogli dal padre invece di Loki. È doppiato da Sunny Suljic (doppiaggio originale) e da Leonardo Della Bianca (doppiaggio italiano).
Divinità
Dei olimpici
- Zeus: è il re dell'Olimpo nonché di tutti gli dei olimpici e antagonista principale di God of War II e God of War III ed è una delle tre divinità più potenti dell'Olimpo. È il figlio del titano Crono, fratello di Ade e Poseidone, marito di Era e padre di gran parte degli dei olimpici. È anche il padre di Kratos, che generò unendosi a un'umana chiamata Callisto. Come nel mito originale, riuscì a porre fine alla grande guerra contro i titani, chiedendo poi a Efesto di rinchiudere i mali causati dal conflitto in un vaso. In God of War (2005) aiuta Kratos a uccidere Ares, ma, dopo che lo spartano riapre il vaso di Pandora i mali al suo interno si liberano, e Zeus viene infettato dalla paura. Inizialmente benevolo e giusto, la paura lo rende un dio crudele e spietato, ossessionato dall'idea che un giorno uno dei suoi figli lo possa distruggere come lui ha fatto con suo padre. Col tempo, infatti, comincia ad avere paura dello spartano, credendo che un giorno lo avrebbe ucciso e in God of War II inizia una congiura contro di lui. Kratos riesce a salvarsi con l'aiuto di Gaia, e con l'aiuto degli altri titani inizia una guerra contro gli dei dell'Olimpo. In God of War III dopo che Kratos uccide tutti gli dei olimpici, affronta Zeus in una battaglia epocale, e nonostante Zeus utilizzi tutti i suoi poteri, sarà ucciso dallo spartano a mani nude grazie al potere della speranza ottenuto aprendo il vaso di Pandora. Con la morte di Zeus, la Grecia sprofonda nel caos più totale. Essendo il dio del fulmine, è in grado di scagliare fulmini e saette, nonché assumere proporzioni titaniche, diventando molto più forte.
- Poseidone: è il fratello di Zeus e di Ade e figlio di Crono, nonché una delle tre divinità dell'Olimpo più potenti. È il dio del mare, delle tempeste, dei terremoti e dei cavalli, e in quanto tale può controllare l'acqua a suo piacimento, plasmandola in forma di ippocampi (che nel gioco vengono rappresentati come cavalli d'acqua con zampe da granchio), e assumere la forma di un gigante di acqua e scogli. In God of War (2005), insieme ai suoi fratelli, aiuta Kratos a sconfiggere Ares donandogli una piccola parte della sua forza, ma dopo che Kratos apre il vaso di Pandora viene infettato dall'ira, che lo spinge a provare un'estrema rabbia verso Kratos a causa della distruzione di Atlantide causata dallo spartano in Ghost of Sparta. In God of War II, infatti, complotta con gli altri dei per uccidere Kratos, mandandogli contro il Kraken, mentre in God of War III, quando Kratos arriva sull'Olimpo insieme ai titani, decide di fronteggiare lui stesso lo spartano. Kratos, con l'aiuto di Gaia, riesce a indebolire Poseidone e alla fine lo spartano uccide a sangue freddo la divinità dei mari spezzandogli l'osso del collo. Con la sua morte, la Grecia viene completamente sommersa dalle acque.
- Ade: è il fratello di Poseidone e di Zeus e figlio di Crono, nonché una delle tre divinità dell'Olimpo più potenti. È il dio degli inferi, e a differenza degli altri dei non gli importa di quello che accade nell'Olimpo e nel regno mortale. Gli importa solamente del suo regno e di sua moglie Persefone, nonostante quest'ultima lo odi. In God of War (2005), insieme ai suoi fratelli, aiuta Kratos a sconfiggere Ares donandogli una piccola parte della sua forza, ma dopo che Kratos apre il vaso di Pandora viene infettato dall'odio, che lo spinge a giurare vendetta contro lo spartano per l'uccisione di sua moglie (uccisa da Kratos in Chains of Olympus). In God of War III, quando Kratos cade negli Inferi, Ade decide di affrontarlo e alla fine lo spartano lo uccide strappandogli l'anima e lasciandolo in balia delle sue stesse anime dannate. Con la sua morte, le anime dei morti cominciano a vagare senza una meta in cerca di redenzione. Essendo il dio degli Inferi, è in grado di controllare le anime e strappare l'anima a ogni mortale grazie alle sue catene.
- Ares: figlio di Zeus ed Era nonché principale antagonista di God of War (2005). È il dio della guerra, e come tale è un maestro nell'arte del combattimento e sa riconoscere il valore dei veri guerrieri come ha fatto con Kratos. Infatti, quando Kratos era sul punto di morire vendette l'anima ad Ares e in cambio il dio della guerra lo salvò e gli donò le Lame del Caos. Da quel giorno, Kratos divenne un servo di Ares, uccidendo chiunque gli ordinasse. Ares, affascinato dalla potenza dello spartano, decise di legarlo a lui attraverso tre prove di sangue (versare il sangue dei nemici, degli innocenti e della sua famiglia) facendogli uccidere la moglie e la figlia. Infatti, come si scopre in Ascension, Ares voleva servirsi di Kratos per sconfiggere Zeus e governare l'Olimpo. In God of War (2005) muove guerra contro Atena e la sua città, ma lo spartano, aiutato dagli dei e dalla speranza del vaso di Pandora, riesce a ucciderlo. Con la sua morte, Kratos diventa il nuovo dio della guerra. Nel terzo capitolo è possibile vedere il suo cadavere congelato.
- Era: dea del matrimonio, della fedeltà coniugale e del parto, è la moglie di Zeus nonché la sovrana dell'Olimpo e madre di gran parte degli olimpici. Compare solo in God of War III, dove viene rappresentata come una donna di mezza età ma ancora affascinante, che, come nel mito originale, non sopporta i continui tradimenti da parte di Zeus e i suoi figli illegittimi. Dopo che Kratos apre il vaso di Pandora viene infettata dall'accidia; infatti, non combatte mai lo spartano in prima persona, ma gli scaglia invece contro suo fratello Ercole. Nonostante ciò, tiene ancora a cuore il suo compito; infatti, rimprovera Kratos che, per colpa delle sue azioni, sta causando la distruzione del mondo e che ogni pianta sta morendo. Trova la sua fine dopo che Kratos ha sconfitto Ercole e raggiunge nuovamente i suoi giardini; Era comincia a insultarlo, ma Kratos la ignora perché non ne vale la pena sporcarsi le mani con lei, ma appena la dea comincia a insultare Pandora, Kratos la uccide spezzandole il collo. Con la sua morte, la natura comincia ad appassire fino a morire.
- Ermes: dio della velocità nonché messaggero degli dei, che compare solo in God of War III. Perennemente scherzoso e giocoso contro i suoi nemici, anche quando combatte li provoca spesso, dal momento che, essendo il più veloce, è sicuro delle sue potenzialità, pensa che nessuno lo possa raggiungere. Queste caratteristiche vengono accentuate quando, dopo che Kratos apre il vaso di Pandora, viene infettato dalla superbia. Quando Kratos raggiunge l'Olimpo, Ermes lo sfida mettendolo in difficoltà con la sua velocità; tuttavia, Kratos grazie a uno stratagemma riesce ad intrappolarlo in uno spazio chiuso. Dopo averlo sconfitto, gli taglia le gambe, facendolo morire dissanguato, rubandogli i suoi speciali stivali che gli permettono di correre veloce. Con la sua morte, in tutta la Grecia si diffonde una pestilenza, uccidendo ogni vita presente.
