Utente:RiccardoCavaliere/Sandbox/Maltraversi
Maltraversi o Maltraverso | |
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Blasonatura: D'oro, alla fascia di verde.[1] | |
Stato | |
Titoli | |
Fondatore | Uberto Maltraverso |
Data di fondazione | 421 |
Etnia | italiana, longobarda |
Rami cadetti |
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I Maltraversi (o Maltraverso) sono una famiglia nobiliare originaria della zona di Vicenza e Padova.
Storia[2]
Origini
La famiglia dei Maltraversi ha origini longobarde molto antiche, risalenti secondo alcuni addirittura al 421 [3]. Investiti del titolo di Conti, in virtù dei vasti feudi controllati nel vicentino e nel padovano, è incerta la data di attribuzione del titolo.
Primo membro della famiglia di cui si hanno notizie certe fu il conte Uberto Maltraverso [4], ricco signore che disponeva di territori e fortezze disseminate in territorio veneto grazie ai vasti rapporti di vassallaggio con nobili e vescovi locali. Ebbe tre figli: Bernardo Maltraverso, divenuto vescovo di Padova e eletto Beato dalla chiesa, Gherardo, che ereditò i territori della famiglia nella zona di Treviso e Maltraverso, cui confluirono la maggior parte dei territori nel padovano e nel vicentino [5].
Maltraverso, a cui è dovuta la fonadazione dell'Abbazia di Praglia, fonti di notevoli proventi per la famiglia, ebbe due figli. Il primo, Conone, sposò Beatrice d'Este, figlia di Obizzo III d'Este, ma non ebbe figli. Il secondo, Uberto, ereditò tutti i territori del padre e del fratello.
Maltraversi di Vicenza
Uberto, conte di Vicenza, venne più volte nominato console del comune. Personaggio di spiccò della vita sociale e politica della città, consolidò la fama e l'importanza della sua famiglia. Morì combattendo contro i veneziani in difesa di Padova.
Di notevole rilevanza fu il figlio Uguccione Maltraverso, due volte Podestà di Vicenza, tra il 1176 e il 1183. Grande militare e uomo politico, salì alle cronache perchè ritenuto tra i mandanti dell'uccisione del vescovo Giovanni de Surdis Cacciafronte: sia il vescovado, sostenuto dalla fazione guelfa, che la famiglia, di parte ghibellina, erano infatti interessati al controllo dei feudi sulla destra della Val Leogra - tra cui quello di Malo. Nel 1183 i guelfi, sostenuti dal vescovo, ottenero il controllo del comune di Vicenza, estromettendo i conti. Lo scontro culminò nel 1184 con l'assassinio del vescovo.
A Cacciafronte succedette Pistore, che scomunicò il conte e lo spogliò del feudo affidandolo alla famiglia dell'avvocato vescovile, i da Vivaro. Il Maltraversi non si rassegnò alla perdita delle terre e nel 1200 con un improvviso assalto notturno riuscì a strappare ai vivaresi il castello di Pieve. Il vescovo Pistore in persona accorse da Vicenza per riconquistare il castello, ma restò ucciso durante il tentativo. I da Vivaro riuscironò comunque a riimpadronirsi del controllo dei territori.
Maltraversi di Montebello
Uberto II ebbe quattro figli: Uberto Maltraverso, forse vescovo di Vicenza, Guidone Maltraverso, console di Vicenza nel 1156 ereditò le zone di Arzignano, Schio e Lonigo, Gerardo Maltraverso e infine Alberico Branca detto Gambacorta, che ereditò Montebello. Abile soldato, fu capitano delle truppe di cavalleria alla difesa della città di Padova contro i veronesi in diverse occasioni[6].
A lui succedettero prima il figlio Alberto, il quale venne nominato conte di Montebello dall'imperatore Federico Barbarossa[7] al suo passaggio per il paese nel 1154, e poi il nipote Aldrighetto. Il figlio Pietro fu catturato da Federico II di Svevia come ostaggio: egli proteggeva infatti il conte Malacapella de'Maltraversi di Cologna, suo parente e assassino di un nobile vicentino vicino al sovrano. Riuscito a fuggire fu costretto a vendere il castello al tiranno Ezzelino III da Romano ma fu in grado di riottenerlo nel 1259 alla caduta dei Da Romano. Alla sua morte il controllo passò al fratello Gilberto il quale, in difficoltà economiche, vendette nel 1265 il comune alla città di Vicenza ma conservò il titolo di conte. Il suo primogenito Guido Capello fu eletto vescovo di Ferrara nel 1304[6].
