Harold Robbins
Harold Robbins, pseudonimo di Harold Rubin (New York, 21 maggio 1916 – Palm Springs, 14 ottobre 1997), è stato uno scrittore statunitense.

Biografia
Harold Robbins era figlio di due immigrati, uno russo e l'altro polacco, dotati entrambi di un buon livello culturale.[1] Crebbe a Brooklyn con il padre farmacista e la matrigna. Robbins fu costretto a lasciare la scuola molto giovane e a lavorare, anche se non conosceva alcun mestiere né possedeva alcun titolo di studio. Si arrangiò facendo i mille mestieri dei disoccupati americani durante la Grande Depressione: il lustrascarpe, lo spalatore, il fattorino, lo scaricatore, il barista, il commesso, il cassiere, l'aiuto allibratore; finché arrivò ad occupare un posto come magazziniere alla casa cinematografia Universal Pictures. Qui riuscì a fare carriera, grazie anche a un colpo di fortuna: rifacendo alcuni conti, scoprì che l'azienda aveva fatto dei versamenti fiscali eccessivi, facendo in quel modo risparmiare alla Universal migliaia di dollari. A meno di trent'anni divenne direttore amministrativo della casa cinematografica.
Alla narrativa arrivò per una scommessa. Era un periodo in cui si occupava dell'acquisizione dei diritti dei libri proposti ed era annoiato dai romanzi che era costretto a leggere. Un giorno, gli scappò detto ad un amico che probabilmente lui avrebbe scritto di meglio. Fecero una scommessa, con cento dollari in palio. Nacque così Mai amare uno straniero, scritto nei ritagli di tempo. Alfred Knopf ne acquistò i diritti e divenne un successo. Il romanzo presentava già tutte le principali caratteristiche che fecero il successo dei romanzi di Robbins: un personaggio ben costruito, quadro d'ambiente veristico pieno di particolari credibili, in questo caso New York e la depressione con i poveri sia bianchi sia neri, molte avventure e disavventure, un po' di sesso e molta mafia. Nei romanzi successivi predomineranno ancora storie di vite difficili e di miseria, di violenza e di ingiustizia sociale.
Un sasso per Danny Fisher, racconta la storia di un pugile ambizioso che perde la battaglia contro la malavita, nell'America tra la Depressione e la Seconda guerra mondiale. Non lasciarmi mai, ambientato negli anni di Eisenhower e della guerra di Corea, narra la storia di una famiglia che viene sconvolta dalla poliomielite e da un amore tragico. In 79 Park Avenue una modella call-girl che proviene dal ghetto polacco viene buttata allo sbaraglio, fra gangster e servizi segreti. In Stiletto l'ultimo discendente di una grande famiglia ama uccidere le proprie vittime con un'arma particolare, lo stiletto, e la mafia utilizzerà questo suo punto debole per compiere delitti quasi perfetti. Nei primi anni settanta Robbins è a una svolta della sua vita: deve decidere se continuare a fare l'uomo d'affari che scrive per hobby o diventare uno scrittore vero e proprio. Sceglie la seconda strada. Rispettivamente nel 1949 e nel 1961 erano usciti due titoli diventati subito best seller: I mercanti di sogni e L'uomo che non sapeva amare. Dal primo lavoro verrà ricavata una buona miniserie tv e,dal secondo romanzo, verrà tratto anche un film di successo. I suoi romanzi successivi diverranno più spregiudicati: più sesso, rappresentato senza compiacimenti, in modo crudo, realistico, molta droga e accanto alla onnipresente mafia, anche il mondo della grande industria e della grande finanza, del cinema, delle multinazionali, del jet-set internazionale.
Alla spregiudicatezza, agli amori proibiti e al gusto della trasgressione, Robbins unisce anche sempre un po' di romanticismo, di fiducia nell'amore e nei rapporti tra gli uomini. Oltre alla capacità di fondere ingredienti diversi, Robbins ha anche quella di tradurre subito in narrazione quei temi che appassionano il pubblico dei lettori comuni, proprio nel momento in cui l'interesse è ancora vivo: la droga, il Vietnam, il Medio Oriente, il mondo del business. Il vero successo di Robbins sta però nel linguaggio diretto, nella sintassi essenziale, nel ritmo narrativo che è stato definito cinematografico. Il suo periodare scorre infatti con i tempi di un film, con la rapidità, il movimento, gli stacchi delle immagini visive. A suo tempo suscitò abbastanza scalpore l'attacco iniziale di Mai amare uno straniero, quel "La signora Cozzolina assaggiò la minestra" che poi è diventato il simbolo della scrittura di Robbins. Trascurati dalla critica, i romanzi di Robbins cominciano a essere studiati nelle università americane, per capire la chiave del loro grande successo di pubblico.
