Kunapipi

dea madre della mitologia aborigena australiana
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Kunapipi, reso anche come Gunabibi ("utero")[1], è una dea madre e patrona di molti eroi della mitologia aborigena australiana.

Mito

Kunapipi diede vita agli esseri umani, così come alla maggior parte di animali e piante. Prima essere spirituale vago e ozioso, "la vecchia donna" (Kadjeri)[2] emerse poi dalle acque e viaggiò per la terra con un gruppo di eroi ed eroine,[3] e durante il periodo ancestrale diede origine a uomini e donne e creò le specie naturali. Poteva trasformarsi in una versione maschile o femminile del Serpente Arcobaleno.

Origine e diffusione

Il culto di Kunapipi sembra essere sorto tra le tribù che vivevano nelle aree dei fiumi Roper e Rose. Nella versione del popolo alawa, si racconta che sia emersa dalle acque.[4] Si ritiene che, a partire da lì, il culto si sia gradualmente diffuso verso nord-est fino alla terra di Arnhem, dove esisteva sottoforma di figura maschile complementare di Djanggawul, una figura femminile.[5] Secondo Swain, le tradizioni legate a Kunapipi, soprattutto riguardo le sue origini settentrionali, riflettono l'impatto delle influenze sulawesi/macassar, attraverso i contatti con i mercanti di trepang, ed eventualmente il culto pre-islamico della madre del riso, sopravvissuto fino in epoca moderna tra i toraja e i bugis.[6]

Note

  1. ^ Swain, p. 240.
  2. ^ Swain, p. 240.
  3. ^ Swain, pp. 238-ss.
  4. ^ Swain, p. 240.
  5. ^ Berndt, p. 4.
  6. ^ Swain, pp. 241-244.

Bibliografia

Voci correlate