- Elio: dio del sole, figlio dei Titani Teia e Iperione nonché fratello di Eos e cugino di Zeus. Viene rappresentato come un uomo con un'armatura luccicante in sella a una biga volante trainata da cavalli di fuoco. In Chains of Olympus viene rapito da Atlante per ordine di Persefone; quest'ultima, infatti, vuole utilizzare il suo potere per far crollare il pilastro del mondo per distruggere sia la terra che gli inferi. Atena e la sorella Eos inviano quindi Kratos in aiuto di Elio e alla fine lo spartano riesce a sconfiggere e a uccidere Persefone, liberando Elio. Dopo che Kratos apre il vaso di Pandora viene infettato dalla codardia; infatti in God of War III Kratos lo incontra presso la città di Olimpia intento a combattere contro il titano Perse. Ferito gravemente dal titano, Elio tenta senza successo di ingannare Kratos ma dopo un vano tentativo di difendersi alla fine quest'ultimo lo ucciderà strappandogli la testa a mani nude. Successivamente Kratos utilizza la testa di Elio per farsi luce nelle aree più buie dell'Olimpo. Con la sua morte, il sole viene oscurato da una spessa coltre di nuvole.
- Persefone: è la dea dell'Oltretomba nonché moglie di Ade ed è la principale antagonista di Chains of Olympus. È una donna affascinante e sensuale, che odia profondamente la sua vita perché è stata costretta a sposare un uomo che non ama e a svolgere un compito che non vuole. Per vendicarsi degli dei e del mondo, si allea con il titano Atlante, inviandolo a rapire Elio per poter utilizzare il suo potere per distruggere il pilastro del mondo, facendo crollare la terra. Atena ed Eos inviano Kratos a fermare Persefone e lo spartano dopo un duro combattimento riesce a ucciderla con il guanto di Zeus e a liberare Elio. Nonostante il suo corpo esploda, in God of War III il suo cadavere viene rivisto in una teca di vetro negli inferi.
- Afrodite: è la dea della bellezza, della sensualità e dell'amore. Infatti, nonostante sia la moglie di Efesto, seduce sempre gli altri dei e mortali. In God of War (2005) aiuta Kratos a sconfiggere Ares mandandogli contro Medusa, in modo che lo spartano possa prendere la sua testa. Dopo che Kratos apre il vaso di Pandora viene infettata dalla lussuria, che accentua i tratti suoi e delle sue serve, con le quali effettua spesso atti sessuali. In God of War III infatti viene mostrato che l'unica cosa che le importa è il sesso, rimanendo indifferente della guerra tra Kratos e Zeus, verso cui preferisce rimanere neutrale. Nonostante ciò, aiuta Kratos ad azionare i ponti e suggerendogli di recarsi da suo marito Efesto. Dopo che Kratos uccide Zeus, il suo destino è sconosciuto, ma potrebbe essere ancora viva.
- Efesto: dio delle fucine, del fuoco, dell'ingegneria, della scultura, della metallurgia e dei vulcani, compare solo in God of War III. È il creatore del vaso di Pandora, che creò su ordine di Zeus per contenere i mali scaturiti dalla grande guerra contro i titani, e della stessa Pandora, ossia la chiave del vaso. Col tempo, Efesto si affezionò a lei considerandola come una figlia, tanto da nasconderla da Zeus, e successivamente ripose il vaso nel Tempio di Pandora che si trovava sulla schiena di Crono, in modo che nessuno potesse trovarlo. Dopo che Kratos aprì il vaso, Zeus cambiò e scoprì l'inganno di Efesto, e dopo averlo torturato scoprì la verità su Pandora, ripudiandolo dall'Olimpo e rinchiudendolo nel Tartaro. Anche lui viene infettato da uno dei mali del vaso, quello della tristezza; infatti, pieno di tristezza e depressione dopo che Zeus lo torturò e lo sfigurò, tenta di uccidere Kratos mandandolo a recuperare la pietra di Omphalos da Crono. Vedendo però il ritorno di Kratos, Efesto, dopo aver creato per lui le Fruste di Nemesi, lo attacca alle spalle cercando di ucciderlo, venendo però impalato con la sua stessa incudine. Prima di morire, Efesto supplica Kratos di risparmiare Pandora. Il suo doppiatore originale è Rip Torn, che aveva doppiato Zeus nel film Disney Hercules[1].
- Eos: dea dell'alba, nonché sorella di Elio, compare solo in Chains of Olympus. Viene rappresentata come una giovane donna molto bella con una carnagione chiara e capelli rosso fuoco, con indosso un abito molto trasparente che copre molto poco il suo viso. Quando Elio viene rapito da Atlante, ella chiede aiuto a Kratos nell'andare a salvare Elio. Infatti, come affermato da lei stessa, il suo potere è strettamente collegato a quello di suo fratello e, di conseguenza, se scompare il sole anche lei perde i poteri. Quando Kratos comincia la guerra contro gli dei dell'Olimpo il suo destino è sconosciuto, ma è possibile che abbia cessato di esistere quando Kratos ha ucciso Elio.
- Tanato: è la personificazione della morte nonché padre di Erinni. Figura tetra e spirituale che assomiglia di più a un demone. Stando a quanto dice lui stesso è la divinità più antica di tutte, nonché il signore del Regno della Morte, un'altra dimensione a cavallo tra la terra e gli Inferi. È il principale antagonista di Ghost of Sparta, dove rapisce Deimos. Dopo aver raggiunto il suo regno, Kratos riesce a liberare il fratello dalle grinfie di Tanato, ma questi decide di vendicarsi di entrambi per la morte di sua figlia Erinni. Nonostante Tanato riesca a uccidere Deimos, troverà alla fine la morte per mano di Kratos.
- Morfeo: è il dio dei sogni nonché antagonista secondario di Chains of Olympus. Quando Persefone rapisce Elio e fa sparire il sole, Morfeo con i suoi poteri avvolge la Grecia in una fitta nebbia che fa cadere in un lungo sonno tutti gli esseri viventi, compresi gli dei. Quando Kratos salva Elio, questi fa comparire di nuovo il sole e libera tutti dalla maledizione del sonno di Morfeo. Quando Kratos comincia la guerra contro gli dei dell'Olimpo, il suo destino è sconosciuto, ma si suppone che egli sia deceduto.
- Artemide: è la dea della caccia, della fertilità, del parto, della protezione e della Luna. Non è mai apparsa completamente e solo il suo viso viene mostrato in God of War (2005), dove si mostra come una donna molto affascinante ricoperta da folte foglie e con due piccole corna in testa. Quando Kratos entra nel Tempio di Pandora, ella gli appare donandogli la Lama di Artemide. Quando Kratos comincia la guerra contro gli dei dell'Olimpo, il suo destino è sconosciuto, anche se è possibile intravedere la Luna non oscurata dalle nubi a differenza del Sole di Elio, segno che è ancora viva.
- Apollo: dio dell'arte, dell'illuminazione interiore e della profezia, fratello di Artemide. Non compare fisicamente in nessun capitolo della saga (nel terzo si può usare il suo arco come arma) ma viene solo menzionato in Ascension quando Kratos approda sull'isola di Delo dove si trova l'enorme statua dedicata al Dio, costruita da Archimede dopo che con quest'ultimo strinse un patto, in cui gli giurò che avrebbe costruito per lui un sontuoso tributo sulla sua isola nativa. Ignoto è il suo destino nella battaglia fra Kratos e l'Olimpo. Nella versione God of War III Remastered per PS4 è giocabile come costume alternativo a Kratos, una volta finito il gioco.
