Ada Louise Huxtable

scrittrice e critica d'arte statunitense (1921-2013)

Ada Louise Huxtable (nata Landman; New York, 14 marzo 1921New York, 7 gennaio 2013) è stata una scrittrice e critica d'arte statunitense. Hs fondato il giornalismo di architettura e progettazione urbana in Nord America e ha sensibilizzato il pubblico sull'ambiente urbano.[1] Nel 1970 le è stato assegnato il primo Premio Pulitzer per la critica. Nel 1981 è stata nominata MacArthur Fellow. Il critico di architettura Paul Goldberger, anch'egli vincitore del Premio Pulitzer (1984) per la critica architettonica, ha dichiarato nel 1996: "Prima di Ada Louise Huxtable, l'architettura non faceva parte del dialogo pubblico".[2] "Era una grande amante delle città, una grande conservatrice e il pianeta centrale attorno al quale ruotavano tutti gli altri critici", ha dichiarato l'architetto Robert A. M. Stern, preside della Scuola di Architettura dell'Università di Yale.[3]

Huxtable è nata e morta a New York. Ha frequentato l'Hunter College nel 1941 e dopo la laurea ha studiato storia dell'architettura all'Institute of Fine Arts della New York University. Ada Louise Landman ha conseguito l'A. B. (magna cum laude) presso l'Hunter College della CUNY nel 1941.

Nel 1942 ha sposato il designer industriale L. Garth Huxtable e ha continuato a studiare alla New York University dal 1942 al 1950. Dal 1950 al 1951 trascorre un anno in Italia con una borsa di studio della Commissione Fulbright USA-Italia.

Carriera

Dal 1946 al 1950 è stata assistente curatoriale per l'architettura e il design al Museum of Modern Art (MoMA) di New York. Ha ricevuto una borsa di studio Fulbright che le ha permesso di viaggiare in Italia e di fare ricerche sull'architettura italiana. Data questa opportunità, lascia il MoMA. Nel 1958 ha ricevuto anche una borsa di studio Guggenheim per fare ricerca sui progressi strutturali e progettuali dell'architettura americana. Dal 1950 al 1963 è stata redattrice delle riviste Progressive Architecture and Art in America, prima di essere nominata prima critica di architettura del New York Times, incarico che ha ricoperto dal 1963 al 1982.

I suoi scritti di architettura riguardavano il significato umanistico e il potere artistico, ma anche il suo disappunto per i progetti che mancavano di impegno civico. L'architettura è diventata parte integrante del dialogo pubblico, apparendo sulla prima pagina del New York Times. Tra il 1968 e il 1971, la sua opinione pubblica riscosse un tale successo da essere commemorata nelle vignette del New Yorker. È stata eletta Fellow dell'American Academy of Arts and Sciences nel 1974[4] e membro dell'American Philosophical Society nel 1989.[5] Huxtable è stata critica di architettura per il Wall Street Journal dal 1997 al 2012.

Ha scritto più di dieci libri sull'architettura, inclusa una biografia del 2004 di Frank Lloyd Wright per la serie Penguin Lives . È stata accreditata come una delle forze principali dietro la fondazione della New York City Landmark Preservation Commission nel 1965.[6] Nel corso della sua carriera divenne una figura di rilievo per il mondo dell'architettura, tanto da essere invitata a partecipare a numerose giurie e commissioni. Ad esempio, è stata giurata per il Premio Pritzker e il Premio Imperiale del Giappone. È stata anche membro dei comitati di selezione architettonica e progettazione degli edifici per il Getty Center, la Getty Villa e altri.

Archivio

Nel 2013 il Getty Research Institute ha annunciato l'acquisizione dell'archivio di Huxtable, che va dal 1921 al 2013 e comprende 93 scatole e 19 cassetti di manoscritti e dattiloscritti, relazioni, corrispondenza e documenti di Huxtable, oltre a fascicoli di ricerca pieni di appunti, ritagli, fotocopie e, soprattutto, fotografie originali di architettura e design di fotografi contemporanei.[7][8]

Pubblicazioni

  • Goodbye History, Hello Hamburger: An Anthology of Architectural Delights and Disasters (1986) ISBN 9780891331193
  • Architecture, Anyone? Cautionary Tales of the Building Art (1988) ISBN 9780394529097
  • Kicked A Building Lately? (1989) ISBN 9780520062078 (first published in 1976)
  • Will They Ever Finish Bruckner Boulevard?, a collection of material appearing in The New York Times (1989)[9]
  • The Tall Building Artistically Reconsidered, a history of the skyscraper (1993) ISBN 9780394537733
  • The Unreal America: Architecture and Illusion (1999) ISBN 9781565840553
  • On Architecture: Collected Reflections on a Century of Change (2008) ISBN 9780802717078
  • Frank Lloyd Wright: A Life (2008) ISBN 9780143114291

Note

  1. ^ R. W. Caves, Encyclopedia of the City, Routledge, 2004, p. 366, ISBN 9780415252256.
  2. ^ David W. Dunlap, Ada Louise Huxtable, Champion of Livable Architecture, Dies at 91, January 7, 2013.
  3. ^ Stephen Miller, Lover of Cities Was Dean of Architecture Critics, January 8, 2013.
  4. ^ Book of Members, 1780–2010: Chapter H (PDF), su amacad.org, American Academy of Arts and Sciences.
  5. ^ APS Member History, su search.amphilsoc.org.
  6. ^ The Washington Post, https://www.washingtonpost.com/local/obituaries/ada-louise-huxtable-pulitzer-winning-architecture-critic-dies-at-91/2013/01/07/6c8184ce-5918-11e2-9fa9-5fbdc9530eb9_story_1.html.
  7. ^ Christopher Hawthorne, Noted architecture critic Ada Louise Huxtable is dead at 91, January 7, 2013.
  8. ^ Ada Louise Huxtable Archive, su getty.edu, Getty Research Institute.
  9. ^ Stephen Miller, Lover of Cities Was Dean of Architecture Critics, January 8, 2013.