Dopo pochi anni, intorno al 1400, il ramo si estinse.
I Maltraversi di Vicenza hanno origine da Maltraverso: egli ebbe due figli
Maltraversi di Padova[8]
I Maltraversi, emersi sulla scena padovana intorno all'anno 1100, erano considerati come una delle più influenti famiglie cittadine.
Prima figura rilevante fu Maltraverso, nipote di Uberto, che ottenne il consolato della città nel 1138
Rami secondari
Gherardo Maltraverso, secondogenito di Uberto Maltraverso, diede vita ai Maltraversi di Treviso. L'imperatore Arrigo II, di cui era fedele servitore, gli donò molti poderi nella zona trevigiana che si andarono a sommare alle terre ereditate dal padre. Nel 1020 costruì la rocca di Cies, ai confini dell'Asolano, dove risiedette con la famiglia. Il ramo ebbe vita molto breve: intorno al 1154 i trevisani attaccarono e catturarono Gherardo Maltraverso, discendente del sopracitato Gherardo, impossessandosi della fortezza di Cies e mettendo fine alla discendenza[6].
Guidone Malacapella, figlio dell'omonimo Guidone di Montebello, iniziò la famiglia dei Malacapella, mentre il fratello, ereditiero delle zone di Arzignano, Schio e Lonigo, diede vita alle due famiglie dei conti di Arzignano e di Schio.
Il ramo padovano della famiglia ebbe come capostipite Alberto Maltraversi, conte d'Abano, intorno all'anno 1077, e si estinse intorno al 1388 con Pietro Paolo.[9]
Da fare completamente
Verso la fine del XV secolo il ramo principale della famiglia scomparve, mentre sopravvivono tutt'oggi alcuni rami secondari come gli Schinella e i Cittadella.
Genealogia
Conti di Vicenza[10]
Alberto fl. | |||||||||||||||
Uberto Maltraverso fl. 1000 | Engolfo fl. 1024 | Gilberto fl. 1000 | |||||||||||||
Gherardo fl. 1024 | Maltraverso fl. 1059 | Bernardo *? †1060 | |||||||||||||
Conti di Treviso | Conone fl. 1105 | Alberico Branca fl. 1137 | Uberto fl. 1115 | ||||||||||||
Gherardo fl. 1154 | Conti di Montebello | Guidone Malacapelli fl. 1161 | Umberto fl. 1153 | Uguccione fl. 1136 | |||||||||||
Alberto fl. 1165 | Ramo Malacapella | Albertino fl. 1170 | Guidone fl. 1194 | ||||||||||||
Aldrighetto fl. 1200 | ? Niccolò Maltraversi *1180 †1243 | Guidone fl. 1240 | Pietro fl. 1239 | Conti di Arzignano | |||||||||||
Pietro fl. 1254 | Gilberto fl. 1255 | Beroaldo fl. 1288 | Conti di Ganzera | Singhelfredo fl. 1239 | |||||||||||
Guido Capello[11] *? †1332 | Federico fl. 1312 | Bartolomeo fl. 1300 | Alberto fl. 1282 | Boerio *? †1311 | Novello fl. 1290 | Giacomo fl. 1280 | |||||||||
Singhelfredo fl. 1312 | Singhelfredo fl. 1312 | ||||||||||||||
Personalità rilevanti
- Niccolò Maltraversi (1180 - 1243), vescovo di Reggio Emilia dal 1211 al 1234 e amministratore apostolico di Vicenza dal 1212 al 1219
- Guido Capello (... -1332), vescovo di Ferrara dal 1304 al 1332
- Bernardo Maltraverso (... - 1060), vescovo di Padova dal 1048 al 1059[12]
- Giovanni (o Giordano) Maltraversi (... - 1228), vescovo di Padova dal 1214 al 1228
- Umberto Maltraversi (... - ...), vescovo di Vicenza dal 1153 al 1164[13]
- Angelo Maltraverso (... - 1272), arcivescovo di Candia dal 1252 al 1255 e patriarca di Grado dal 1255 al 1272