Dei norreni
- Odino: è il re degli Aesir e di Asgard. È il padre di Thor, Baldur e Tyr ed ex-marito di Freya. È il dio della guerra, della saggezza, della morte, della poesia e della magia. Non appare mai in God of War (2018), ma Mimir lo descrive in modo molto accurato. Odino è un dio estremamente crudele, tanto da uccidere anche per divertimento, e altrettanto paranoico riguardo a qualsiasi cosa che ritiene possa minacciare il suo dominio e quello degli Aesir. Infatti è ossessionato dal futuro e vorrebbe sapere il suo destino per rimanere per sempre il re di Asgard. Non esiterebbe perfino a uccidere anche i suoi figli se servisse a rimanere sul trono e a salvare gli Aesir; infatti si mise contro suo figlio Tyr quando egli tentò di salvare i giganti dallo sterminio. Il suo obiettivo è raggiungere in ogni modo Jötunheim per annientare ogni gigante. Nonostante sia una persona senza cuore, Mimir afferma che è molto intelligente, perché lui sapeva che Kratos e Atreus avrebbero in qualche modo anticipato il Ragnarok. Inoltre è estremamente affascinato dalla magia Vanir: infatti, ha sposato Freya solo per acquisirne i segreti. Doppiato in originale da David Bradley e in italiano da Ugo Maria Morosi.
- Thor: è un Aesir, figlio secondogenito di Odino, fratello minore di Týr e maggiore di Baldur. È il padre di Magni e Modi, nonché dio del tuono, dei fulmini, delle tempeste e della forza. Mimir afferma che, nonostante Odino sia un uomo crudele e senza scrupoli, Thor è ancora peggio, definendolo il peggiore degli dèi norreni. Non appare mai in God Of War (2018), ma solamente nel finale, dove si dirige a casa di Kratos e Atreus alla fine del Fimbulvetr per sfidarli. Se Odino è paranoico riguardo al futuro e alla supremazia assoluta, Thor è famoso per essere spietato, crudele e sanguinario con chiunque. Secondo Mimir Thor e Odino vanno molto d'accordo ed è l'unica persona che riesca a parlarci senza problemi. Infatti quando suo padre gli dà un ordine Thor lo esegue senza obiettare. È inoltre un uomo molto orgoglioso che non accetta la sconfitta avendo torturato Modi per aver perso contro Kratos e per aver lasciato morire Magni. In battaglia utilizza un martello magico, chiamato Mjölnir, costruito dai nani Brok e Sindri, con cui colpisce sempre l'avversario ovunque si trovi e alla fine torna sempre nella sua mano. Possiede un corpo molto grosso ma robusto, una folta barba e un'armatura che gli copre le braccia e le spalle lasciando scoperto il petto e la pancia. In God of War: Ragnarok combatte contro Kratos per vendicarsi dei suoi familiari. Doppiato in originale da Ryan Hurst e in italiano da Luca Ward.
- Baldur: è un Aesir, figlio di Odino e di Freya, fratello minore di Týr e Thor nonché principale antagonista di God of War (2018). È il dio del sole e della luce, e come suo fratello e suo padre, anche Baldur è spietato e crudele, ma a differenza di suo fratello odia combattere e in genere preferisce risolvere i problemi con le parole dimostrandosi molto più diplomatico. È diventato malvagio a causa di un sortilegio fattogli da sua madre, che lo ha reso immortale ma gli ha fatto perdere la capacità di sentire ogni cosa: Baldur, infatti, non sente dolore, non sente freddo o caldo, non riesce a sentire il sapore del cibo o i piaceri di un rapporto sessuale. A causa di questo suo maleficio è diventato paranoico. Nel romanzo viene rivelato che l'incantesimo di Faye ha reso Baldur sterile non potendo avere figli. Baldur è inoltre un tipo molto loquace e mentre combatte parla spesso, perché tanto sa di vincere. Ha provato a suicidarsi centoventinove volte per potersi liberare dal tormento ma invano. Odino lo invia da Kratos per chiedergli di Laufey credendo che l'avrebbe condotto nella terra dei giganti. Baldur affronta numerose volte lo spartano e alla fine, nella loro ultima battaglia, il norreno viene ferito da una freccia di vischio di Atreus, così facendo Baldur viene liberato dal sortilegio, potendo di nuovo sentire ogni cosa e tornando mortale. Alla fine, dopo una dura battaglia, Kratos è costretto con riluttanza a uccidere Baldur spezzandogli l'osso del collo, per impedire che uccidesse Freya. Doppiato in italiano da Daniele Raffaeli.
- Freya: è la regina dei Vanir, ex-moglie di Odino, madre di Baldur nonché la regina della Valchirie. Da Odino veniva chiamata Frigg. Donna molto bella e affascinante, dispone di notevoli poteri magici. Tiene molto a cuore la natura e i Vanir. Per interrompere la guerra tra Aesir e Vanir decise di sacrificarsi andando in sposa a Odino. All'inizio credette che riuscì a cambiarlo, ma in realtà Odino la stava ingannando per imparare i segreti della magia Vanir. Dal loro matrimonio nacque Baldur e Freya, per proteggerlo, gli lanciò un incantesimo che lo rese immortale, ma gli fece perdere la capacità di provare ogni cosa. Quando infine Odino capì che non poteva ottenere nulla da Freya, le strappò le sue ali da Valchiria e la esiliò a Midgard per sempre. Da allora vive nella foresta, proteggendo la natura. Aiuta Kratos e Atreus a ottenere la luce di Alfheim e a curare il figlio dello spartano. Decide di andare alla ricerca di Baldur, ma questi, quando la trova, la vuole uccidere. Cerca di impedire che lo spartano uccida Baldur, ma alla fine non ci riesce. Disperata per la morte del figlio, nonostante questi la volesse uccidere, giura vendetta contro Kratos e decide di andare alla ricerca delle sue ali per riacquistare completamente i suoi poteri. Mìmìr, tuttavia, afferma, che in futuro Freya riuscirà a superare il lutto e che forse perdonerà Kratos.
- Týr: è un Aesir ed è il dio della guerra, nonché figlio di Odino e fratellastro maggiore di Thor e Baldur. Non appare mai in God of War (2018), ma viene nominato spesso e le sue ricerche aiutano Kratos e Atreus ad andare nella terra dei giganti. Nonostante fosse il dio della guerra, combatteva per la pace; infatti, cercò di fare da mediatore nella guerra tra Aesir e Vanir. Era un dio buono e gentile, e amava viaggiare per il mondo per conoscere altre culture e aiutare il prossimo. Ogni volta che tornava dai suoi viaggi si portava con sé dei doni ricevuti dove si era recato. Era conosciuto in gran parte del mondo: infatti, nella Camera di Tyr, all'interno del tempio a lui consacrato al centro del lago dei Nove e usato per viaggiare tra i mondi, si scopre che aveva viaggiato in Egitto, nell'America precolombiana, in Giappone e perfino in Grecia, dove tra i suoi cimeli c'era un vaso con sopra disegnato Kratos con le Lame del Caos. Dopo aver scoperto l'inganno di Odino, aiutò i giganti a fuggire da Midgard e a distruggere ogni collegamento col loro mondo. Tuttavia, creò un passaggio nascosto che solo lui poteva usare per recarsi a Jötunheim. Odino alla fine lo uccise, considerandolo come una minaccia. In God of War: Ragnarök si scopre che è ancora vivo e viene liberato da Kratos e Atreus. Si presenta come un uomo gigantesco dai lunghi capelli biondi e con una folta barba. Mimir lo descrive come una persona estremamente buona e gentile nonché il più affidabile degli dèi norreni. Inizialmente diffida di Kratos conoscendo il suo passato ma in seguito decide di fidarsi dello spartano. Doppiato in originale da Ben Prendergast e in italiano da Adriano Giannini.
Eroi greci
- Ercole: figlio di Zeus e della mortale Alcmena, è anche lui un semidio come Kratos. È un eroe greco molto famoso e dotato di un'immensa forza e resistenza, a cui Zeus affidò dodici fatiche per espiare la colpa per aver ucciso la sua famiglia. Dopo che Kratos aprì il vaso di Pandora fu infettato dalla gelosia, che lo spinse a odiare Kratos perché, almeno secondo lui, è sempre stato il preferito di Zeus ed è sempre stato messo all'ombra dallo spartano. Infatti, nello scontro mortale contro Kratos, Ercole, non mostra più lo spirito di eroe per cui era riconosciuto, mostrandosi solo pervaso da un profondo astio e da una consumata gelosia verso il fratellastro. In God of War III, quando Kratos raggiunge i giardini di Era, quest'ultima lo scaglia contro di lui, facendo cominciare una furente battaglia che si concluderà con la morte dell'eroe.
