Tempio Vaikom

Versione del 27 gen 2023 alle 20:27 di Riccardo di Capena (discussione | contributi) (Architettura: Segue revisioni editoriali-)

Il tempio Vaikom Mahadeva è un tempio dedicato al Dio indù Shiva a Vaikom, nel Kerala. Insieme ai templi di Ettumanoor Siva e di Kaduthuruthy Thaliyil Mahadeva, è considerato un potente luogo sacro. Si crede che se un devoto adora questi tre templi prima di "Ucha pooja" (il primo culto del giorno), vedrà tutti i propri desideri avverati.

Tempio Vaikom Mahadeva
Tempio Vaikom Mahadeva
StileStile tradizionale Kerala
Localizzazione
StatoIndia (bandiera) India
Amministrazione
Sito webwww.vaikomtemple.org/
Mappa di localizzazione
Map

Il tempio di Vaikom Mahadeva è uno dei pochi templi che viene tenuto in riverenza sia dagli Shaivaiti che dai Vaisnavaiti. Lo Shiva di Vaikom è chiamato con affetto dai devoti Vaikkathappan. Qui si ritiene che lo Shiva Linga provenga dal "Treta yuga" (la seconda delle quattro ere di evoluzione della vita) ed è considerato uno dei più antichi templi del Kerala, dove la pūjā non è stata spezzata sin dall'inizio.

Una scultura nel tempio

Il tempio è uno dei principali templi di Shiva in Kerala, insieme al tempio Ettumanoor Mahadevar Temple, Kaduthruthy Mahadeva Temple, Vazhappally Maha Siva Temple, Chengannur Mahadeva Temple, Ernakulam Shiva Temple, Vadakkunathan temple e Thirunakkara Sree Mahadevar Temple.[1]

Storia pre-coloniale

Kharasura, nel ricevere Shaiva Vidya Upadesh da Malyavan, andò a Chidambaram e fece una grande penitenza e una Tapasya (una disciplina spirituale che implica una meditazione profonda, austerità/moderazione, autodisciplina e sforzi per raggiungere la realizzazione del Sé)[2] per il conseguimento della Moksha (salvezza dal ciclo delle rinascite). Soddisfatto della sua penitenza, Lord Shiva gli concesse tutti i doni che aveva chiesto e gli regalò tre grandi Linga estratti dal suo interno. Assicurandolo che lui sarebbe sempre stato presente in loro, Lord Shiva scomparì, chiedendo prima a Khara di adorare i Linga per raggiungere Moksha. Nel viaggio di ritorno verso il sud dell'Himalaya, Khara, con i tre Linga - uno nella mano destra, uno nella mano sinistra e l'altro al collo - si sentì stanco e si fermò a riposare per un po'. Dopo il riposo, quando cercò di riprendere i linga, questi non si mossero. Si rese conto che era la maya di Shiva e, quando lo invocò, i cieli gli parlarono così:

(inglese)
«I shall remain here giving Moksha to whom so ever take refuge in Me»
(italiano)
«Rimarrò qui a dare Moksha a chi mai si rifugerà in Me»

Khara, avendo raggiunto il Moksha, affidò i sacri Linga alla custodia di Maharshi Vyaghrapada, che lo aveva seguito rimanendo invisibile, e chiese al saggio di proteggerli e adorarli.

La Porta Chiusa

In tempi antichi, il tempio di Vaikom era di proprietà di 108 famiglie. Dopo del tempo, i proprietari si divisero in due gruppi e uno di questi si schierò con il sovrano. Le loro dispute e litigi aumentarono con il trascorrere del tempo, finché un giorno uno dei due gruppi arrivò al tempio verso mezzogiorno. Il loro capo, Njallal Namboothiri era intenzionato a fermare la pooja di mezzogiorno. A quel tempo il Nivedya veniva esposto nella parte occidentale della Namaskara Mandapa. C'era un'entrata nel cortile occidentale, e Njallal Namboothiri, dopo aver poggiato il suo grembiule (Randam Mundu) sopra la porta occidentale, si avvicinò al Nivedya e ci sputò i resti del suo betel masticato. In conseguenza di questo gesto la pooja fu interrotta. Nel ritornare, mentre stava prendendo il suo grembiule dalla porta, un serpente molto velenoso lo morse a morte: lui si trascinò fuori dalla porta ovest e morì. Allora la porta occidentale del cortile del tempio si chiuse da sola, e si udì una voce dall'interno del Sreekovil che disse: "Questa porta non dovrà più essere aperta". Quella porta da allora rimase chiusa, ed è ancora oggi così a dimostrazione della potenza dell'ira del Grande Signore verso l'interruzione delle sue poojas.

Architettura

 
Pitture murali nel Sreekovil del tempio

Il tempio Vaikom Mahadeva è uno dei più grandi templi del Kerala, e ha un cortile di circa otto acri di terra. I locali sono livellati con sabbia di fiume e sono protetti da mura composte con quattro gopura o torri, sui quattro lati. Il Sreekovil è di forma rotonda, coperto con lastre di rame e con due camere. Il Mukha Mandapa ha due camere: la prima camera è costruita in pietra sagomata e legno a pezzo unico. Le pareti e i pilastri sono molto robusti. Il Garbha Griha (Sanctum Santorium): la seconda camera è costruita completamente in pietra, incluso il tetto a forma quadrata.

 
Processione di Perumthrikkovilappan nel Vaikom Ashtami

Il tempio di Vaikom è famoso per il Vaikom Ashtami (Vaikathashtami), uno dei suoi principali festival, che si tiene tra novembre e dicembre di ogni anno. La data esatta del festival è determinata secondo il calendario Malayalam.

Vaikathashtami è celebrato nel giorno di Krishna Ashtami. La leggenda di questo festival narra che anticamente un santo uomo di nome Vyaghrapada pregò la divinità per anni, e dopo molti anni Shiva e sua moglie Parvathy Devi gli apparvero, si ritiene proprio nel giorno di Krishna Ashtami. Il festival dura 12 giorni, e il dodicesimo giorno è il Vaikathashtami.

Galleria d'immagini

Note

  1. ^ Copia archiviata. URL consultato il 19 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  2. ^ (EN) What is Tapasya? - Definition from Yogapedia, in Yogapedia.com. URL consultato il 19 ottobre 2018.

http://www.vaikomtemple.org/Default.aspx

https://web.archive.org/web/20181019205615/https://www.templespedia.com/vaikathastami-myth/

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