Cuscus di pesce
Il cuscus di pesce (cùscusu in dialetto trapanese) è un piatto tipico della cucina trapanese[1], inserito tra i prodotti agroalimentari tradizionali siciliani riconosciuti dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, su proposta della Regione Siciliana. L'origine del piatto si deve probabilmente ai frequenti legami storici e sociali tra la provincia di Trapani e il Nordafrica, dove il cuscus è un alimento molto diffuso.
Cuscus di pesce | |
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Origini | |
Luogo d'origine | ![]() |
Regione | Sicilia |
Zona di produzione | Provincia di Trapani |
Dettagli | |
Categoria | piatto unico |
Riconoscimento | P.A.T. |
Settore | Prodotti della Gastronomia |
Preparazione
La semola è incocciata in una mafaradda in terracotta e poi cotta a vapore in uno speciale tegame forato di terracotta smaltata. Il condimento, a differenza di quello originale magrebino, è la ghiotta, un brodetto di pesce misto di scorfano rosso, scorfano nero, cernia, pesce San Pietro, boga, gallinella, luvaro ed anguilla delle saline della zona, insieme a qualche gambero o scampo arricchito dall'elioconcentrato di pomodoro (strattu), una forte presenza di aglio rosso di Nubia, prodotto tipico del territorio, e mandorle.
Originariamente era, come nel vicino Nord Africa, un piatto quotidiano che poteva consumarsi con qualsiasi condimento, anche con verdure ed ortaggi di stagione come cavolfiore, fave fresche, piselli o finocchietto selvatico, o ancora con carne.
Variante
Altra versione in quella zona (in particolare nell'arcipelago delle Egadi) sono i "frascatula", palline di semola impastata cotte a vapore, accompagnati con brodo di pesce[2]. Nell'entroterra trapanese il cuscus o le frascatole sono cucinati anche accompagnati da una zuppa di cavolfiore, fave, carote, ceci e verdure varie.
Note
- ^ Anna Lisa Antonucci, Marilù Terrasi, una cantastorie tramanda la magia del couscous alla trapanese, su ansa.it. URL consultato il 7 febbraio 2019.
- ^ La ricetta povera delle Frascatole, il cous cous sbagliato, su storienogastronomiche.it. URL consultato il 7 febbraio 2019.