- Perseo: eroe greco figlio di Zeus e della mortale Danae, è anche lui un semidio. In God of War II si reca dalle Sorelle del Destino col desiderio di far resuscitare la sua amata Andromeda. In combattimento, utilizza un elmo che lo rende invisibile e possiede uno scudo invincibile. Durante il viaggio s'imbatte in Kratos e chiede aiuto allo spartano. Quando i due vengono rinchiusi in una stanza, Perseo pensa che si tratti di una prova delle Parche, così inizia a combattere contro lo spartano, ma alla fine Kratos prevale e lo uccide.
- Teseo: decimo re di Atene e semidio figlio di Etra e di Poseidone. Famoso per aver ucciso il Minotauro nell'omonimo labirinto; in God of War II, ormai vecchio e consapevole che i suoi tempi d'oro sono giunti alla fine, serve le Sorelle del Destino come guardiano e giudica tutti i visitatori se sono degni di incontrarle, considerando però tutti quelli che cercano di cambiare il proprio destino delle nullità che non accettano la realtà dei fatti. Quando Kratos si reca dalle Sorelle del Destino, Teseo cerca di fermarlo iniziando a combattere contro lo spartano e alla fine viene ucciso da Kratos.
Titani
- Atlante: titano con quattro braccia, figlio dei titani Giapeto e Climene e quindi fratello di Prometeo ed Epimeteo. Insieme a Persefone è il principale antagonista di Chains of Olympus. Inizialmente imprigionato nel Tartaro dopo che Zeus sconfisse i Titani, viene liberato da Persefone, che gli chiede di rapire Elio e usare il suo potere per far crollare il pilastro del mondo per distruggere sia la terra che gli inferi. Durante lo scontro con Persefone, quest'ultima ordina ad Atlante di attaccare Kratos, ma egli riesce a neutralizzarlo e a imprigionarlo nuovamente, facendogli prendere il posto del pilastro distrutto e condannandolo (come nel mito originale) a sorreggere il mondo sulle spalle, separando la terra dagli inferi. Successivamente, quando lo spartano rincontra il titano in God of War II, Atlante lo aiuta a superare il Grande Abisso e a raggiungere il Tempio delle Parche. Non partecipa all'assalto dell'Olimpo, essendo ancora relegato negli inferi.
- Crono: è il figlio di Urano e Gaia nonché padre di Zeus, Poseidone, Ade, Era, Demetra ed Estia. Dopo che evirò suo padre, diventò il sovrano degli dei, divenendo però spietato come lui. Per paura di essere detronizzato, ingoiò ogni suo figlio per evitare che lo uccidessero come lui fece con suo padre, ma sua moglie Rea lo imbroglio facendogli credere di aver mangiato anche Zeus. Quando quest'ultimo diventò adulto, iniziò la grande guerra contro suo padre Crono e i titani, riuscendo a vincere. I titani vennero imprigionati tutti e Crono fu esiliato a marcire per sempre nel Deserto delle anime erranti con il Tempio di Pandora sulla schiena. Dopo che Kratos aprì il vaso, Zeus punì ancora Crono scagliandolo nel Tartaro. Quando Kratos si reca nel Tartaro a cercare la pietra di Omphalos inizia un'epica battaglia contro Crono, che viene alla fine ucciso quando Kratos gli pianta la spada dell'Olimpo nella fronte.
- Prometeo: titano che compare in God of War II. Dopo la grande guerra, dopo che questi diede ai mortali il fuoco dell'Olimpo, Zeus per punirlo lo rese umano, lo legò a una delle mani di Tifone e lo condannò a essere torturato ogni giorno da un'aquila fino a ucciderlo; ogni sera, le sue ferite si rimarginano facendolo tornare in vita affinché la tortura continui. Supplica Kratos di liberarlo e lo spartano lo libera facendolo cadere nel fuoco dell'Olimpo, provocando così la sua morte. Le sue ceneri vengono prese dallo spartano, dotandolo del potere chiamato Ira dei Titani.
- Rea: moglie di Crono e madre di Zeus, Poseidone, Ade, Era, Demetra ed Estia. Appare solamente in God of War II, in un racconto di Gaia dove viene narrata la storia di Zeus. Quando Crono diventò il nuovo sovrano degli dei, egli cominciò a ingoiare tutti i suoi figli per evitare che essi un giorno potessero ucciderlo come lui aveva fatto con suo padre Urano. Rea riesce a ingannare Crono facendogli ingoiare una roccia anziché Zeus. Rea successivamente diede il piccolo a Zeus a Gaia che lo crebbe. Non si sa se è ancora viva.
- Perse: titano della distruzione che compare in God of War III. Partecipa all'assalto dell'Olimpo insieme ai suoi compagni titani e a Kratos. Successivamente viene rincontrato nella città di Olimpia, intento a combattere contro Elio, che riuscirà a ferire grazie all'aiuto di Kratos. Quando Gaia tradisce Kratos, questi non si fa problemi ad attaccare anche i titani; infatti, quando fugge dall'Ade, incontra Perse lungo il cammino, conficcandogli la spada dell'Olimpo in un occhio, facendolo cadere nel vuoto. Non si sa se sia morto o sopravvissuto.
- Tifone: titano del vento che compare in God of War II. Dopo la sconfitta dei titani durante la grande guerra, Zeus lo imprigiona in un'isola misteriosa che, con i suoi venti, la rende completamente ghiacciata. Quando Kratos cerca di raggiungere l'isola delle Parche, viene attaccato dal cavaliere oscuro, precipitando sull'isola di Tifone. Tifone intrappola con la sua mano Pegaso, ma Kratos dopo averlo accecato ottenendo da lui il suo arco, grazie al sacrificio di Prometeo riesce a liberare Pegaso e a ripartire. Non partecipa all'assalto dell'Olimpo, essendo ancora relegato sull'isola.
- Thera: titano del fuoco che compare in Ghost of Sparta. Dopo la sconfitta dei titani durante la grande guerra, Thera viene imprigionata da Zeus nella grande camera magmatica all'interno del vulcano di Metana. Kratos si imbatte in lei quando giunge ad Atlantide in cerca della madre, liberandola a condizione di ottenere una parte del suo potere. Quest'azione, unita agli scontri di Kratos con il mostro marino Scilla, porta all'eruzione del vulcano e alla distruzione di Atlantide e della vicina isola di Creta. Il suo destino dopo l'inizio della seconda guerra è sconosciuto.
- Altri titani: sia in God of War II che in God of War III svolgono un ruolo minore, in quanto si limitano a comparire brevemente insieme a Gaia e ad assaltare l'Olimpo insieme a Kratos. Alcuni di questi sono Iperione, che possiede una pelle color sabbia; Oceano, composto da acqua e roccia; ed Epimeteo, ricoperto da rocce che lo fanno sembrare una montagna. Insieme ad altri Titani si arrampicano sull'Olimpo per iniziare una nuova guerra, ma alcuni di loro trovano la fine quando Poseidone si scaglia contro di loro, trascinandoli in acqua.