I romanzi del secondo periodo si succedono uno dopo l'altro. Dove è andato l'amore, L'ultimo avventuriero, storia di un trio di avventurieri, un sudamericano, un russo e un francese, invischiati in mezzo al traffico d'armi, grandi truffe e grandi violenze, Betsy, saga di una dinastia americana di automobili, Il pirata, storia che narra l'esistenza dello sceicco arabo Al Fey, che si trova in difficoltà di fronte alla moglie americana infelice e alla figlia ribelle, e troverà la sua sicurezza tra i dirottamenti aerei, i fedyn e i commandos israeliani, I sogni muoiono prima, l'escalation nella stampa e nella finanza di un disilluso reduce del Vietnam, che inventa Macho, "la rivista pornografica che fa impallidire tutte le altre", Signora sola, storia di una donna che vuole costruirsi da sola e che riesce a sfondare ma con molta amarezza. E infine Ricordi di un altro giorno e Goodbye Janette. Robbins divenne inoltre produttore dei film tratti dai suoi romanzi: Il pirata e Signora sola vennero infatti prodotti dalla Harold Robbins International.
Il suo primo libro, Mai amare uno straniero (1948) provocò diverse polemiche per la sua scabrosità. Il secondo, Mercanti di sogni (dell'anno seguente) trattava dell'industria del cinema di Hollywood, seguendola dalla sua nascita all'avvento del sonoro. Ancora una volta Robbins miscelava esperienze personali, fatti storici, il melodramma, il sesso e l'azione in una narrazione molto movimentata. Robbins è diventato probabilmente il terzo autore più venduto di tutti i tempi dopo Shakespeare e Agatha Christie[senza fonte]. Tra i suoi lavori più noti vi è L'uomo che non sapeva amare, liberamente ispirato alla vita di Howard Hughes.
Dopo la sua morte, sono stati pubblicati diversi romanzi inediti a suo nome, sviluppati da suoi abbozzi e idee[2] e scritti da ghostwriter. Dal 1982 viveva su una sedia a rotelle a causa di problemi all'anca, ma ha continuato comunque a scrivere. Ha trascorso molto tempo sulla Costa Azzurra e a Monte Carlo con la quinta moglie Grazia Palermo, di origini siciliane e due figlie in una villa a Le Cannet, anche se ha passato molto del suo tempo nel ranch in California e sul suo yacht personale. Per scrivere si dava però regole di ferro: si rinchiudeva in un posto isolato, di cui solo la moglie e l'avvocato conoscevano il numero di telefono, e usciva solo quando aveva finito la sua fatica.
Questo fino alla sua morte il 14 ottobre 1997, causata da insufficienza respiratoria all'età di 81 anni. È sepolto al cimitero di Forest Lawn Cemetery, di Cathedral City, vicino a Palm Springs, in California.
Vita privata
A Robbins piaceva molto mettere in giro racconti fantasiosi riguardo alla sua vita. Ad esempio ha sostenuto di essere un orfano ebreo, abbandonato sui gradini dell'orfanotrofio cattolico di Manhattan e iscritto all'anagrafe come Francis Kane; avrebbe preso il nome con cui è noto, con una leggera modifica, da quello del farmacista di New York Harold Rubbin, che lo aveva accolto per un po' di tempo in casa sua.[senza fonte]
Altra storia sul suo conto da lui stesso messa in giro e non vera, è che la sua prima moglie fosse una ballerina cinese morta per un morso di pappagallo: in realtà si trattava semplicemente della sua fidanzatina dei tempi della scuola.[3] Dopo quel matrimonio, durato 28 anni, si risposò altre due volte.[Con chi? Quando?]
Opere (parziale)
Romanzi pubblicati in vita
- Mai amare uno straniero, 1948.
- I mercanti di sogni, 1949.
- Un sasso per Danny Fisher, 1952.
- Non lasciarmi mai, 1953.
- 79 Park Avenue, 1955.
- Stiletto, 1960.
- L'uomo che non sapeva amare, 1961.
- Dov'è andato l'amore, 1962.
- L'ultimo avventuriero, 1966.
- Gli eredi, 1969.
- Betsy, 1971.
- Il pirata, 1974.
- Signora sola, 1976.
- I sogni muoiono prima, 1977.
- Ricordi di un altro giorno, 1979.
- Goodbye, Janette, 1981.
- La passione di Joe Crown, 1982.
- L'incantatore, 1982.
- L'immortale, 1984.
- Piranha, 1986.
- L'uomo che voleva amare, 1995.