- Pierdomenico da Baone (... - 1384), vescovo di Treviso dal 1359 al 1384[14]
- Antonio Schinella Conti (1677 - 1749) fisico, matematico e storico
Architetture
Castelli
Nella provincia di Vicenza:
- Castello Grimani-Sorlini, a Montegalda[15]
- Castello di Arzignano, ad Arzignano[16]
- Castello di Schio, a Schio[17]
- Castello dei Maltraversi, a Montebello Vicentino[18]
- Castello Bissari Sforza Colleoni, a Costabissara
Nella provincia di Padova:
Palazzi
Nella provincia di Vicenza:
- Villa Maltraverso Pedrina, a Ponte di Barbarano[19]
- Villa Maltraverso Ghiotto, a Ponte di Barbarano[20]
- Villa Sangiofetti Rigon, a Ponte di Barbarano[21]
- Casa Busnelli, a Schio
Architetture religiose
Nella provincia di Padova:
Ingegneria civile
Nella provincia di Vicenza:
Note
- ^ Giovan Battista di Crollalanza, Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti, II, Pisa, 1888, p. 57.
- ^ Le varie fonti seppur autorevoli contengono informazioni diverse e spesso contraddittorie
- ^ Il De Marchi ritiene comunque che informazioni prima del X secolo siano poco affidabili
- ^ Secondo Maccà il nome sarebe stato Maltraverso Maltraversi
- ^ Nori, p. 46-48
- ^ a b c Nori, p. 48-50
- ^ Alcuni autori come Barbarano, Salici e Castellini riportano versioni diverse, affermando che non solo venne assegnato il titolo di conte ma anche lo stesso castello che, fino ad allora, era rimasto sotto il controllo del Comune di Vicenza
- ^ Tuute le citazioni col de marchi inpoi
- ^ De Marchi, p. 34.
- ^ Tra l'XI e il XIV secolo
- ^ Secono il Salici il nome sarebbe stato Guidone
- ^ Discendenza incerta
- ^ Di dubbia attribuzione
- ^ Del ramo dei conti di Baone
- ^ Castello Maltraverso, Chiericati, Contarini, Donà, Grimani, Marcello, Sorlini (PDF), su irvv.regione.veneto.it.
- ^ Dario Bruni, I Maltraversi nel territorio tra Vicenza e Verona (secoli X-XV), T-Studio, Verona 2012
- ^ Di cui resta solo una torre
- ^ Castello Maltraverso, Viviani, Pagani, Della Negra, Mocenigo, Carlotti, Fiori, Dal Maso (PDF), su irvv.regione.veneto.it.
- ^ Villa Maltraverso, Sesso, Pedrina (PDF), su irvv.regione.veneto.it.
- ^ Villa Maltraverso, Gallo, Scuccato, Ghiotto (PDF), su irvv.regione.veneto.it.
- ^ Villa Maltraverso, Molin, Sangiofetti, Breganzato, Pedrina, Rigon (PDF), su irvv.regione.veneto.it.
- ^ Un'incisione recita:" MCXIII: Maltraversus de Maltraversis de Montebello istius Loci Pius fundator " facendo intuire che l'opera sia stata finanziata dai Maltraverso Conti di Montebello
Bibliografia
- Dario Bruni, I Maltraversi nel territorio tra Vicenza e Verona (secoli X-XV), Verona, 2012.
- Gaetano Maccà, Storia del territorio vicentino, 1813.
- Alessandro De Marchi, Cenni storici sulle famiglie di Padova e sui monumenti dell'Università premesso un breve trattato sull'arte araldica, 1842.
- Vittoriano Nori, Montebello Vicentino, la storia e l'arte, 1988.
- Giovanni Andrea Salici, Historia della famiglia Conti di Padova, di Vicenza, 1605.
- Franco Barbarano de' Mironi, Historia ecclesiastica della città, territorio, e diocese di Vicenza, Carlo Bressan, 1760.