Giganti
- Jormungandr: anche conosciuto come "il Serpente del Mondo", appare come un gigantesco serpente dal volto vagamente umano, caratterizzato da una barbetta verde simile ad alghe. Parla una lingua perduta che in pochi (tra cui Mimir e Atreus) possono comprendere. Questo, oltre alla sua possente voce, lo fa apparire spaventoso, ma è in realtà piuttosto mansueto e, a detta di Mimir, un conversatore brillante. È ritenuto l'ultimo gigante attualmente esistente, talmente grande da avvolgere l'intera Midgard e mordersi la coda, nonché l'unico sopravvissuto al loro massacro da parte di Thor, poiché unico in grado di resistergli. Infatti, come affermato nel gioco, è apparso improvvisamente nel Lago nei Nove facendolo straripare e travolgendo ogni cosa nelle vicinanze (come il ponte dei Nove e le torri dei nove regni). Il fatto che appaia in un'epoca in cui (almeno nel mito originale) suo padre (Loki/Atreus) è ancora bambino viene spiegato da Mimir: durante il Ragnarok lui e Thor si affronteranno in una furiosa battaglia, e lo scontro tra i due sarà così violento da spezzare l'Yggdrasil, provocando una frattura nello spazio-tempo tale da rimandarlo indietro nel tempo. Inizialmente risiede sonnecchiante nel lago dei Nove e viene convocato più volte da Kratos e da Atreus per aiutarli, come nella battaglia finale contro Baldur, in cui elimina il rianimato gigante Thamur.
- Laufey: anche conosciuta come "La giusta", è una gigantessa camuffatasi da umana, madre di Atreus nonché seconda moglie di Kratos. Mimir la descrive come una donna altruista e di buon cuore, pronta ad aiutare i deboli ma, allo stesso tempo, molto potente, riuscendo a farsi temere da Thor e da Odino. Infatti, era lei il possessore originale dell'ascia Leviatano, costruita per lei dai nani Brokk e Sindri. Quando Kratos giunse nelle terre del nord incontrò Laufey, la quale decise di nascondere la sua vera identità facendosi chiamare Faye. Era a conoscenza della vera natura di Kratos; tuttavia, non lo temeva. Ella riuscì a dar pace allo spartano dopo le numerose stragi compiute in Grecia e dalla loro unione nacque Atreus. Faye voleva chiamarlo Loki, ma alla fine optò per il nome scelto da Kratos, ovvero Atreus. Dopo aver donato il Leviatano a Kratos, morì di malattia, e chiese a Kratos e Atreus di spargere le sue ceneri sul picco più alto dei nove regni. All'inizio, i due credono che il monte più alto si trovi a Midgard, ma in realtà è a Jötunheim, la sua terra natale. Kratos, benché cerchi di nasconderlo, soffre molto per la sua scomparsa e desidererebbe più di ogni altra cosa che Faye tornasse da loro. Si può intuire da alcuni indizi che Faye sapesse che Kratos e Atreus avrebbero avuto difficoltà a legare dopo la sua scomparsa, e che la scelta di fargli intraprendere il viaggio per spargere le sue ceneri a Jötunheim fosse stato un modo per fare avvicinare di più il figlio e il padre, rafforzando così il loro legame.
- Thamur: gigante morto che si trova a nord del tempio di Tyr. Mimir racconta che era conosciuto come il più grande scalpellino che i nove regni abbiano mai conosciuto. Stando ai racconti di Mimir, Thamur cercava di costruire un muro per proteggere Jötunheim dagli Aesir e soprattutto da Thor. Durante la costruzione, ebbe una discussione con suo figlio e i due si scontrarono, finendo col far scappare quest'ultimo. Distrutto dai sensi di colpa, Thamur cercò di inseguirlo, ma si perse a Midgard e qui fu intercettato da Thor, che uccise Thamur conficcandogli il suo stesso scalpello in testa. Esalando l'ultimo respiro, Thamur congelò la zona circostante e tutti gli esseri viventi nelle vicinanze, tranne Thor, che ne uscì illeso. Kratos e Atreus, sotto consiglio di Mimir, recuperano un pezzo dello scalpello di Thamur per andare a Jötunheim. Quando Kratos e Atreus combattono contro Baldur, Freya rianima Thamur con i suoi poteri, cercando di impedire allo spartano di uccidere Baldur, ma Atreus richiama Jormungandr che si scaglia contro di lui, sconfiggendolo.
Personaggi della mitologia greca
- Caronte: servo di Ade e traghettatore dell'Oltretomba, che conduce le anime dei morti negli Inferi. È un essere con la pelle molto bianca, quasi cadaverica, armato di falce e con una maschera sul viso. Come affermato da lui stesso, odia essere il traghettatore dei morti e spera un giorno di essere liberato dal suo ruolo. Quando in Chains of Olympus Kratos si reca nell'Oltretomba, Caronte comincia a deriderlo, combattendo poi contro di lui. Sebbene la prima volta riesca a sconfiggerlo con facilità, la seconda lo spartano lo uccide con il Guanto di Zeus.
- Ceryx: figlio di Ermes e principale antagonista di Betrayal. Ha molta resistenza, usa come arma una lancia, può evocare dei Cerberi e infliggere molti punti ferita. Viene inviato da Zeus per fermare Kratos nella caccia contro il misterioso assassino che lo stava braccando. Non riuscendo a dissuadere lo spartano, Ceryx inizierà a combattere contro Kratos, ma alla fine verrà ucciso.
- Icaro: figlio di Dedalo, che compare in God of War II. Nel mito originale è conosciuto per aver costruito delle ali con penne d'oca intinte di cera ed essere morto per essere volato troppo vicino al sole. Nella serie, invece, cerca di raggiungere le Sorelle del Destino per incontrarle finendo per impazzire. Blocca il passaggio di Kratos nel Grande Abisso, ma lo spartano, dopo una lunga caduta, alla fine gli strappa le ali facendolo precipitare nell'Ade.
- Dedalo: padre di Icaro e creatore del labirinto (dove nel mito originale Minosse tenne rinchiuso il Minotauro), che compare in God of War III. Famoso architetto, Zeus gli promise che se avesse costruito un labirinto per metterci dentro Pandora lo avrebbe ricongiunto con suo figlio Icaro. Dedalo costruì il labirinto, ma Zeus lo imbrogliò e prima che la sua opera fosse completa lo imprigionò all'interno dello stesso. Quando Kratos aziona il labirinto, Dedalo muore per il funzionamento del marchingegno.
- Pandora: chiave per aprire il vaso di Pandora nonché figlia di Efesto da lui creata. Quando Efesto creò il vaso di Pandora per metterci dentro i mali del mondo, creò allo stesso tempo una chiave e dalla fiamma dell'Olimpo nacque una ragazza, che Efesto chiamò appunto Pandora, la chiave del medesimo vaso. È una ragazza buona e gentile, che crede nella speranza e a differenza di molti non ha paura di Kratos. Sa benissimo per cosa è nata, tuttavia non ha paura di morire ed è disposta a sacrificarsi per permettere la sconfitta dell'Olimpo. Pandora si affeziona a Efesto vedendolo come un padre. Quando Zeus scoprì della sua esistenza, la strappò a Efesto e la rinchiuse in un labirinto. Quando Kratos giunge sull'Olimpo, Pandora chiede aiuto allo spartano, ma egli si rifiuta. Solo quando scopre la verità su di lei si mette alla ricerca della ragazza. Quando Kratos libera la ragazza, ella riesce a farsi affezionare dallo spartano e infatti Kratos non vuole più utilizzarla, ma ella decide di sacrificarsi per permettere a Kratos di aprire il vaso di Pandora. Quando lo spartano cade nell'incubo di Zeus, lo spirito di Pandora lo aiuta a risvegliarsi e a credere nella speranza.
- Piritoo: guerriero greco che nel mito originale scese negli Inferi insieme a Teseo per rapire Persefone, ma entrambi vennero ingannati da Ade e intrappolati nelle "sedie dell'oblio". Quando in God of War III Kratos precipita nell'Ade, incontra Piritoo all'interno di una prigione di rovi ancora intrappolato su una delle sedie. Lo spartano, grazie a un Cerbero precedentemente domato, riesce a bruciare i rovi della prigione uccidendo nel processo anche Piritoo. Con la sua morte, Kratos otterrà il suo arco.