- Lo stallone, 1996.
- Il magnate, 1997.
- I predatori, 1998.
Opere postume
- (EN) Never Enough, New York, Forge, 2001, ISBN 0-7394-2301-0.
Filmografia
Attore
- Whicker's World - serie TV documentario, 1 episodio (1970)
Doppiatore
- The Virginia Graham Show - serie TV, episodio 108 (1974) - Narratore
Produttore
- Autopsia di un gangster (Never Love a Stranger), regia di Robert Stevens (1958)
- Betsy (The Betsy), regia di Daniel Petrie (1978)
Sceneggiatore
Cinema
- Autopsia di un gangster (Never Love a Stranger), regia di Robert Stevens (1958)
- The Pusher, regia di Gene Milford (1960)
- Un assassino per un testimone (Stiletto), regia di Bernard L. Kowalski (1969)
Televisione
- The Survivors - serie TV, episodio 1x01 (1969)
Soggettista
Cinema
- La via del male (King Creole), regia di Michael Curtiz (1958)
- Autopsia di un gangster (Never Love a Stranger), regia di Robert Stevens (1958)
- L'uomo che non sapeva amare (The Carpetbaggers), regia di Edward Dmytryk (1964)
- Quando l'amore se n'è andato (Where Love Has Gone), regia di Edward Dmytryk (1964)
- Nevada Smith, regia di Henry Hathaway (1966)
- L'ultimo avventuriero (The Adventurers), regia di Lewis Gilbert (1970)
- Betsy (The Betsy), regia di Daniel Petrie (1978)
- Donna sola (The Lonely Lady), regia di Peter Sasdy (1983)
- Vital Parts, regia di Craig Corman (2001)
Televisione
- Harold Robbins' 79 Park Avenue, regia di Paul Wendkos - miniserie TV (1977)
- The Pirate, regia di Ken Annakin - film TV (1978)
- Mercanti di sogni (The Dream Merchants), regia di Vincent Sherman - miniserie TV (1980)
Trasmissioni televisive
- The Tonight Show Starring Johnny Carson - talk show (1967)
- Las Vegas - varietà musicale (1967)
- The Bob Braun Show - talk show (1969)
- The Irv Kupcinet Show - talk show (1969)
- The Joey Bishop Show - talk show (1969)
- The Merv Griffin Show - talk-show (1969-1970)
- The David Frost Show - talk show (1969-1972)
- The Mike Douglas Show - talk show (1969-1978)
- Philbin's People - talk show (1970)
- Della - talk show (1970)
- The Virginia Graham Show - talk show (1972)
- Good Morning America - talk show (1977)
- Read All About It - talk show (1977)
- Apostrophes - talk show (1983)
- One on One with John Tesh - talk show (1991)
Riconoscimenti
- Hollywood Walk of Fame
- 1977 - Motion Pictures, 6743 di Hollywood Boulevard[4]
Note
- ^ (EN) Petri Liukkonen, Harold Robbins (1916-1997), su Books and Writers, Kirjasto (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2013).
- ^ Harold Robbins, 2001, p. 9
- ^ (EN) Blake Morrison, The pleasure principle, in The Guardian, Guardian News & Media Limited, 10 novembre 2007.
- ^ (EN) Harold Robbins, su Hollywood Walk of Fame. URL consultato il 1° febbraio 2023.
Bibliografia
- (EN) Andrew Wilson, Harold Robbins. The Man Who Invented Sex, New York, Bloomsbury, 2007, ISBN 978-1-59691-008-9.
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Harold Robbins
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Harold Robbins
Collegamenti esterni
- Robbins, Harold, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Richard Pallardy, Harold Robbins, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Opere di Harold Robbins / Harold Robbins (altra versione), su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Bibliografia di Harold Robbins, su Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
- (EN) Harold Robbins, su Goodreads.
- Bibliografia italiana di Harold Robbins, su Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, Fantascienza.com.
- (EN) Harold Robbins, su Discogs, Zink Media.
- Harold Robbins, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- Harold Robbins, su MYmovies.it, Mo-Net s.r.l..
- Harold Robbins, su Movieplayer.it, NetAddiction s.r.l..
- Harold Robbins, su Comingsoon.it, Anicaflash.
- (EN) Harold Robbins, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Harold Robbins, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 100259954 · ISNI (EN) 0000 0001 1880 1744 · LCCN (EN) n79109317 · GND (DE) 107121921 · BNE (ES) XX970336 (data) · BNF (FR) cb119221481 (data) · J9U (EN, HE) 987007267169605171 · NDL (EN, JA) 00454327 · CONOR.SI (SL) 7606627 |
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