- Minosse, Eaco e Radamante: i tre giudici dell'Oltretomba, incaricati, come nel mito originale, di giudicare le anime dei defunti. Dopo il loro giudizio, i meritevoli vengono mandati nei Campi Elisi, i peccatori nel Tartaro e i neutrali nei Campi d'Asfodelo. Una di queste è l'anima di Calliope, la figlia di Kratos, che dopo la morte viene inviata proprio nei Campi Elisi. Compaiono solo in God of War III, dove vengono rappresentati in forma di statue che reggono la Catena dell'Equilibrio come un chiavistello. Quando Kratos raggiunge gli Inferi, viene posto al giudizio dei tre giudici; Eaco lo giudica impuro, Radamante lo giudica degno mentre Minosse giudica che non è ancora giunto il suo momento, permettendogli di oltrepassare il portale di Iperione e procedere oltre. Dopo aver liberato Pandora dal labirinto, Kratos tornerà negli inferi e li colpirà con i Cestus di Nemea, uccidendoli e rilasciando la catena.
- Erinni: è la figlia di Tanato, nonché sua messaggera, che compare in Ghost of Sparta. È una donna molto avvenente dall'aspetto macabro (simile a quello di suo padre), capace di trasformarsi in un enorme e mostruoso uccello. Viene incontrata da Kratos sui monti dell'Aroania, dove cerca di impedire che egli trovi suo fratello, venendo alla fine uccisa.
- Deimos: anch'egli figlio di Zeus, è il fratello minore di Kratos. Comparso solo in Ghost of Sparta, fin dalla nascita possiede una grossa voglia che inizia dalla testa fino a coprire la sua schiena e una parte del petto fino al suo braccio sinistro. Su ordine di Zeus, viene rapito da Ares e Atena, dal momento che secondo una profezia "un guerriero marchiato avrebbe distrutto l'Olimpo" e imprigionato nel Regno della Morte. In realtà, quando suo fratello scomparve, Kratos in suo onore si tatuò sul corpo la sua stessa voglia, rendendo di fatto Kratos il guerriero marchiato della leggenda. Per anni, Kratos lo crede morto ma, quando diventa il dio della guerra, scopre che è ancora vivo e si mette alla sua ricerca. Alla fine, Kratos riesce a liberarlo, ma Deimos gli dice che lo odia per non averlo protetto. Quando Tanato li attacca, entrambi combattono contro di lui, ma alla fine Deimos viene ucciso.
- Orkos: comparso in Ascension, è il figlio di Ares e Aletto nonché custode dei patti tra i mortali e gli dei. Da sempre giudicato una delusione dal padre, Orkos è diventato il Custode dei Patti imposti e testimoniati dalle sue madri, con il compito di farli rispettare. Dopo aver scoperto però il complotto ordito dai suoi genitori, Orkos ha abbandonato tale ruolo. Aiuta Kratos a sconfiggere le Furie e dopo che lo spartano riesce nell'impresa, Orkos rivela che esse lo hanno reso il nuovo custode del patto tra Kratos e Ares e chiede all'amico di ucciderlo, cosa che Kratos, seppur con riluttanza, alla fine fa.
- Castore e Polluce: noti anche come Dioscuri, in Ascension sono due esseri fusi in un unico corpo (di cui Castore è quello principale), nonché possessori dell'amuleto di Uroboro, che permette loro di risanare o deteriorare qualunque oggetto. Sono i carcerieri dell'oracolo Aletheia e signori indiscussi del tempio di Delfi, sotto il falso titolo di "Profeta", grazie al quale impongono a visitatori offerte onerose impedendo a chiunque di vedere l'oracolo. Vengono uccisi da Kratos nel loro tentativo di impedirgli di parlare con Aletheia.
- Furie: sono le principali antagoniste di Ascension. Nate dal conflitto generato dagli dei primordiali, sono coloro che impongono, testimoniano e fanno rispettare i patti e i vincoli di sangue che i mortali stringono tra di loro o con gli dei dell'Olimpo. Coloro che vengono ritenuti e trovati colpevoli di spergiuro, vengono rinchiusi e torturati dalle sorelle. In passato, erano giuste nel condannare coloro che non rispettavano i patti, tuttavia quando si allearono con Ares, esse divennero spietate con chiunque, cominciando a credere che il crimine non era più importante, ma che dovevano solamente punire con crudeltà.
- Aletto: è la regina delle Furie, nonché principale antagonista di Ascension. Spietata come le sorelle, punisce chiunque non rispetti un giuramento degli dei. Divenne l'amante di Ares e dalla loro unione nacque Orkos con lo scopo di renderlo il guerriero perfetto; il dio della guerra, tuttavia, ripudiò il figlio per essere un incapace, così Aletto decise di renderlo custode dei patti dei mortali. Può spruzzare getti inchiostro (con i quali intrappola i suoi avversari) e trasformarsi in una creatura marina dotata di tentacoli. Dopo che Kratos ha superato Briareo e riesce ad arrivare nella sua sala, insieme a Tisifone cerca di ingannare Kratos tramite un'illusione di sua moglie. Dopo un duro scontro, lo spartano riuscirà a ucciderla insieme alla sorella.
- Tisifone: la Furia che tortura psicologicamente i traditori. Il suo potere, infatti, le permette di modificare la realtà che la circonda creando illusioni e intrappolandovi all'interno i mortali. Viene sempre vista con una creatura alata chiama Daimon. Insieme alle sue sorelle, cercherà di fermare Kratos per aver rotto il suo giuramento con Ares, ma alla fine verrà uccisa dallo spartano insieme ad Aletto.
- Megera: la Furia che tortura fisicamente i traditori. Possiede quattro lunghe zampe da ragno sulla schiena, così come l'abilità di generare parassiti che le permettono di potenziare e controllare qualunque essere vivente a cui si attacchino. Viene considerata la più spietata delle tre; è infatti colei che crea più sofferenze ai mortali e tutti la temono per le sue torture. Mentre cerca di torturare Kratos, questi si libera e la insegue per tutto il Centimane. Nonostante Megera rianimi Briareo con i suoi parassiti e lo mandi contro Kratos, egli alla fine riuscirà a ucciderla.
- Sorelle Gorgoni: sono le più grandi esponenti della razza delle Gorgoni e come tali posseggono un aspetto per metà serpente e per metà donna, con al posto dei capelli tanti piccoli serpenti. Come le altre Gorgoni sono in grado di pietrificare ogni essere vivente con il loro sguardo, ma anche se vengono decapitate il potere di pietrificare non si annulla.
- Medusa: è la regina delle Sorelle Gorgoni, che compare in God of War (2005). Quando Kratos raggiunge Atene, Afrodite la manda contro di lui affinché possa prendere la sua testa. Kratos quindi la decapiterà, e la sua testa verrà usata per pietrificare i nemici.
- Euriale: sorella di Medusa, che compare in God of War II. Quando Kratos raggiunge la Palude dei Dimenticati e ottiene il Vello d'Oro, Kratos si addentrerà nel suo tempio. Euriale quindi lo attaccherà per vendicare la morte della sorella, ma alla fine anche lei verrà uccisa e decapitata da Kratos.
- Steno: ultima sorella che compare solo nel multiplayer di Ascension, in cui appare come una gigantesca Gorgone alta quanto un palazzo. Inizialmente è anche lei pietrificata, trasformando in pietra con il suo sguardo i giocatori e i nemici che le passano davanti. Grazie a un oggetto presente nell'arena, i giocatori possono liberarla e usare il suo potere contro i nemici.
- Parche: chiamate anche "Sorelle del Destino", compaiono solo in God of War II. Il loro compito era tessere il filo del fato di ogni uomo, svolgerlo e infine reciderlo, segnandone la morte. Si definiscono al di sopra di Zeus, ma in realtà (in Ghost of Sparta) si scopre che sono proprio al suo servizio. Vivono su un'isola piena di prove e solamente chi supera queste prove è degno di incontrarle.
- Cloto: è colei che tesse il filo del destino di ogni essere vivente, e per questo conosciuta come la dea del passato. È la più giovane delle sorelle, ma anche la più grossa, dall'aspetto disgustoso dotato di innumerevoli seni e braccia. Una volta arrivato in cima alla Camera del Telaio, in cui risiede, attacca Kratos per impedirgli di trovare il suo filo, ma lo spartano le blocca le braccia e la uccide conficcandole uno dei pendoli affilati della camera in testa.
- Lachesi: è colei che abbellisce il filo del destino decidendo come una persona deve vivere la propria vita, e per questo conosciuta anche come la dea del presente. È una donna molto affascinante coperta da tipici abiti greci che le lasciano il seno sinistro scoperto, insieme a un paio di ali di ferro e ad un bastone uncinato. Affronta Kratos insieme ad Atropo, ma dopo un lungo scontro viene imprigionata insieme a sua sorella in uno specchio interdimensionale che poi Kratos manda in frantumi, provocando la distruzione delle due Parche.
- Atropo: è la sorella maggiore, nonché la più spietata, ed è colei che decide di tagliare il filo del destino delle persone, ponendo fine alla loro vita. Per questo è conosciuta anche come la dea del futuro. Affronta Kratos insieme a Lachesi, ma viene uccisa quando Kratos la imprigiona insieme a Lachesi in uno specchio interdimensionale che poi manda in frantumi.
- Centimani: figli di Urano e di Gaia, sono tre esseri descritti nel mito originale con cinquanta teste e cento braccia, che vennero imprigionati da Zeus negli abissi del Tartaro. Nella serie ne compaiono solo due (Briareo e Gige), mentre il terzo (Cotto) non fa nessuna apparizione.
- Briareo: centimane che appare in Ascension. A differenza del mito originale viene rappresentato con una sola testa e con sei braccia, queste ultime dotate di dodici braccia più piccole. Dopo aver fatto un patto con Zeus ed essersi in seguito rifiutato di aiutarlo, le Furie lo catturarono e lo torturarono, rimuovendo e modificando parti del suo corpo per trasformarlo in una prigione in cui in seguito sarebbero stati rinchiusi i traditori e gli spergiuri. Anche Kratos viene imprigionato a seguito della sua ribellione al patto con Ares, ma riusce comunque a fuggire scontrandosi con la Furia Megera. Nonostante Megera tenti di fermarlo infettando parti del corpo del Centimane con i suoi parassiti, alla fine Kratos avrà la meglio, uccidendola. La morte di Megera segnerà la fine anche di Briareo.
- Gige: appare solo nel fumetto di God of War, dove viene rappresentato come un essere mostruoso con innumerevoli occhi, bocche e mani. Dopo essere riuscito a fuggire dagli abissi del Tartaro, tentò di recuperare l'ambrosia dal tempio di Asclepio, ma (indebolito dalla sua fuga) si addormentò e l'ambrosia germogliò sul suo corpo come un albero. Dopo aver bruciato inavvertitamente le sue braccia, Kratos con lo sconfisse, distruggendo con lui anche l'ambrosia.
Personaggi della mitologia norrena
- Mímir: è l'essere più sapiente del mondo ed ex consigliere di Odino. Possiede l'aspetto di uomo con due piccole corna di fauno e diversi tatuaggi runici sulla testa; inoltre i suoi occhi sono delle gemme speciali che gli permettono di svelare alcuni segreti. È una persona socievole ed estremamente loquace, ma sa essere anche serio quando serve. È l’autoproclamatosi uomo più sapiente del mondo e sostiene di conoscere ogni cosa; tuttavia, come affermato da lui stesso, possiede diverse lacune. La sua conoscenza si espande anche oltre Midgard: infatti è al corrente della strage che Kratos ha compiuto nel pantheon greco, ma non sapeva che fosse proprio lui il Fantasma di Sparta, nonostante riconobbe immediatamente la sua natura semi-divina. Per anni è stato il consigliere di Odino, ma questi alla fine lo imprigionò in un albero e lo torturò per centinaia di anni. Quando Kratos e Atreus giungono da lui, Mimir decide di aiutarli a raggiungere Jötunheim, suggerendo allo spartano di tagliargli la testa e farla rianimare da Freya. Da quel momento la testa parlante di Mimir rimarrà sempre attaccata al fianco di Kratos, raccontando, durante i loro viaggi, le storie della mitologia norrena e i fatti riguardanti gli Aesir, i Vanir e i giganti. Prende molta confidenza con Atreus, mentre Kratos rimane sempre sulle sue, ascoltando passivamente le sue storie. Nel libro, concluso infine il viaggio, Mimir non avendo più un posto dove stare, chiede di andare a vivere con Kratos e Atreus. Nonostante il rifiuto iniziale di Kratos, alla fine acconsente, e Mimir viene messo sopra una mensola della loro casa in modo che possa vedere tutto l'interno dell'abitazione.
- Magni e Modi: figli di Thor e nipoti di Baldur e Odino. Non vanno molto d'accordo perché Magni è il figlio preferito di Thor nonché suo primogenito e Modi odia quando suo fratello glielo rinfaccia. Come il padre entrambi utilizzano il potere del fulmine, e mentre Magni brandisce uno spadone, Modi invece usa una mazza e uno scudo. Insieme allo zio si mettono sulle tracce di Kratos e Atreus, riuscendo a rintracciarli vicino al corpo deceduto del gigante Thamur. Alla fine, Kratos ucciderà Magni conficcandogli il Leviatano in faccia, mentre Modi sarà costretto a fuggire. Dopo essere stato torturato da suo padre Thor per la sua codardia, Modi ritroverà Atreus e Kratos, venendo pugnalato alla gola da Atreus e spinto giù da un dirupo.
- Andvari: è uno dei primi nani esistenti al mondo, nonché un potente alchimista. La sua anima viene intrappolata in un anello ed è in grado di parlare solo con Atreus, aiutando lui e Kratos a svolgere un incarico di Brok. A lavoro compiuto, Kratos e Atreus decidono di tenere l'anello e usarlo come reliquia nei combattimenti.
- Mótsognir: re dei nani e uno dei figli di Ivaldi. Governava a Midgard, precisamente nelle zone di Veithurgard e Konùnsgard. Ossessionato dalla continua ricerca di un'armatura leggendaria per proteggere il suo regno, Mótsognir impazzì e cominciò a soggiogare il suo popolo. Catturò tre draghi (precedentemente nani), ovvero Fafnir, Otr e Reginn, usandoli per sacrificare il suo popolo. I cittadini sacrificati divennero degli Hel-Walker, che alla fine uccisero Mótsognir. Brok e Sindri chiedono aiuto a Kratos e Atreus per recuperare i rari materiali per creare la suddetta armatura. I due si recano alla sua fortezza e trovano il cadavere di Mótsognir, da cui poi recuperano i materiali.
- Gullveig: era una strega che fu uccisa e le sue ossa sparpagliate per Midgard. Kratos e Atreus incontrano lo spirito del marito, che chiede ai due di ritrovare le ossa di Gullveig; in cambio, la strega esaudirà un loro desiderio. Atreus voleva rivedere sua madre e così convince Kratos a trovare i resti. Dopo averli portati allo spirito, questi li inganna e fa risorgere Gullveig, che intende uccidere i due. Tuttavia, padre e figlio prevalgono, uccidendola.
- Fratelli Huldra: sono due fratelli nani molto famosi e conosciuti per le loro grandi doti di fabbri. In passato, conobbero Laufey e rimasero affascinati dalla sua bellezza e dalla sua bontà, tanto da creare per lei l'ascia Leviatano, che poi donò a Kratos. Crearono anche il Mjöllnir di Thor, cosa che li portò a litigare per gli enormi sensi di colpa per essere stati gli indiretti responsabili delle sanguinose stragi del dio. Dopo questo litigio i due hanno cominciato a lavorare da soli, nonostante Kratos e Atreus li facciano alla fine riconciliare. Possiedono una magia molto particolare che gli permette di viaggiare da un posto all'altro senza essere visti e possono viaggiare anche fra i regni senza il Bifrost. Non si conosce il motivo per cui vengono conosciuti come "Fratelli Huldra" (gli huldra sono delle seducenti creature della foresta), ma quando Atreus chiede a Mimir del motivo di tale nome quest'ultimo gli dice che è ancora troppo giovane per sentire tale storia. Tale frase può far intuire che i due hanno avuto dei rapporti sessuali con tali creature.
- Brok: nano rozzo, rude e orgoglioso, dalla caratteristica carnagione blu. Sindri dice che ciò è dovuto alla sua abitudine di maneggiare l'argento grezzo a mani nude (argiria) ma in realtà è stato riportato in vita dopo che ha mangiato accidentalmente un fungo velenoso. Nonostante le apparenze e i suoi modi sgarbati vuole molto bene al fratello, anche se prova vergogna nel dimostrarlo.
- Sindri: è un nano che va sempre in giro con un'armatura. Soffre infatti di misofobia, e in quanto tale è terrorizzato all'idea di sporcarsi, nonostante la mansione che svolga implichi un continuo contatto con lo sporco. Quando lavora indossa dei guanti e lo disgusta il contatto con le persone, incluso il fratello.
- Valchirie: sono le guerriere più potenti di Asgard al servizio di Odino. Quando giungerà il Ragnarok, esse giungeranno a Midgard con le anime dei guerrieri defunti per unirsi alla battaglia finale. La loro regina è Freya. Quando Odino la cacciò, maledisse anche le nove valchirie, intrappolando le loro forme eteree in corpi solidi, trasformandole quindi in guerriere spietate e guidate dalla follia. Prima di soccombere ella stessa al sortilegio, la nuova regina, Sigrun, decise di sigillarle in camere nascoste a Midgard affinché non facessero più del male a nessuno.
- Eir: la valchiria più tranquilla del gruppo, cura le ferite delle compagne. In battaglia usa le sue ali per crearsi uno scudo impenetrabile. Utilizza attacchi di luce. Come arma utilizza una mazza e può scagliare attacchi di luce che accecano il suo avversario, per poi coglierlo di sorpresa. Viene sigillata nella camera situata nella montagna di Midgard, dove affronta Kratos e Atreus, venendo sconfitta. Il suo spirito viene liberato, per poi ritornare nel Valhalla.
- Geirdriful: colei che addestrava l'esercito di Odino in preparazione al Ragnarok. Può scagliare diversi proiettili di varia potenza e lanciare attacchi di ghiaccio. Si trova nelle colline di Midgard, dove affronta Kratos e Atreus, venendo sconfitta. Il suo spirito viene liberato, per poi ritornare nel Valhalla.
- Göndul: Mimir la definisce la più bella delle valchirie. È una delle valchirie più potenti e controlla l'elemento del fuoco. Si trova a Muspelheim, per la precisione in cima alla montagna dopo aver superato ogni prova. I suoi poteri le permettono di scagliare palle di fuoco e meteoriti, facendo terra bruciata. Può scagliare attacchi di lava. Affronta Kratos e Atreus, venendo sconfitta. Il suo spirito viene liberato, per poi ritornare nel Valhalla.
- Gunnr: guerriera preferita di Odino. In combattimento, impugna una falce. Si trova nella camera nascosta vicino al corpo senza vita del gigante Thamur. Affronta Kratos e Atreus, venendo sconfitta. Il suo spirito viene liberato, per poi ritornare nel Valhalla.
- Hildr: grande combattente, era l'unica che andava d'accordo con Odino, mentre con le sue compagne non riusciva a trovare un equilibrio. È una valchiria del ghiaccio e, di conseguenza, utilizza attacchi dello stesso elemento. Scaglia proiettili di ghiaccio. Si trova a Nilfheim e, essendo in mezzo alla nebbia maledetta, è in netto vantaggio, perché la nebbia prosciuga la vita dei suoi avversari, mentre lei ne è immune. Tuttavia, quando affronta Kratos e Atreus viene sconfitta e il suo spirito viene liberato, per poi ritornare nel Valhalla.
- Kara: guerriera all'apparenza tranquilla, ma quando scendeva in battaglia diventava una furia. È una valchiria evocatrice e in combattimento può evocare dei Draugr per supportarla in battaglia. Si trova nella camera nascosta a Midgard. Affronta Kratos e Atreus, venendo sconfitta. Il suo spirito viene liberato, per poi ritornare nel Valhalla.
- Ölrún: figlia di un potente capitano, quando morì venne trasformata da Odino in una valchiria. Questi infatti era rimasto impressionato dalla sua sete di conoscenza, quasi al pari della propria. È incredibilmente veloce ed è praticamente impossibile bloccare i suoi attacchi. Può scagliare le sue piume d'acciaio come arma contro i nemici e può attaccare dall'alto prendendo di sorpresa gli avversari; inoltre, con la sua grande velocità può afferrare i nemici e scagliarli lontano. Si trova nella camera di Alfheim. Affronta Kratos e Atreus venendo sconfitta e il suo spirito viene liberato per poi ritornare nel Valhalla.
- Rota: una delle prime Valchirie. È veloce quasi quanto Olrun e può effettuare i suoi stessi attacchi di velocità, tuttavia come arma utilizza anche una falce. Si trova nella camera ad Helheim. Affronta Kratos e Atreus, venendo sconfitta. Il suo spirito viene liberato, per poi ritornare nel Valhalla.
- Sigrún: la nuova regina delle valchirie nominata personalmente da Freya, nonché la più potente delle nove, come afferma Mimir. È in grado di utilizzare tutte le abilità delle altre otto valchirie, ad eccezione dell'evocazione. Aveva una relazione con Mimir. Quando Kratos e Atreus sconfiggono le altre otto valchirie, riponendo i loro elmi sui loro troni nel Consiglio delle Valchirie, Sigrun si libera dalla sua prigione e attacca i due. Alla fine, Sigrun verrà sconfitta dallo spartano e il suo spirito verrà liberato, per poi ritornare nel Valhalla.
- Draghi: sono creature alate mastodontiche, in grado di sputare fulmini. Vengono definiti portatori di morte e distruzione, ma anche rispettati per la loro bellezza e potenza. Mimir afferma che il re nano Motsògnir li imprigionò per sacrificare il suo popolo qualora non si fosse fidato del suo re.
- Fáfnir: primo drago incontrato da Kratos e Atreus, nonché fratello di Reginn e Otr. Stando a quanto affermato da Mimir, prima era un nano che fu tramutato in drago da una dea per aver messo le mani sui suoi tesori. Viene catturato dal re nano Motsògnir e poi liberato da Kratos e Atreus.
- Reginn: è il fratello di Fafnir e Otr e, come i suoi fratelli, anche lui prima era un nano. Quando fu catturato dal re nano, lo usò come sentinella per proteggere la sua città nanica dagli invasori. Viene poi liberato da Kratos e Atreus.
- Ótr: è il fratello di Fafnir e Reginn e, come i suoi fratelli, anche lui prima era un nano. Viene poi liberato da Kratos e Atreus.
- Hraezlyr: unico drago che Kratos e Atreus affrontano, è molto più grande degli altri. È in grado di sputare fulmini dalla bocca.
Note
- ^ È morto a 88 anni Rip Torn, l’Agente Z di Men in Black, su redcapes.it. URL consultato il 27 novembre 2020.
Voci correlate
Il portale PlayStation non esiste